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mercoledì 3 giugno 2020

Giorgio Faletti – La Ricetta della Mamma


Giorgio Faletti 
La Ricetta della Mamma

Recensione – Opinione di

Mugnano di Napoli
Venerdì 10.04.2020

Be! Come ci spiega Roberta Bellesini Faletti nella nota all’ultima pagina del libro, in questo breve, anzi brevissimo, si legge in mezz’ora, racconto ironico-noir non manca nulla:
- Buona cucina popolare che rievoca ricordi felici e gioiosi
- Ironia e colpi di scena
Thriller fantasioso e deduttivo 
abbiamo tutto il pacchetto.
Per quanto mi riguarda trovo lo stile di Giorgio Faletti veramente unico e fresco! Riesce ad essere coinvolgente dalla prima all’ ultima parola del libro ed ha la splendida capacità di farti entrare nella scena narrata come se fossi uno spettatore fantasma che può tranquillamente girare intorno ai personaggi, guardarli agire e sentirli parlare!
Questo racconto è una vera è propria Pulp Fiction un Hard Boiled ma all’ inverso, perché il duro e crudo, ma con debolezze tipicamente umane, non è il poliziotto ma il killer e la Dark Lady di turno non è una sensualissima bambolona ma una frizzante vecchietta.
Un racconto decisamente spettacolare! L.Ch.





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TRAMA
La ricetta della mamma
di
Giorgio Faletti
 
Ripresa da internet e/o  dalla 4° di copertina:
Uno spietato e imbattibile sicario si introduce nella casa di un uomo - un manager donnaiolo che è spesso fuori per lavoro - per compiere la sua missione. La finestra dell'appartamento si trova esattamente di fronte al tribunale dove il giorno seguente si celebra un importante processo con un testimone chiave, le cui rivelazioni minacciano personaggi molto in alto. Il compito del sicario è semplice: uccidere il testimone e sparire. Un lavoro pulito come sempre. Ma non ha calcolato la ricetta della mamma... Con una nota di Roberta Bellesini Faletti.

Editore: La nave di Teseo + (6 dicembre 2018)
Prima Edizione: 2006
Lingua: Italiano


CENNI SULLA VITA
di:
Giorgio Faletti

Ripresa da internet e/o dalla 4° di copertina:
Giorgio Faletti, artista poliedrico, non ha mai smesso di dare prova della sua capacità di spaziare da un campo artistico all’altro. Come comico ha lasciato una forte impronta nel panorama della comicità creando una serie di personaggi indimenticabili protagonisti di alcune fortunate serie televisive come Drive InEmilio e Fantastico 90. Anche come musicista Giorgio Faletti ha ottenuto negli anni numerosi consensi.
Ha cominciato pubblicando in proprio diversi album di successo. Nel 1994, con la canzone  Signor Tenente, si è aggiudicato il secondo posto e il Premio della Critica al Festival di Sanremo. Sono nate in seguito le collaborazioni con alcuni grandi artisti della musica leggera italiana: ha scritto canzoni per Mina, Milva, Gigliola Cinquetti e i versi di due album di Angelo Branduardi, Camminando Camminando e Il dito e la luna. Il 2002 segna l’esordio in campo letterario. Il romanzo Io uccido balza immediatamente al vertice delle classifiche italiane e con oltre 3.500.000 di copie vendute diventa uno dei più clamorosi successi editoriali degli ultimi anni. Nel 2004 esce Niente di vero tranne gli occhi che ne conferma il talento letterario con oltre tre milioni di copie vendute. I suoi libri sono tradotti in 25 lingue e pubblicati con grande successo, oltre che in tutti gli stati d’Europa, anche in Sud America, in Cina, in Giappone, in Russia e a partire dal mese di marzo 2007 negli Stati Uniti e nei paesi di lingua anglosassone. Nel novembre del 2005 Giorgio Faletti ha ricevuto dal Presidente della Repubblica il Premio De Sica per la Letteratura. Nel frattempo non dimentica di essere un attore. Nel 2006 interpreta il prof. Martinelli in Notte prima degli esami, film campione di incassi con oltre 20 milioni di euro al botteghino. La sua interpretazione è stata premiata dalla critica con la nomination al David di Donatello come migliore attore non protagonista. Il suo terzo romanzo, Fuori da un evidente destino ha venduto quasi 2 milioni di copie.  Del 2008 la raccolta di racconti Pochi inutili nascondigli (Baldini Castoldi Dalai) e del 2009 l'audiolibro di uno di questi racconti, Una gomma e una matita (Emons audiolibri) letto da Vinicio Marchioni. Nel 2010 esce Appunti di un venditore di donne (B.C. Dalai editore). Nel 2011 esce Tre atti e due tempi (Einaudi) e nel 2012  Da quando a ora (Einaudi).
Giorgio Faletti scompare nel 2014, in seguito a una lunga malattia.  

