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martedì 29 agosto 2023

Carmen Mola - La Bestia (Jorge Díaz, Antonio Mercero e Agustín Martínez)

Carmen Mola
La Bestia

(Jorge Díaz, Antonio Mercero e Agustín Martínez)

Recensione - Opinione di
 
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Mugnano di Napoli (Na) – 29 luglio 2023
 
 La Bestia - è un ottimo thriller storico. Se volete entrare nella Madrid del 1834 ci siete. Madrid e la sua gente sono la base della storia: ricchi e poveri, nobili e straccioni, puttane e ragazzini di strada, nessuno escluso. Ci ritroviamo nella Prima Guerra Carlista, quella dopo l’occupazione Francese; infatti, dopo la morte di Ferdinando VII, la Spagna si ritrova divisa in due opposte fazioni: da una parte i neonati Carlisti, sostenitori di Don Carlos, Carlos Maria Isidoro, Fratello di Ferdinando VII, che si autoproclama re con il titolo di Carlo V, appoggiato dai monarchici, dai cattolici tradizionalisti, gli inquisitori e soprattutto dai reazionari antiliberali; e sull’altro fronte si trovano gli Isabelinos, cioè i liberali, i massoni, i "cattolici" costituzionalisti e le frange più progressiste della società spagnola, che speravano di strappare a Maria Cristina di Borbone, vedova di Re Ferdinando VII e divenuta reggente a causa della giovane età di sua figlia Isabella, alcune riforme in cambio del loro appoggio.
In tutto questo si sviluppa il thriller storico, aggiungiamo anche il colera, come malattia devastante, e la tragedia è servita. Troveremo situazioni umane al limite della decenza, soprattutto nei lazzaretti.
Troveremo protagonisti forti e determinati come la piccola Lucía, 14 anni, povera, anzi poverissima, capelli ricci rossi come il fuoco e occhi neri; la sua sorellina Clara di 11 anni, vittima, come tante altre ragazzine della sua età, degli eventi e delle pratiche esoteriche medievali dei Carbonari; il dottor Alban, giovane medico, che si ammazza di lavoro nei lazzaretti ma riesce a dare un grande contributo alla verità grazie alla sua scienza; Diego Ruiz, giornalista coraggioso, donnaiolo e sognatore che scrive i suoi articoli sotto il falso nome de – El Gato Irriverente – per il giornale Eco del Comercio; e poi ci sono due personaggi eccezionali, dediti alla loro causa fino alle estreme conseguenze: Tomas Aguirre/Frate Baulio, soldato carlista, contrapposto alla nobile Ana Castelar, feroce isabelliana. Ci sono tanti altri protagonisti che tra vigliaccheria e ripensamenti faranno rivoltare gli ingranaggi della storia, tra cui Josefa la Leona, titolare di un bordello di lusso, un ex guardia, un - Calador Real - con un occhio solo, ovvero Danoso Gual; ma nel complesso è una grande narrazione o meglio una grande avventura.
Carmen Mola, l’autrice, non è altro che lo pseudonimo di tre persone; tre scrittori e sceneggiatori spagnoli: Jorge Díaz, Antonio Mercero e Agustín Martínez, che hanno rivelato la loro identità con grande scalpore durante la cerimonia di assegnazione del Premio Planeta, il più importante premio letterario iberico.
Anche se sono in tre a scrivere questo thriller storico hanno una cosa in comune: lo scrivere come se stessero proiettando la storia su un lenzuolo. Tutto è descritto come se dovesse apparire in un film. Sembrano tante scene magistralmente assemblate, il loro essere anche sceneggiatori condiziona la loro scrittura. Il testo è diviso in quattro parti e non si riesce a capire chi dei tre ha scritto cosa e questo è un bene per il racconto, secondo me.
La mappa, in bianco e nero, posta nelle due pagine iniziali del libro, della città di Madrid, all’epoca dei fatti, aiuta il lettore a destreggiarsi in quei luoghi e a comprendere meglio come era vivere dentro e fuori le mura della - Cintia - fatta erigere da Filippo IV nel 1625 e come era la divisione dei luoghi più importanti dove sono accaduti i fatti narrati nel libro.
Arrivando al sodo posso dire che il libro è: Temporalmente ben centrato; Storicamente accennato in maniera adeguata e non tediosa; i Personaggi sono interessanti e ben delineati; le Locations sono descritte come nei migliori set cinematografici; la Vicenda narrata è coinvolgente ed incredibile; la Suspense, piena di situazioni eccezionali, è al cardiopalma; in pratica sono 489 pagine che è un piacere leggere tutte d’un fiato.    Luigia Chianese
 
Nella mia scala, da 1 a 5, gradimento libro, 
questo testo, merita un 3 Libri. 
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NOTE:
Leggendolo ci si troverà proprio lì, tra i vicoli di Madrid, in una storia di inferno e oscurità "Un thriller storico perfetto, consacrato al trionfo". El País

