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giovedì 15 agosto 2019

Almudena Grandes - Le Età di Lulù


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Le Età di Lulù

Recensione – Opinione
di Luigia Chianese
Books Review Blogger
Mugnano di Napoli
14/08/2019

Almudena Grandes è un’ importante scrittrice Spagnola, famosa e premiata, e questo è uno dei suoi libri più celebrati e letti, diventato, nel 1990, con il regista Bigas Luna  anche un film. Pilastro della letteratura erotica, così è descritto, ma io non vedevo l’ ora di finirlo.
Più che un testo erotico, in alcune parti, è solo testo pornografico per un eccesso di “visuale” che non eccita, non intriga ma stanca; la mancanza di pudore dei personaggi ( Lulù, Marcelo e Pablo)  che spesso segna la linea di base di alcuni personaggi erotici, questa volta è solo qualcosa di scontato.
La storia è noiosa, è scocciante e non è interessante perché la crescita mentale di Lulù,  attraverso il martirio del sesso, chiamiamolo erotismo malato e violento? E’ così sciocco e banale che non strappa ne un sorriso, né un pizzico di empatia e neppure un po' di eccitazione.
Per non parlare degli altri due personaggi principali Marcelo, il fratello di Lulù e Pablo, l’ eterno amore, due esseri totalmente insignificanti e sciocchi, direi solo presuntuosi.
Come romanzo è’ semplice da leggere, da seguire e capire ma non ha mordente è decadente; inizia con altissime aspettative ma poi si perde in un mare di sciocchezze; non vi è nessuna “ricerca psicologica”  intorno alla figura di Lulù; lei è nuda e cruda ma è una figura stupida e basta.
E va bene così, forse è questa la novità!  Il lancio di figure noiose e stupide!  E’ un testo che occuperà un po' di spazio sullo scaffale.


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TRAMA
Le Età di Lulù

Ripresa da internet e dalla 4° di copertina:
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«La linea di confine mi tentava, la sua prossimità esercitava su di me un'attrazione quasi irresistibile, il richiamo dell'abisso, precipitare nel vuoto e cadere, cadere giù per decine, centinaia, migliaia di metri, cadere fino a schiantarmi sul fondo, e non dovere più pensare per tutta l'eternità.»
Per Lulù, protagonista di questa opera prima, l'erotismo ha i caratteri di un'ossessione, di una condanna da scontare, di un richiamo che la spinge a sperimentare le estreme, più offensive forme di trasgressione: conseguenza paradossale di una prima, violenta e tenera esperienza avuta a quindici anni con Pablo, amico di famiglia di dodici anni più vecchio di lei, e del rapporto che i due hanno coltivato nella lontananza e nel desiderio fino a ritrovarsi e a sposarsi.
Ma è un rapporto fondato sulla pratica del libertinaggio. La prossima età di Lulù sarà quella della fuga da Pablo e del tentativo di costruire un'esistenza autonoma: rimane però, irresistibile, l'attrazione per la sessualità più torbida e sfrenata, incarnata nella intensa figura di Ely. il travestito che accompagna la sua discesa nei gironi dei bassifondi madrileni. Ipnotico monologo che si distende nel ricordo e si riaffaccia di continuo sul presente, Le età di Lulù rappresenta tutta la durezza e la dolcezza del dialogo tra i corpi: il lettore non si stupirà scoprendo che l'allucinata violenza della scena finale del romanzo si placa nell'ultimo, tenero abbraccio fra Lulù e Pablo.



Prima pubblicazione: 1989
Autore: Almudena Grandes
AdattamentiLe età di Lulù (1990)
Generi: Letteratura erotica, Narrativa
Premi: Premio Sor Juana Inés de la CruzPremio Nazionale per la narrativa

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CENNI SULLA VITA di:

Ripresa da internet (Wikipedia) e dalla 4° di copertina:

