lunedì 13 novembre 2023

Togawa Masako - 戸川昌子 - Diario di un Seduttore

Togawa Masako
(戸川昌子 -)  
Diario di un Seduttore

Recensione - Opinione di
 
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Mugnano di Napoli (Na) – 02 novembre 2023
 
Cominciamo dalle cose belle! Tutti i termini giapponesi tipo: mitsumane*, ryōkan*, tsukemono* e simili, li potete trovare tutti tradotti nel glossario a fine libro. Ho notato questa “gentilezza” alla fine della mia lettura, ma, prima di questa scoperta, da brava curiosa, ogni volta che m’imbattevo in un termine nipponico lo cercavo su internet; ma sarebbe bastato andare all’ultima pagina del libro per apprendere il loro significato. Ora Voi lo sapete, non impazzite come me sui termini giapponesi; sono meno di 20 in tutto il libro; tranquilli!
Seconda cosa bella: il libro ha un inizio travolgente e accattivante ed il personaggio principale, il cosiddetto seduttore seriale, Honda Ikirō, è veramente simpatico e ben costruito. Forse l’unico ben costruito.
Terza e purtroppo ultima cosa bella: il finale; è originale! Lo devo ammettere! Complesso, nella sua assurdità, ma quasi inaspettato.
I problemi, invece, nascono al centro del libro. È noioso! Le vicende sono narrare in uno stile più che tedioso. Il testo è lento e per nulla invitante. Nel tentativo dell’autrice, di depistare il lettore, lo fa scocciare mortalmente. Questo perché la tira per le lunghe senza un necessario motivo. Sarebbe chiaro a chiunque che il colpevole non è quello più ovvio, quello sbandierato a destra e a manca, quello che ci viene sbattuto in faccia quasi subito, quindi bisognava solo attendere che l’autrice, Togawa Masako, si decidesse a rendere palese l’assassino, cosa che poteva fare solo lei per mancanza d’indizi e nessun accenno al modus operandi e al movente dell’assassina; quindi siamo solo spettatori in annoiata attesa.
Altro problema: quando compri il libro e leggi come titolo “Diario di un Seduttore” e nell’aletta leggi la trama che vira tra il thriller-noir e la letteratura erotica, per poi scoprire che non è così, ci rimani male. 
È un thriller fiacco, di noir appena un cenno, e di letteratura erotica il nulla, nemmeno una virgola. Anzi, diciamolo pure, non è altro che la narrazione di una vendetta. Il titolo, l’aletta di copertina e i virgolettati allusivi sulla copertina, traggono in inganno chi acquista il libro. Il volumetto è semplice, piccolo, di appena 200 pagine, scrittura semplice e diretta, quasi da liceale alle prime armi. Ed anche questo mi ha stupito perché nell’aletta posteriore del libro vi è scritto che Togawa Masako, tra le tante cose in cui eccelleva, era ed è considerata “una delle più importanti scrittrici giapponesi di noir”. Bhe! Di sicuro questo libro non è un capolavoro, a mio modesto parere! Se volete, comunque, farvi passare il capriccio di scoprirlo vi comunico che costa solo 17,00 euro e si legge in due o tre ore. Luigia Chianese
 
Nella mia scala, da 1 a 5, gradimento libro, questo testo, merita un 2 Libri.
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NOTE
*Mitsumane: みつまめ è un dolce giapponese. È fatto di piccoli cubetti di gelatina di agar, una gelatina bianca traslucida a base di alghe rosse o alghe. L'agar viene sciolto con acqua per fare la gelatina.
*Ry
ōkan: 旅館 è una locanda tradizionale giapponese il cui stile è rimasto pressoché immutato nel tempo. 
Si ritiene che questo tipo di struttura risalga all'epoca Edo.
*Tsukemono 漬物 sono sottaceti tipici della cucina giapponese. Sono considerati soprattutto un contorno che accompagna il riso (おかず o お数 o お菜 o 御菜 okazu) e la zuppa di miso durante i pasti. Apprezzati per l'inconfondibile sapore, hanno funzione anche di stuzzichini, digestivi, pulizia del palato, guarnitura e condimento.


