Marco Giri
I Capelli del Diavolo
Recensione – Opinione di
Mugnano di Napoli
31.10.2020
L’ autore di quest’opera mi ha regalato il
libro che ho letto quasi subito e mi ha anche fatto dono di buonissimi cioccolatini in una meravigliosa scatola di latta a forma di libro che ho
adorato. Ma passiamo alla mia recensione.
Il testo mi è parso fin da subito molto ma
molto fantasioso e simpatico, anche se devo confessare che le descrizioni del
luogo di lavoro, e non solo quelle, sono state decisamente eccessive ed ho
iniziato a saltarle subito giudicandole non sempre così essenziali, tranne
quelle finali e quelle del furto Cartier nel palazzo di Cracovia.
Questo libro mi ha stampato un gioioso sorriso
sul volto perché in molti punti mi ha divertito veramente tantissimo, mi ha allietato
l’eccesso di sesso ovunque come pensiero unico degli esseri umani e non umani, però
i continui riferimenti alle somiglianze tra i personaggi dell’ opera e noti
personaggi della tv e non solo della tv, dopo un po' sono diventati tediosi.
È un’opera
leggera senza troppe pretese, una lettura veloce e rilassante che in misura
originale, e forse eccessiva, ridicolizza un po' la società ricca e borghese
attraverso l’ ossessione del sesso.
È piacevole da leggere, o per lo meno a me
ha portato allegria, è un romanzo d’esordio, può sembrare contorto all’inizio
ma non lo è, ha una logica bene precisa, ci sono sfumature che legano tutti i
capitoli anche se non consecutivamente, è uno spassoso e macabro intreccio di
vicende ed è originale il modo che hanno i personaggi nel destreggiarsi tra l’
eterno conflitto tra bene e male attraverso il sesso e i pregiudizi. Quando
leggete questo libro pensate di vedere un film dove ci sono vari episodi e
spezzoni tutti legati da un sottile filo conduttore, prima o poi arriverà la
fine e il filo sarà tirato, immaginatelo come una serie tv ad episodi.
Un
consiglio, se non avete buonissima memoria leggetelo tutto d’un fiato per non
perdere il filo conduttore, altrimenti vi sembrerà veramente slegato e contorto
un po' come perdere le puntate di una serie televisiva. Non desidero dirvi
nulla di preciso sul finale ma vi assicuro che è tra le parti più sfiziose e
attraenti del libro e sono anche quelle scritte meglio. Vi divertirete a
leggerlo. Buona Lettura. L.Ch.
TRAMA
I CAPELLI
DEL DIAVOLO
di MARCO
GIRI
Ripresa da internet e/o dalla 4° di copertina:
Marco Giri ci propone un noir molto singolare e contorto,
presentando il diavolo come un'entità esoterica che spadroneggia liberamente
nella società ricca e borghese tra Cracovia e Montpellier. I due personaggi
principali, padre e figlio, hanno il dono dell'immortalità e sfruttano il loro
potere per soddisfare tutti i piaceri della vita, sottomettendo chiunque cerchi
di contrastarli. L'autore ha il pregio di aver saputo modellare l'intreccio del
romanzo distribuendo le varie vicende in modo sparpagliato, per poi farle
confluire in un epilogo pieno di suspense e colpi di scena.
Copertina
flessibile : 272 pagine
Dimensioni: 15
x 1.6 x 21 cm
Data di Pubblicazione: 13 ottobre 2020
Editore : Le
Parche
Lingua:
: Italiano
Genere: Letteratura
Erotica Horror Giallo Thriller Noir
CENNI
SULLA VITA di:
MARCO GIRI
Ripresa
da internet e/o dalla 4° di copertina:
Note
sulla vita inviatemi dell’ autore ed autorizzata alla pubblicazione:
Marco Giri è nato a Nato a Napoli, il 3 agosto 1960, è rimasto a questa
città fino al 2014, per poi trasferirsi a Scafati provincia di Salerno dopo la
separazione dalla moglie per poi divorziare nel 2017.Ha praticato il tennis,
dal 2000 fino al 2013. Marco Giri è stato giudice popolare in corte d'assise a
Napoli tra il 2002 ed il 2003, tutti processi per camorra (9) ed è anche stato
iscritto all'Albo dei geometri della Provincia di Napoli per 16 anni infatti è
diplomato come geometre a svolge la carriera professionale dal 1983 fino al
2000. Segretario collaudatore dal 1983 al 2004 al Commissariato Straordinario di
Governo per gli interventi della ricostruzione Post-terremoto del 1980 nonché
Tecnico di cantiere con la Cooperativa EDILTER di Bologna S.C.R.L. dal 1985 al
1995. Sorvegliante nei cantieri degli LSU a Pineta Castel Volturno dal
1995 al 1999.
Dal 2000 è dipendente, con mansioni di vice caposquadra al
Depuratore di Foce Sarno in Castellammare di Stabia (NA).
Questa è la sua prima opera editoriale, una scommessa a se stesso, ma nel
suo bagaglio professionale sono già presenti altre idee da definire. Parlando
della sua opera., dice: “Qualunque cosa
accadrà lei resterà la mia bambina” così come già citato da una scrittrice
romana.
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