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martedì 2 gennaio 2024

Marcello Simoni - La Taverna degli Assassini

Marcello Simoni
La Taverna degli Assassini

Recensione - Opinione di
 
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Mugnano di Napoli (Na) – 16 dicembre 2023
 
- La Taverna degli Assassini - è un romanzo giallo delizioso, perché è divertentissimo e piacevole, si legge in un paio d’ore per quanto è scorrevole. È un giallo storico ambientato nel 1793. I personaggi sono esilaranti, in particolare il Barone Leonberto Valendimarca, presuntuoso, flaccido, con gli occhi vacui, mento e collo appiccicati, ignorante e tozzo; appassionato di vino, ma secondo la moglie non ne capisce un tubo. Le vittime sono due: il primo è Giovanni Villafranchi, l’agente di commercio al servizio del Barone, il classico sensale. È per lui che viene chiamato il provetto ma famoso investigatore Vitale Federici, uomo dall’infallibile acume, sottile ingegno, ottima reputazione e anche precettore del giovane Conte al suo seguito, Bernardo della Vipera, Federici è convocato per risolvere l’omicidio e non diffondere troppo la notizia.
Vitale Federici affronta la vita e le situazioni seguendo un po' il – Mito della Caverna – riportato nel dialogo - La Repubblica - di Platone, seguendo l’allegoria che l’opera indica: i sensi possono ingannare, ma la mente è in grado di scoprire la verità, guardando al di là delle ombre, scrutando al di là di quanto vedano gli occhi e sentano le orecchie. 
Da un estratto del libro – La Taverna degli Assassini – pagina 18:
<< A volte siamo noi stessi a creare le nostre paure.>>.
La dimora del barone, sita nel Granducato di Toscana, è un vecchio castello/abbazia con tanto di cantine e ossario dei monaci, decisamente inquietante ma fortemente suggestivo, soprattutto se si pensa ai personaggi che lo popolano. Il sospettoso maggiordomo Mastro Frediano; Geltrude, la governate impicciona; la Baronessa, madonna Augusta Cornelia, moglie del barone, lei dimostra un certo interesse per le vicende francesi d’oltralpe, dalla decapitazione di Maria Antonietta al clima di terrore della Francia post rivoluzione; abbiamo poi, la risentita Lucrezia Cimarelli la tata dei figli dei baroni e soprattutto il mostruoso monaco Morieno Santacroce, Physicus di corte, ovvero il medico del barone; ma il palazzo e il podere circostante, entrambi immensi, sono gremiti e frequentati anche da altre losche figure.
La seconda vittima è Jacopo, il cameriere, precisamente il mastro bottigliere, che viene ritrovato pugnalato, a tradimento, nelle cantine del palazzo. Si proverà ad ammazzare, con il veleno, si presume cicuta, anche l’investigatore e precettore, Vitale Federici e, per poco non viene tagliata la gola, in una taverna del luogo, al giovane Conte Bernardo della Vipera, allievo di Federici. D’indizi ve ne sono tanti, più di dieci, in circa duecento pagine di racconto, ma non conducono dritti al movente o agli assassini, questo perché alcune informazioni sono celate al lettore e spunteranno fuori al momento opportuno, però tali indizi generano tanti sospetti. E, come accade nei romanzi di Agatha Christie, con protagonista Hercule Poirot, alla fine, tutti i coinvolti nella vicenda, diretti e indiretti, vengono convocati nella sala grande, in questo romanzo con delle maschere di animali sul volto, e gli vengono “fatte le pulci”, tirando le somme dinnanzi a loro e in tal modo questi omicidi misteriosi vengono risolti.
Da notare alcune piccole cose: i dieci disegni che si trovano nel libro sono realizzati dall’autore Marcello Simoni, sono semplici ma carini, e tali illustrazioni aiutano a caratterizzare meglio situazioni e personaggi. E non si può non notare che l’abbazia, i monaci, i passaggi segreti, il veleno sui fogli di carta, l’arsenico, le scale pericolanti e non solo, ricordino il famoso romanzo di Umberto Eco – Il nome della rosa – soltanto che, come ha scritto Antonio D’Orrico, giornalista, saggista e critico letterario, Marcello Simoni è più divertente del maestro. Ed è un tocco di classe, anche, presumere che il veleno utilizzato sia la cicuta perché essa è il veleno con cui morì Socrate, maestro di Platone, quest’ultimo citato nella prima parte del libro. Insomma, consiglio questa lettura, perché scritta bene, divertente e spassosa. Luigia Chianese
 