VIDEO RECENSIONE 
di Luigia Chianese 
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https://youtu.be/hCwUjsJQ0FQ?si=2NH-_2K1gFdCf_wl

TRAMA
Diario di un Seduttore
Di Togawa Masako (戸川昌子 -)  
Ripresa da internet e/o dalla copertina:

Di giorno Ichiro Honda è un professionista ineccepibile e un marito esemplare, che tutti i fine settimana lascia il tran tran della capitale per tornare tra le braccia della moglie a Osaka. Ma di notte, quando su Tokyo scendono le ombre e si accendono le luci dei locali più libertini, Ichiro Honda si trasforma in un inguaribile dongiovanni, così innamorato di questa seconda vita da tenere un diario delle proprie conquiste. 
Quando quattro delle donne che ha sedotto e abbandonato muoiono, però, quel diario sembra una prova incontestabile della sua colpa. Ma qual è la vera colpa di Ichiro Honda? L’uomo è solo un adultero o è anche un assassino? Pubblicato in Giappone nel 1963, "Diario di un seduttore" trascina il lettore in una storia sordida dove niente è ciò che sembra, e lo porta alla scoperta di quella scena notturna di Tokyo, tra cabaret e locali gay, di cui la stessa Togawa Masako era la regina.
 
Editori: ‎ Marsilio Editori – Feltrinelli Editore
Prima Edizione: Marsilio Farfalle: 19 settembre 2023
Lingua: ‎ Italiano
Copertina flessibile: ‎ 208 pagine
ISBN-10: ‎ 8829715581
ISBN-13: ‎ 978-8829715589

CENNI SULLA VITA di:
Togawa Masako (戸川昌子 -)  
Ripresa da internet e/o dalla copertina:
Masako Togawa - 戸川昌子
È nata a Tōkyō il 23 marzo 1933 ed è morta a Shizuoka, 26 aprile 2016. È stata una scrittrice, attrice e cantante giapponese. Perde il padre ed il fratello durante la Seconda guerra mondiale, si mantiene come cantante nei locali. Dopo la guerra, diviene molto famosa. 
Ha la passione della scrittura, soprattutto per il genere giallo. Nel 1962 il suo primo romanzo - Appartamenti per Signore Sole - vince il premio Ranpo Edogawa: inizia così la sua carriera letteraria professionista.
Dal 1969 al 1974 scrive i 287 episodi del telefilm giapponese  - Playgirl -, in cui vi recita il ruolo principale di Masako Makoto. Il supplemento letterario del Times l'ha definita: «La P.D. James giapponese».

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lunedì 6 novembre 2023

Antonio Canonico - Colt 45. Cinque Racconti Noir

 Antonio Canonico
Colt 45.
Cinque Racconti Noir
 
Recensione - Opinione di
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Mugnano di Napoli (Na) – 20 ottobre 2023
 
