domenica 4 giugno 2023

Roberta Bobbi - Trappola Morale

Roberta Bobbi
Trappola Morale

 
Mugnano di Napoli (Na) 
11 aprile 2023
Originale, coinvolgente e semplice da leggere grazie ad una scrittura fluida e a connessioni tra gli eventi più che appropriate. Questo noir è divertente e affascinante! Tre donne, tre vite, tre visioni della realtà che il destino fa intersecare. Tre vite coinvolgenti cariche di suspense che catturano il lettore.
La prima che incontriamo è Ausili Francesca in arte Loredana, la sua arte? Sensitiva e Cartomante a pagamento e controvoglia! Da pagina 05:
<< Io lavoro per chi vuole comprare un vaticinio favorevole,
per chi non sa oltrepassare le proprie misere passioni.>>.
Francesca Ausili è una donna sola, piena di delusioni e di tristezza verso se stessa e verso il prossimo; vede la sua vita distrutta e misera ed è perennemente arrabbiata con il mondo intero. Si piange addosso come una bambina, ma bambina non è, e i suoi capelli appassiti e grigi e i suoi vestiti usurati glielo ricordano ogni giorno; sospetta di tutti coloro che la guardano e rimpiange i begli anni trascorsi e la sua giovinezza oramai sfumata.
La sua rabbia, inconsapevolmente, fa allacciare la sua sorte al destino di altre due donne. La prima, una giovane donna, appena diciottenne, è Monica Selloni: una masochista di alta categoria, che ama farsi torturare fisicamente e psicologicamente nel suo dungeon, ovvero una cantina attrezzata da lei come stanza delle torture. Telefona spesso alla sensitiva cartomante Loredana/Francesca per chiedere consiglio, conferma e/o consolazione ma Loredana la tollera poco e prova pena per lei; per la vita che sta sprecando inseguendo il suo torturatore: Luca, il meccanico. A pensarci bene si potrebbe pensare che Monica “porti sfiga” perché alle sue chiamate seguono problemi ed incidenti; ed è proprio il suo incidente automobilistico ad innescare un meccanismo di complicazioni e frustrazioni generali in tutti i personaggi coinvolti.
Altra donna, incazzata come una belva e pronta a scoppiare, come una mina in un campo da combattimento, è Elena Venanzi; forse il personaggio più amabile del racconto, secondo me. Elena Venanzi, dai capelli castano opaco tagliati corti e un fisico scialbo e per niente femminile, lavora come guardia giurata, controvoglia anche lei, all’Istituto di Vigilanza privata Security One; un lavoro che la degrada e la fa sentire umiliata più di quanto non lo sia stata già; perché buttata fuori dall’Arma dei Carabinieri. Era un ex Marescialla che a Mosul si è fatta scappare, in modo a dir poco maldestro, un terrorista che poi si è fatto esplodere addosso al muro di una diga facendo una strage! Per questo episodio è stata estromessa, per incompetenza, dal Corpo e condannata. Dire che è infuriata con il mondo intero è quasi un eufemismo!
Questa donna ha la meravigliosa capacità di fantasticare giustificazioni alle sue azioni e di non incolparsi mai di nulla; per lei è sempre colpa degli altri che la giudicano, le mettono i bastoni tra le ruote e la fanno deviare dal giusto percorso. Anche nell’incrociare l’auto incidentata di Monica Selloni, per lei, è un segno che neppure il destino è dalla sua parte, mai! Secondo Elena nessuno ha fiducia in lei! Lei, invece, ha un solo grande desiderio, vendicarsi, sentirsi importante e fare qualcosa di eroico.
Molto simile a Elena vi è l’unico maschio di rilievo nella storia ed è il Commissario Capo di Polizia Walter De Sanctis, colui il quale si ritroverà ad avere a che fare con le frustrazioni, i disagi, la rabbia e le paure di queste tre donne, tanto diverse tra loro ma tutte insicure. Anche il Commissario Capo non brilla in pazienza e ha le sue smanie, tra cui l’ordine, la pulizia e gli odori. Ha anche un problema di gerarchie e di fiducia, infatti ha perennemente il sospetto che nessuno, a parte lui, sappia fare bene il proprio lavoro e che nessuno rispetti alla lettera i suoi ordini. E di lui s’innamora proprio Elena Venanzi, ma lui non lo sa!
Se gli eventi narrati non fossero così tragici nel loro insieme si potrebbe dire che questo è il noir più divertente che abbia mai letto. Sono i personaggi e le loro strutture mentali ad essere il focus di tutto, più della vicenda in sé, che narra, in fondo, di un presunto rapimento!
Posso dire che l’autrice, Roberta Bobbi, è stata bravissima a chiudere in 29 mini capitoli e 157 pagine una storia fatta di storie complicate, di vite contorte e confuse cariche di trappole morali, che potrebbero assolutamente essere reali, certe, come l’aria che respiriamo, e a presentarle, a noi lettori, nel modo più chiaro e gradevole possibile. Per me è un ottimo lavoro! #LuigiaChianese #GiftedBook
 
