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lunedì 22 gennaio 2024

Oriano Galvanini - Helios - Un Giallo Thriller Ambientato nel Futuro

Oriano Galvanini
Helios

Recensione - Opinione di
GiftedBook 
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Mugnano di Napoli (Na) – 16 gennaio 2024
 
Helios è un piccolissimo romanzo di appena 200 pagine, è un Thriller Tecnologico, un Distopico ambientato nel futuro. È anche un giallo-thriller, con i suoi tre delitti, ambientato sul nostro pianeta, oramai quasi del tutto abbandonato a causa di eventi climatici avversi che hanno portato, in circa due anni, all’evacuazione verso colonie spaziali e altri pianeti. Helios è il nome greco (Ἥλιος) del titanico dio del Sole, e proprio la nostra stella sta uccidendo l’umanità. In questo scenario apocalittico, l’ex agente della sicurezza Mortimer s’incarica delle indagini per scoprire il colpevole, o i colpevoli, dei delitti avvenuti tra i pochi umani, poco più di 1000 tra quelli noti, rimasti per scelta o per forza sulla Terra. Qui inizia il bello! In poche e semplici battute Oriano Galvanini, l’autore, imbastisce il racconto. La trama, se pur breve, è ben delineata e non manca di nulla, sia nella descrizione dei luoghi, cupi e ansiogeni, che nei personaggi. A proposito dei personaggi, il modus operandi della descrizione dei personaggi è sempre identico: nome e cognome, eventuale soprannome, a seguire il lavoro che svolgevano prima del “Grande Esodo”, poi l’occupazione che si ritrovano a fare sul pianeta Terra, quasi del tutto deserto e inospitale, ed infine una piccolissima descrizione fisica e caratteriale; il tutto in brevissimi righi.
Gli elementi della fantascienza però, ci sono tutti.
Iniziamo con le armi: spade e lance a raggi, simili a quelle di Star Wars di George Lucas, sono presenti;
Intelligenza Artificiale Umanoide quasi immortale, deviata e non deviata, e Intelligenza Artificiale da combattimento, stile drone, in questo caso a forma di sfera, presenti;
Navi da guerra e da trasporto, classe Explorer, a “Curvatura” ovviamente, presenti;
mezzi da trasporto terrestri, tipo auto e moto, a cuscini magnetici sollevati dal terreno, quindi, che viaggiano anche sui ghiacci e sulle acque, presenti;
e, ovviamente, non potevano mancare laboratori segreti con macchine per il condizionamento mentale e il trasferimento di memoria umana in corpi artificiali. La fantascienza non manca.
Ci sono, però, un po’ di elementi che mi hanno disturbata.
Primo: il ruolo della donna. Completamente assente, se non per piangere o, ripetuto più volte, per cucire borsette, cucinare e badare ai bambini. In un futuro di viaggi intergalattici penso che sia alquanto improbabile che non ci siano donne scienziate o che rivestano ruoli diversi da quelli delle casalinghe preistoriche; questo è stato molto brutto da constatare.
Secondo elemento penalizzante: l’utilizzo della “curvatura” per sposarsi da, ad esempio, Vancouver a Singapore. La curvatura si utilizza principalmente per viaggi interstellari non per “voli” terresti; ma l’autore ha scelto così.
Terzo elemento: la totale sudditanza, di tutti gli umani rimasti, sotto le decisioni di solo tre uomini, sia chiaro, maschi: ovvero Mortimer, Jeremiah e Peter. In pratica qualunque cosa detta o fatta da questi tre, sta bene a chiunque, senza appello.
Quarto elemento, forse il più orribile, è stato l’utilizzo, indiscriminato e ad personam, delle macchine d’Intelligenza Artificiale, con manipolazione mentale, per spiare i pensieri di tutti, senza chiedere permesso o autorizzazione a nessuno e quindi elevarsi ad accusa, difesa e giudice, contemporaneamente, ed infine, anche ad esecutore di sentenza.
Mortimer, Jeremiah e Peter sono come gli dei dell’Olimpo; a loro si rimette ogni decisione, non sbagliano mai, non esiste contraddittorio o opinione diversa dalla loro; ed è prevista anche la tortura, perché per ottenere informazioni, questi tre soggetti, in particolare Mortimer, non si risparmiano di causare danni mentali, fisici ed emotivi nei soggetti interessati senza verificare l’eventuale colpevolezza, ma solo per fini d’indagine. Tra loro e i comportamenti dei nazisti la differenza è minima; ma questa volta non si ubbidisce, in quanto soldati, agli “ordini del Fuhrer”, ma vi è vera volontà d’onnipotenza di questi tre uomini, mascherata con un fine più alto, la salvezza dei pochi umani rimasti o abbandonati sulla Terra.
Concludendo potrei dire che “le scelte” sono il vero focus dell’opera; in quanto le azioni degli uomini sono sempre imprevedibili dinnanzi alla speranza e alla paura, se pur ausiliate dall’Intelligenza Artificiale e da umanoidi; perché la prospettiva della solitudine e della morte porta gli esseri umani ad accettare anche ciò che umanamente intollerabile. Luigia Chianese
 