Sono 5 racconti di grande intensità narrativa. Molto piacevoli e ben costruiti. Un lessico semplice e diretto, adatto a tutte le età, anche per i più giovani che desiderano avvicinarsi al noir. Questo testo è si un noir ma è un noir psicologico.
L’arma del delitto è sempre la stessa, una Colt 45, gli assassini e le vittime si diversificano per sesso ma hanno alcune cose in comune.
La prima si nota subito, ed è la città di Napoli, sono tutti Partenopei e vivono nella città più bella del mondo; ma questa volta non viene descritta la Napoli violenta, niente Napoli dei quartieri poveri o degli angoli bui, niente Napoli in stile Gomorra. Assolutamente no! È la Napoli bene, quella dei quartieri perbene, quelli ricchi e meno ricchi ma formali; zone di Napoli dove vivono i classici benestanti, gente tranquilla che lavora onestamente e vive serenamente.
La seconda cosa in comune, ai 5 assassini e non solo, tranne una, è che tutti perdono la testa. I drammi psicologici che si formano e crescono nelle loro menti si espandono fino ad annebbiare la realtà ed arrivare ad uccidere, al suicidio o all’autodifesa e vi è sempre una Colt 45 a portata di mano.
Primo racconto - Mea Culpa - è la storia di un tradimento celato dietro un trauma che la mente ha momentaneamente rimosso per sopportare o evitare il dolore. Un trauma che però si manifesta all’improvviso, a distanza di anni, per un’innocente bugia; un trauma che riaffiora in un colpo solo; e tra attacco e difesa, vince la difesa, perché tra un coltellaccio da cucina e una Colt 45 non vi è storia, con un colpo solo vince la Colt 45.
Secondo racconto - Tutti Giù per Terra – qui la pazzia arriva da lontano, dal desiderio di vendetta per abusi subiti nell’adolescenza e nella prima giovinezza. Bisogna stare molto attenti alle parole che si usano, possono rivoltarsi contro in modi diversi e in insospettabili spazi temporali. La vendetta è sempre in agguato.
Terzo Racconto - Io e Lei - secondo me il più bello dei cinque racconti. La colt 45 è utilizzata per un suicidio; Soddisfare il proprio amore senza tener conto delle esigenze e dei desideri della persona amata non è sempre la scelta più sensata.
Quarto Racconto - Frammenti Bui - assolutamente il racconto più complicato di tutti perché bisogna fare attenzione alle date, infatti l’ho letto due volte, troppo avida di sapere. Bisogna porre molta attenzione alle date dei paragrafi per comprendere la finezza narrativa di una vendetta a lungo termine che produce disastri su disastri.
Quinto ed ultimo racconto - La Terra non è Piatta – anche questo è tra i miei preferiti; se la gioca bene contro il terzo - Io e Lei -.  Anche qui, vecchi traumi non elaborati a dovere, portano a decisioni folli, insensate ed inaspettate da parte di gente che sembra del tutto normale; cosa vi è di più innocuo di un coscienzioso e tranquillo professore? È così che si mietono vittime innocenti.
La bravura di Antonio Canonico dov’è? Nel racchiudere in racconti di pochissime pagine storie potenzialmente reali e personaggi dall’animo cupo. Questi due elementi, in genere, richiedono pagine e pagine, libroni, elaborazioni e spiegazioni approfondite invece con poche semplici e mirate parole, Canonico riesce a far penetrare il lettore in ogni singolo racconto emozionandolo e divertendolo. Davvero un bel lavoro. Cinque racconti in 90 pagine circa, per stupirci. Consiglio questo bel libricino! #GiftedBook
 
Nella mia scala, da 1 a 5, gradimento libro, questo testo, merita un 3 Libri. 📗📘📙🕮🕮
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TRAMA
Colt 45. Cinque Racconti Noir
Antonio Canonico
Ripresa da internet e/o dalla copertina:
Raccolta di cinque racconti incentrati su passioni, amori e insicurezza che portano all'autodistruzione di soggetti fragili ed emotivi. Inseguendo i propri sentimenti, i personaggi compiono azioni drastiche e controproducenti, con l'obiettivo di raggiungere una falsa felicità. Si tratta spesso di persone sole, che cercano negli altri la propria affermazione.
Il tutto in una Napoli che fa da sfondo senza mai invadere l'arco narrativo e l'evoluzione dei protagonisti.
Cinque storie dallo stile noir; personaggi che rincorrono i propri desideri, scappando dalle proprie paure; troppi destini legati a una semplice pistola.
 