Nella mia scala, da 1 a 5, gradimento libro, questo testo, merita un 3 e mezzo Libri. 📕📗📘📚🕮
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Per la Video Recensione di
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«Simoni è l’unico legittimo erede di Umberto Eco 
(ma è più divertente del maestro).»
Antonio D’Orrico, Corriere della Sera

TRAMA
La Taverna degli Assassini
di Marcello Simoni
Ripresa da internet e/o dalla copertina:
Anno del Signore 1793. Granducato di Toscana. Un castello fondato su un’antica abbazia, un cadavere avvolto nei tralci di una grande vite. Sotto le luci di un’alba invernale, i vitigni innevati del barone Calendimarca si rivelano teatro di un omicidio. Non solo un enigma inspiegabile, ma anche un’onta per il casato del nobiluomo. Vitale Federici, insieme al suo devoto discepolo Bernardo della Vipera, si ritroverà a investigare su un delitto i cui moventi sembrano affondare nell’antica tradizione vinicola della famiglia baronale, e nella sua cantina sotterranea che, simile a una biblioteca, pare celare un indizio sull’identità dell’assassino. Riuscirà Vitale a fare luce su questo caso, in cui ambizione, inganno e antiche passioni si intrecciano in un mistero forse impossibile da decifrare?
 
Editore ‏ : ‎ Newton Compton Editori
Edizioni: 2° edizione del 31 ottobre 2023
Lingua ‏ : ‎ Italiano
Copertina rigida ‏ : ‎ 224 pagine
Dimensioni ‏ : ‎ 14.1 x 3.1 x 21.8 cm
ISBN-10 ‏ : ‎ 8822779320
ISBN-13 ‏ : ‎ 978-8822779328
Generi – Etichette: Giallo Giallo Storico Romanzo
 
CENNI SULLA VITA di:
Marcello Simoni
Ripresa da internet e/o dalla copertina:
Marcello Simoni è nato a Comacchio, il 27 giugno 1975. È uno scrittore, bibliotecario e archeologo italiano. Laureato in Lettere, ha pubblicato diversi saggi storici; con Il mercante di libri maledetti, 2011, suo romanzo d’esordio, è stato per oltre un anno in testa alle classifiche e ha vinto il 60° Premio Bancarella nel 2012. 
Sono seguiti una prolifica serie di saghe e di thriller storici, ambientati per la maggior parte nel Medioevo; infatti è anche autore di alcuni saggi incentrati sempre sul Medioevo. 
Ha vinto inoltre il premio Stampa Ferrara, il premio Salgari, il premio Il Corsaro Nero e il premio Jean Coste. La saga del Mercante ha consacrato Marcello Simoni come autore culto di gialli storici: i diritti di traduzione sono stati acquistati in venti Paesi. Con la Newton Compton ha pubblicato numerosi bestseller tra cui la trilogia Codice Millenarius Saga e la Secretum Saga.


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domenica 10 dicembre 2023

Marcello Simoni - La Taverna degli Assassini - Video Anteprima

Marcello Simoni
La Taverna degli Assassini
Video Anteprima

Video Presentazione di
 
Mugnano di Napoli (Na) – 10 dicembre 2023

Un giallo irrisolvibile - Un’indagine di Vitale Federici
Dalla penna dell’autore italiano di gialli storici più venduto nel mondo
Vincitore del Premio Bancarella


«Simoni è l’unico legittimo erede di Umberto Eco 
(ma è più divertente del maestro).»
Antonio D’Orrico, Corriere della Sera