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martedì 26 maggio 2020

Marguerite Duras L' Amante

Marguerite Duras 
L' Amante 

Recensione – Opinione di

Mugnano di Napoli
03.04.2020

Travolgente come un fiume in piena, questa è la prima cosa che mi viene in mente. Un fiume di passione e ricordi.
Da pagina 11:<< Presto fu tardi nella mia vita. >>.
Il romanzo è un andirivieni vorticoso di una vita vissuta tra povertà e vergogna, tra consapevolezza e paura. La morte e la vita si intrecciano senza pietà alcuna accostandosi alla vita della protagonista con semplicità.
Da pagina 33:<< Nei libri in cui racconto la mia infanzia, ad un tratto non so più che cosa ho tralasciato e che cosa ho raccontato, credo di aver parlato del nostro amore per nostra madre, ma non so se ho parlato anche dell’ odio, di quanto ci amavamo e di quanto anche riuscivamo ad odiarci, vivendo questa storia di rovina e di morte che era la storia della nostra famiglia – una storia fatta di amore e di odio, che sfugge ancora ad ogni mio intendere, che mi è ancora inaccessibile, celata nelle profondità della mia carne, cieca come un neonato al primo giorno. >>.
La scrittura è diretta e senza filtri, veloce e istintiva, dove i pensieri e soprattutto i ricordi sono letteralmente vomitati a cascata sulle pagine con lucidità e freddezza. L.Ch. 


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TRAMA
L’ Amante
di
Marguerite Duras
Ripresa da internet e/o  dalla 4° di copertina:
La storia d'amore di una francese quindicenne con un giovane miliardario cinese, sullo sfondo di un ritratto di famiglia, nell'Indocina degli anni trenta. Racconto di lucidità struggente, di terribile e dolce bellezza, "L'amante" trasfigura e risolve integralmente in una scrittura spoglia e intensa, il complice gioco che la memoria e l'oblio ricalcano sulla trama della vita.



Copertina flessibile: 128 pagine
Prima pubblicazione: 1984
Editore: Universale Economica; 32 edizione (7 gennaio 2015)
Collana: Universale economica
Lingua: Italiano
Ambientazione: Indocina francese
Titolo originale: L'Amant