Editore: ‎ Abra Books Narrativa
Prima Edizione italiana: 01-06 gennaio 2022
Lingua: ‎ Italiano
ISBN-10: ‎ 8855024256
ISBN-13: ‎ 978-8855024259

 
CENNI SULLA VITA di:
Antonio Canonico
Ripresa da internet e/o dalla copertina, o inviata dall'autore:
Antonio Canonico è un web marketer freelance classe ’85, laureato in Scienze della Comunicazione a Napoli.
L’amore per la scrittura nasce dopo aver frequentato un corso presso la Scuola di Cinema di Napoli: un’opportunità che gli ha permesso di apprendere passione e concetti da autorevoli scrittori, quali tra gli altri Maurizio de Giovanni, Andrea Carlo Cappi, Simonetta Santamaria, Diana Lama.
L’amore per la scrittura nasce dopo aver frequentato un corso presso la Scuola di Cinema di Napoli: un’opportunità che gli ha permesso di apprendere passione e concetti da autorevoli scrittori, quali tra gli altri Maurizio de Giovanni, Andrea Carlo Cappi, Simonetta Santamaria, Diana Lama.
Antonio è stato speaker radiofonico, presentatore di eventi e ha collaborato alla stesura di una sceneggiatura per una web serie.

 
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lunedì 30 ottobre 2023

Martin Österdahl - La Cena

Martin Österdahl
La Cena

Recensione - Opinione di
 
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Mugnano di Napoli (Na) – 21 settembre 2023
 
Il più, del libro, è stato prevedibile e scontato ed il finale orribile, direi sciocco. Tutto il libro è sempliciotto! Faccio, però, un passo di lato per spiegarmi.
L’autore Martin Österdahl è Svedese, ha studiato in Russia e ama la Russia, fin qui nulla di strano; anzi è fantastico immergersi in altre culture e altri modi di vivere ma, forse, tutto, in questo lavoro è stato troppo sopra le righe. Per capirci, è rientrato tutto nel cliché:  “su a nord”  - sono distanti, freddi e poco socievoli? - Direi di Si! Se teniamo in considerazione questo libro.
I sette personaggi del libro sono decisamente strani. Non so se le persone, realmente, in Svezia si comportino a cena, a lavoro e nella vita, nel modo in cui si comportano i personaggi di questo libro; ma diciamolo pure: ad educazione, nel libro, stanno messi, tutti, nessuno escluso, male, ma proprio male.
Questo giudizio così forte, forse, nasce dal fatto che sono Italiana e ancor di più Partenopea e che determinati rapporti sociali e atteggiamenti verso gli altri, “verso gli ospiti” nel caso del libro, sono la base del vivere civile e dello stare insieme. Il dare importanza e priorità a certe cose, rispetto ad altre, è necessario nella vita di tutti i giorni, qui, invece, è tutto sottosopra, senza motivo.
Ad esempio: a lavoro, non te ne strafreghi se dal tuo magazzino, dove solo tu e il tuo collega avete le chiavi, hanno rubato dei super narcotici potentissimi, e te ne vai a casa, lasciando a terzi il confronto con la polizia, soprattutto se il responsabile della struttura sei tu. In questo libro si! Si lasciano addirittura i pazienti della clinica, prossimi alla morte, senza i medicinali essenziali per contrastare i dolori, e si va via, senza sapere se nella notte del 31 dicembre, in Svezia con la neve ovunque, questi medicinali verranno rimpiazzati e quando. Il comportamento, però, di ogni singolo personaggio mi ha lasciato basita, non si salva nessuno, o troppo invadenti o troppo distanti, non vi è misura. Mi chiedo, tutti psicopatici o grande licenza narrativa?
Amicizie che nascono, e si ritengono forti, sulla base di poche chiacchiere, per poi distruggersi in un niente, per divergenze di opinioni su un argomento.
Traumi esistenziali esasperati all’ennesima potenza e mal spiegati.
Sospetti su cose essenziali della vita, altamente sottovalutati, direi estremamente sottovalutati; come i dubbi sulla paternità dei propri figli.
Atteggiamenti verso gli altri al limite del ridico. Ma dai! Chi, invitato ad una cena per il 31 dicembre, se ne sta lì ad essere giudicato e insultato ripetutamente dai padroni di casa? Ma chi, padrone di casa, manda quasi a quel paese gli invitati e subito dopo si allontana dalla sua stessa dimora per poi farvi ritorno fingendo che nulla sia accaduto e ripetendo gli stessi schemi?
Sul serio gli Svedesi si comportano così? Non credo proprio, almeno spero!
Faccio presente che il libro è ambientato per una parte intorno all’anno 2001 e l’altra parte nel 2018, quindi siamo in un arco temporale quasi recente, modernissimo, non stiamo parlando di stili di vita dei secoli scorsi. Il racconto, infatti, si svolge su due piani temporali differenti ma le omissioni e/o le spiegazioni dell’autore, generano disarmonia tra i due piani temporali, una non affinità, inoltre, fanno intuire ogni cosa e, ripeto, il finale è decisamente assurdo o, mi viene il sospetto, che la polizia Svedese, quella del libro però, ha dei seri problemi d’investigazione! 
Nell’aletta di copertina vi è scritto:
<< Un romanzo dal ritmo martellante, 
che si legge in una sola notte.>>.
Penso, invece, che in una sola notte si decida di usare questo libro come zeppa sotto un mobile che cigola o come fermaporte! Sono arrivata in fondo a libro e ho pensato: << Soldi Buttati>>. (€16,90) Altamente sconsigliato.  
Luigia Chianese
 