Link per video su You Tube
https://youtu.be/sj5QNtt54Fo?si=7jaY4jxK0GanM72B

TRAMA
La Taverna degli Assassini
di Marcello Simoni
Ripresa da internet e/o dalla copertina:
Anno del Signore 1793. Granducato di Toscana. Un castello fondato su un’antica abbazia, un cadavere avvolto nei tralci di una grande vite. Sotto le luci di un’alba invernale, i vitigni innevati del barone Calendimarca si rivelano teatro di un omicidio. Non solo un enigma inspiegabile, ma anche un’onta per il casato del nobiluomo. Vitale Federici, insieme al suo devoto discepolo Bernardo della Vipera, si ritroverà a investigare su un delitto i cui moventi sembrano affondare nell’antica tradizione vinicola della famiglia baronale, e nella sua cantina sotterranea che, simile a una biblioteca, pare celare un indizio sull’identità dell’assassino. 
Riuscirà Vitale a fare luce su questo caso, in cui ambizione, inganno e antiche passioni si intrecciano in un mistero forse impossibile da decifrare?
  
Editore ‏ : ‎ Newton Compton Editori
Edizioni: 2° edizione del 31 ottobre 2023
Lingua ‏ : ‎ Italiano
Copertina rigida ‏ : ‎ 224 pagine
Dimensioni ‏ : ‎ 14.1 x 3.1 x 21.8 cm
ISBN-10 ‏ : ‎ 8822779320
ISBN-13 ‏ : ‎ 978-8822779328
Generi – Etichette: Giallo Giallo Storico Romanzo
 
CENNI SULLA VITA di:
Marcello Simoni
Ripresa da internet e/o dalla copertina:
Marcello Simoni è nato a Comacchio, il 27 giugno 1975. È uno scrittore, bibliotecario e archeologo italiano. Laureato in Lettere, ha pubblicato diversi saggi storici; con Il mercante di libri maledetti, 2011, suo romanzo d’esordio,
è stato per oltre un anno in testa alle classifiche e ha vinto il 60° Premio Bancarella nel 2012. Sono seguiti una prolifica serie di saghe e di thriller storici, ambientati per la maggior parte nel Medioevo; infatti è anche autore di alcuni saggi incentrati sempre sul Medioevo.  
Ha vinto inoltre il premio Stampa Ferrara, il premio Salgari, il premio Il Corsaro Nero e il premio Jean Coste. 
La saga del Mercante ha consacrato Marcello Simoni come autore culto di gialli storici: i diritti di traduzione sono stati acquistati in venti Paesi. Con la Newton Compton ha pubblicato numerosi bestseller tra cui la trilogia Codice Millenarius Saga e la Secretum Saga.
 
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martedì 29 agosto 2023

Carmen Mola - La Bestia (Jorge Díaz, Antonio Mercero e Agustín Martínez)

Carmen Mola
La Bestia

(Jorge Díaz, Antonio Mercero e Agustín Martínez)

Recensione - Opinione di
 
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Mugnano di Napoli (Na) – 29 luglio 2023
 