Almudena Grandes
Almudena Grandes Hernández
(Madrid7 maggio 1960) è una scrittrice spagnola, nota al grande pubblico per il suo romanzo Le età di Lulù (1989), dal quale nel 1990 il regista Bigas Luna trasse l'omonimo film. Le sue successive opere  Ti chiamero venerdì (1991),  Malena: un nome da tango (1995),  Atlante di geografia umana (2007), Cuore di ghiaccio (2007), Baci sul pane (2015)hanno contribuito a consolidare la sua fama internazionale come importante esponente della letteratura spagnola contemporanea. Fin da bambina Almudena espresse il desiderio di fare la scrittrice, ma per volere della madre che desiderava per la figlia una "carriera da donne", venne iscritta alla Facoltà di Geografia e Storia all'Universidad Complutense de Madrid, anziché seguire gli studi classici che avrebbe preferito. Dopo la laurea iniziò a scrivere articoli per enciclopedie e alcuni copioni cinematografici (es. A contratiempo di Óscar Landoire). In quanto figlia e nipote di "poeti appassionati", l'autrice ha dichiarato di non essersi mai dedicata ad altro genere al di fuori della narrazione, eccezione fatta per la sua opera drammatica Atlante di geografia umana, genere per il quale afferma di provare "una grande passione, ma alle volte una grande frustrazione". Il primo romanzo che pubblicò fu Le età di Lulù (1989), opera erotica che le valse la vittoria all'undicesima edizione del premio La Sonrisa Vertical e una trasposizione cinematografica diretta da Bigas Luna l'anno successivo. La critica accolse positivamente il romanzo, che venne tradotto in più di venti lingue. Questo suo primo straordinario successo, secondo dichiarazioni della stessa autrice, le regalò la vita che aveva sempre sognato e "mai riuscirò a pagare tale debito”. Il suo secondo romanzo, Ti chiamerò Venerdì (1991), distaccatosi dal genere erotico, non riscosse molto successo, al contrario di Malena, un nome da Tango (1994), che Gerardo Herrero portò sullo schermo nel 1996. Lo stesso anno venne pubblicata una raccolta di racconti intitolata Modelli di donna, in parte già apparsi in pubblicazioni periodiche. Tra questi, Il vocabolario dei balconi, ispirato ad un poema del marito Luis García Montero, funse da spunto per il lungometraggio Benché tu non lo sappia che Juan Vincente Córdoba diresse nel 2000, e che valse all'autrice il Premio Rosone d'Oro. Almudena fu la prima donna e il primo autore di origine spagnola a riceverlo. Atlante di geografia umana (1998), Gli anni difficili (2002) e Troppo amore (2004) danno un seguito al percorso romanzesco dell'autrice. Come le precedenti opere, anche queste sono ambientate nella Spagna di fine '900 e inizio 2000 e dipingono con grande realismo e introspezione psicologica la vita quotidiana di personaggi di quel periodo. Nel 2006 dal libro Gli anni difficili verrà tratto un film diretto da Gerardo Herrero, già regista di Malena. Nel 2003 venne pubblicata una serie di articoli apparsi in El País con il titolo Mercado de Barceló. È del 2005 il romanzo breve Il ragazzo che apriva la fila, un libro che raccoglie cinque storie brevi in cui si raccontano situazioni di forte difficoltà emotiva ed esistenziale (la morte di un fratello, l'iniziazione al sesso, la malattia di un genitore) vissute da cinque adolescenti, e il loro cammino verso la maturità e l'età adulta. Nel 2007 esce alle stampe Cuore di ghiaccio, ampio e complesso racconto in cui la storia di due famiglie diventa l'emblema della storia delle due Spagne, quella rossa e quella nera. Il libro ottenne l'anno seguente due importanti premi: il José Manuel Lara e il Gremio de Libreros de Madrid. Il 23 marzo del 2007 uscì nelle sale Atlante di geografia umana, basato sull'omonimo libro. Interpretato da Cuca Escribano, Montse Germán, María Bouzas e Rosa Vilas, fu diretto da Azucena Rodríguez, amica della scrittrice. Il suo romanzo Inés e l'allegria (2010) con il quale Almudena inizia la serie Episodi di una guerra interminabile, vince in Messico il premio Elena Poniatowska e viene definito "opera narrativa portentosa che, a cavallo della tradizione galdosiana e scritta controvento e contro marea, si scontra con la tendenza generale di andare di fretta del nostro periodo, tanto dal punto di vista di chi l'ha scritta, come di chi la legge". Nella sua opera più recente, I baci sul pane (2015), romanzo ambientato in un quartiere di Madrid durante la grave crisi spagnola del 2008 che scosse strutturalmente tutte le classi sociali, Almudena Grandes descrive un microcosmo abitato da persone diverse per appartenenza generazionale, provenienza, estrazione sociale: coppie, famiglie allargate, single, giovani e anziani, spagnoli e stranieri, negozianti e operai. Fra questa popolazione composita, secondo la scrittrice, sono i vecchi, coloro che già hanno vissuto nella loro vita simili o peggiori catastrofi, quelli che più di altri riescono a mantenere la dignità e resistere. "Se io portassi qui mio nonno Manolo e gli dicessi: guarda che crisi stiamo vivendo!, morirebbe dal ridere". I " baci sul pane" sono quelli che, un paio di generazioni fa, i genitori insegnavano a dare al cibo caduto per terra, in segno di rispetto per quel bene prezioso, che non doveva, in alcun caso, essere buttato o sprecato. Una lezione dimenticata, sostiene Almudena, negli anni del benessere e dell’abbondanza "quando ci facevano credere di essere ricchi, sempre più ricchi". Questo di Almudena Grandes non è soltanto un romanzo sulla nuova povertà, ma "una rivendicazione della cultura della povertà, quella dei nostri nonni che sapevano essere poveri con dignità ed essere felici accontentandosi di quello che c'era.