Nella mia scala, da 1 a 5, gradimento libro, questo testo, merita un 1 Libro, ma giusto perché non ho previsto lo zero! 
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TRAMA
La Cena
di Martin Österdahl
Ripresa da internet e/o dalla copertina:
Lillängen, notte del 31 dicembre. La neve fiocca lenta sulla città ancora addormentata dopo i festeggiamenti, quando la polizia si trova davanti uno spettacolo agghiacciante e inspiegabile: sul fondo della piscina vuota di un'isolata villetta, tra i frantumi del vetro di copertura, giacciono due corpi nudi, avvinghiati in una pozza di sangue. Solo poche ore prima, Lisa e Mikael Kjellvander sono immersi nei preparativi per la serata più attesa dell'anno. La figlia Ebba, diciassettenne, ha invitato il fidanzato Marlon, un ragazzo ombroso, sempre vestito di nero, appassionato di musica. Sarà l'occasione per i genitori di entrambi di conoscersi e per lei di vivere un momento magico: dopo la cena, andrà a una festa e finalmente farà l'amore con lui. Tutto deve essere perfetto. Ebba ha indossato un abito meraviglioso, la tavola è imbandita, i calici stanno per essere riempiti di vino. Mancano solo gli ospiti. Ma quando suona il campanello e Lisa e Mikael vanno ad aprire la porta, quelli che si ritrovano davanti non sono affatto due sconosciuti. In un crescendo scandito dal susseguirsi delle portate – dall'aperitivo al dolce – il loro oscuro passato comune tornerà a galla: uno stillicidio di rivelazioni che culminerà in un finale inaspettato.
 
Editore ‏ : ‎ Giunti Editore (30 agosto 2023)
Lingua ‏ : ‎ Italiano
Traduttrice : Sara Rossini
Copertina flessibile ‏ : ‎ 348 pagine
ISBN-10 ‏ : ‎ 8809977939 - ISBN-13 ‏ : ‎ 978-8809977938
 