"Un romanzo che colpisce per la sua trama cruda, sordida e spietata, con personaggi memorabili". Que Leer

"Carmen Mola intreccia magistralmente i fili del miglior giallo in un romanzo che lascia il segno, dal ritmo frenetico e implacabile". 
La Vanguardia

"Una potenza narrativa fuori dal comune". 
Lire Magazine Littéraire


TRAMA
La Bestia di Carmen Mola
Ripresa da internet e/o dalla copertina:
Madrid, 1834: una terribile epidemia di colera ha messo in ginocchio la città. Ma il terrore ha anche un altro nome, quello della Bestia: un essere spietato e inafferrabile che rapisce le bambine dei quartieri più poveri e ne smembra i corpi. Quando la piccola Clara scompare, sua sorella Lucía non vuole aspettare di ritrovarne il cadavere: dà inizio così alla sua lotta contro il male e contro il tempo. Ha quattordici anni e l'inestinguibile coraggio di chi sente di non poter fare altro. Anche perché nessuno sembra voler fermare davvero il mostro. Tranne Diego, un giornalista testardo e temerario, che trascinerà nell'indagine anche il suo amico Donoso, un poliziotto cinico ma leale con un occhio solo. Alla loro ricerca frenetica parteciperanno monaci guerriglieri, ambasciatori e prostitute, mentre una società segreta tesse i suoi intrighi fatali fra taverne e salotti, palazzi e lazzaretti. È l'alba di una capitale che nasce nel sangue, di una città che brulica di vita e di morte e lotta per lasciarsi il medioevo alle spalle.
 
Editore ‏ : ‎ Salani
Prima Edizione Italia: 4 luglio 2023
Lingua ‏ : ‎ Italiano
Traduzione a cura di: Massimo Sottini
Copertina flessibile ‏ : ‎ 496 pagine
ISBN-10 ‏ : ‎ 883101689X
ISBN-13 ‏ : ‎ 978-8831016896
Dimensioni ‏ : ‎ 22.6 x 4.3 x 15.2 cm

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CENNI SULLA VITA di:
Carmen Mola
Ripresa da internet e/o dalla copertina:
Carmen Mola è lo pseudonimo di tre scrittori e sceneggiatori spagnoli: Jorge Díaz, Antonio Mercero e Agustín Martínez, che hanno rivelato la loro identità con grande scalpore durante la cerimonia di assegnazione del Premio Planeta, il più importante premio letterario iberico. A lungo è stata considerata l’Elena Ferrante spagnola. Frutto di una scrittura collaborativa moderna, di cui i tre autori sono tra gli esponenti più acclamati a livello internazionale, La Bestia ha venduto oltre un milione di copie e sarà pubblicato in quindici Paesi. 
Il trio è composto da:
Jorge Díaz (Alicante, 1962), autore dei romanzi Cartas al Palacio e La Justicia de los errantes, oltre a serie tv di grande successo come Central Hospital
Antonio Mercero (Madrid, 1969), che ha scritto sceneggiature di film (Felices 140Central HospitalAxe) e ha pubblicato romanzi tra cui Pleamar e El final del hombre
Agustín Martínez (Lorca, 1975), autore delle serie FairThe Darker Light e The Hunt (Monteperdido e Tramuntana), nonché autore dei romanzi Monteperdido e La mala hierba.
Carmen Mola, almeno in parte, è differente. È nata nel 2017, ed è uno pseudonimo. Dietro questo nome di donna ci sono tre uomini: Jorge Díaz Cortés, Antonio Santos Mercero e Agustín Martínez lavoravano insieme come sceneggiatori di serie tv quando un giorno hanno pensato che non sarebbe stato male provare ad applicare quello stesso metodo di lavoro a un romanzo. Ma quale nome usare? «Volevamo che i lettori si concentrassero solo sulla storia e non su chi l’aveva scritta», spiega Agustín, il più giovane dei tre. «All’inizio ci venivano in mente nomi maschili, poi qualcuno ha detto: “Carmen”, e qualcun altro ha risposto: “Mola!”, che in spagnolo significa “figo”. Carmen Mola è nata così». Prima della Bestia, sotto questo pseudonimo hanno pubblicato la trilogia della detective Elena Blanco, ma è stato solo con questo romanzo che è arrivato il successo.
 
