Recensioni, Opinioni, Consigli, Anteprime, Info Box Books, Video, Presentazioni ed Eventi sui Libri. Le mie Recensioni-Opinioni Rispecchiano le Sensazioni e le Emozioni che i libri mi regalano!
I libri vanno letti!
Un Libro dà non prende! Luigia Books Blogger
Helios è un piccolissimo romanzo di appena 200 pagine, è
un Thriller Tecnologico, un Distopico ambientato nel futuro. È anche un
giallo-thriller, con i suoi tre delitti, ambientato sul nostro pianeta, oramai
quasi del tutto abbandonato a causa di eventi climatici avversi che hanno
portato, in circa due anni, all’evacuazione verso colonie spaziali e altri
pianeti. Helios è il nome greco (Ἥλιος) del titanico dio del Sole, e proprio la
nostra stella sta uccidendo l’umanità. In questo scenario apocalittico, l’ex
agente della sicurezza Mortimer s’incarica delle indagini per scoprire il
colpevole, o i colpevoli, dei delitti avvenuti tra i pochi umani, poco più di
1000 tra quelli noti, rimasti per scelta o per forza sulla Terra. Qui inizia il
bello! In poche e semplici battute Oriano Galvanini, l’autore, imbastisce il racconto.
La trama, se pur breve, è ben delineata e non
manca di nulla, sia nella descrizione dei luoghi, cupi e ansiogeni, che nei
personaggi. A proposito dei personaggi, il modus operandi della descrizione dei
personaggi è sempre identico: nome e cognome, eventuale soprannome, a seguire
il lavoro che svolgevano prima del “Grande Esodo”, poi l’occupazione che si
ritrovano a fare sul pianeta Terra, quasi del tutto deserto e inospitale, ed
infine una piccolissima descrizione fisica e caratteriale; il tutto in brevissimi
righi.
Gli elementi
della fantascienza però, ci sono tutti.
Iniziamo
con le armi: spade e lance a raggi, simili a quelle di Star Wars di George
Lucas, sono presenti;
Intelligenza
Artificiale Umanoide quasi immortale, deviata e non deviata, e Intelligenza Artificiale
da combattimento, stile drone, in questo caso a forma di sfera, presenti;
Navi da
guerra e da trasporto, classe Explorer, a “Curvatura” ovviamente, presenti;
mezzi da
trasporto terrestri, tipo auto e moto, a cuscini magnetici sollevati dal
terreno, quindi, che viaggiano anche sui ghiacci e sulle acque, presenti;
e,
ovviamente, non potevano mancare laboratori segreti con macchine per il
condizionamento mentale e il trasferimento di memoria umana in corpi
artificiali. La fantascienza non manca.
Ci sono,
però, un po’ di elementi che mi hanno disturbata.
Primo:
il ruolo della donna. Completamente assente, se non per piangere o, ripetuto
più volte, per cucire borsette, cucinare e badare ai bambini. In un futuro di
viaggi intergalattici penso che sia alquanto improbabile che non ci siano donne
scienziate o che rivestano ruoli diversi da quelli delle casalinghe preistoriche;
questo è stato molto brutto da constatare.
Secondo
elemento penalizzante: l’utilizzo della “curvatura” per sposarsi da, ad
esempio, Vancouver a Singapore. La curvatura si
utilizza principalmente per viaggi interstellari non per “voli” terresti; ma l’autore
ha scelto così.
Terzo
elemento: la totale sudditanza, di tutti gli umani rimasti, sotto le decisioni
di solo tre uomini, sia chiaro, maschi: ovvero Mortimer, Jeremiah e Peter. In
pratica qualunque cosa detta o fatta da questi tre, sta bene a chiunque, senza
appello.
Quarto
elemento, forse il più orribile, è stato l’utilizzo, indiscriminato e ad
personam, delle macchine d’Intelligenza Artificiale, con manipolazione mentale,
per spiare i pensieri di tutti, senza chiedere permesso o autorizzazione a
nessuno e quindi elevarsi ad accusa, difesa e giudice, contemporaneamente, ed
infine, anche ad esecutore di sentenza.
Mortimer,
Jeremiah e Peter sono come gli dei dell’Olimpo; a loro si rimette ogni
decisione, non sbagliano mai, non esiste contraddittorio o opinione diversa dalla
loro; ed è prevista anche la tortura, perché per ottenere informazioni, questi
tre soggetti, in particolare Mortimer, non si risparmiano di causare danni
mentali, fisici ed emotivi nei soggetti interessati senza verificare l’eventuale
colpevolezza, ma solo per fini d’indagine. Tra loro e i comportamenti dei nazisti
la differenza è minima; ma questa volta non si ubbidisce, in quanto soldati,
agli “ordini del Fuhrer”, ma vi è vera volontà d’onnipotenza di questi tre
uomini, mascherata con un fine più alto, la salvezza dei pochi umani rimasti o
abbandonati sulla Terra.