CENNI SULLA VITA di:
Martin Österdahl
Ripresa da internet e/o dalla copertina:
Martin Österdahl Svedese, è scrittore televisivo e supervisore esecutivo dell’Eurovision Song Contest. La  Cena è il suo primo Thriller in Italia.
Ha studiato in Russia, studi dell'Europa orientale ed economia. Ha lavorato per vent'anni in produzioni televisive ed è stato contemporaneamente direttore dei programmi della televisione svedese. Il suo interesse per la Russia e la sua cultura è cresciuto all'inizio degli anni '80. Dopo aver studiato russo all’università e aver avuto più volte l’opportunità di andare oltre la cortina di ferro, ha deciso di trasferirsi lì e finire lì la sua tesi magistrale.
Gli anni Novanta furono un periodo molto emozionante per la Russia e il 1996, con le elezioni presidenziali, fu un anno particolarmente cruciale. Le Elezioni presidenziali in Russia del 1996 videro contrapposti il Presidente uscente Boris Nikolaevič El'cin e lo sfidante leader del Partito Comunista Gennadij Zjuganov e videro il trionfo del primo con il 54% dei voti validi, tuttavia ci furono forti critiche sia in Russia che all'estero sulla possibilità di frodi elettorali a favore del presidente uscente e dell'interferenza degli Stati Uniti a favore di quest'ultimo. Altro avvenimento importante del 1996 fu nell'agosto 1996 quando El'cin concordò il cessate il fuoco con i ribelli Ceceni. Vedere la storia in divenire ha ispirato Österdahl a scrivere il primo romanzo della serie Max Anger, Ask No Mercy. La serie è stata venduta in più di dieci territori e diventerà presto una serie TV importante.
 
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lunedì 23 ottobre 2023

Patrick McGrath - Racconti di Follia


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Mugnano di Napoli (Na) – 23 agosto 2023

La mia prima tentazione è stata quella di scrivere due righe su ogni racconto ma poi ho desistito dopo aver letto il bel lavoro introduttivo di Joyce Carol Oates, che riesce a centrare, in poche pagine, l’essenza del libro stesso. Joyce, infatti, evidenzia a pagina 12-13:
<< … che McGrath mette al servizio della sua letteratura sfrenatamente creativa, e spesso spettralmente “gotica”, un talento narrativo che guarda ai nostri grandi predecessori 
del diciannovesimo secolo
(Poe, Mary Shelley, Algernon Blackwood, M.R. James, 
Robert Louis Stevenson, Bram Stoker, Joseph Sheridan Le Fanu, 
Charlotte Perkins Gilman e Ambrose Pierce, tra gli altri)
pur essendo assolutamente contemporaneo 
nel suo sardonico umorismo nero”.>>.
In questa opera omnia i racconti si dividono in due sezioni:
La prima intitolata – Acqua e Sangue – e sono ben 13 racconti, mentre la seconda è riportata con il titolo – Racconti Inediti – e sono 10. Sono tutti dello stesso tenore e spessore e l’elemento portante è sempre la follia, a prescindere da - chi o cosa - narri la vicenda. Non voglio spoilerare. 
La differenza principale tra le due sezioni è chi ha tradotto cosa. La maggior parte dei racconti della prima sezione - Acqua e Sangue – sono stati tradotti, per la prima volta in italiano, da Alberto Cristofori, mentre – I Racconti Inediti - da Andrea Silvestri. Per le specifiche di ogni singolo racconto a pagina 517, del suddetto mattone, ci sono le note bibliografiche. Divertitevi!
In - Racconti di Follia - troverete una varietà di storie tre le più fantasiose: ad esempio vi ritroverete in una New York surreale, piena di fantasmi, leggerete di storie di vampiri, di delitti passionali, di bizzarre manie inconfessabili, di strane visioni e trasformazioni angeliche, di ossessioni mentali e tanto altro.  
Nell’esporre questo stato d’essere – La Follia – gli individui, o chi per loro, vengono descritti con semplicità e naturalezza e ritenuti folli solo - per e dal - contesto che li circonda e nel tempo in cui vivono; in questo Patrick McGrath è maestro in narrazione.
L’autore ha anche l’abilità di catturare il lettore nella sua esposizione, al punto tale, da rendere del tutto normale, nel senso di consuetudinario, il distacco dalla realtà da parte dei soggetti della follia stessa; l’autore riesce a rendere, ordinario questo lato oscuro della mente umana e quindi la conseguente difficoltà di adattamento al contesto di appartenenza dei soggetti stessi, un lavoro davvero magistrale.
Ciascuno racconto è un’immersione ogni volta diversa nel mondo della follia; che poi è il file rouge del libro. Alcuni racconti potranno piacere e altri no, perché, secondo me, in quelli di stampo più horror viene a calare un pochino di quella eccitazione necessaria che tiene il lettore sul chi va là. 
Altri racconti potranno si spaventare e/o essere tediosi, ma la maggior parte sono tutti racconti molto piacevoli e scorrevoli, divertenti da leggere. 
Le cosiddette - personalità frantumate - hanno anche il loro lato divertente! 
Come avete capito molti racconti strizzano l’occhio anche ai racconti gotici ma sono in chiave decisamente contemporanea, e gli amati del genere sapranno di certo apprezzare il ritmo narrativo e l’elegante suspence che vi è in essi; potrei dire anche che, in alcuni casi, un po' di leggera strizza è assicurata.
Insomma è un bel mattone ma è anche una gran bell’opera. La consiglio. Luigia Chianese
 