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martedì 22 agosto 2023

Bruno Vitiello - I Delitti dell’Anatomista

Bruno Vitiello
I Delitti dell’Anatomista

Recensione - Opinione di
 
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Mugnano di Napoli (Na) – 08 luglio 2023
 
Notevole! Veramente notevole questo thriller storico. Come notevole è il curriculum accademico dell’autore Bruno Vitiello. Il romanzo è ambientato in pieno Rinascimento precisamente nel 1505 e quindi possiamo affermare che i protagonisti assoluti del romanzo hanno rispettivamente:
Leonardo da Vinci 53 anni, e per l’epoca possiamo dire che si stava già avviando verso la terza età; morirà a 67 anni nel 1519.  Niccolò Macchiavelli ha 36 anni; segretario della seconda cancelleria della Repubblica Fiorentina dal 1498 al 1512.  Michelangelo Buonarroti ha 30 anni e morirà alla veneranda età di 89 anni. Girolamo Fracastoro, infine, di anni ne ha 27, giovane promettente medico.
Ho ritenuto opportuno sottolineare l’età di questi pilastri della storia italiana per un motivo bene preciso. Loro stessi, come attori protagonisti sono il fulcro della vicenda. La caratterizzazione che l’autore ha dato loro nel racconto, infatti, è davvero originale, piacevole, aspettata ed inaspettata allo stesso tempo!
Iniziamo con il capo Niccolò Machiavelli: nel romanzo chiamato spesso “il Machia”.  È una vera serpe, un politico con i fiocchi e controfiocchi. Un diplomatico a tutto tondo, nonostante i suoi 30 anni di età; navigato, intelligente, brillante e come direbbe Nick Fury, (personaggio immaginario dei fumetti statunitensi pubblicati da Marvel Comics, creato da Stan Lee e Jack Kirby, capo dello S.H.I.E.L.D. negli Avengers) – i suoi segreti hanno segreti – infatti, le mosse di Macchiavelli, sono dei segreti nei segreti; le sue mosse non sono mai comprensibili del tutto e mai note completamente. È proprio come lo si immagina: un viscido calcolatore, ma di parola, e per sempre uno scrittore, filosofo, storico, drammaturgo di fama indiscussa.
Abbiamo, poi, l’uomo più famoso del mondo Leonardo da Vinci: presentato ai lettori per ciò che è: grande e rispettato. Ma anche un tantino arrogante, presuntuoso e molto vanitoso. La sua supponenza è piacevolmente irritante per il lettore. Sappiate solo che osservando gli schizzi di sangue su una parete Leonardo riesce a scagionare un uomo dall’accusa di omicidio. Meglio della balistica moderna. Tutto, in questo Leonardo da Vinci, di Bruno Vitiello, è sontuoso: l’abbigliamento, la casa, i modi, e suoi amatissimi cavalli. Perché Leonardo sa di essere il grande Leonardo da Vinci ovvero uno scienziato, inventore e artista, filosofo; architetto, pittore, disegnatore, scultore, trattatista, scenografo, anatomista, botanico, musicista, ingegnere e progettista. Devo aggiungere altro?
Analizzando gli attori/protagonisti de’ – I Delitti dell’Anatomista -  in ordine di età, punto gli occhi, ora, su Michelangelo Buonarroti: nel romanzo è giovane ed affermato. Già ha messo mano al - David (1501-1504) -  e alla - Pietà (databile tra il 1497 e il 1499)  - .  È talentuoso, ed è anche lui, come Leonardo, consapevole del proprio talento. È un Michelangelo molto empatico ed emotivo, si pone tanti interrogativi ed è dubbioso su tutto e tutti. Lui è stato: un pittore, scultore, architetto e poeta italiano. Ho notato, nel romanzo, che questo Michelangelo vive una certa “sudditanza psicologica”, anche forse per l’età, verso il geniale Leonardo da Vinci. Michelangelo “accusa molto” (se la prende) quando viene preso in giro da Leonardo sul lavoro di scultore e sulla sua personale non bellezza fisica.
Ed infine, forse, il personaggio meno noto ai più; il medico Girolamo Fracastoro: lui è il più giovane di tutti. Nella storia narrata il suo ruolo di medico non è richiesto per curare i feriti o gli ammalati ma le sue funzioni sono quelle di un moderno medico legale, alla CSI, per intenderci. Pensate che dalle larve in crescita in un corpo umano in decomposizione, riesce a stabilire, con una discreta precisione, dove è stato ammazzato il soggetto e anche quando. La sperimentazione scientifica, l’osservazione, la prova sono, per Girolamo Fracastoro,  il pane quotidiano e anche durante le indagini non si sottrae all’apprendimento e all’osservazione. Lo conosciamo perché è stato un umanista italiano che si  occupò di medicina, filosofia, astronomia, letteratura, geografia e botanica; ma soprattutto perché è considerato il padre della moderna patologia. La levatura di codesti personaggi e il loro modus operandi, pertanto, attira l’attenzione del lettore al pari del thriller in sé!
La storia, il giallo in sé, è scorrevole ed equilibrata, non si riesce a comprendere prima della fine il movente e chi possa essere l’assassino ma la suspense rimane intatta, questo però fa passare il romanzo da un giallo storico ad un vero e proprio thriller storico-legale. La scrittura è scorrevole e per nulla tediosa ed ho notato che l’autore è stato molto prolisso, nel senso delicato del termine, nel descrivere la sala torture e tutti i suoi strumenti; forse voleva far spaventare anche il lettore; ed ha fatto notare spesso e volentieri, anche quanto, in  quel periodo storico, fosse molto disprezzata e condannata la pederastia e la sodomia; e non sono passate inosservate, su questo argomento, le occhiatacce di Macchiavelli a Leonardo, il tutto considerando anche lo spettro dell’inquisizione. Ho trovato piacevoli e deliziosi, anche, i continui riferimenti che l’autore fa, attraverso le osservazioni di Michelangelo Buonarroti, sull’opera di Dante Alighieri
– La Divina Commedia – in particolare della prima cantica, l’Inferno. Di sicuro, però, nell’opera di Bruno Vitiello, ci saranno ancora tanti rifermenti particolari a personaggi, opere e luoghi che lascio al lettore la gioia di scoprire.
A proposito di luoghi, l’ambientazione in Firenze, nell’epoca rinascimentale, è sublime e descritta in maniera accurata. È la nostra Italia ed è Firenze, si può solo godere di cotanta bellezza! E di tanta bellezza e piacevolezza gode questo romanzo di cui consiglio la lettura!  Luigia Chianese
 