Luigia Chianese
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sabato 29 settembre 2018

Megan Maxwell Solo per questa notte (Chiedimi chi sono - Solo per questa notte (2/2))


Megan Maxwell
Solo per questa notte (2/2)

Mugnano di Napoli
05 settembre 2015 sabato


Cosa dire, deludente, questa è la parola che mi viene in mente. Deludente, molto deludente. Peccato! Poteva essere un’occasione per leggere il dopo di una favola. Invece no! … Deludente! Ritengo che sarebbe stato meglio fermarsi al primo volume, (Chiedimi chi sono) lasciare il finale con un sospiro e con il fatidico e scontato … “e vissero felici e contenti”. Lasciare il sogno, la favola, così com’era finita! Invece no! L’autrice ci ha voluto deliziare del proseguo; raccontandoci la vita matrimoniale di Yanira e Dylan. (Fatto solo per vendere, secondo me!) Ad un certo punto sceglievo di tralasciare a pier pari tutte le pagine dove venivano raccontati gli amplessi, le fantasie sessuali, le trasgressioni (se proprio le vogliamo chiamare così nel 2015) dei due protagonisti, perché oramai erano diventate una noia. In questo romanzo, la Maxwell utilizza ogni pretesto, molto stupido tra l’ altro, per far litigare i due protagonisti, e trovare la scusa per farli fare pace e finire sotto le lenzuola, o sul divano delle coccole o sulla poltrona del piacere, e via continuando. Non è la descrizione di un matrimonio, tra alti e bassi, e solo una grande scusa per riempire il libro, un capitolo si e uno no, di fantasie sessuali, il contenuto del libro è povero, molto povero, stupido e banale. Direi che la parola giusta, quando Yanira perde il bambino è … scontato! E’ quasi più interessante e avvincente, probabilmente, anzi per me lo è stato, la storia della coppia “di secondo piano”; Omar, il “mostricino” puttaniere, e “la chicchina” ben educata, Tyfany. Per non parlare della simpatica Carol, “la cicciorentola/puttanorentola”e della sua perenne ricerca della felicità, dell’appagamento sessuale, e del  grande amore; (che alla fine trova, e ne siamo felici). I personaggi “secondari”, persino “l’orco” (il patriarca dei Ferrasa), sono molto più interessanti e affascinati della storia principale e dei protagonisti, la super donna, sempre bella Yanira e il super sexy Dylan. Che scontata delusione!

L.Ch.