Nella mia scala, da 1 a 5, gradimento libro, questo testo, merita un 2 Libri. 📕📗📖📖📖
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Video Recensione al Libro di
Oriano Galvanini -  Helios - 
Un Giallo Thriller Ambientato nel Futuro


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TRAMA
Helios di Oriano Galvanini
Ripresa da internet e/o dalla copertina, in questo caso inviata dall’autore:
La Terra stava morendo. Le improvvise fiammate solari stavano compromettendo le condizioni di vita sulla Terra. Gli scienziati avevano previsto che entro qualche decina di anni la vita sul pianeta non sarebbe più stata possibile. Il Governo aveva predisposto l'abbandono del pianeta per trasferire tutti gli umani su nuovi mondi già colonizzati dove trovare rifugio. Il Grande Esodo durò due anni con delle grandi navi che imbarcarono gli umani che si erano radunati nei centri di raccolta. Ma non tutti lasciarono il pianeta. Un nutrito gruppo di umani, che per vari motivi non erano riusciti a partire, si organizzò nei pressi della baia di Vancouver dove costruirono una città sotterranea, al riparo delle radiazioni solari. Decisero di mettersi alla ricerca di qualche nave abbandonata dal Governo per lasciare il pianeta prima della catastrofe. Tre inspiegabili delitti sconvolgono la comunità già turbata dagli eventi climatici e Mortimer, un ex agente della Sicurezza si incarica delle indagini per scoprire il colpevole.

Editore: ‎ Independently published
Prima Edizione: 31 luglio 2023
Lingua: ‎ Italiano
Copertina flessibile: ‎ 202 pagine
Dimensioni: ‎ 12.7 x 1.3 x 20.32 cm
ISBN-13: ‎ 979-8854320085 - ASIN: ‎ B0CCZXY251

CENNI SULLA VITA di:
Oriano Galvanini
Ripresa da internet e/o dalla copertina; questa volta inviatami dall’autore:
Alla mia tenera età di settantasei anni, mi è saltato alla mente di scrivere. Non perché io sia un vecchietto che si annoia, anzi, abitando in una grande vecchia casa in campagna, troverei passatempi da bricoleur a volontà.
Oriano Galvanini, nato a Trieste nel 1944, vive attualmente a Pozzuolo del Friuli UD. Ha navigato negli anni 60’ come ufficiale marconista su navi mercantili battenti bandiera panamense. Dopo una vita trascorsa prevalentemente all’estero impegnato in diverse attività, in tarda età si dedica alla scrittura. Da sempre appassionato di storia dell’universo, alla quale si è avvicinato da curioso autodidatta, sceglie di scrivere di fantascienza per poter spaziare con la mente, assieme ai suoi lettori, tra i misteri del cosmo.
Dopo la trilogia de La Saga della Fenice, Oriano Galvanini dedica questo giallo thriller agli appassionati di entrambi i generi rimanendo nel suo filone preferito dell'avventura nella fantascienza.
 