Nella mia scala, da 1 a 5, gradimento libro, questo testo, merita un 3 Libri. 📕📗📘🕮🕮
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Un’ombra oscura aleggia sulle notti fiorentine, un’ombra che mette paura e tinge la città di rosso sangue.
Molte sono le vittime che vengono uccise e anatomizzate con rigore scientifico: chi sarà il responsabile di questi delitti feroci? Chi si nasconde dietro l'anatomista?

Niccolò Machiavelli, incaricato di far luce su questo mistero, chiede a Michelangelo Buonarroti, Leonardo da Vinci e Girolamo Fracastoro di indagare negli ambienti dell’arte e della medicina. E se il colpevole fosse proprio uno di loro?

Bruno Vitiello ci trascina nei meandri oscuri del Rinascimento con un giallo a tinte forti, “I Delitti dell’Anatomista”.

Note Storiche
Ripresa da internet e/o dai libri di scuola:
Codesti quattro uomini illustri, del rinascimento italiano, sono tutti nati tra il 1452 e 1478 e morti tra il 1519 e 1564 e sono in ordine di età:

Leonardo da Vinci: di ser Piero, nato a Anchiano il 15 aprile 1452 e morto a Amboise il 2 maggio 1519. È stato uno scienziato, inventore e artista italiano. Uomo d'ingegno e talento universale del Rinascimento, considerato uno dei più grandi geni dell'umanità, incarnò in pieno lo spirito della sua epoca, portandolo alle maggiori forme di espressione nei più disparati campi dell'arte e della conoscenza: fu infatti scienziato, filosofo, architetto, pittore, disegnatore, scultore, trattatista, scenografo, anatomista, botanico, musicista, ingegnere e progettista.
 
Niccolò di Bernardo dei Machiavellinoto semplicemente come Niccolò Machiavelli  è nato in Firenze il 3 maggio 1469 ed è morto in Firenze il 21 giugno 1527. È stato uno scrittore, filosofo, storico, drammaturgo, politico e diplomatico italiano, segretario della seconda cancelleria della Repubblica Fiorentina dal 1498 al 1512.
 
Michelangelo Buonarroti;  noto semplicemente come Michelangelo  nato a Caprese il 6 marzo 1475  e morto a Roma, 18 febbraio 1564; è stato un pittore, scultore, architetto e poeta italiano. Fu protagonista del Rinascimento italiano, già in vita fu riconosciuto dai suoi contemporanei come uno dei più grandi artisti di tutti i tempi.
 
Girolamo Fracastoro:  nato a Verona nel 1478  e morto a Incaffi nel 1553; è stato un umanista italiano. Si occupò di medicina, filosofia, astronomia, letteratura, geografia e botanica. Viene considerato il fondatore della moderna patologia, precursore di Koch e Pasteur, il suo nome è legato allo studio di malattie quali sifilide e rabbia.
 
Il Rinascimento fu un periodo storico che si sviluppò in Italia tra la fine del Medioevo e l'inizio dell'Età Moderna in un arco di tempo che va dalla metà del quindicesimo secolo, (1450 circa) fino alla fine del sedicesimo secolo; (1599 circa).

L'Umanesimo fu un fenomeno culturale che prese vita in Italia negli ultimi anni del XIV secolo (1300) e che si sviluppò in Europa nel Quattrocento.