 La Bestia - è un ottimo thriller storico. Se volete entrare nella Madrid del 1834 ci siete. Madrid e la sua gente sono la base della storia: ricchi e poveri, nobili e straccioni, puttane e ragazzini di strada, nessuno escluso. Ci ritroviamo nella Prima Guerra Carlista, quella dopo l’occupazione Francese; infatti, dopo la morte di Ferdinando VII, la Spagna si ritrova divisa in due opposte fazioni: da una parte i neonati Carlisti, sostenitori di Don Carlos, Carlos Maria Isidoro, Fratello di Ferdinando VII, che si autoproclama re con il titolo di Carlo V, appoggiato dai monarchici, dai cattolici tradizionalisti, gli inquisitori e soprattutto dai reazionari antiliberali; e sull’altro fronte si trovano gli Isabelinos, cioè i liberali, i massoni, i "cattolici" costituzionalisti e le frange più progressiste della società spagnola, che speravano di strappare a Maria Cristina di Borbone, vedova di Re Ferdinando VII e divenuta reggente a causa della giovane età di sua figlia Isabella, alcune riforme in cambio del loro appoggio.
In tutto questo si sviluppa il thriller storico, aggiungiamo anche il colera, come malattia devastante, e la tragedia è servita. Troveremo situazioni umane al limite della decenza, soprattutto nei lazzaretti.
Troveremo protagonisti forti e determinati come la piccola Lucía, 14 anni, povera, anzi poverissima, capelli ricci rossi come il fuoco e occhi neri; la sua sorellina Clara di 11 anni, vittima, come tante altre ragazzine della sua età, degli eventi e delle pratiche esoteriche medievali dei Carbonari; il dottor Alban, giovane medico, che si ammazza di lavoro nei lazzaretti ma riesce a dare un grande contributo alla verità grazie alla sua scienza; Diego Ruiz, giornalista coraggioso, donnaiolo e sognatore che scrive i suoi articoli sotto il falso nome de – El Gato Irriverente – per il giornale Eco del Comercio; e poi ci sono due personaggi eccezionali, dediti alla loro causa fino alle estreme conseguenze: Tomas Aguirre/Frate Baulio, soldato carlista, contrapposto alla nobile Ana Castelar, feroce isabelliana. Ci sono tanti altri protagonisti che tra vigliaccheria e ripensamenti faranno rivoltare gli ingranaggi della storia, tra cui Josefa la Leona, titolare di un bordello di lusso, un ex guardia, un - Calador Real - con un occhio solo, ovvero Danoso Gual; ma nel complesso è una grande narrazione o meglio una grande avventura.
Carmen Mola, l’autrice, non è altro che lo pseudonimo di tre persone; tre scrittori e sceneggiatori spagnoli: Jorge Díaz, Antonio Mercero e Agustín Martínez, che hanno rivelato la loro identità con grande scalpore durante la cerimonia di assegnazione del Premio Planeta, il più importante premio letterario iberico.
Anche se sono in tre a scrivere questo thriller storico hanno una cosa in comune: lo scrivere come se stessero proiettando la storia su un lenzuolo. Tutto è descritto come se dovesse apparire in un film. Sembrano tante scene magistralmente assemblate, il loro essere anche sceneggiatori condiziona la loro scrittura. Il testo è diviso in quattro parti e non si riesce a capire chi dei tre ha scritto cosa e questo è un bene per il racconto, secondo me.
La mappa, in bianco e nero, posta nelle due pagine iniziali del libro, della città di Madrid, all’epoca dei fatti, aiuta il lettore a destreggiarsi in quei luoghi e a comprendere meglio come era vivere dentro e fuori le mura della - Cintia - fatta erigere da Filippo IV nel 1625 e come era la divisione dei luoghi più importanti dove sono accaduti i fatti narrati nel libro.
Arrivando al sodo posso dire che il libro è: Temporalmente ben centrato; Storicamente accennato in maniera adeguata e non tediosa; i Personaggi sono interessanti e ben delineati; le Locations sono descritte come nei migliori set cinematografici; la Vicenda narrata è coinvolgente ed incredibile; la Suspense, piena di situazioni eccezionali, è al cardiopalma; in pratica sono 489 pagine che è un piacere leggere tutte d’un fiato.    Luigia Chianese
 
Nella mia scala, da 1 a 5, gradimento libro, 
questo testo, merita un 3 Libri. 
📕📗📘📖📖


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NOTE:
Leggendolo ci si troverà proprio lì, tra i vicoli di Madrid, in una storia di inferno e oscurità "Un thriller storico perfetto, consacrato al trionfo". El País

"Un romanzo che colpisce per la sua trama cruda, sordida e spietata, con personaggi memorabili". Que Leer

"Carmen Mola intreccia magistralmente i fili del miglior giallo in un romanzo che lascia il segno, dal ritmo frenetico e implacabile". 
La Vanguardia

"Una potenza narrativa fuori dal comune". 
Lire Magazine Littéraire


TRAMA
La Bestia di Carmen Mola
Ripresa da internet e/o dalla copertina:
Madrid, 1834: una terribile epidemia di colera ha messo in ginocchio la città. Ma il terrore ha anche un altro nome, quello della Bestia: un essere spietato e inafferrabile che rapisce le bambine dei quartieri più poveri e ne smembra i corpi. Quando la piccola Clara scompare, sua sorella Lucía non vuole aspettare di ritrovarne il cadavere: dà inizio così alla sua lotta contro il male e contro il tempo. Ha quattordici anni e l'inestinguibile coraggio di chi sente di non poter fare altro. Anche perché nessuno sembra voler fermare davvero il mostro. Tranne Diego, un giornalista testardo e temerario, che trascinerà nell'indagine anche il suo amico Donoso, un poliziotto cinico ma leale con un occhio solo. Alla loro ricerca frenetica parteciperanno monaci guerriglieri, ambasciatori e prostitute, mentre una società segreta tesse i suoi intrighi fatali fra taverne e salotti, palazzi e lazzaretti. È l'alba di una capitale che nasce nel sangue, di una città che brulica di vita e di morte e lotta per lasciarsi il medioevo alle spalle.
 