Chiedimi chi sono (1/1)

Megan Maxwell Chiedimi chi sono (Chiedimi chi sono (1/1) Solo per questa notte (2/2))


Megan Maxwell
Chiedimi chi sono (1/2)

30 agosto 2015

Mugnano di Napoli



Questa commedia erotica è divertente, questo lo devo ammettere, a me ha fatto ridere, soprattutto a pag. 68 nella descrizione delle sei fasi dell’ orgasmo: << Asmatica, geografica, matematica, religiosa, suicida, omicida>> ; ovviamente la protagonista del romanzo è sempre così fortunata da sperimentarle tutte, 9 volte su 10. Scontato! Questo romanzo è decisamente migliore della precedente trilogia della Maxwell. (Chiedimi quello che vuoi, Ora e per sempre, Lasciami andare via) Scritto bene, ma il sesso è sempre la solita ripetizione, tutto troppo esasperato e troppo intenso, troppo eccezionale e uomini che sembrano che siano delle macchine del sesso, non perdono un colpo, come se avessero riserve di viagra nel sangue; ma nel complesso accettabile.

Il personaggio femminile sempre più aggressivo, forte, arrogante, prepotente, deciso e presuntuoso, come se il mondo fosse suo, e la sua visione della vita l’ unica verità assoluta. Questo è oramai un punto fisso in questi romanzi della Maxwell. L’ apoteosi della libertà sessuale e comportamentale della donna della Maxwell è, secondo me, nella pagina 57: << dicano pure quello che vogliono, perché faccio quello che mi pare della mia età, della mia vita, della mia musica, e del mio corpo!>> È una visione della donna, accettabile per alcuni, anche per me, ma che magari si dimentica, in alcune circostanze, del buon gusto, del comportamento sociale, e che forse, per quanto sia bello farsi guidare dal cuore e dal sesso, ogni tanto usare la testa e ragionare un poco non farebbe male a nessuno! Al contrario i personaggi maschili, con o senza problemi, anche in questo romanzo, sono sempre soggiogati da queste donni super forti, e che io trovo terribilmente arroganti e presuntuose; uomini senza dignità e senza spina dorsale, che tornano indietro a piagnucolare ai piedi dell’ eroina di turno; si prostrano e s’innamorano perdutamente, si fanno mettere i piedi in testa, invece di mandare beatamente a fare in culo!
Be! È un romanzo, con tanto di fantasia, ed è divertente, simpatico da leggere e scorrevole, non annoia; è un altro modo, spiritoso, di osservare il sesso e le relazioni. ed i rapporti umani. Nulla più! L.Ch.

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Chiedimi chi sono (1/1)
Solo per questa notte (2/2)

Megan Maxwell Lasciami andare via (3/3) (Trilogia: Chiedimi quello che vuoi, Ora e per sempre, Lasciami andare via )

Megan Maxwell
Megan Maxwell
Lasciami andare via (3/3)

(Trilogia: Chiedimi quello che vuoi, Ora e per sempre, 
Lasciami andare via )

Mugnano 



Il primo della trilogia "chiedimi quello che vuoi " mi è piaciuto ... il secondo " ora e per sempre" è stato osceno, disgustoso, brutto la protagonista proprio non si sopporta ... questo l' ho comprato solo per avere la trilogia completa nella libreria ... ma difficilmente comprerò qualche altra cosa di questa autrice ... 

Megan Maxwell Ora e per sempre (2/3) (Trilogia: Chiedimi quello che vuoi, Ora e per sempre, Lasciami andare via )

Megan Maxwell 
Megan Maxwell
Ora e per sempre  (2/3)

(Trilogia: Chiedimi quello che vuoi, Ora e per sempre, 
Lasciami andare via )

Mugnano

l' ho comprato perchè il primo (chiedimi quello che vuoi) mi è piaciuto tantissimo ... (ovviamente rispetto al famoso "sfumature di .." ..che è orripilante e sciocco) ma il secondo volume di questa trilogia della Maxwell è stato brutto .. noioso ... noioso ... non vedevo l' ora che finisse, arrivata a pagina 53 l' ho volevo buttare nella spazzatura .. e prima di leggere la pagina successiva già sapevo dove andava a parare ... ripetitivo, banale noioso, pedante ..e sopratutto la protagonista non si sopporta più; la sua è demenza non orgoglio o masochismo, è demenza o voglia di allungare il brodo da parte dell' autrice. E poi come mi aspettavo è finita a pizza e puparuoli ... mi ha deluso tantissimo .... cmq. per non rimanere con un libro in meno comprerò il 3° volume della trilogia (chiedimi quello che vuoi o lasciami) 1° per completare nella mia mini biblioteca ..e 2° per curiosità sperando che l' autrice si riprenda ... L.Ch.