TRAMA
I Delitti dell’Anatomista
Bruno Vitiello
Ripresa da internet e/o dalla copertina:
Firenze, 1505. Alcuni misteriosi delitti insanguinano le strade della città: le vittime non vengono solo uccise, ma anche anatomizzate secondo i più scrupolosi dettami della scienza. Niccolò Machiavelli, capo della Seconda Cancelleria, riceve l’incarico di assicurare rapidamente alla giustizia l’autore degli efferati omicidi, costringendo Michelangelo Buonarroti, Leonardo da Vinci e Girolamo Fracastoro a indagare negli ambienti dell’arte e della medicina. Sarebbe facile trovare un colpevole a tutti i costi nel sottobosco di ladri, meretrici e zingare dei bassifondi fiorentini, ma solo un medico o un artista dall’anima malata può aver compiuto uno scempio simile. E se il folle e spietato anatomista fosse proprio uno di loro tre? Mentre gli improvvisati detective s’impegnano a superare le reciproche diffidenze per catturare l’assassino, un mostro cerca vendetta. Sullo sfondo di una Firenze in pieno subbuglio, tra feste di carnevale e rivolte di piazza, ha inizio una frenetica caccia all’uomo. Un giallo a tinte forti con una trama a prova di bomba, che ci porta all’interno delle menti dei veri protagonisti del Rinascimento grazie a una ricostruzione storica magistrale.
 
Editore ‏ : ‎ Giunti Editore
Pubblicazione Giunti : 15 febbraio 2023
Prima Edizione : Collana Cocktail n. 7,  Edizioni Della Vigna, Arese 2010.
Lingua ‏ : ‎ Italiano
Copertina flessibile ‏ : ‎ 360 pagine
ISBN-10 ‏ : ‎ 8809967607
ISBN-13 ‏ : ‎ 978-8809967601

 
CENNI SULLA VITA di:
Bruno Vitiello
Ripresa da internet e/o dalla copertina:
Nel 1990 si è laureato in lettere moderne presso la facoltà di lettere e filosofia dell'Ateneo Federico II di Napoli, dove ha svolto per tre anni l'attività di assistente alla cattedra di storia del Rinascimento, conseguendo nel 1994 il dottorato di ricerca in storia moderna con uno studio sulla scienza anatomica di Michelangelo. È un appassionato lettore e prolifico autore all'interno del genere fantascientifico. Ha esordito professionalmente come scrittore nel 1989 con il racconto La linea gialla, pubblicato sulla rivista Futuro Europa edita dalla Perseo Libri di Bologna (una delle maggiori case editrici specializzate nel settore in Italia). Bruno Vitiello si dedica da molti anni all'attività di narratore, critico e saggista nel campo della science-fiction (narrativa scientifica), genere letterario nato negli U.S.A. negli anni '20 del Novecento e diffusosi anche in Italia, dai primi anni '50, con il nome di fantascienza coniato per l'occasione da Giorgio Monicelli, primo curatore editoriale della rivista Urania della Mondadori, ancora oggi la principale pubblicazione specializzata italiana nel settore. Dopo aver esordito con un racconto sulla rivista Futuro Europa nel 1989, Bruno Vitiello ha continuato a pubblicare narrativa fantascientifica su diverse testate specializzate, sia in Italia che all'estero. Bruno Vitiello ha numerose pubblicazioni al suo attivo e svariate traduzioni all'estero; suoi romanzi e racconti sono apparsi in Francia, Spagna, Stati Uniti d'America e su riviste internazionali in lingua inglese e tedesca. L'autore ha all'attivo anche due romanzi, La venere nera ( tradotto anche in inglese e francese ) e Progetto Michelangelo, entrambi pubblicati con discreto successo di pubblico e di critica. Per molti anni ha insegnato presso il liceo statale Alessandro Manzoni di Latina, ma dal 2014 è professeur détaché di italiano e latino nella Scuola Europea di Bruxelles I.
 
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martedì 13 giugno 2023

Marco Malvaldi - Oscura e Celeste

Marco Malvaldi
Oscura e Celeste

Recensione - Opinione di
 
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Mugnano di Napoli (Na) 
Sabato 29 aprile 2023
 