Editore ‏ : ‎ Salani
Prima Edizione Italia: 4 luglio 2023
Lingua ‏ : ‎ Italiano
Traduzione a cura di: Massimo Sottini
Copertina flessibile ‏ : ‎ 496 pagine
ISBN-10 ‏ : ‎ 883101689X
ISBN-13 ‏ : ‎ 978-8831016896
Dimensioni ‏ : ‎ 22.6 x 4.3 x 15.2 cm

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CENNI SULLA VITA di:
Carmen Mola
Ripresa da internet e/o dalla copertina:
Carmen Mola è lo pseudonimo di tre scrittori e sceneggiatori spagnoli: Jorge Díaz, Antonio Mercero e Agustín Martínez, che hanno rivelato la loro identità con grande scalpore durante la cerimonia di assegnazione del Premio Planeta, il più importante premio letterario iberico. A lungo è stata considerata l’Elena Ferrante spagnola. Frutto di una scrittura collaborativa moderna, di cui i tre autori sono tra gli esponenti più acclamati a livello internazionale, La Bestia ha venduto oltre un milione di copie e sarà pubblicato in quindici Paesi. 
Il trio è composto da:
Jorge Díaz (Alicante, 1962), autore dei romanzi Cartas al Palacio e La Justicia de los errantes, oltre a serie tv di grande successo come Central Hospital
Antonio Mercero (Madrid, 1969), che ha scritto sceneggiature di film (Felices 140Central HospitalAxe) e ha pubblicato romanzi tra cui Pleamar e El final del hombre
Agustín Martínez (Lorca, 1975), autore delle serie FairThe Darker Light e The Hunt (Monteperdido e Tramuntana), nonché autore dei romanzi Monteperdido e La mala hierba.
Carmen Mola, almeno in parte, è differente. È nata nel 2017, ed è uno pseudonimo. Dietro questo nome di donna ci sono tre uomini: Jorge Díaz Cortés, Antonio Santos Mercero e Agustín Martínez lavoravano insieme come sceneggiatori di serie tv quando un giorno hanno pensato che non sarebbe stato male provare ad applicare quello stesso metodo di lavoro a un romanzo. Ma quale nome usare? «Volevamo che i lettori si concentrassero solo sulla storia e non su chi l’aveva scritta», spiega Agustín, il più giovane dei tre. «All’inizio ci venivano in mente nomi maschili, poi qualcuno ha detto: “Carmen”, e qualcun altro ha risposto: “Mola!”, che in spagnolo significa “figo”. Carmen Mola è nata così». Prima della Bestia, sotto questo pseudonimo hanno pubblicato la trilogia della detective Elena Blanco, ma è stato solo con questo romanzo che è arrivato il successo.
 
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martedì 22 agosto 2023

Bruno Vitiello - I Delitti dell’Anatomista

Bruno Vitiello
I Delitti dell’Anatomista

Recensione - Opinione di
 
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Mugnano di Napoli (Na) – 08 luglio 2023
 