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martedì 9 gennaio 2024

Paolo Ricchiuto - Le Chiavi di Casa

Paolo Ricchiuto
Le Chiavi di Casa

Recensione - Opinione di
 
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Mugnano di Napoli (Na) – 28 dicembre 2023
 
Un ottimo esordio letterario per Paolo Ricchiuto, con una trama molto avvincente, ricca di passioni tutte da scoprire, segreti celati, con un lucchetto a tripla mandata, e stati d’animo repressi. 
Non è difficile stare dietro ai tre tempi del racconto: il passato, il presente e il futuro, ma tutti gli elementi temporali sono ben legati tra loro anche grazie alla scrittura viva e sintetica dell’autore che, con periodi così brevi e definiti, da ritmo e dinamicità a tutte le vicende e a tutti i personaggi.
La prima parte è più semplice da seguire, perché più raccontata; mentre la seconda, che si proietta 27 anni in avanti, inizia a intrigare veramente il lettore, caricandosi di suspence: tra pensieri, sospetti e cambiamenti; anche se quella ferita alla spalla mi è sembrata subito sospetta, come sospetta mi è sembrata la possibilità di intervenire legalmente sulle indicizzazioni del web… ma non è mia intenzione spoilerare.
La voce narrante è Marco, uno dei protagonisti insieme a Sveva, Piggi, il Boss, Vittorio e, 27 anni dopo, alla giovane Sara. Potrei dire che questa è la storia di vite cucite e cresciute sulle paure comunicative. 
Se i pensieri e i sentimenti non fossero stati taciuti, repressi e nascosti con cura, tutta l’esistenza di questi personaggi sarebbe stata diversa. Se l’amore e la sincerità avessero prevalso, tutto sarebbe potuto andare diversamente. 
Se quella lettera fosse stata spedita o fosse arrivata con un tantino di anticipo forse… La vita, però, non si fonda sui forse e sui se, ma sull’hic et nunc, sulle scelte che si fanno o si accettano, a malincuore, giorno per giorno. 
Da un estratto a pagina 26 sull’amore:
<< Sveva continuava a scorrere dentro di me. 
Come un’operazione di sistema, 
il background invisibile di un computer 
sempre acceso, che nemmeno questo accavallarsi 
di corpi addosso al mio 
aveva mai interrotto.>>.
Le decisioni assunte da Vittorio, Sveva e soprattutto Marco hanno portato solo alla costruzione di vite fatte di ombre proiettate sul muro di una caverna, perché la verità era altrove ma vicina, alle spalle, ma ci si è girati troppo tardi, non si è usciti in tempo dalla grotta e le conseguenze sono state irreparabili.
Tutta la narrazione è affrontata sotto l’aspetto psicologico di due personaggi: in primis del narrante, Marco e verso il finale di Sveva; infatti si potrebbe dire che è la storia di un’ossessione, o meglio di un sentimento che diventa ossessione in una psiche malata. L’amicizia ha confini sottili con l’amore e con essa s’intreccia; ma il destino ha regole che spesso a noi non è dato comprendere; e ciò che sembra accanimento per alcuni è solo un miscuglio di grande amore per altri. Consiglio questa piacevole e originale lettura che vi terrà incollati al libro per almeno un paio d’ore. Luigia Chianese
 
Nella mia scala, da 1 a 5, gradimento libro, questo testo, merita un 3 e mezzo Libri. 📕📗📘📚🕮 #LuigiaBooksBlogger #Blog #LibriEOpinioni
 
Seguendo il link potrete ascoltare 
la mia Video Recensione su 
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Link: 
https://youtu.be/oGeJlcskzVM

TRAMA
Le Chiavi di Casa
di Paolo Ricchiuto
Ripresa da internet e/o dalla copertina:
Marco, Sveva, Vittorio, Piggi, il Boss: compagni di classe in un liceo romano, hanno condiviso gli anni magici in cui il futuro è ancora tutto da immaginare e anche ora che la vita adulta li ha messi di fronte alle sue difficoltà sono rimasti un gruppo affiatatissimo. Ma nell'animo di Marco – sceneggiatore di successo – c'è un grande buio che da sempre lui si allena a tenere nascosto. Sarà un semplice gesto di Sveva e Vittorio a far divampare quell'oscurità risvegliando una fiamma rimasta troppo a lungo sotto la cenere: quando gli affidano le loro chiavi di casa, sicuri di consegnarle all'amico più fidato… 
Milano, trent'anni dopo. La città del lavoro e dell'efficienza, luogo ideale in cui fuggire dal passato confondendosi tra la folla che corre. 
Ma Sara è una giovane donna in gamba e sa che per andare lontano bisogna fare i conti con il passato: sarà lei a cercare le chiavi per scoprire il segreto che ha segnato per sempre il suo destino. 
Paolo Ricchiuto esordisce con un romanzo di finissima tensione psicologica, sulla giovinezza e la sottile linea d'ombra che la separa dalla vita adulta. Le chiavi di casa è un'indagine sul cuore nero di ogni amicizia, sul veleno implacabile della gelosia, sulla fedeltà che dobbiamo ai nostri sogni: fino al colpo di scena che ci conduce dove, nel cuore umano, la morte e l'amore si sfiorano.