Nuovo romanzo storico, o meglio, giallo storico, di Marco Malvaldi. Due precedenti gialli storici molto famosi dell’autore sono – Odore Di Chiusoin cui il protagonista è Pellegrino Artusi, letterato e autore di un libro di cucina; e - La Misura dell’Uomo - che ha come protagonista Leonardo da Vinci. In - Oscura e Celeste –, invece, abbiamo come protagonista un personaggio non da meno, ci troviamo di fronte al grande Galileo Galilei.
Iniziamo dalla fine. Si! Perché sfogliando il testo la prima cosa che ho notato è stato l’indice in numeri romani; XXXI capitoli, più due capitoli finali che non sono altro che le note dell’autore da non sottovalutare. Ho trovato, poi, un capitolo iniziale sui personaggi ed a seguire il capitolo Zero. Per farla breve ho contato 35 capitoli in tutto, in 350 pagine; una sciccheria secondo me.
La seconda cosa che ho notato è stata che, a fine racconto, le note dell’autore non sono semplici ringraziamenti ma vere e proprie spiegazioni, difatti abbiamo - La Cronologia della Vita di Galileo Galilei - e ho scelto di leggerla subito per avere una ripassata mentale sul questo personaggio illustre prima d’iniziare la vera e propria lettura il libro.
Ho letto, subito dopo, l’altra nota dell’autore, che va da pagina 329 a 335, quindi alla fine del racconto. In queste pagine, infatti, ho scovato un concetto basilare, secondo me, che Marco Malvaldi ci spiega ed è:  – Questo non è un Libro di Storia –. Tale nota è importante, prima della lettura effettiva, perché quando si narra e si legge di personaggi di tale levatura, come Galileo Galilei, è opportuno comprendere cosa sia vero e cosa sia verosimile o inventato di sana pianta. Da pagina 329:
<< …Tuttavia, in questo caso, separare il vero dal verosimile 
non è così facile. E molte delle cose che potrebbero apparire incredibili
alla lettrice ( … ) di questo libro sono invece storicamente fondate. >>.
Grazie alla pre-lettura della suddetta nota
- Questo non è un Libro di Storia -  sono riuscita ad inquadrare meglio tutto il racconto, ed a comprendere, con maggior chiarezza ben 6 punti incredibili ma veri. Volendo farne un succinto elenco, senza spoilerare, posso dire che i sei punti veritieri sono:
1) Il poema nel quale Galileo Galilei si lamenta di non poter andare a puttane a causa dell’uniforme universitaria. Pagina 170 e 171; davvero esilarante!
2) Una o più congregazioni religiose dai - Gesuiti del Collegio Romano -, nella persona di Christopher Scheiner, cattivo e invidioso, alla - Congregazione degli Indici -, nella persona di Tommaso Caccini, oppure i vari - Collegi dell’Inquisizione -, che, ognuno con i propri modi e mezzi, dichiarano guerra ad un metodo matematico per calcolare aree e volumi e alle altre opere di Galileo Galilei. Nonostante gli Imprimatur, si! Due, uno a Roma e uno a Firenze, ricevuti da Galileo per mandare “Il Dialogo” in stampa. Da pagina 45:
Nihil obstat quominus imprimatur
3) Altro elemento sconvolgente è stato lo scoprire gli aspetti più terrificanti della vita in convento di alcune suore di clausura. Una vita misera e squallida; in alcuni conventi si pativa la fame più nera e spesso e volentieri le suore si suicidavano, soprattutto quando la clausura non era vocazione ma costrizione o necessità.
4) Che tutti i personaggi citati sono realmente esistiti fatta eccezione per alcune suore/monache.
5) Che autentici sono anche i cognomi dei Padri Gesuiti del Collegio Romano che il 10 agosto 1962 bollarono alcune tesi matematiche, gli Indivisibili, come falsa, sbagliata ed eretica e che non poteva essere insegnata nelle scuole. Ciò che è veramente interessante è comprendere il perché si negasse la verità scientifica. Ah! La politica… .
6) Vincenzo Viviani, che nel libro incontriamo bambino, è stato realmente l’ultimo allievo di Galileo Galilei, anche se, secondo fonti storiche, è improbabile che si trovasse a Siena nel 1633, ma fu il primo ad osservare, nel 1661, il cambiamento dell’angolo di oscillazione di un pendolo nel corso del giorno.
Per le suore, un personaggio veramente di fantasia, è stata Suor Agnese da Peretola ma, il nome di questo personaggio, è un palese omaggio, dell’autore, ad una persona reale: Agnese Pockels, donna pioniera della fisica vissuta a cavallo del XIX e XX secolo.
La terza cosa che mi ha aiutata a comprendere meglio quest’opera, è stato l’ausilio del “Buco Temporale” utilizzato dall’autore per infilare il giallo nelle vicende di Galileo Galilei. Mi spiego!
Virginia Galilei