Nella mia scala, da 1 a 5, gradimento libro, questo testo, merita un 4 Libri! 📕📗📘📙🕮
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TRAMA 
Racconti di Follia 
di Patrick McGrath
Ripresa da internet e/o dalla 4° di copertina:
"McGrath mette al servizio della sua letteratura sfrenatamente creativa, e spesso spettralmente 'gotica', un talento narrativo che guarda ai nostri grandi predecessori del diciannovesimo secolo (Poe, Mary Shelley, Robert Louis Stevenson, Bram Stoker e Ambrose Bierce, tra gli altri) pur essendo assolutamente contemporaneo nel suo sardonico umorismo nero. La narrazione di McGrath è magistrale e seducente. È sufficiente la lettura dell'incipit del tipico racconto di McGrath per venirne risucchiati, costretti a divorarlo tutto d'un fiato. Queste storie audaci, originali e inquietanti sono raccontate da narratori a loro volta bizzarri (uno stivale, una mosca - per citarne solo due) e nella maggior parte dei casi onniscienti. Con destrezza, scaltrezza e misteriosa grazia, saltano da un personaggio all'altro, come un film reso surreale dai frequenti stacchi di un montaggio vertiginoso. McGrath sa cosa significhi essere tormentati da fantasmi, e come trascrivere nel modo più persuasivo gli incubi della 'personalità frantumata' che risuonano in ognuno di noi. "Dall'introduzione di Joyce Carol Oates. Per la prima volta raccolti in un unico volume, tutti i racconti di Patrick McGrath, il maestro del noir contemporaneo.

Editore ‏ : ‎ La nave di Teseo (5 marzo 2020)
Lingua ‏ : ‎ Italiano
Copertina flessibile ‏ : ‎ 518 pagine - Dimensioni ‏ : ‎ 22 x 4.5 x 21.6 cm
ISBN-10 ‏ : ‎ 8834601939 - ISBN-13 ‏ : ‎ 978-8834601938
Traduttori: Alberto Cristofori  Andrea Silvestri
 
CENNI SULLA VITA di: 
Patrick McGrath
Ripresa da internet e/o dalla 4° di copertina:
Scrittore inglese. Nato a Londra nel 1950. Il padre lavorava come psichiatra nel manicomio criminale di Broadmoor, dove il giovane Patrick passa gran parte della propria infanzia.  A 21 anni si è trasferito in Canada dove ha lavorato nell’ospedale di Oakridge. Non ha perciò seguito la strada del padre e non si è laureato in psichiatria; la sua irrequietezza lo ha portato altrove, alla scrittura, ed ha immediatamente conquistato i lettori con la trama originale e coinvolgente di Follia, con oltre 500 mila copie vendute, e un successo che dura nel tempo.  Tra gli altri suoi libri si ricorda: La lampada del diavolo (La Nave di Teseo, 2021) e Racconti di follia (La Nave di Teseo, 2020). Dai suoi romanzi sono stati tratti i film The Grotesque (1995), di John-Paul Davidson, Spider (2002), di David Cronenberg e Asylum, di David Mackenzie nel 2005.

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