Notevole! Veramente notevole questo thriller storico. Come notevole è il curriculum accademico dell’autore Bruno Vitiello. Il romanzo è ambientato in pieno Rinascimento precisamente nel 1505 e quindi possiamo affermare che i protagonisti assoluti del romanzo hanno rispettivamente:
Leonardo da Vinci 53 anni, e per l’epoca possiamo dire che si stava già avviando verso la terza età; morirà a 67 anni nel 1519.  Niccolò Macchiavelli ha 36 anni; segretario della seconda cancelleria della Repubblica Fiorentina dal 1498 al 1512.  Michelangelo Buonarroti ha 30 anni e morirà alla veneranda età di 89 anni. Girolamo Fracastoro, infine, di anni ne ha 27, giovane promettente medico.
Ho ritenuto opportuno sottolineare l’età di questi pilastri della storia italiana per un motivo bene preciso. Loro stessi, come attori protagonisti sono il fulcro della vicenda. La caratterizzazione che l’autore ha dato loro nel racconto, infatti, è davvero originale, piacevole, aspettata ed inaspettata allo stesso tempo!
Iniziamo con il capo Niccolò Machiavelli: nel romanzo chiamato spesso “il Machia”.  È una vera serpe, un politico con i fiocchi e controfiocchi. Un diplomatico a tutto tondo, nonostante i suoi 30 anni di età; navigato, intelligente, brillante e come direbbe Nick Fury, (personaggio immaginario dei fumetti statunitensi pubblicati da Marvel Comics, creato da Stan Lee e Jack Kirby, capo dello S.H.I.E.L.D. negli Avengers) – i suoi segreti hanno segreti – infatti, le mosse di Macchiavelli, sono dei segreti nei segreti; le sue mosse non sono mai comprensibili del tutto e mai note completamente. È proprio come lo si immagina: un viscido calcolatore, ma di parola, e per sempre uno scrittore, filosofo, storico, drammaturgo di fama indiscussa.
Abbiamo, poi, l’uomo più famoso del mondo Leonardo da Vinci: presentato ai lettori per ciò che è: grande e rispettato. Ma anche un tantino arrogante, presuntuoso e molto vanitoso. La sua supponenza è piacevolmente irritante per il lettore. Sappiate solo che osservando gli schizzi di sangue su una parete Leonardo riesce a scagionare un uomo dall’accusa di omicidio. Meglio della balistica moderna. Tutto, in questo Leonardo da Vinci, di Bruno Vitiello, è sontuoso: l’abbigliamento, la casa, i modi, e suoi amatissimi cavalli. Perché Leonardo sa di essere il grande Leonardo da Vinci ovvero uno scienziato, inventore e artista, filosofo; architetto, pittore, disegnatore, scultore, trattatista, scenografo, anatomista, botanico, musicista, ingegnere e progettista. Devo aggiungere altro?
Analizzando gli attori/protagonisti de’ – I Delitti dell’Anatomista -  in ordine di età, punto gli occhi, ora, su Michelangelo Buonarroti: nel romanzo è giovane ed affermato. Già ha messo mano al - David (1501-1504) -  e alla - Pietà (databile tra il 1497 e il 1499)  - .  È talentuoso, ed è anche lui, come Leonardo, consapevole del proprio talento. È un Michelangelo molto empatico ed emotivo, si pone tanti interrogativi ed è dubbioso su tutto e tutti. Lui è stato: un pittore, scultore, architetto e poeta italiano. Ho notato, nel romanzo, che questo Michelangelo vive una certa “sudditanza psicologica”, anche forse per l’età, verso il geniale Leonardo da Vinci. Michelangelo “accusa molto” (se la prende) quando viene preso in giro da Leonardo sul lavoro di scultore e sulla sua personale non bellezza fisica.
Ed infine, forse, il personaggio meno noto ai più; il medico Girolamo Fracastoro: lui è il più giovane di tutti. Nella storia narrata il suo ruolo di medico non è richiesto per curare i feriti o gli ammalati ma le sue funzioni sono quelle di un moderno medico legale, alla CSI, per intenderci. Pensate che dalle larve in crescita in un corpo umano in decomposizione, riesce a stabilire, con una discreta precisione, dove è stato ammazzato il soggetto e anche quando. La sperimentazione scientifica, l’osservazione, la prova sono, per Girolamo Fracastoro,  il pane quotidiano e anche durante le indagini non si sottrae all’apprendimento e all’osservazione. Lo conosciamo perché è stato un umanista italiano che si  occupò di medicina, filosofia, astronomia, letteratura, geografia e botanica; ma soprattutto perché è considerato il padre della moderna patologia. La levatura di codesti personaggi e il loro modus operandi, pertanto, attira l’attenzione del lettore al pari del thriller in sé!
La storia, il giallo in sé, è scorrevole ed equilibrata, non si riesce a comprendere prima della fine il movente e chi possa essere l’assassino ma la suspense rimane intatta, questo però fa passare il romanzo da un giallo storico ad un vero e proprio thriller storico-legale. La scrittura è scorrevole e per nulla tediosa ed ho notato che l’autore è stato molto prolisso, nel senso delicato del termine, nel descrivere la sala torture e tutti i suoi strumenti; forse voleva far spaventare anche il lettore; ed ha fatto notare spesso e volentieri, anche quanto, in  quel periodo storico, fosse molto disprezzata e condannata la pederastia e la sodomia; e non sono passate inosservate, su questo argomento, le occhiatacce di Macchiavelli a Leonardo, il tutto considerando anche lo spettro dell’inquisizione. Ho trovato piacevoli e deliziosi, anche, i continui riferimenti che l’autore fa, attraverso le osservazioni di Michelangelo Buonarroti, sull’opera di Dante Alighieri
– La Divina Commedia – in particolare della prima cantica, l’Inferno. Di sicuro, però, nell’opera di Bruno Vitiello, ci saranno ancora tanti rifermenti particolari a personaggi, opere e luoghi che lascio al lettore la gioia di scoprire.
A proposito di luoghi, l’ambientazione in Firenze, nell’epoca rinascimentale, è sublime e descritta in maniera accurata. È la nostra Italia ed è Firenze, si può solo godere di cotanta bellezza! E di tanta bellezza e piacevolezza gode questo romanzo di cui consiglio la lettura!  Luigia Chianese
 