, figlia primogenita di Galileo Galilei, divenuta per vocazione,  Suor Celeste, ha vissuto gran parte della sua breve vita, nel convento di San Matteo in Arcetri, insieme a sua sorella minore, Livia, divenuta, mal volentieri Suor Arcangela, secondogenita che, nella via reale, sopravviverà alla primogenita e al terzogenito Vincenzo; Virginia alias Suor Celeste, scambiava, frequentemente, lettere con il padre, ma durante il periodo in cui Galileo Galilei visse ad Arcetri, 1631-1632, dove prese in affitto, il 22 settembre del 1631 per l’esattezza, sulla collina accanto al convento di San Matteo, Villa Il Gioiello, non vi furono più scambi di lettere in quanto i due si potevano parlare di persona, ovviamente da dietro le grate in ferro del convento; non dimentichiamo che il convento dove alloggiavano le figlie di Galilei era di clausura e seguiva, in maniera, diciamo ferrea, la regola di Santa Chiara: Clausura, Castità, Obbedienza e soprattutto Povertà. L’autore, Marco Malvaldi, quindi, ha usufruito di questo arco/buco temporale, non documentato da note scritte, per infilare e imbastire il suo giallo storico; ed a dirla tutta gli è venuto molto molto bene!  
Tornando alle prime pagine, invece, ho trovato, la quarta cosa, un pre-capitoli, bellissimo, intitolato: – Dramatis Personae – ovvero un elenco dei personaggi. Tale capitoletto, che va da pagina 11 a18 è diviso in cinque utilissime sezioni.
Nella I sezione intitolata - Presso la Villa Il Gioiello - sono inclusi i due personaggi che vivono nella dimora di Galileo Galilei, lui e la serva Piera; e già vi racconto che gli scambi verbali tra i due sono fantastici.
Nella II sezione - Presso il Convento di San Matteo -  l’autore ci narra, in forma breve, i e le dimoranti e tutte le persone di passaggio nel Convento; in totale sono 19; notare “le persone di passaggio” e non dimentichiamo che il Convento di San Matteo era di clausura… quindi a buon intenditor poche parole.
Nella III sezione - Amici, Parenti & Allievi di Galileo - vengono descritti con 1 o 4 righi, circa una decina di persone, per posizionarli nel racconto e nella testa del lettore.
La IV sessione - Alla Corte del Granducato -  troviamo la brevissima descrizione degli 8 personaggi presenti. Ed anche qui gli scambi di battute tra il Granduca Ferdinando II De’ Medici, detta Sua Altezza Serenissima, e il suo segretario di stato Andrea Cioli, sono al cardiopalma.
Ed in ultimo, nella V sezione, quella  intitolata - Gli Inquisitori - abbiamo la  descrizione succinta dei “cattivi” o “quasi cattivi”, una decina di persone anche qui.
Prima di iniziare la lettura, praticamente, ho scoperto che andavo incontro a circa 49 personaggi. Non vi avvilite! Perché vi assicuro che tutti questi personaggi sono ben gestiti dall’autore.
Non posso mancare di citare la quinta cosa: nel testo ci sono varie mappe e immagini, circa una decina; e la loro origine è spiegata in una piccola nota dopo la pagina di frontespizio, sul suo retro; utile per chi è desideroso di scoprine la provenienza.
Quindi posso affermare che il mio principio è cominciato con la fine del libro.
La scrittura di Marco Malvaldi è estremamente piacevole; il racconto è fluido e devo dire molto spassoso; non vi è nulla di complicato, vi sono solo pochi e semplici accenni all’argomento de “Il Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo” (un dialogo tra tre filosofi intorno ai due massimi sistemi; quello Tolemaico: terra al centro sole che gira intorno ad essa e quello Copernicano: terra che gira intorno al sole), il libro non è una dissertazione su questo argomento è solo l’elemento scatenante.
Il giallo vero e proprio verte sulla morte e/o suicidio di Suor Agnese da Peretola e su ciò che alcune suore tengono celato e il perché di tanta segretezza. Da pagina 199:
<< Il silenzio, si sa, amplifica ogni cosa. se le cose vanno bene, bene.
Se vanno male ogni sbattere di piatti è un colpo,
ogni cigolare una minaccia, 
ogni respiro è una preparazione all’assalto.>>.
Al capitolo VI finalmente inizia il giallo; e lo devo confessare, ad un certo punto mi sono scese le lacrime di divertimento puro alla descrizione della rissa in convento tra le monache. Da pagina 229:
<<È sempre più facile additare il male che ringraziare per il bene, perché al bene ci si abitua.>>.
L’autore, come suo solito interviene spesso e volentieri a gamba tesa nel racconto, paragonando, in maniera divertente ed irriverente, il tempo narrato, anno della peste in Firenze 1631, con i giorni nostri, e vi assicuro che questi passaggi sono eccezionalmente costruiti, mai inappropriati. Tutto il racconto è ben strutturato, l’autore non si perde in lungaggini, ed i personaggi, soprattutto quelli portanti e divertenti, sono caratterizzati fisicamente, Niccolò Riccardi, detto Padre Mostro, ad esempio, mentalmente e psicologicamente, in maniera eccellente. Consiglio vivamente questa lettura. Luigia Chianese
 