Editore: ‎ Giunti Editore
Prima Edizione: 27 settembre 2023
Lingua: ‎ Italiano
Copertina flessibile: ‎ 300 pagine
ISBN-10: ‎ 880997106X
ISBN-13: ‎ 978-8809971066
Generi - Etichette: Giallo Narrativa 


 
 
CENNI SULLA VITA di:
Paolo Ricchiuto
Ripresa da internet e/o dalla copertina:
Paolo Ricchiuto è nato nel 1969; vive, lavora e gioca a tennis a Roma. Ha una moglie e due figli. Avvocato, si occupa soprattutto di privacy. Le chiavi di casa è il suo primo romanzo.


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martedì 2 gennaio 2024

Marcello Simoni - La Taverna degli Assassini

Marcello Simoni
La Taverna degli Assassini

Recensione - Opinione di
 
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Mugnano di Napoli (Na) – 16 dicembre 2023
 
- La Taverna degli Assassini - è un romanzo giallo delizioso, perché è divertentissimo e piacevole, si legge in un paio d’ore per quanto è scorrevole. È un giallo storico ambientato nel 1793. I personaggi sono esilaranti, in particolare il Barone Leonberto Valendimarca, presuntuoso, flaccido, con gli occhi vacui, mento e collo appiccicati, ignorante e tozzo; appassionato di vino, ma secondo la moglie non ne capisce un tubo. Le vittime sono due: il primo è Giovanni Villafranchi, l’agente di commercio al servizio del Barone, il classico sensale. È per lui che viene chiamato il provetto ma famoso investigatore Vitale Federici, uomo dall’infallibile acume, sottile ingegno, ottima reputazione e anche precettore del giovane Conte al suo seguito, Bernardo della Vipera, Federici è convocato per risolvere l’omicidio e non diffondere troppo la notizia.
Vitale Federici affronta la vita e le situazioni seguendo un po' il – Mito della Caverna – riportato nel dialogo - La Repubblica - di Platone, seguendo l’allegoria che l’opera indica: i sensi possono ingannare, ma la mente è in grado di scoprire la verità, guardando al di là delle ombre, scrutando al di là di quanto vedano gli occhi e sentano le orecchie. 
Da un estratto del libro – La Taverna degli Assassini – pagina 18:
<< A volte siamo noi stessi a creare le nostre paure.>>.
La dimora del barone, sita nel Granducato di Toscana, è un vecchio castello/abbazia con tanto di cantine e ossario dei monaci, decisamente inquietante ma fortemente suggestivo, soprattutto se si pensa ai personaggi che lo popolano. Il sospettoso maggiordomo Mastro Frediano; Geltrude, la governate impicciona; la Baronessa, madonna Augusta Cornelia, moglie del barone, lei dimostra un certo interesse per le vicende francesi d’oltralpe, dalla decapitazione di Maria Antonietta al clima di terrore della Francia post rivoluzione; abbiamo poi, la risentita Lucrezia Cimarelli la tata dei figli dei baroni e soprattutto il mostruoso monaco Morieno Santacroce, Physicus di corte, ovvero il medico del barone; ma il palazzo e il podere circostante, entrambi immensi, sono gremiti e frequentati anche da altre losche figure.
La seconda vittima è Jacopo, il cameriere, precisamente il mastro bottigliere, che viene ritrovato pugnalato, a tradimento, nelle cantine del palazzo. Si proverà ad ammazzare, con il veleno, si presume cicuta, anche l’investigatore e precettore, Vitale Federici e, per poco non viene tagliata la gola, in una taverna del luogo, al giovane Conte Bernardo della Vipera, allievo di Federici. D’indizi ve ne sono tanti, più di dieci, in circa duecento pagine di racconto, ma non conducono dritti al movente o agli assassini, questo perché alcune informazioni sono celate al lettore e spunteranno fuori al momento opportuno, però tali indizi generano tanti sospetti. E, come accade nei romanzi di Agatha Christie, con protagonista Hercule Poirot, alla fine, tutti i coinvolti nella vicenda, diretti e indiretti, vengono convocati nella sala grande, in questo romanzo con delle maschere di animali sul volto, e gli vengono “fatte le pulci”, tirando le somme dinnanzi a loro e in tal modo questi omicidi misteriosi vengono risolti.
Da notare alcune piccole cose: i dieci disegni che si trovano nel libro sono realizzati dall’autore Marcello Simoni, sono semplici ma carini, e tali illustrazioni aiutano a caratterizzare meglio situazioni e personaggi. E non si può non notare che l’abbazia, i monaci, i passaggi segreti, il veleno sui fogli di carta, l’arsenico, le scale pericolanti e non solo, ricordino il famoso romanzo di Umberto Eco – Il nome della rosa – soltanto che, come ha scritto Antonio D’Orrico, giornalista, saggista e critico letterario, Marcello Simoni è più divertente del maestro. Ed è un tocco di classe, anche, presumere che il veleno utilizzato sia la cicuta perché essa è il veleno con cui morì Socrate, maestro di Platone, quest’ultimo citato nella prima parte del libro. Insomma, consiglio questa lettura, perché scritta bene, divertente e spassosa. Luigia Chianese
 
