Sottomissione
Recensione - Opinione di
Napoli,
14 marzo
2015
Il libro è bello e coinvolgente, è scritto
benissimo e soprattutto è attualissimo, ma mi fa paura; perché quello che è
scritto in questo testo è quello che potrebbe accadere veramente nel prossimo
futuro sia in Francia che in Europa; e questo mi preoccupa. Spero che resti
tutto nel libro! Tutto sembra girare intorno al protagonista François,
professore di letteratura quarantenne, dalla vita amorosa pietosa, specialista
e cultore e studioso di Huysmans che si converte
all’ islam per fare carriera. All’inizio sarà tutto rose e fiori, quasi divertente, ma poi vedrà la
sua vita, e non solo, stravolgersi e … Resta il fatto che se mai
si verificasse, anche solo lontanamente, ciò che è scritto, la colpa, per me
sarebbe solo ed esclusivamente della sete di potere dei “pseudo comunisti” - “globalisti
ad ogni costo” e, in primis, dalla profonda ignoranza delle grandi masse!
Spero di avere la forza di essere
partecipe ad un cambiamento in Europa che non si spinga mai verso sinistra e
soprattutto che non dimentichi che nessuna religione deve governare la nostra
vita ... mai!
In pratica questo libro è stato bello ma
spaventoso perché potenzialmente vero.
Quasi un'orrenda profezia! L.Ch.
Consiglio questa magnifica lettura ed il
mio voto i libri da 1 a 5 è un 4 pieno! 📚📚📚📚🕮
TRAMA
Sottomissione
Michel
Houellebecq
Ripresa da
internet e/o dalla 4° di copertina: Francia 2022: alla fine del secondo mandato
di François Hollande, la vittoria alle elezioni presidenziali va a
favore di un partito islamico (Fratellanza Musulmana), che riesce a battere
il Front National di Marine Le Pen al secondo
turno, grazie all'alleanza repubblicana siglata con il Partito
Socialista Francese, l'Unione per un Movimento Popolare e l'Unione
dei Democratici e Indipendenti, i raggruppamenti politici di socialisti,
liberali e moderati. Il governo del nuovo presidente Mohammed Ben Abbes, musulmano
di seconda generazione, nomina François Bayroucome
primo ministro e impone una sorta di Sharia attenuata, cui le élite francesi si
adeguano quasi con piacere, collaborando con il nuovo regime, deliziati non
solo dall'idea di convertirsi ma di fare un vero e proprio atto di "sottomissione"
all'Islam e al suo autoritarismo rassicurante. Avviene lo stesso per il protagonista François,
professore di letteratura quarantenne dalla vita amorosa disastrata,
specialista e cultore di Huysmans, che per spirito di opportunismo
e mancanza di fede nella religione cattolica, si converte all'Islam per
proseguire la sua brillante carriera in Sorbona IV (divenuta
ormai in tutto e per tutto un'università islamica finanziata dalla petromonarchia
saudita) e per poter progettare un matrimonio combinato con
una o più studentesse (la poliginia è stata legalizzata).

A Parigi, in un
indeterminato ma prossimo futuro, vive François, studioso di Huysmans, che ha
scelto di dedicarsi alla carriera universitaria. Perso ormai qualsiasi
entusiasmo verso l’insegnamento, la sua vita procede diligente, tranquilla e
impermeabile ai grandi drammi della storia, infiammata solo da fugaci avventure
con alcune studentesse, che hanno sovente la durata di un corso di studi. Ma
qualcosa sta cambiando. La Francia è in piena campagna elettorale, le
presidenziali vivono il loro momento cruciale. I tradizionali equilibri mutano.
Nuove forze entrano in gioco, spaccano il sistema consolidato e lo fanno
crollare. È un’implosione improvvisa ma senza scosse, che cresce e si sviluppa
come un incubo che travolge anche François. Sottomissione è il romanzo più
visionario e insieme realista di Michel Houellebecq, capace di trascinare su un
terreno ambiguo e sfuggente il lettore che, come il protagonista, François,
vedrà il mondo intorno a sé, improvvisamente e inesorabilmente, stravolgersi.