Nella mia scala, da 1 a 5, gradimento libro, questo testo, merita un 3 Libri.
#LuigiaChianeseBooksReviewBlogger #Blog #LibriEOpinioni #GiftedBook
 
TRAMA
Trappola Morale
di Roberta Bobbi
Ripresa da internet e/o dalla 4° di copertina:
In breve: Francesca Ausili, sessantenne ridotta a lavorare come cartomante. Elena Venanzi, ex-carabiniera estromessa dall’Arma. Monica Selloni, giovane masochista mai sazia di maltrattamenti. Tre donne irretite dai propri fallimenti. In un susseguirsi di ore in cui gli eventi si accaniscono su di loro e le conducono a intersecare i loro destini, incappano in un tranello che le inchioda a una corresponsabilità che, nonostante lo zelo con cui il Commissario De Sanctis cerca di fiaccarle, negano con tutte le loro forze.
 
Autrice: Roberta Bobbi
Editore: La Torre dei Venti
Lingua: Italiano
Foto Copertina: Fabio Lupo
Prima Edizione: 15 gennaio 2023
Copertina flessibile: 160 pagine - Dimensioni: 14 x 1 x 21 cm
ISBN-13: 979-1280053459 – ASIN: B0BVDMFKXF
                                     Noir Suspense Thriller Thriller Psicologico
 
CENNI SULLA VITA di:
Roberta Bobbi
Ripresa da internet e/o dalla 4° di copertina:
Roberta Bobbi nasce a Narni, in Umbria, nel 1964. Si trasferisce poi a Roma dove intraprende studi di recitazione e di drammaturgia. Scrive dapprima alcuni testi teatrali tra cui “Ustascia”, prodotto  e messo in scena dalla Compagnia Beat 72 e “La farina del diavolo”, allestito dal Teatro Argentina.
Nel 2016 pubblica, insieme ad un’altra autrice, il romanzo “Da principio venne il diavolo”, firmato Agatha Beta e pubblicato da Walkabout Agency. Nel 2018 pubblica il romanzo “Velia, amorevole estetista delle salme” con La Caravella Editrice. Nel 2022 collabora con un suo racconto all’Antologia “Scritti per gioco” edito da Ronchetti Editore. Sempre nel 2022, con un altro racconto partecipa all’Antologia “Estate in cento parole” edito da Giulio Perrone.
 