Nella mia scala, da 1 a 5, gradimento libro, questo testo, merita un 3 Libri. 📕📗📘🕮🕮
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Un’ombra oscura aleggia sulle notti fiorentine, un’ombra che mette paura e tinge la città di rosso sangue.
Molte sono le vittime che vengono uccise e anatomizzate con rigore scientifico: chi sarà il responsabile di questi delitti feroci? Chi si nasconde dietro l'anatomista?

Niccolò Machiavelli, incaricato di far luce su questo mistero, chiede a Michelangelo Buonarroti, Leonardo da Vinci e Girolamo Fracastoro di indagare negli ambienti dell’arte e della medicina. E se il colpevole fosse proprio uno di loro?

Bruno Vitiello ci trascina nei meandri oscuri del Rinascimento con un giallo a tinte forti, “I Delitti dell’Anatomista”.

Note Storiche
Ripresa da internet e/o dai libri di scuola:
Codesti quattro uomini illustri, del rinascimento italiano, sono tutti nati tra il 1452 e 1478 e morti tra il 1519 e 1564 e sono in ordine di età:

Leonardo da Vinci: di ser Piero, nato a Anchiano il 15 aprile 1452 e morto a Amboise il 2 maggio 1519. È stato uno scienziato, inventore e artista italiano. Uomo d'ingegno e talento universale del Rinascimento, considerato uno dei più grandi geni dell'umanità, incarnò in pieno lo spirito della sua epoca, portandolo alle maggiori forme di espressione nei più disparati campi dell'arte e della conoscenza: fu infatti scienziato, filosofo, architetto, pittore, disegnatore, scultore, trattatista, scenografo, anatomista, botanico, musicista, ingegnere e progettista.
 
Niccolò di Bernardo dei Machiavellinoto semplicemente come Niccolò Machiavelli  è nato in Firenze il 3 maggio 1469 ed è morto in Firenze il 21 giugno 1527. È stato uno scrittore, filosofo, storico, drammaturgo, politico e diplomatico italiano, segretario della seconda cancelleria della Repubblica Fiorentina dal 1498 al 1512.
 
Michelangelo Buonarroti;  noto semplicemente come Michelangelo  nato a Caprese il 6 marzo 1475  e morto a Roma, 18 febbraio 1564; è stato un pittore, scultore, architetto e poeta italiano. Fu protagonista del Rinascimento italiano, già in vita fu riconosciuto dai suoi contemporanei come uno dei più grandi artisti di tutti i tempi.
 
Girolamo Fracastoro:  nato a Verona nel 1478  e morto a Incaffi nel 1553; è stato un umanista italiano. Si occupò di medicina, filosofia, astronomia, letteratura, geografia e botanica. Viene considerato il fondatore della moderna patologia, precursore di Koch e Pasteur, il suo nome è legato allo studio di malattie quali sifilide e rabbia.
 
