Ambientazioni molto
realistiche, una storia quasi verosimile, direi attuale, che ha in sé tutti i
cliché del mondo: Italiani eccessivamente prudenti e bonaccioni, legati all’
eccesivo binomio di giustizia/regolamenti, cugini Francesi egoisti e traditori,
ma con eleganza, alleati Americani cazzuti e prepotenti, a cui però non si può
del tutto mentire e sicuramente non rinunciare, terroristi musulmani che
sognano di conquistare il mondo, aggiungiamo il contorno di personaggi strani e
simpatici come Tony, Leyla, Albert, Diana, Ollio, inoltre niente sesso ma molta
tortura, forse entrambe sarebbero state eccessive, ed il thriller è servito.4
Da
pagina 318:
<< Il coraggio senza prudenza è incoscienza.
La prudenza senza coraggio è viltà.>>.
Abbiamo tutto! Questa è l’ essenza del
racconto, secondo me!
Eccessiva, invece, ho
trovato, la capacità della protagonista Aba Abate di far fronte a ogni faccenda,
malattia del cane Killer incluso: casa, lavoro, amicizie e, sopra ogni cosa, se
stessa; ma, proprio di Aba, detta Ice, ho apprezzato l’aspetto più umano,
quello da paranoica maniaca del controllo, con i sui dubbi e le sue paure. Ho
gradito molto l’aspetto sensibile e coraggioso di Pietro Ferrara (Papà Doyle),
la misoginia di Giulio Bonan (Arpax) è stata strepitosa e divertente, la giusta
vendetta di J.J. (prof. Johnny Jazir, Marlow),
irritante però l’ “Hakuna Matata” del marito di Aba, Paolo, troppo troppo.
Il testo conquista, il ritmo è buono, non è
troppo veloce e riduttivo, ma neppure troppo lento, scorre con la dovuta
leggerezza, praticamente non è un mattone pesante che annoia anzi ti spinge a
continuare a leggere e scoprire come si concluderà la storia ma il finale non è
“esplosivo” (leggendolo capirete la scelta di questo termine) come si
desidera, o almeno come lo desideravo io. Il romanzo lascia un senso d’
incompiuto e di amaro in bocca, esagerato, anche per un “to be continue …”, ma è un libro che merita d’essere preso in
giusta considerazione. L.Ch.
VOTO : 3 su 5 📚📚📚🕮🕮
Ripresa
da internet e/o dalla 4° di copertina: Aba Abate è una donna normale. Suo marito Paolo,
pubblicitario aspirante scrittore, è un uomo colto ma con scarso senso pratico. I suoi figli, Francesco e Cristina, sono adolescenti e, come tutti i ragazzi a
quell'età, problematici e conflittuali. La sua unica vera amica sin dai tempi
della scuola, Tiziana, ha una libreria e da single continua a cercare il grande
amore. Aba si rivolge a lei in cerca di un aiuto per le aspirazioni di
romanziere del marito. Aba fa di tutto per tenere unita la sua famiglia e i
suoi affetti, ma non è sempre facile per via del suo vero lavoro. Perché Aba
Abate in realtà è anche «Ice». Non una semplice impiegata ministeriale come
credono i suoi familiari, ma una funzionaria dei Servizi segreti con un compito
delicatissimo: reclutare e gestire gli infiltrati nelle moschee. È proprio da
un suo informatore che Aba apprende una notizia potenzialmente catastrofica: in
Italia sta arrivando via mare dalle coste libiche un terrorista pronto a farsi
esplodere. La scadenza: una settimana. Aba si trova costretta a intervenire in
prima persona anche sul campo, in Libia e in Niger. E per avere una pur minima
speranza di successo deve avvalersi della collaborazione di un agente del
posto, il professor Johnny Jazir, un uomo che la trascina gradualmente in una
spirale in cui tutti i suoi valori sono messi in dubbio. Le missioni si
moltiplicano, le emergenze familiari e lavorative si sovrappongono nel giro di
pochi, frenetici giorni, e quando niente va come dovrebbe il mondo di Aba -
quello professionale, ma anche quello degli affetti e dell'amore per il quale
ha sempre così tenacemente lottato - comincia inesorabilmente a crollarle
addosso. Possono davvero coesistere Aba e Ice?
«Lo sguardo di Costantini è lucido. Le
sue parole restano impresse nella memoria, come la sua galleria di personaggi
imperfetti e dolenti in cerca di un senso alla comune sopravvivenza
quotidiana.» - Corriere della Sera
Nessun commento:
Posta un commento
Per favore, non siate troppo duri con me! Soprattutto siate rispettosi educati e civili! Grazie!