Concludendo
potrei dire che “le scelte” sono il vero focus dell’opera; in quanto le azioni
degli uomini sono sempre imprevedibili dinnanzi alla speranza e alla paura, se
pur ausiliate dall’Intelligenza Artificiale e da umanoidi; perché la
prospettiva della solitudine e della morte porta gli esseri umani ad accettare
anche ciò che umanamente intollerabile. Luigia
Chianese
Nella
mia scala, da 1 a 5, gradimento libro, questo testo, merita un 2 Libri. 📕📗📖📖📖
Ripresa da internet e/o dalla copertina,
in questo caso inviata dall’autore:
La Terra stava morendo. Le improvvise fiammate
solari stavano compromettendo le condizioni di vita sulla Terra. Gli scienziati
avevano previsto che entro qualche decina di anni la vita sul pianeta non
sarebbe più stata possibile. Il Governo aveva predisposto l'abbandono del
pianeta per trasferire tutti gli umani su nuovi mondi già colonizzati dove
trovare rifugio. Il Grande Esodo durò due anni con delle grandi navi che
imbarcarono gli umani che si erano radunati nei centri di raccolta.Ma non tutti lasciarono il pianeta.Un nutrito gruppo di umani, che per vari motivi non
erano riusciti a partire, si organizzò nei pressi della baia di Vancouver dove
costruirono una città sotterranea, al riparo delle radiazioni solari. Decisero
di mettersi alla ricerca di qualche nave abbandonata dal Governo per lasciare
il pianeta prima della catastrofe. Tre inspiegabili delitti sconvolgono la
comunità già turbata dagli eventi climatici e Mortimer, un ex agente della
Sicurezza si incarica delle indagini per scoprire il colpevole.
Ripresa da internet
e/o dalla copertina; questa volta inviatami dall’autore:
Alla mia tenera età di settantasei anni, mi è saltato alla mente
di scrivere. Non perché io sia un vecchietto che si annoia, anzi, abitando in
una grande vecchia casa in campagna, troverei passatempi da bricoleur a
volontà.
Oriano Galvanini, nato a Trieste nel 1944, vive attualmente a
Pozzuolo del Friuli UD. Ha navigato negli anni 60’ come ufficiale marconista su
navi mercantili battenti bandiera panamense. Dopo una vita trascorsa
prevalentemente all’estero impegnato in diverse attività, in tarda età si
dedica alla scrittura. Da sempre appassionato di storia dell’universo, alla
quale si è avvicinato da curioso autodidatta, sceglie di scrivere di
fantascienza per poter spaziare con la mente, assieme ai suoi lettori, tra i misteri
del cosmo.
Dopo la trilogia de La Saga della Fenice,
Oriano Galvanini dedica questo giallo thriller agli appassionati di entrambi i
generi rimanendo nel suo filone preferito dell'avventura nella fantascienza.
Ripresa da internet e/o dalla copertina,
in questo caso inviata dall’autore:
La Terra stava morendo. Le improvvise fiammate
solari stavano compromettendo le condizioni di vita sulla Terra. Gli scienziati
avevano previsto che entro qualche decina di anni la vita sul pianeta non
sarebbe più stata possibile. Il Governo aveva predisposto l'abbandono del
pianeta per trasferire tutti gli umani su nuovi mondi già colonizzati dove
trovare rifugio. Il Grande Esodo durò due anni con delle grandi navi che
imbarcarono gli umani che si erano radunati nei centri di raccolta.Ma non tutti lasciarono il pianeta.Un nutrito gruppo di umani, che per vari motivi non
erano riusciti a partire, si organizzò nei pressi della baia di Vancouver dove
costruirono una città sotterranea, al riparo delle radiazioni solari. Decisero
di mettersi alla ricerca di qualche nave abbandonata dal Governo per lasciare
il pianeta prima della catastrofe. Tre inspiegabili delitti sconvolgono la
comunità già turbata dagli eventi climatici e Mortimer, un ex agente della
Sicurezza si incarica delle indagini per scoprire il colpevole.
Ripresa da internet
e/o dalla copertina; questa volta inviatami dall’autore:
Alla mia tenera età di settantasei anni, mi è saltato alla mente
di scrivere. Non perché io sia un vecchietto che si annoia, anzi, abitando in
una grande vecchia casa in campagna, troverei passatempi da bricoleur a
volontà.
Oriano Galvanini, nato a Trieste nel 1944, vive attualmente a
Pozzuolo del Friuli UD. Ha navigato negli anni 60’ come ufficiale marconista su
navi mercantili battenti bandiera panamense. Dopo una vita trascorsa
prevalentemente all’estero impegnato in diverse attività, in tarda età si
dedica alla scrittura. Da sempre appassionato di storia dell’universo, alla
quale si è avvicinato da curioso autodidatta, sceglie di scrivere di
fantascienza per poter spaziare con la mente, assieme ai suoi lettori, tra i misteri
del cosmo.