Megan Maxwell Chiedimi quello che vuoi Chiedimi quello che vuoi (1/3) (Trilogia: Chiedimi quello che vuoi, Ora e per sempre, Lasciami andare via )

Megan Maxwell  
Megan Maxwell
Chiedimi quello che vuoi Chiedimi quello che vuoi  (1/3)


(Trilogia: Chiedimi quello che vuoi, Ora e per sempre, 
Lasciami andare via )

Mugnano 

Questo romanzo ... comprato per caso ... mi è piaciuto per il "ritrmo" e perchè i personaggi principali ti assorbono completamente ... hanno spessore e direi che sono entrambi divertenti nelle loro fissazioni ... lui esageratamente stupido lei esageratamente nazionalista .. l' aspetto erotico è decisamente in secondo piano alle personalità frizzanti dei protagonisti .... ho comprato il 2° volume ...(ora e per sempre) orribile ... decisamente orribile .. noioso già alla pagina 53 volevo buttarlo .... ora so come è il 3° volume ma di sicuro l' autrice e amazon guadagneranno perchè comprato e letto per curiosità, ed anche perché non potrei rimanere incompleta la mia libreria ... se è una trilogia che trilogia sia. L.Ch.


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http://www.librieopinioni.com/search/label/letteratura%20erotica

venerdì 28 settembre 2018

Parliamo di MEGAN MAXWELL

Megan Maxwell

Parliamo di 
MEGAN MAXWELL

Mugnano di Napoli (NA)
venerdì 28 settembre 2018

Dei suoi scritti,  ho “ recensito “ 5 romanzi  ... 

la trilogia: 
- Chiedimi quello che vuoi
- Ora e per sempre 
- Lasciami andare via 

la coppia:
- Chiedimi chi sono
- Solo per questa notte 

Leggendo, questa sera,  le mie stesse opinioni, di qualche anno fa, noto che qualcosa mi è piaciuto e qualcosa no! 
Per completare dovrei comprare (portafoglio permettendo) e leggere, altri 3 romanzi:
la coppia:
- Sorprendimi
- Basta chiedere 
e l' altro:
- Passa la notte con me

Ovviamente stiamo parlando delle edizioni italiane, delle opere spagnole non ci penso proprio, anche perchè il mio spagnolo è pessimo; pur avendo sostenuto un esame all' università.
Si vocifera l' uscita, per il 07/09/2018, in spagnolo, non ancora in Italiano, di                        "Yo soy Erik Zimmerman" vol. 1 e forse vol. 2; saranno il continuo della trilogia di cui vi parlavo sopra. (HELP!!!)
E' una mania! dopo che la E.L.James, ha pubblicato il seguito delle 50 sfumature ... con Grey e seguenti ... guardando la storia dall' angolazione dell' uomo, anche gli altri / le altre fanno lo stesso! Abile mossa commerciale, mancanza di fantasia o tendenza alla telenovela? 
La verità è che non amo le trilogie e i romanzi che hanno un seguito, sopratutto quando diventano delle vere e proprie telenovelas argentine; ma è di moda quindi ci rifletterò. 
M.M. ha scritto molti altri romanzi, solo che ad un certo punto ci si stanca di “seguire” un autore/trice ad oltranza, a meno che l’autore/trice non sia eccezionale*! 
Forse un giorno leggerò il resto! L.Ch.
BACIO BACIO!  

* p.s.: ( Per me eccezionale significa Andrea Camilleri, Stephen King, Mathias Malzieu, Valérie Tasso; ovvero chi si preferisce al di sopra degli altri!) L.Ch.