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lunedì 29 maggio 2023

Video Info… Box - Roberta Bobbi - Trappola Morale

Nuovo Arrivo - Prossima Recensione
Video Info… Box
Roberta Bobbi - Trappola Morale

 
Mugnano di Napoli (Na) 
Aprile - Maggio 2023
 
Salve Amici del Blog Libri e Opinioni,
Vi invito a seguire il mio video! Mi è arrivato in dono un nuovo libro, ringrazio, di vero cuore,
l’autrice Roberta Bobbi; sono felice e lusingata per la fiducia accordatemi! #LuigiaChianese


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Autrice: Roberta Bobbi
Editore: La Torre dei Venti
Lingua: Italiano

Foto Copertina: Fabio Lupo
Prima Edizione: 15 gennaio 2023

Copertina flessibile: 160 pagine  Dimensioni: 14 x 1 x 21 cm
ISBN-13: 979-1280053459
ASIN: B0BVDMFKXF
 


TRAMA
Trappola Morale 
di Roberta Bobbi
Ripresa da internet e/o dalla 4° di copertina:
In breve: Francesca Ausili, sessantenne ridotta a lavorare come cartomante. Elena Venanzi, ex-carabiniera estromessa dall’Arma. Monica Selloni, giovane masochista mai sazia di maltrattamenti. Tre donne irretite dai propri fallimenti. In un susseguirsi di ore in cui gli eventi si accaniscono su di loro e le conducono a intersecare i loro destini, incappano in un tranello che le inchioda a una corresponsabilità che, nonostante lo zelo con cui il Commissario De Sanctis cerca di fiaccarle, negano con tutte le loro forze.

 
CENNI SULLA VITA di:
Roberta Bobbi
Ripresa da internet e/o dalla 4° di copertina:
Roberta Bobbi nasce a Narni, in Umbria, nel 1964. Si trasferisce poi a Roma dove intraprende studi di recitazione e di drammaturgia. Scrive dapprima alcuni testi teatrali tra cui “Ustascia”, prodotto  e messo in scena dalla Compagnia Beat 72 e “La farina del diavolo”, allestito dal Teatro Argentina. 
Nel 2016 pubblica, insieme ad un’altra autrice, il romanzo “Da principio venne il diavolo”, firmato Agatha Beta e pubblicato da Walkabout Agency. Nel 2018 pubblica il romanzo “Velia, amorevole estetista delle salme” con La Caravella Editrice. 
Nel 2022 collabora con un suo racconto all’Antologia “Scritti per gioco” edito da Ronchetti Editore. Sempre nel 2022, con un altro racconto partecipa all’Antologia “Estate in cento parole” edito da Giulio Perrone.

 
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lunedì 22 maggio 2023

Alfredo Alvino - Nemici Fraterni

Alfredo Alvino
Nemici Fraterni
 
 
Mugnano di Napoli (Na) 
Domenica 26 marzo 2023
 
Dopo “Il Disertore” e “Gli Odori del Bosco” l’autore Alfredo Alvino ci sorprende con un nuovo romanzo storico che trova i suoi punti focali nella guerra tra I Borbone, i Piemontesi e i Garibaldini non dimenticando le differenze sociali, le amicizie, i drammi e l’Amore. Nemici Fraterni” è un libro di grande intensità emotiva, che farà schierare il lettore da una parte o dall’altra, soprattutto nelle questioni di cuore; immergendolo nelle vicende narrate tra l’estate del 1848 e il 1860. Questa immersione è frutto della bella scrittura, fluida ed elegante, di Alfredo Alvino, che riesce a proporci un racconto asciutto e senza sbavature, mai tedioso, ben elaborato, conseguenza, sicuramente, di tanto studio e ricerche. L’autore, infatti, riesce a trasportarci ed a travolgerci emotivamente non solo nella drammatica battaglia del Volturno, ma in tutto quel periodo storico che coincide con lo sbarco di Garibaldi e dei Mille, alle battaglie Borboniche, fino al Brigantaggio, in un Italia che si avvia all’unità. Tutto questo, però, dalla prospettiva della “provincia” di Napoli: tra amori fulminei ed intensi, tra i segreti dei suoi notabili, i massacranti e logoranti lavori dei Coloni terrieri, le ambizioni dei Gendarmi e dei Soldati dell’Esercito de I Borbone; ma soprattutto tra uomini sanguigni e di alta nobiltà d’animo contro vigliacchi malfattori e assassini di ogni casta. Non manca nulla nella vicenda raccontata: amore, odio, gelosie, fraintendimenti, vendette, differenze sociali e politiche, guerre e quindi cambiamenti. È decisamente un libro ricco di suspense, è un dramma storico e psicologico che sa sorprendere e coinvolgere il lettore con un ritmo incalzante, dove Eros e Thanatos, i due impulsi che dominano lo spirito di ogni uomo, sono magistralmente esposti allo sguardo del lettore e lo avvolgono in continuo scambio per tutto il racconto. Federico e Turillo, i Nemici Fraterni del romanzo, sono i due personaggi principali su cui viene cucita tutta la storia ma anche a tutti gli altri personaggi, che incroceranno il loro cammino, sarà dato ampio spazio e tanta cura. Un occhio attento, inoltre, non potrà non notare come l’autore, in vie parallele, ci rammenterà anche delle condizioni della donna, nobile o contadina che sia, nel periodo narrato e di quanto l’istruzione o meglio il solo saper leggere, scrive e far di conto, sappia fare la differenza tra la vita e la morte sia per un uomo che per una donna. Trecentotrenta pagine in cui viene riportata una storia comune a tanti uomini e donne in un’epoca che sta per tramontare e che sta lasciando spazio ad un altro tempo, un tempo nuovo, con il suo carico di aspettative e speranze. #LuigiaChianese
 