Dopo la trilogia de La Saga della Fenice,
Oriano Galvanini dedica questo giallo thriller agli appassionati di entrambi i
generi rimanendo nel suo filone preferito dell'avventura nella fantascienza.
Link You Tube della Video Recensione: https://youtu.be/NwWlj_isOkM
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Per la recensione del singolo libro
Cliccare sulla Foto
CENNI SULLA VITA di:
Stephen Edwin King
Ripresa da internet e/o dalla 4° di copertina:
Stephen King è nato a Portland il 21 settembre 1947;
è uno scrittore e sceneggiatore statunitense, uno dei più celebri autori di letteratura fantastica, in particolare horror e gialli, del XX e XXI secolo. Vive e lavora nel Main con la moglie Tabitha e la figlia Naomi. Da più di 40 anni le sue storie sono best seller incredibili Scrittore prolifico, nel corso della sua carriera, iniziata nel 1974 con Carrie, ha pubblicato oltre ottanta opere, anche con lo pseudonimo di Richard Bachman; fra romanzi e antologie di racconti, entrate regolarmente nella classifica dei best seller, vendendo complessivamente più di 500 milioni di copie in tutto il mondo, le sue opere hanno ispirato famosi registi come Stanley Kubrick, John Carpenter, Brian De Palma, J. J. Abrams, David Cronenberg, Rob Reiner, Lawrence Kasdan, Frank Darabont, Taylor Hackford e George A. Romero. Pochi autori letterari, a parte William Shakespeare, Agatha Christie e Arthur Conan Doyle, hanno ottenuto un numero paragonabile di adattamenti. Buona parte dei suoi racconti ha avuto trasposizioni cinematografiche o televisive, tra cui Shining, Stand by me, Ricordo di un’estate, Le ali della libertà, Il miglio verde, solo per citarne alcuni. Tra le ultime serie tv famose abbiamo 22/11/’63. Stephen king oggi è molto seguito sui social media, ed è anche stato insignito dal presidente USA Barack Obama della National Medal of Arts. Nel 2018 ha ricevuto il PEN America Literary Service Adward.
I disegni sono apparentemente sfumati ma in effetti i tratti sono estremamente definiti e particolareggiati, i colori cupi del verde bosco e del nero sono resi più vividi da spruzzi di bianco, rosso e rosato. Le illustrazioni sono sia inquietanti che magnifiche, tetre e cupe ma ipnotiche.
Nella seconda parte del volume abbiamo un racconto di Nathaniel Hawthorne- Il Giovane signor Brown - uno dei racconti preferiti da Stephen King; un racconto di appena 26 pagine.
A proposito di pagine, tutto il libro è scritto con grandezza e spaziatura dei vecchi libri di fiabe per bambini e la prima lettera di ogni capitolo è sfacciatamente ingrandita. Sembra di tornare in dietro nel tempo. Togliendo la controcopertina cartacea, sotto ritroviamo il libro decorato, anch’esso opera di Ana Juan, anche le pagine interne sono piene di piccole e deliziose apette sparse qui e lì nel libro.
Le due storie sono molto semplici ma ben costruite, e penso che sia un libro adatto anche a bambini che non disdegnano un po’ di Horror. La traduzione di questo volume è di Silvia Fornasiero.
Consiglio questo volume soprattutto ai collezionisti. Luigia Chianese
Nella mia scala, da 1 a 5, gradimento libro, questo testo, merita un 5 Libri. 📕📗📘📙📕
«Penso che qualcuno leggerà le mie parole. Resta da chiedersi se ci crederà o no. Quasi certamente no, ma non ha importanza. Non mi interessa essere creduto, ma liberarmi. E ho scoperto che la scrittura può essere una forma di liberazione.»