Nota: 
Megan Maxwell cosa dice di se stessa?:
Per circostanze di vita sono nata nella città di Norimberga, in Germania. 
Mia madre è spagnola e il mio padre americano.
In questi anni ho pubblicato più romanzi e vinto altri premi.
Ho iniziato a scrivere romanzi per i miei amici e la mia famiglia e sono stati loro a incoraggiarmi a presentare i miei romanzi agli editori e alle competizioni. 
Ma quel sogno non fu mai facile. Erano più di dodici anni di smentite da parte degli editori, ma non ho gettato la spugna. La mia testardaggine non l'ha mai permesso. E nell'aprile del 2009 un editoriale ha bussato alla mia porta e ho pubblicato il mio primo romanzo e nel 2010 ho vinto l'International Romantic Novel Award Seseña. 
Qualcosa che continua a riempirmi di felicità e soddisfazione.
Mi piace scrivere commedie romantiche e pubblico generi diversi come chick lit, contemporary, medieval, trime travel ed erotic.
Ho partecipato a diverse antologie scrivendo storie per bambini, storie di bambini e storie di fantasia epica medievale.
Mi considero una grande sognatrice. Mi è sempre piaciuto sognare.
Io sono una di quelle persone che pensano che chi non sogna, non vive. 
Perciò sogna ... cioè di vivere.

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mercoledì 26 settembre 2018

Andrea Camilleri Andrea Camilleri incontra Manuel Vazquez Montalban


Andrea Camilleri

Andrea Camilleri 
incontra 

Manuel Vazquez Montalban




Recensione - Opinione 
di Luigia Chianese 
Mugnano di Napoli ( Na)
Venerdì 22 gennaio 2016 
Ore 19.00 circa

Non l’ ho saputo apprezzare perché non conosco le opere di M.V.M. ; forse un giorno le leggerò e dovrò rileggere questi dialoghi. Per ora sono consigliati solo a chi conosce le opere di entrambi gli autori ed io, per ora, conosco solo il grande Maestro Andrea Camilleri .
L.Ch.

P.s. Ordinato su Amazon il martedì 19 gennaio 2016 costo 5,95 euro edizione Skira
Arrivato, letto e recensito il giorno venerdì 22 gennaio 2016

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Andrea Camilleri 
incontra 
Manuel Vazquez Montalban

Descrizione: 

Andrea Camilleri ha voluto ricordare l'amico scomparso con la trascrizione del loro incontro, avvenuto nel 1998 a Mantova nell'ambito del Festivaletteratura. Un dialogo in cui affrontano i temi più disparati: la letteratura, i gialli che li hanno segnati, i libri letti e a volte (ma solo nella finzione) bruciati, i loro personaggi Pepe Carvalho e Salvo Montalbano, ma anche i rapporti dei loro protagonisti con le donne, il calcio, la cucina, il vino... A testimoniare un'amicizia e un'affinità nate sui libri e divenute realtà.








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Andrea Camilleri - Cenni sulla Vita