Nella mia scala, da 1 a 5, gradimento libro, questo testo, merita un 4 Libri.📗📘📙📖📖
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Nota:
Il brigante Alfonso Cerullo di Marano, è un personaggio reale, anche se poco conosciuto, fu condannato a 25 anni di galera nel 1863 e rimase sempre fedele ai Borbone.
 
TRAMA
Nemici Fraterni
di Alfredo Alvino
Ripresa da internet e/o dalla 4° di copertina:
Il romanzo esordisce nell’anno 1848 e volge all’epilogo con la battaglia del Volturno. Narra la storia delle fortune, del dolore e degli amori di Federico e Turillo. Ambientata alle porte di Napoli, nel fondo A’ Melella, proprietà del conte Ruotolo di Chiaiano. Tra i figli del conte e i figli dei coloni regna la promiscuità. Senza distinzione di lignaggio, i ragazzini formano un gruppo di spensierati coetanei, culla del rapporto fraterno tra Federico, figlio maggiore di un colono e Turillo, figlio del conte. Il passare degli anni e l’avvio di Turillo alla carriera militare determinano un primo inevitabile distacco tra i due, ma sarà poi un gravissimo fatto di sangue, a far sì che i due amici prima fraterni, diventino nemici mortali. L’uno, Federico, costretto a darsi alla macchia, braccato dall’altro, Turillo, ormai parte della Gendarmeria borbonica. Nel frattempo gravi eventi storici, lo sbarco di Garibaldi e dei Mille a Marsala e la guerra che ne deriverà, cambieranno le carte in tavola. La lunga e articolata fuga porterà Federico sulla strada di un amore, pur complicato e ricco di ostacoli, e all’incontro con il Fungiaro, uomo d’esperienza, che saprà fargli da maestro, accompagnandolo fino alla fine del romanzo. Turillo diventerà ufficiale della Cavalleria borbonica, Federico si aggregherà alle truppe garibaldine. Entrambi, alla fine, si ritroveranno schierati l’uno contro l’altro, su due fronti diversi, nella drammatica battaglia del Volturno. Si intrecciano, nel nuovo romanzo storico di Alfredo Alvino, in un contesto di microstoria pre-unitaria, analisi sociale, vicende umane complesse e singolari, tensione emotiva e introspezione psicologica.
 