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«Simoni è l’unico legittimo erede di Umberto Eco 
(ma è più divertente del maestro).»
Antonio D’Orrico, Corriere della Sera

TRAMA
La Taverna degli Assassini
di Marcello Simoni
Ripresa da internet e/o dalla copertina:
Anno del Signore 1793. Granducato di Toscana. Un castello fondato su un’antica abbazia, un cadavere avvolto nei tralci di una grande vite. Sotto le luci di un’alba invernale, i vitigni innevati del barone Calendimarca si rivelano teatro di un omicidio. Non solo un enigma inspiegabile, ma anche un’onta per il casato del nobiluomo. Vitale Federici, insieme al suo devoto discepolo Bernardo della Vipera, si ritroverà a investigare su un delitto i cui moventi sembrano affondare nell’antica tradizione vinicola della famiglia baronale, e nella sua cantina sotterranea che, simile a una biblioteca, pare celare un indizio sull’identità dell’assassino. Riuscirà Vitale a fare luce su questo caso, in cui ambizione, inganno e antiche passioni si intrecciano in un mistero forse impossibile da decifrare?
 
Editore ‏ : ‎ Newton Compton Editori
Edizioni: 2° edizione del 31 ottobre 2023
Lingua ‏ : ‎ Italiano
Copertina rigida ‏ : ‎ 224 pagine
Dimensioni ‏ : ‎ 14.1 x 3.1 x 21.8 cm
ISBN-10 ‏ : ‎ 8822779320
ISBN-13 ‏ : ‎ 978-8822779328
Generi – Etichette: Giallo Giallo Storico Romanzo
 
CENNI SULLA VITA di:
Marcello Simoni
Ripresa da internet e/o dalla copertina:
Marcello Simoni è nato a Comacchio, il 27 giugno 1975. È uno scrittore, bibliotecario e archeologo italiano. Laureato in Lettere, ha pubblicato diversi saggi storici; con Il mercante di libri maledetti, 2011, suo romanzo d’esordio, è stato per oltre un anno in testa alle classifiche e ha vinto il 60° Premio Bancarella nel 2012. 
Sono seguiti una prolifica serie di saghe e di thriller storici, ambientati per la maggior parte nel Medioevo; infatti è anche autore di alcuni saggi incentrati sempre sul Medioevo. 
Ha vinto inoltre il premio Stampa Ferrara, il premio Salgari, il premio Il Corsaro Nero e il premio Jean Coste. La saga del Mercante ha consacrato Marcello Simoni come autore culto di gialli storici: i diritti di traduzione sono stati acquistati in venti Paesi. Con la Newton Compton ha pubblicato numerosi bestseller tra cui la trilogia Codice Millenarius Saga e la Secretum Saga.