Nella mia scala, da 1 a 5, gradimento libro,  
questo testo, merita un 4 Libri.  📚📚📚📚🕮

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NOTE:
Marco Malvaldi torna al giallo storico riportando in vita il padre della scienza moderna: un toscano verace, amante del vino e della tavola, incline alle facezie ma capace di volgere il proprio straordinario ingegno alla conoscenza, consegnandoci gli strumenti attraverso cui pensare il futuro.

Per altre #recensioni sui #romanzi di #marcomalvaldi
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Per il romanzo – Odore di Chiuso -
Per il romanzo – LaMisura dell’Uomo



TRAMA
Oscura e Celeste
Marco Malvaldi
Ripresa da internet e/o dalla 4° di copertina:
L'Europa è in guerra, le risorse scarseggiano ed è in corso una pandemia: no, non stiamo parlando di attualità ma dell'anno 1631. A Firenze la peste infuria, il Granduca dà disposizioni per limitare i contagi ma c'è chi sa trarre beneficio dalle situazioni di emergenza: tra gli altri, un "filosofo naturale" che con la scusa del morbo ha ottenuto di stampare il suo ultimo libro in città anziché a Roma, eludendo gli accaniti controlli dell'Inquisizione.
È Galileo Galilei, l'uomo che con il suo "cannone occhiale" ha scoperto le fasi di Venere e i satelliti di Giove, che fa esperimenti sul pendolo e sulla caduta dei gravi e adesso sta per pubblicare il Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo: un'opera scritta in volgare affinché tutti possano capire che non l'uomo con i suoi dogmi bensì il Sole sta al centro dell'universo. 
La vista di Galileo, però, è sempre più appannata, e le sue minute devono essere trascritte per il tipografo dalla figlia Virginia, che ha preso il velo nel convento di San Matteo in Arcetri.
E come osservando attentamente la Luna si scopre che è coperta di macchie, così anche un luogo di preghiera, a frequentarlo assiduamente, rivela aspetti inattesi: c'è chi dice, per esempio, che alcune sorelle "ricevano"; che in una cella il lume rimanga acceso troppo a lungo; che una notte si sia udito il suono di un corpo che cade... Galileo dovrà portare luce in un mistero più buio di una notte senza stelle, ma nulla può fermarlo perché lui sa che ogni cosa illuminata ha una parte oscura: sta a noi capire da che lato osservarla. E quando arriviamo a vederla nella sua interezza, ci avviciniamo alla nostra natura celeste.
 
Editore ‏ : ‎ Giunti Editore 
Prima Edizione Italian: 26 aprile 2023
Lingua ‏ : ‎ Italiano
Copertina flessibile ‏ : ‎ 352 pagine
ISBN-10 ‏ : ‎ 8809961382
ISBN-13 ‏ : ‎ 978-8809961388


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Luigia Books Blogger 
nel Blog Libri e Opinioni
Odore di Chiuso – 

 
CENNI SULLA VITA di:
Marco Malvaldi
Ripresa da internet e/o dalla 4° di copertina:
Marco Malvaldi è nato a Pisa il 27 gennaio 1974 (stesso giorno di Mozart, Mordecai Richler, Lewis Carrol e Lando Fiorini), ha sempre vissuto a Pisa, a parte una breve e umida parentesi in Olanda.  È sposato, ha un figlio e due gatti. Marco è un tipo eclettico e sa fare male parecchie cose: ha frequentato fra il 1992 ed il 2005 il dipartimento di Chimica e Chimica Industriale dell' Università di Pisa dove si è laureato, dopo la laurea in chimica, ha conseguito un dottorato di ricerca ed è stato assegnista di ricerca per due anni al dipartimento di Farmacia.
Ha studiato anche al conservatorio, ha provato a fare il cantante lirico professionista ma la critica lo ha stroncato presto. Appesa l'ugola al chiodo, e messo in un cassetto chiuso male il mestiere di chimico, nel frattempo ha provato a scrivere un libro. E lì, per fortuna, sembra andare meglio.
Con Sellerio Editore ha pubblicato cinque gialli ambientati sulla costa toscana, che hanno come protagonisti Massimo e i vecchietti: tra il primo - La Briscola in Cinque - uscito nel 2007, ha poi pubblicato altri gialli della serie poi divenuta nota come - I romanzi del BarLume. -  Fino a - Il Telefono Senza fili (2014).
Nel 2012 ha scritto insieme a
Roberto Vacca,  -  La Pillola del Giorno Prima-; nel 2014 con il professor Dino Leporini dell’Università di Pisa - Capra e Calcoli -; nel 2015 - Buchi nella Sabbia - con protagonista il giornalista e poeta Ernesto Ragazzoni.  Nel 2017 viene nominato membro onorario del CICAP.
Nel 2021 scrive a quattro mani con Paolo Cintia - Rigore di Testa -; nel 2022, in collaborazione con Samanta Bruzzone, scrive altri due libri: - Chi si Ferma è Peduto - edito dalla Sellerio e – La Molla e il Cellulare – edito da Raffaello Cortina.
Tra i romanzi storici nel 2011 è spuntato fuori con -  Odore di Chiuso -  il cui protagonista è il noto cuoco e gourmet Pellegrino Artusi. Dei due anni successivi sono il giallo - Milioni di Milioni - e il romanzo, di difficile classificazione in un solo genere letterario (thriller-crime story-feuilleton-libro di cucina),  - Argento Vivo. -  Nel novembre 2018 esce un romanzo storico dove la figura centrale è Leonardo da Vinci ed il titolo del romanzo storico è - La Misura dell’Uomo -; mentre, Il 26 aprile 2023, esce un altro romanzo storico, ma con protagonista Galileo Galilei, titolo dell’opera Oscura e Celeste -. Insomma scrive ciò che gli pare e quando vuole!
 
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