<<pag. 49: Il grado di evoluzione sessuale di un maschio si può dedurre dal rapporto tra la sua parte complessa e la sua parte semplice .... (i rapporti complessi sono quelli civili e culturali) ... la costante semplicità che consiste in alcuni quesiti che riguardano le forme del corpo, il culo, le tette, il grado di desiderio che provocano, il grado di disponibilità. ...
pag.50: La vera sostanza che sta alla base del pensiero semplice è la fantasia erotica che parte dalla situazione realistica e si spinge verso un’avventura improvvisa: ...
pag. 51: ... Il compito che si è dato il desiderio sessuale maschile è costruire di continuo situazioni in cui l’impossibile si trasforma in possibile. Basti pensare che il porno basa su tale concetto quel poco di narrazione che serve. All’ inizio, due persone si incontrano per motivi molto diversi dal sesso e poi precipitano in un desiderio rapidissimo e incontrollato; si rende possibile, realistico, un incontro fugace, anche se nella realtà non ci capita mai. >>.
<< Lo sforzo è rintracciare il rapporto tra quello che si è stati e quello che si è diventati. Il rapporto tra quello che ti hanno imposto di essere e quello che hai cercato di essere.>>.L’animale, di Francesco Piccolo, quello cattivo, quello fa del male al prossimo, quello che in caso di contraddittorio parte con una testata in bocca prima d’ iniziare a discutere, l’ animale che fa male alla moglie, picchia la figlia; l’ autore, lo giustifica come qualcosa che ha “appreso dall’esterno” e che, per forza, si doveva radicare in sé come modello culturale dominante scevro dalla ragione e dall’ osservazione attiva.
Un po' come se l’ animale che vive dentro di lui fosse un cip istallato, senza possibilità di rimozione, dagli altri: dalla famiglia, dalla comunità, soprattutto di maschi e dal loro pensiero comune.
Come riporta in tante pagine, in particolare a pagina 178:
<< ... c’è un controllo per cui ogni individuo maschio deve comportarsi come la comunità si aspetta, e non c’è possibilità né di deviazione né di introspezione né di contraddizione.>>.
Prendere consapevolezza di essere un “animale che non sa controllarsi”, picchiando la gente, prendendo a pugni le porte, e scagliando oggetti e sedie con i calci, non giustifica le sue azioni e la sua violenza, è solo lui che si sente:<<Sto Cazzo>>. (Espressione usata dall’ autore per indicare che si sente grande, potente e soddisfatto). Certo il modo in cui Francesco Piccolo, narra gli avvenimenti da lui descritti, fanno sia arrabbiare, sia sorridere che riflettere. Ad esempio, sempre sulla vita sessuale del maschio, dice (perché il sesso domina il maschio e non il contrario per l’ autore) a pagina 72:
<< Quindi l’ insegnamento problematico, sotterraneo, per me era: sì, sono sentimentale, ma il sentimentalismo serve per scopare. E’ il mezzo migliore per far si che l’impossibile si possa trasformare in possibile.>>.Verso la fine, dopo tanti ragionamenti e soprattutto giustificazioni, però, ammettere a pagina 212:
<<Ho pensato che dentro casa nostra gli unici tumulti scomposti e sconsiderati erano i miei, l’unico che sfogava rabbia, urlava, dava calci alle sedie e lanciava il telefonino contro il muro, ero io.>>.E quindi, secondo me, l’animale ha vinto nell’autore; e come ha scritto a pagina 213/214:
<< Ero l’immagine romantica e straziata del Werther che non ha mezzi per combattere il dolore dell’ amore, e allo stesso tempo l’animale che a ora di pranzo aveva fame, e ha bussato al mio pianto e lo ha sedato.>>.Ovvero la sconfitta! L.Ch.
Ripresa da internet e/o dalla 4° di copertina:«Quello che tenevo compresso dentro di me, nell'ora di educazione fisica o durante i film di Maciste, o certe sere quando andavo a dormire e avevo paura, era l'angoscia di dimostrare di essere maschio. Doverlo far vedere a tutti, ogni ora, ogni giorno, ogni settimana. E ogni volta misurare la mia inadeguatezza». «Se c'è qualcosa che mi dispiace molto, se ho un dolore fisico, se ho una scadenza, se devo risolvere un tarlo interiore, se ho dei dubbi, se ingrasso, se mi colpisce un lutto molto doloroso, se faccio un incidente per strada - ignoro; ignoro tutto. Vado avanti, non voglio intoppi. Continuo». Quella che Francesco Piccolo racconta è la formazione di un maschio contemporaneo, specifico e qualsiasi. Il tentativo fallimentare, comico e drammatico, di sfuggire alla legge del branco - e nello stesso tempo, la resa alla sua forza. La lotta indecidibile e vitale tra l'uomo che si vorrebbe essere e l'animale che ci si porta dentro. Perché esiste un codice dei maschi; quasi tutte le sue voci sono difficili da ripetere in pubblico, eppure non c'è verso di metterle a tacere. Tanti anni passati a cercare di spegnere quel ronzio collettivo per poi ritrovarsi ad ascoltarlo, nel proprio intimo, nei momenti più impensati. «Dentro di me continuerò sempre a chiedermi: siete contenti di me? sono come mi volevate?>>. In un mondo da sempre governato dai maschi, capirli è la chiave per guardare più in là. Per questo il racconto si nutre di tutto ciò che incontra - Sandokan e Malizia, i brufoli e il sesso, l'amore e il matrimonio, l'egoismo e la tenerezza - in un andamento vivissimo ma riflessivo, a tratti persino saggistico, che ci interroga e ci risponde, fino a ridisegnare il nostro sguardo.
CENNI SULLA VITA di:
Link
nel Blog Libri e Opinioni
Consigliati
da
Luigia Chianese Books Review Blogger
Dall' Etichetta del Blog:Luigia Chianese
Books Review Blogger
Blog Libri e Opinioni
*****************************************
Commenta, Condividi, I Like, Clicca Segui sul
Mi trovi anche su
FB – YOUTUBE - INSTAGRAM - TWITTER
Luigia Chianese Books Review
Blogger @LibrieOpinioni
@ChianeseLuigia
#LuigiaChianese #LibriEOpinioni
#LuigiaChianeseBooksReviewBlogger
#FollowMe #Segui
*****************************************
Nessun commento:
Posta un commento
Per favore, non siate troppo duri con me! Soprattutto siate rispettosi educati e civili! Grazie!