Editore: Bompiani (20 giugno 2018)
Lingua: Italiano
Traduttore: Vincenzo Vega
Copertina flessibile: 258 pagine
ISBN-10: 8845298469
ISBN-13: 978-8845298462
Dimensioni: 15 x 1.65 x 21 cm
CENNI SULLA VITA di:
Michel Houellebecq
Ripresa da
internet e/o dalla 4° di copertina:
Michel Houellebecq ([miˈʃɛl wɛlˈbɛk]), pseudonimo di Michel
Thomas (Saint-Pierre, 26 febbraio 1956), è
uno scrittore, saggista, poeta, regista e sceneggiatore francese.
L'autore, spesso assimilato al movimento anglosassone detto di Anticipazione
sociale, è considerato uno dei più rilevanti scrittori
della letteratura francese contemporanea. Si è segnalato anche
come critico letterario e per le sue prese di
posizione critiche sull'Islam. I suoi libri sono tradotti in
italiano da Bompiani, che ha raccolto in due volumi la sua opera
omnia, e da La nave di Teseo.
«La totalità degli animali e la schiacciante
maggioranza degli uomini vivono senza mai provare il minimo bisogno di
giustificazione. Vivono perché vivono, tutto qua, è così che ragionano; poi
immagino che muoiano perché muoiono, e che questo, ai loro occhi, concluda l'analisi.» |
(M.
Houellebecq, Sottomissione, p. 43) |
Nato nel dipartimento d'oltremare francese della Réunion,
Michel Thomas è cresciuto fino a sei anni in Algeria. Suo padre, guida
d'alta montagna, e sua madre, medico anestesista, si disinteressano molto
presto di lui, dopo la nascita della sorellastra. I genitori lo affidano alla
nonna paterna, Henriette Houellebecq, una comunista, della quale adotta il
cognome. Dopo aver frequentato a Parigi il liceo Chaptal, nelle
classi di preparazione per la Grande École, si iscrive alla facoltà di agraria
nel 1975, dove fonda la poco fortunata rivista letteraria Karamazov,
per la quale scrive qualche poesia e lavora alle riprese di un film dal
titolo Cristal de souffrance.
Consegue la laurea in agraria nel 1978 con una specializzazione
in «Ecologia e miglioramento dell'ambiente naturale». Subito dopo si
iscrive all'École nationale supérieure Louis-Lumière, nella sezione di cinema,
scegliendo l'indirizzo di riprese cinematografiche, che abbandona
nel 1981. Lo stesso anno nasce suo figlio Étienne. Affronta in seguito un
periodo di disoccupazione, e un divorzio che gli provoca una
forte depressione. Inizia a lavorare come informatico nel 1983 alla Unilog
(società informatica poi acquisita dalla Logica), dove resterà tre anni,
periodo che diventerà poi fonte di ispirazione per Estensione del
dominio della lotta, il suo primo romanzo pubblicato nel 1994. In seguito
passa a lavorare all'Assemblée Nationale.
Verso la metà degli anni ottanta inizia a frequentare ambienti
letterari parigini, pubblica le prime poesie e collabora con varie riviste. Le
sue due prime raccolte di poesie, edite nel 1991, passano inosservate. In
esse sono già percepibili i temi che verranno trattati in seguito, ossia la
solitudine esistenziale e la denuncia del liberalismo e
del capitalismo, all'opera fin nell'intimità degli individui:
«In situazione economica perfettamente liberale, c'è
chi accumula fortune considerevoli; a ltri marciscono nella disoccupazione e
nella miseria. In
situazione sessuale perfettamente liberale, c'è chi ha una vita erotica varia
ed eccitante; altri sono ridotti alla masturbazione e alla solitudine. Il
liberalismo economico è l'estensione del dominio della lotta, la sua
estensione a tutte le età della vita e a tutte le classi sociali. Ugualmente,
il liberalismo sessuale è l'estensione del dominio della lotta a tutte le età
della vita e a tutte le classi sociali. Sul piano economico, Raphaël
Tisserand appartiene al clan dei vincitori; sul piano sessuale, a quello dei
vinti. Certi guadagnano su entrambi i tavoli; altri, su entrambi perdono. Le
imprese si contendono certi giovani diplomati; le donne si contendono certi
giovani; gli uomini si contendono certe giovani; il problema e l'agitazione
sono considerevoli.» |
(da Estensione
del dominio della lotta) |
Sempre nel 1991 pubblica un saggio su Lovecraft. Estensione
del dominio della lotta, suo primo romanzo, viene pubblicato
da Maurice Nadeau nel 1994 dopo essere stato rifiutato da
parecchi editori. Esso ha collocato Houellebecq a capo di quella generazione di
scrittori concentrati sulla miseria affettiva dell'uomo contemporaneo. Senza
promozione né pubblicità, il romanzo si diffuse tramite il passaparola. Ne è
stato tratto un film per il cinema francese da Philippe
Harel nel 1999, e uno per la televisione danese da Jens
Albinus nel 2002.