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mercoledì 27 dicembre 2023

Toni Brunetti - Quello che Sembra

Toni Brunetti
Quello che Sembra

 
Mai titolo fu più azzeccato alla trama di un thriller - Quello che Sembra - ovvero il nascondere ciò che si è davvero. Fare ciò non è facile ma neppure difficile e pensandoci bene ogni persona lo fa. Sono pochissime le persone che espongono il loro vero io. Si nasconde l’assassino, o meglio si nasconde mostrandosi a tutti, e, a modo loro, si nascondono le tre voci narranti del romanzo che  poi sono le tre prospettive intrecciate che fanno il racconto.
Come dicevo sono tre i personaggi che reggono la storia; con il loro personale inferno mentale, le loro personalità disturbate, le loro bruttezze caratteriali ed interiori, tutti e tre, palesano la disumanità e l’indole maligna che si può celare in chiunque e, riprendendo il titolo italiano del libro di Hannah Arendt, potrei dire che in questo romanzo - La banalità del male - è sotto gli occhi di tutti noi, anche se non sembra. Da un estratto a pagina 405:
<< Anche tu ti nascondevi dietro le apparenze… lo facciamo tutti.>>.
Abbiamo Mauro Romano, studente di sociologia, non sopporta il conformismo e la passività della società; sembra il più normale dei tre, ma nel profondo del suo animo si cela tanta rabbia e desiderio di vendetta che tirerà fuori, o meglio esploderà nel momento opportuno, spesso fallendo. Odia e ama così tanto il mondo intorno a sé da crearsi un avatar che chiamerà Victory, e con un alter ego così, cercherà, nel suo piccolo, di cambiare il mondo, o per lo meno il suo quartiere, cercando di diventare un eroe, un esempio da seguire. La sua forza o pazzia, però, sarà solo quella di sapersi rialzare e ricominciare.
Incontriamo poi Libero Bonfanti maniaco del controllo. È un antisociale puro, si nasconde anche ai suoi vicini di casa, ma è un curioso. Da anni, infatti, spia i suoi vicini con un sistema audio-video professionale, fino ad arrivare al vero e proprio pedinamento. I suoi traumi nascono da lontano, dai rapporti con i suoi genitori, che nel suo presente sono deceduti. Tali traumi esistenziali lo hanno portato alla dipendenza dagli psicofarmaci che spesso gli provocano vuoti di memoria e, nel suo caso, anche episodi di sonnambulismo. Un voyeur molto sfortunato, troppo sfortunato.
Gerardo Lerri, invece, è il più falso di tutti; ludopatico, ex carcerato, è un essere carico di collera, stracolmo di rancore e invidia; ed è antipatico al lettore fin da subito. Lui è il portinaio del condominio di via Agamennone numero 7, non sopporta nessuno all’interno del suo luogo di lavoro e non solo lì. Il suo interesse sembra essere uno solo: come ottenere vantaggi personali sfruttando tutte le situazioni e tutte le persone, anche quelle palesemente odiate. Tra l’altro il suo vizio dal gioco d’azzardo l’ha portato a contrarre un grosso debito con un criminale locale, e pensa di saldarlo compiendo un furto all’interno dello stabile; ma le circostanze, lo porteranno a ben altro e ad un finale che nessuno si aspetta, e la sua sorte sarà frutto anche della sua supponenza.
Questi tre esempi del genere umano, sono fisicamente e psicologicamente descritti alla perfezione, l’autore riesce a portarci per mano nella storia attraverso i vissuti di questi personaggi e attraverso gli avvenimenti in corso. L’intreccio è sviluppato con accuratezza con piccoli dettagli disseminati qui e lì che accendono la curiosità e soprattutto i sospetti del lettore. Toni Brunetti, l’autore, è molto preciso, sui luoghi, sulle persone e in particolare sulle personalità di tutti i protagonisti, nessuno escluso, direi che la sua è una descrizione meticolosa anche se frenetica, perché il ritmo della storia è incalzante.
Quello che mi ha colpito, di questo intricato thriller, è che e saranno gli innocenti a pagare il prezzo più alto e che tutti i personaggi hanno lo stesso input come base di partenza. Il dolore. Il dolore per il proprio vissuto, per ciò che si è o si è diventati, per ciò che si subisce e si è subito nella vita. Il dolore, negli anni, è penetrato nelle loro teste, nei loro ricordi, nelle ossa e nelle cellule di Libero, Mauro e Gerardo. Il dolore li ha divorati e resi schiavi di pensieri tristi ed insani e tali pensieri, ad un cento punto, si sono concretizzati ed incanalati in situazioni pericolose per loro stessi e per gli altri.  
La malignità, l’oscurità, la paura, l’ambiguità, le menzogne, le maldicenze, i segreti inconfessabili e le maschere, che si celano dietro ogni individuo, sono tratti comuni a tutti, nessuno escluso e, in questo romanzo, sono l’anticamera del male.
Certo che l’idea che vicini di casa così, possano esserci ovunque, inquieta non poco. È un ottimo lavoro. Consiglio questo bellissimo thriller dai tratti noir! Luigia Chianese
 