Il Rinascimento fu un periodo storico che si sviluppò in Italia tra la fine del Medioevo e l'inizio dell'Età Moderna in un arco di tempo che va dalla metà del quindicesimo secolo, (1450 circa) fino alla fine del sedicesimo secolo; (1599 circa).

L'Umanesimo fu un fenomeno culturale che prese vita in Italia negli ultimi anni del XIV secolo (1300) e che si sviluppò in Europa nel Quattrocento.

TRAMA
I Delitti dell’Anatomista
Bruno Vitiello
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Firenze, 1505. Alcuni misteriosi delitti insanguinano le strade della città: le vittime non vengono solo uccise, ma anche anatomizzate secondo i più scrupolosi dettami della scienza. Niccolò Machiavelli, capo della Seconda Cancelleria, riceve l’incarico di assicurare rapidamente alla giustizia l’autore degli efferati omicidi, costringendo Michelangelo Buonarroti, Leonardo da Vinci e Girolamo Fracastoro a indagare negli ambienti dell’arte e della medicina. Sarebbe facile trovare un colpevole a tutti i costi nel sottobosco di ladri, meretrici e zingare dei bassifondi fiorentini, ma solo un medico o un artista dall’anima malata può aver compiuto uno scempio simile. E se il folle e spietato anatomista fosse proprio uno di loro tre? Mentre gli improvvisati detective s’impegnano a superare le reciproche diffidenze per catturare l’assassino, un mostro cerca vendetta. Sullo sfondo di una Firenze in pieno subbuglio, tra feste di carnevale e rivolte di piazza, ha inizio una frenetica caccia all’uomo. Un giallo a tinte forti con una trama a prova di bomba, che ci porta all’interno delle menti dei veri protagonisti del Rinascimento grazie a una ricostruzione storica magistrale.
 
Editore ‏ : ‎ Giunti Editore
Pubblicazione Giunti : 15 febbraio 2023
Prima Edizione : Collana Cocktail n. 7,  Edizioni Della Vigna, Arese 2010.
Lingua ‏ : ‎ Italiano
Copertina flessibile ‏ : ‎ 360 pagine
ISBN-10 ‏ : ‎ 8809967607
ISBN-13 ‏ : ‎ 978-8809967601

 
CENNI SULLA VITA di:
Bruno Vitiello
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Nel 1990 si è laureato in lettere moderne presso la facoltà di lettere e filosofia dell'Ateneo Federico II di Napoli, dove ha svolto per tre anni l'attività di assistente alla cattedra di storia del Rinascimento, conseguendo nel 1994 il dottorato di ricerca in storia moderna con uno studio sulla scienza anatomica di Michelangelo. È un appassionato lettore e prolifico autore all'interno del genere fantascientifico. Ha esordito professionalmente come scrittore nel 1989 con il racconto La linea gialla, pubblicato sulla rivista Futuro Europa edita dalla Perseo Libri di Bologna (una delle maggiori case editrici specializzate nel settore in Italia). Bruno Vitiello si dedica da molti anni all'attività di narratore, critico e saggista nel campo della science-fiction (narrativa scientifica), genere letterario nato negli U.S.A. negli anni '20 del Novecento e diffusosi anche in Italia, dai primi anni '50, con il nome di fantascienza coniato per l'occasione da Giorgio Monicelli, primo curatore editoriale della rivista Urania della Mondadori, ancora oggi la principale pubblicazione specializzata italiana nel settore. Dopo aver esordito con un racconto sulla rivista Futuro Europa nel 1989, Bruno Vitiello ha continuato a pubblicare narrativa fantascientifica su diverse testate specializzate, sia in Italia che all'estero. Bruno Vitiello ha numerose pubblicazioni al suo attivo e svariate traduzioni all'estero; suoi romanzi e racconti sono apparsi in Francia, Spagna, Stati Uniti d'America e su riviste internazionali in lingua inglese e tedesca. L'autore ha all'attivo anche due romanzi, La venere nera ( tradotto anche in inglese e francese ) e Progetto Michelangelo, entrambi pubblicati con discreto successo di pubblico e di critica. Per molti anni ha insegnato presso il liceo statale Alessandro Manzoni di Latina, ma dal 2014 è professeur détaché di italiano e latino nella Scuola Europea di Bruxelles I.
 
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