Michel Houellebecq (2008) Dopo la pubblicazione di Le particelle
elementari (1998), il romanzo successivo, che lo fa conoscere in
Francia e nel mondo, nascono forti polemiche sui media legate all'esclusione
del suo autore dalla rivista letteraria Perpendiculaire, della
quale faceva parte, a causa di "idee ambigue". La
notorietà dell'autore, che replica senza peli sulla lingua su Le Monde,
trae ovviamente vantaggio da tutta questa pubblicità. Les particules
élémentaires attacca (simbolicamente, ma al contempo nominandolo) lo
scrittore Philippe Sollers. Il libro otterrà il Premio novembre,
assegnato da una giuria della quale fa parte lo stesso Philippe Sollers, il
quale testimonierà a favore di Houellebecq nel processo generato dalle
dichiarazioni di Houellebecq sull'islam. Sempre nel 1998 riceve
dal Ministero della cultura francese il Grand Prix national des
lettres.
Houellebecq ha condiviso con il suo traduttore Frank Wynne il
premio IMPAC 2002 per Atomised, la traduzione di Les
particules élémentaires. Le particelle elementari è
generalmente considerato il suo testo più importante (attualmente tradotto in
più di 25 paesi), premiato tra l'altro come migliore libro dell'anno dalla
rivista francese Lire. Nel 2006 da Le particelle
elementari è tratto il film tedesco Elementarteilchen,
diretto da Oskar Roehler e che partecipa alla Berlinale,
vincendo un Orso d'argento per il miglior attore protagonista.
Nel 2000 Houellebecq ha firmato i testi dell'album Présence
humaine, su musiche di Bertrand Burgalat, vicini allo stile delle sue
poesieː nell'album, che ha anche interpretato in concerto, sono presenti sia
delle parti cantate che delle parti parlate. Il disco è uscito presso Tricatel,
la casa discografica creata da Burgalat. Houellebecq attribuisce una pari
importanza alla sua opera di saggista. Ha scritto su Les Inrockuptibles, Perpendiculaire, L'Atelier
du Roman, Immédiatement, oltre che sulla stampa internazionale.
Nel 2001 lo scrittore francese viene processato per islamofobia a
causa di alcune sue prese di posizione sulla religione musulmana. Vince la
causa, ma poi lascia la Francia. Dopo aver vissuto per anni in Irlanda,
Houellebecq si è in seguito trasferito in Spagna. Nel 2004 Houellebecq è passato dal suo vecchio
editore Flammarion alle edizioni Fayard, del potente
gruppo Lagardère, per una cifra insolita per le edizioni francesi e
l'assicurazione che il suo romanzo venga portato sul grande schermo. Alla
ripresa letteraria del settembre 2005, ha occupato, con il suo
romanzo La possibilità di un'isola, la gran parte delle pagine culturali
dei media, mettendo in ombra gli altri 600 libri presentati. Ciò nonostante le
vendite sono state inferiori al previsto (300.000 copie vendute contro le
400.000 attese). Dal romanzo lo stesso Houellebecq ha tratto un film, che non è
stato distribuito in Italia, uscito nelle sale francesi nel 2008, senza
riscuotere successo.
Michel Houellebecq, che si è risposato, dopo aver vissuto
in Irlanda per parecchi anni si è trasferito in Spagna,
all'interno del Parco naturale Cabo de Gata-Nijar, per poi tornare a
vivere in Francia nel 2012. Nel 2010 pubblica il romanzo La carta
e il territorio, edito in Italia da Bompiani, che vince il massimo
premio letterario francese, il Goncourt. Nel 2015 è la volta
di Sottomissione, la cui edizione italiana è ancora una volta di
Bompiani. Nel 2019 è invece la volta di Serotonina, pubblicato in
Italia da La Nave di Teseo. Riceve il premio internazionale alla carriera
in occasione dei Premi Flaiano 2021. Con la casa editrice – La Nave di
Teseo – in Italia, il 07 gennaio 2022, esce con il romanzo - Annientare
–
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