Nella mia scala, da 1 a 5, gradimento libro, questo testo, merita un 4 stelle  Libri. 📕📗📘📙🕮
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TRAMA
Quello che Sembra 
di Toni Brunetti
Ripresa da internet e/o dalla copertina:
Ci troviamo nel 2019. Al numero 7 di via Agamennone, tre persone completamente diverse vivono un momento di svolta. Gerardo, portinaio da trent’anni, con un passato criminale e il vizio del poker, ha contratto un grosso debito e ha solo nove giorni per saldarlo.
Mauro è uno studente sopraffatto dal desiderio di rivincita che sta per rischiare il tutto per tutto pur di realizzare il suo sogno: diventare un simbolo. Libero, 43enne benestante e solitario, vive da recluso nell’appartamento al quarto piano dov’è nato e cresciuto, oppresso dai fantasmi di traumi lontani e dalla necessità di tenere nascosto il suo grande segreto; solo il sentimento che nutre per la bellissima vicina di casa sembra dargli la forza per resistere e addirittura mettersi in gioco. Quando però una bambina che abita nel condominio accanto viene rapita, nel quartiere e sui media esplode la paura: in quella stessa via, dieci anni prima, un’altra bambina era scomparsa e il caso era rimasto irrisolto. Le illazioni e i sospetti non risparmiano nessuno e molti fatti finora celati cominciano a venire a galla. Mentre intorno a Gerardo, Mauro e Libero gli abitanti della via, i giornalisti e gli inquirenti cercano risposte, i loro problemi, le loro ambizioni e le loro speranze si intrecciano, trascinandoli in un triello mortale.

Editore: Eclissi Editrice
Prima Uscita Italia: 25 agosto 2023
Lingua: ‎Italiano
Copertina flessibile: ‎440 pagine
Dimensioni: 13 x 3.6 x 13.1 cm
ISBN-10: 8899505675
ISBN-13: ‎978-8899505677

Books Trailer di 
Quello che Sembra di Toni Brunetti


La magnifica voce che avete ascoltato nel Book Trailer è di Lorenzo Loreti

CENNI SULLA VITA di:
Toni Brunetti
Ripresa da internet e/o dalla copertina:
Antonio (detto Toni) Brunetti vive e risiede a Milano. Autore e regista, da molti anni si occupa di comunicazione. Founder di Kubrik Communication, lavora in ambito televisivo, per le aziende e la pubblica impresa, ideando e realizzando progetti che spaziano dai documentari agli eventi, dalle campagne pubblicitarie alla comunicazione sociale, dalla brand identity al packaging dei programmi tv.
La scrittura ha sempre avuto un ruolo fondamentale nel lavoro. Progetti di comunicazione, sceneggiature e racconti, sono parte integrante della professione, l’elemento dal quale nasce tutto.
Nel 2021 ha pubblicato per Planet Book, - Cose Da Bambini - un romanzo di formazione a tinte noir che ha ottenuto recensioni lusinghiere e una menzione speciale al - Concorso letterario Emanuele Ghidini -. 
Nel 2023 ha pubblicato - Quello che sembra - per Eclissi. toni.brunetti@kubrik.it


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