Tradotti da #TullioDobner@LucaBriasco @SilviaFornasiero
Illustratori @GlennChadbourne
@AnaJuan
In più un Racconto di @NathanielHawthorne
Editi @PickWick @Sperling&Kupfer
#FollowMe
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TRAMA
L’Uomo Vestito di Nero
di Stephen Edwin King
illustrazione di pagine 35
Ripresa da internet e/o dalla copertina:
«Penso che qualcuno leggerà le mie parole. Resta da chiedersi se ci crederà o no. Quasi certamente no, ma non ha importanza. Non mi interessa essere creduto, ma liberarmi. E ho scoperto che la scrittura può essere una forma di liberazione.» Gary è un uomo molto anziano. Sente il suo corpo sgretolarsi come un castello di sabbia lambito dalle onde; sente una fitta nebbia avvolgere i ricordi di oggi e di ieri. Eppure, un episodio del passato più lontano brilla nitido nella sua memoria, come una stella oscura nelle costellazioni dell'infanzia: il pomeriggio di mezza estate in cui, quando aveva nove anni, si addentrò nel bosco per andare a pescare al torrente e incontrò un uomo tutto vestito di nero. Uno sconosciuto dagli occhi di fuoco. I tratti di quel volto spaventoso e le parole terribili che uscirono da quella bocca, terrorizzandolo da bambino, hanno tormentato Gary per tutta la vita, come un lungo incubo. E proprio adesso sente l'urgenza di mettere nero su bianco ogni dettaglio. Nella speranza che la scrittura lo liberi da quell'ossessione. E per esorcizzare la paura di incontrarlo di nuovo, ora che si sente prossimo alla fine. «L'uomo vestito di nero» è uno dei racconti più classici di Stephen King. Qui è riproposto in un'edizione speciale, impreziosita dalle tavole di Ana Juan, e accompagnato da «Il giovane signor Brown», il racconto di Nathaniel Hawthorne preferito da King, che proprio a quel maestro della letteratura americana ha voluto rendere omaggio con «L'uomo vestito di nero».
Stephen King è nato a Portland il 21 settembre 1947; è uno scrittore e sceneggiatore statunitense, uno dei più celebri autori di letteratura fantastica, in particolare horror e gialli, del XX e XXI secolo. Vive e lavora nel Main con la moglie Tabitha e la figlia Naomi. Da più di 40 anni le sue storie sono best seller incredibili Scrittore prolifico, nel corso della sua carriera, iniziata nel 1974 con Carrie, ha pubblicato oltre ottanta opere, anche con lo pseudonimo di Richard Bachman; fra romanzi e antologie di racconti, entrate regolarmente nella classifica dei best seller, vendendo complessivamente più di 500 milioni di copie in tutto il mondo, le sue opere hanno ispirato famosi registi come Stanley Kubrick, John Carpenter, Brian De Palma, J. J. Abrams, David Cronenberg, Rob Reiner, Lawrence Kasdan, Frank Darabont, Taylor Hackford e George A. Romero. Pochi autori letterari, a parte William Shakespeare, Agatha Christie e Arthur Conan Doyle, hanno ottenuto un numero paragonabile di adattamenti. Buona parte dei suoi racconti ha avuto trasposizioni cinematografiche o televisive, tra cui Shining, Stand by me, Ricordo di un’estate, Le ali della libertà, Il miglio verde, solo per citarne alcuni. Tra le ultime serie tv famose abbiamo 22/11/’63. Stephen king oggi è molto seguito sui social media, ed è anche stato insignito dal presidente USA Barack Obama della National Medal of Arts. Nel 2018 ha ricevuto il PEN America Literary Service Adward.
CENNI SULLA VITA di:
Ana Juan
illustratrice Ana Joan
Ripresa da internet e/o dalla 4° di copertina:
Ana Juan (Valencia, 1961) è un'illustratrice, pittrice e scultrice spagnola. Studia Belle Arti alla Universidad Politécnica di Valencia, dove si diploma nel 1982. Dopo essersi trasferita a Madrid nel pieno della movida, inizia a pubblicare i propri lavori su diverse riviste quali La Luna de Madrid e Madriz, dove per i primi sette mesi è l’unica artista donna, e dove realizza fumetti propri o illustra sceneggiature di altri autori. Nel 1991 risiede a Parigi ed espone i suoi dipinti a Ginevra e New York; nel 1994 trascorre tre mesi in Giappone grazie a una borsa di studio della casa editrice Kōdansha.
Al 1995 risale l’inizio della sua collaborazione con il New Yorker, per cui negli anni ha realizzato oltre una ventina di copertine, tra cui “Solidarité”, dedicata all’attentato alla sede del settimanale satirico francese Charlie Hebdo. Collabora inoltre con El País e illustra numerose copertine di romanzi di Isabel Allende per il marchio editoriale Plaza & Janés (Penguin Random House), tra cui: Retrato en Sepia, Eva Luna, El cuaderno de Maya, De amor y de sombra.
illustrazione di pagine 54-55
Nel 2017 è stata uno dei pochi artisti a ottenere da Stephen King il permesso di illustrare una sua opera, nello specifico l’edizione spagnola del racconto The Man in the Black Suit (El hombre del traje negro, Nórdica Libros, 2017).
Dal 2002 si occupa di illustrazione per bambini e adulti mantenendo, come ammette lei stessa, una predilezione per “mondi oscuri” e immagini in bianco e nero. La sua opera multiforme le ha valso nel 2010 il prestigioso Premio nazionale di illustrazione conferito dal Ministero della Cultura spagnolo. È autrice e illustratrice di numerosi libri, spesso in collaborazione con Matz Mainka, pubblicati in Italia dalla casa editrice Logos Edizioni.