Editore: ‎ Edizioni dell'Ippogrifo - Collana: I Narratori
In commercio dal: 31 maggio 2022 - Lingua: ‎ Italiano
Copertina rigida: ‎ 336 pagine
ISBN-10: ‎ 8831995170 - ISBN-13: ‎ 978-8831995177
                                       Storia  Storico Storia Narrativa Narrativa Psicologica
 
CENNI SULLA VITA di:
Alfredo Alvino
Ripresa da internet e/o dalla 4° di copertina: 
Alfredo Alvino è nato a Napoli, città che ama immensamente, il 25 febbraio del 1951; è attualmente sposato. marito di Angela e padre di Chiara. Ha frequentato il Liceo Classico per poi proseguire con gli studi in Giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II;  Avvocato, laureato in legge, ha esercitato la professione forense per la Regione Campania. Cresciuto nel cuore della sua città natale, tra Porta grande a Capodimonte e via Salvator Rosa, per poi trasferirsi in Marano Prov.di Napoli. Giunto alla pensione si dedica a tutte le sue passioni. La musica è una delle sue passioni, infatti da giovane suonava la batteria e negli anni universitari, ha anche suonato in diversi locali. È stato, anche, un promettente Regbysta con il C.U.S. Partenope Rugby. Ora scrive Romanzi e Racconti. Scrivere anche per il teatro che adora tantissimo infatti nell’ambito della letteratura teatrale, si è dedicato alla traduzione in vernacolo napoletano della commedia di Joseph kesselring, Arsenico e Vecchi Merletti, con il titolo È Signurine Bruschetti, e della pièce francese La Presidentessa di Charles Maurice Hennequin e Pierre Veber, con il titolo A’Mugliera d’o Presidente. È autore del romanzo storico, pubblicato nel 2011, Edizioni Eracle, intitolato “Il Disertore” ed ha vinto due premi letterari con due racconti: “Il Vicolo” e “Orso” tratti da una raccolta, intitolata “Autunno Napoletano”. Con il romanzo “Gli Odori del Bosco”, Edizione Creativa Le Pleadi, 2018 ancor prima della pubblicazione, ha vinto il secondo premio letterario “IRIDE” , per le opere inedite, svoltosi nell’ottobre 2017. Nel 2022 esce in commercio il nuovo libro “Nemici Fraterni”, altro romanzo storico.
 