CENNI SULLA VITA
di:
Marguerite Duras


Ripresa da internet e/o dalla 4° di copertina:
Marguerite Duras, pseudonimo di Marguerite Germaine Marie Donnadieu (Saigon, 4 aprile 1914 – Parigi, 3 marzo 1996), è stata una scrittrice e regista francese. 
Nacque a Gia Dinh, città che negli anni cinquanta viene agglomerata da Saigon, nell'Indocina francese (oggi Vietnam), il 4 aprile del 1914. Il padre, Henri Donnadieu, era dirigente scolastico e la madre, Marie, insegnante, ambedue coloni francesi. Successivamente la famiglia si trasferisce prima a Sadek e poi a Vĩnh Long. 
Viene mandata in collegio a Saigon ove si innamora di un ricco e giovane cinese. La sua esperienza in Indocina, la lebbra, la giungla, la società coloniale, la natura riemergeranno sempre dai suoi numerosi romanzi. Nel 1932 si trasferisce in Francia, per studiare diritto, matematica e scienze politiche, non smettendo mai di pensare all'Indocina. Afferma: da otto anni a diciassette ho visto, vicino a Vinh-Long, il sole tramontare fra le risaie... detesto la montagna che mi angoscia e mi nasconde i tramonti. Non mi sono mai abituata ai frutti europei.[1]. Nel 1939 sposa lo scrittore Robert Antelme. Nel 1942 muoiono il suo primo figlio e il fratello preferito Paulo. Nel 1943 cambia il proprio cognome in Duras, dal nome di un villaggio nel dipartimento del Lot e Garonna, dove si trovava la casa del padre. Partecipa alla Resistenza durante l'occupazione nazista, insieme al marito Robert Antelme, che verrà deportato a Dachau. Collaborò alla compilazione di Libres ("Liberi") giornale che informava i parenti delle persone deportate in Germania. Dopo la seconda guerra mondiale milita tra le file del PCF fino al 1950, quando viene espulsa essendo considerata dissidente. Nel frattempo, nel 1946, aveva divorziato dal primo marito ed aveva incontrato l'intellettuale Dionys Mascolo, da cui ebbe un figlio. Il suo esordio in campo letterario avvenne nel 1942 con il romanzo Gli impudenti (Les impudents), ma la fama arrivò nel 1950 con Una diga sul Pacifico (Un barrage contre le Pacifique) nel quale si sentono gli influssi delle letture di autori americani come Hemingway e Steinbeck oltre che da quelle dello scrittore italiano Cesare Pavese. Elio Vittorini definì il libro il più bel romanzo francese del dopoguerra.Duras è autrice di numerosi racconti brevi, film e, soprattutto, romanzi, incluso il best seller, nonché opera autobiografica, L'amante pubblicato nel 1984, che le vale il prestigioso premio Goncourt quello stesso anno. Dopo le riprese del film omonimo, la Duras pubblica un altro romanzo intitolato L'amante della Cina del Nord, nel quale riscrive l'intera vicenda. Altre opere importanti sono: Moderato cantabile, divenuto poi un film con lo stesso nome; Il rapimento di Lol V. SteinIndia Song divenuto anch'esso un lungometraggio nel 1975. Duras è anche l'autrice della sceneggiatura del film del 1959 Hiroshima mon amour, diretto da Alain Resnais. Partecipa alla contestazione degli studenti nel 1968, è sulle barricate, e crea lo slogan Sous le pavés, la plage. Le prime opere della Duras sono scritte in maniera molto convenzionale (il loro "romanticismo" fu molto criticato dallo scrittore Raymond Queneau); con Moderato cantabile la Duras inaugura un lungo periodo di sperimentazione, legato al Nouveau roman, un movimento letterario francese tra i cui esponenti figura anche Alain Robbe-Grillet. Il suo stile viene da lei definito stile paratattico cioè fatto solo di proposizioni principali (sono qui, ti sento, mi vedo, etc). Gli ultimi anni della sua vita li passa chiusa in casa, rifiutando anche l'invito del suo amico François Mitterrand; l'unico a rimanerle vicino sarà il compagno Yann Andréa. Dice: È difficile morire, a un certo momento t'accorgi che le cose della vita finiscono. È tutto. Muore a 81 anni per un tumore alla gola; è sepolta nel cimitero di Montparnasse. Nel 1997 è stata istituita nel Regno Unito da Michelle Porte e Madeleine Borgomano la Società Marguerite Duras che ha come fine lo studio e la promozione dell'opera dell'autrice. Nel 2014 Roberta Di Lorenzo e Milena Vukotic la omaggiano con un reading musicale dal titolo Moderato cantabile - Duras mon amour. Sempre in quest'anno è uscita una biografia sulla scrittrice, Marguerite, firmata da Sandra Petrignani.

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