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lunedì 15 maggio 2023

Federico Maderno - Di Nuvole e d’Acqua Salmastra

Federico Maderno
Di Nuvole e d’Acqua Salmastra
  
 
Mugnano di Napoli (Na) 
venerdì 17 marzo 2023
 
Sono felice! Perché in questo romanzo giallo, di Federico Maderno, ritroviamo un personaggio fantastico: Evaristo Delai, ex commerciante in pensione, 58 anni, malato di cancro con poco da vivere e investigatore per caso. L’abbiamo conosciuto in – Consapevole Ingranaggio del Caso – (aprile 2020 – YouCanPrint) e nella sua precedente investigazione ha salvato una bimba da un mostro e una madre dalla disperazione; ma tranquilli perché - Di Nuvole e d’Acqua Salmastra – ( marzo 2022 - YouCanPrint) può essere letto anche senza conoscere il precedente romanzo.
In questo nuovo romanzo invece ritroviamo Evaristo Delai a Porto Tolle, sul delta del Po, recatosi in questo paesino per cercare un rifugio tranquillo dove vivere gli ultimi giorni della sua vita. Il trasferimento è dovuto, anche, a causa o grazie, ad una tenerissima corrispondenza cartacea con un suo vecchio amico. Tale corrispondenza, di profonda bellezza emotiva, la ritroveremo in varie lettere tra il nostro Evaristo e il suo vecchio amico Luciano.
Anche in questo romanzo l’autore, sempre per mia gioia, ha scelto di mettere l’indice e d’inserirlo all’inizio del libro. A molti ciò non può piacere per ragioni anche estetiche, ma è una cosa che io, come sapete, adoro. Come amo la numerazione dei 27 capitoli con titoli nelle 243 pagine. Il libro perfetto per me: ordinato, ragionato e non molto lungo.
Scopriamo che l’autore, Federico Maderno, ci tiene a sottolineare, prima della lettura del libro, che 
– Per garantire la massima verosimiglianza degli eventi narrati, 
la storia è ambientata nel territorio di Porto Tolle, 
con il rigoroso rispetto per la toponomastica e per la topografia dei luoghi, 
anche in omaggio alla meravigliosa unicità 
degli ambienti e dei personaggi del delta del fiume Po. – 
Ciò è importante per vari motivi: il primo è per far conoscere al lettore luoghi d’Italia molti particolari, per clima e vegetazione; secondo perché ci avvisa di tenere d’occhio le location per seguire con più accuratezza l’evolversi del racconto, soprattutto per coloro che, come me, sfidano il testo immaginandosi il finale! Per la cronaca: sfida persa, per me!
Torniamo al giallo! Evaristo Delai, prima della sua dipartita, causa cancro aggressivo, - non andrà a morire lontano, tranquillo e nascosto da sguardi indiscreti,- come un gatto nel cespuglio, - ma si ritroverà a sparigliare gli eventi della vita, nonostante la morte incombente! Ed eccolo nei pressi di Cà Tiepolo una frazione di Porto Tolle sul delta del Po. Un paesino di poche migliaia di abitanti, un centro urbano ordinato, con vie larghe e ben tenute, sistemate a scacchiera, dove la gente si conosce tutta e finisce anche per imparentarsi! Più precisamente Evaristo alloggerà in una vecchia cascina equamente distante da Cà Zuliani e da Boccasette, in una stanza affittata dalla vedova Angela Crepaldi. In questo modo si avvicina, geograficamente almeno, al suo vecchio amico Luciano Sinopoli con cui intratterrà una piacevole corrispondenza cartacea. Quest’ultimo, infatti, venuto a sapere della grave situazione di salute di Evaristo, l’ha rintracciato tramite Piras, un amico in comune, gli ha scritto una lettera, una vera come si faceva una volta, e l’ha invitato “ad avvicinarsi a lui” per stargli vicino; speranza disattesa fisicamente ma non con la penna! Luciano è un vecchio amico di Evaristo; un amico che frequentava con lui la palestra di Boxe di Via AduaDa pagina 60:
<< La gente buona la riconosci anche dalle spalle.
È un mistero anche questo.>>.
Evaristo Delai si sistema, come dicevo, presso una camera nella cascina di Angela Crepaldi, vedova con 3 figli. Il più piccolo, circa 12/13 anni, è Paolo che vive con lei; la figlia, Giulia, costretta a lavorare a Ferrara presso un parente, per aiutare le disastrate finanze della famiglia e il maggiore Vittorio è invece in galera, da tre anni, perché dovrebbe scontare ventidue anni per omicidio per l’accoltellamento di un uomo. Il morto della storia è lo zio della bella Antonella, fidanzata di Vittorio. L’assassinio è avvenuto in prossimità di - Laguna del Canarin - durante una manifestazione musicale nella notte del luglio 2009. Venuto a conoscenza di ciò iniziano le curiose “investigazioni” di Evaristo; perché Evaristo è incapace, nonostante la sua malattia e il suo desiderio di solitudine, di voltare le spalle alla sofferenza altrui. Da pagina 166 (dalla Lettera “La ridda delle voci”):
…sono un malato bizzarro e presuntuoso, 
soggiogato, può essere,
dalla sensazione di onnipotenza 
che mi ha lasciato quella prima esperienza.
I personaggi, come è nello stile dell’autore, (è il suo terzo libro che leggo) sono delineati in maniera precisa ma essenziale e spesso con toni divertenti riguardanti le loro caratteristiche fisiche: come succede per il Maresciallo dei Carabinieri, il Veneziano Ugo Boscolo, ciarliero, tarchiato e basso, ancor più basso quando è vicino al taciturno Appuntato Pietro Motta, due metri d’altezza e fisico da decatleta; oppure per il vecchio Benito Gavagnin, 74 anni, intagliatore di bastoni da passeggio, con una passione sfrenata per il vino, ma vigoroso ciclista che – compare davvero dal nulla spesso e volentieri, ma è un – gazzettino, un ciarliere, che – sullo stomaco non tiene nemmeno la minestrina -.
La storia è ben narrata, la scrittura è fluida e con un buon ritmo. Raccontata tanto bene che come rammenterà spesso Evaristo al giovane Paolo, bisogna stare veramente attenti alle piccole cose, ai dettagli. Il finale è sofisticato, rischioso e ben congeniato; ma solo un uomo come Evaristo, che oramai non teme più la morte, da pagina 209:  - me incipit tedere vitae – ma che con essa s’intrattiene da pari a pari, poteva studiarla e rischiarla così bene. È un buon libro quindi consiglio questa lettura e anche la precedente! #LuigiaChianese
 
Nella mia scala, da 1 a 5, gradimento libro, questo testo, merita un 3 pieno Libri. 📕📗📘📖🕮
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TRAMA
Di Nuvole e d’Acqua Salmastra
di Federico Maderno
Ripresa da internet e/o dalla 4° di copertina:
A Porto Tolle, sul delta del Po, la storia di uno strano delitto sembra ormai cosa vecchia, risolta e archiviata. C'è gente alla quale dà perfino fastidio tornare a parlarne. Evaristo Delai, arrivato in paese a cercare un rifugio tranquillo per trascorrere gli ultimi giorni della sua vita, potrebbe preoccuparsi soltanto della sua angoscia, di quel male che ha addosso come una condanna. Ma ci sono persone che soffrono, per quella tragedia, ed Evaristo (conosce lui per primo il suo carattere) non è tipo da riuscire voltarsi dall'altra parte. Così, prova a giocare l'ultima partita, davvero l'ultima, con il destino. Perché a ben pensarci le cose non sono così chiare come qualcuno vorrebbe fare apparire e se anche di tempo non ne ha davvero più, c'è ancora il modo, forse, per rimediare.
 
Editore ‏ : ‎ Youcanprint (21 marzo 2022)
Lingua ‏ : ‎ Italiano
Copertina flessibile: ‎ 248 pagine - Dimensioni: ‎ 15 x 1.57 x 21 cm
ISBN-13: ‎ 979-1220395946 - ASIN ‏ : ‎ B09WCH98DG
Etichette – Generi: Avventura Giallo Mistero Narrativa  Romanzo  
 
CENNI SULLA VITA di:
Federico Maderno
Ripresa da internet e/o dalla 4° di copertina:
Di Federico Maderno sappiamo davvero poco (di là da quelle rare notizie che trapelano dalle sue opere e che si può immaginare siano ispirate da esperienze personali). È tipo piuttosto sfuggente, umbratile, niente affatto festaiolo. Possiamo tentare, per amore dei cinque lettori che visiteranno queste note, di riassumere in una scheda ciò che di certo conosciamo sulla sua persona e sulla sua vita. Sono poca cosa, forse, ma Vi assicuriamo che sono notizie assolutamente vere. Tutto quello che siamo riusciti a strappargli a causa del suo riserbo o che abbiamo ricevuto, in confidenza, dai pochi che lo conoscono. Anno di nascita: 1962 Istruzione: Diploma di Liceo classico e Laurea in Ingegneria. Aspetto: Quello ad inizio pagina non è propriamente un autoritratto, però… Professione: Lui si definisce più ingegnoso che Ingegnere. Residenza: Vive in campagna, da qualche parte in Italia. Motivi per alzarsi, la mattina:   Gli animali, la buona musica (dal Gregoriano alla musica elettronica), la scrittura e la lettura, l’amicizia vera, la natura, gli occhi di una donna, le persone sincere, le gemme delle piante in primavera, la gente intelligente (nel senso di chi sa capire), la speranza di  migliorarsi… Segni particolari: Animalista e Vegetariano Davvero insopportabili: La gente avida, quella che pensa solo al proprio tornaconto, gli avari. Gusti alimentari: Le mega insalate, le caldarroste, le patate cotte alla brace, le insalate di riso freddo,  le arance di Sicilia, pomodoro e mozzarella, il vino piemontese… Per ora, è tutto quello che sappiamo.

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