Andrea Camilleri (Porto Empedocle, 1925), regista di teatro, televisione, radio e sceneggiatore. Ha insegnato regia presso l’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica. Ha pubblicato numerosi saggi sullo spettacolo e il volume, I teatri stabili in Italia (1898-1918). Il suo primo romanzo, Il corso delle cose, del 1978, è stato trasmesso in tre puntate dalla TV col titolo La mano sugli occhi. Con questa casa editrice ha pubblicato: La strage dimenticata(1984), La stagione della caccia (1992), La bolla di componenda (1993), Il birraio di Preston (1995), Un filo di fumo (1997), Il gioco della mosca (1997), La concessione del telefono (1998), Il corso delle cose (1998), Il re di Girgenti (2001), La presa di Macallè (2003), Privo di titolo (2005),  Le pecore e il pastore(2007), Maruzza Musumeci (2007), Il casellante (2008), Il sonaglio (2009), La rizzagliata (2009), Il nipote del Negus (2010, anche in versione audiolibro), Gran Circo Taddei e altre storie di Vigàta (2011), La setta degli angeli (2011), La Regina di Pomerania e altre storie di Vigàta (2012), La rivoluzione della luna (2013), La banda Sacco (2013), Inseguendo un'ombra (2014), Il quadro delle meraviglie. Scritti per teatro, radio, musica, cinema (2015), Le vichinghe volanti e altre storie d'amore a Vigàta (2015), La cappella di famiglia e altre storie di Vigàta (2016), La mossa del cavallo (2017), La scomparsa di Patò (2018); e inoltre i romanzi con protagonista il commissario Salvo Montalbano: La forma dell'acqua (1994), Il cane di terracotta (1996), Il ladro di merendine (1996), La voce del violino (1997), La gita a Tindari (2000), L'odore della notte (2001), Il giro di boa (2003), La pazienza del ragno (2004), La luna di carta (2005), La vampa d'agosto (2006), Le ali della sfinge (2006), La pista di sabbia (2007), Il campo del vasaio (2008), L'età del dubbio (2008), La danza del gabbiano (2009), La caccia al tesoro (2010), Il sorriso di Angelica (2010), Il gioco degli specchi (2011), Una lama di luce (2012), Una voce di notte (2012), Un covo di vipere (2013), La piramide di fango (2014), Morte in mare aperto e altre indagini del giovane Montalbano (2014), La giostra degli scambi (2015), L'altro capo del filo (2016), La rete di protezione (2017), Un mese con Montalbano (2017), Il metodo Catalanotti (2018), Gli arancini di Montalbano (2018). Premio Campiello 2011 alla Carriera, Premio Chandler 2011 alla Carriera, Premio Fregene Letteratura - Opera Complessiva 2013, Premio Pepe Carvalho 2014, Premio Gogol’ 2015.


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Manuel Vázquez Montalbán è nato a Barcellona, il 14 luglio 1939, poco dopo la fine della guerra civile spagnola, ed è morto all’aeroporto di Bangkok il 18 ottobre 2003, a causa di un infarto, mentre stava tornando dall’Australia per completare la revisione dell’ultimo romanzo avente come interprete il suo personaggio più famoso, il detective privato Pepe CarvalhoImpossibile confinare Manuel Vázquez Montalbán in una singola definizione, un elenco parziale di quanto ha realizzato in vita potrebbe comprendere i titoli di saggista, poeta, scrittore, giornalista, commentatore politico e gastronomo, ma rimaniamo ancora distanti da una persona che è molto più che la singola somma di queste parti. Figlio unico di una sarta (sindacalista e anarchica), Manuel Vázquez Montalbán non conoscerà di persona suo padre fino all’età di cinque anni: il genitore era militante comunista nel PSUC e alla fine della guerra civile gli venne comminata una pena di cinque anni da scontare in carcere. Lo scrittore cresce quindi in un ambiente fortemente politicizzato, elemento che riverbererà a lungo nei suoi scritti e che lo caratterizza insieme all’amore per la sua città e alla passione per la gastronomia. Manuel Vázquez Montalbán non perderà molto tempo prima di seguire le orme dei genitori, visto che già nel 1961 si iscriverà allo stesso partito del padre, finendo con l’occuparne una carica nel Comitato Centrale. Nel 1962 viene incarcerato per quattro anni per attività antifranchista in quanto aveva partecipato a uno sciopero dei minatori in Galizia. Viene liberato grazie a una amnistia dopo diciotto mesi e nel frattempo scrive un manuale di giornalismo che è ancora adesso in uso. Laureato in Filosofia e Lettere all’Università Autonoma di Barcellona, studia presso locale Scuola di giornalismo e durante questo periodo conosce la sua futura moglie, la storica Anna Sallés Bonastre, dalla quale nel 1966 avrà un figlio, Daniel Vázquez Sallés, anche lui giornalista e scrittore. Alcuni dei suoi primi passi nel mondo del giornalismo avvengono paradossalmente sulle pagine di un quotidiano franchista, Solidaridad Nacional, ma il futuro papà letterario di Pepe Carvalho non sarà mai un collaboratore del regime, anzi usa trucchi e ogni possibile escamotage per criticare in modo tanto velato la dittatura, proprio sulle pagine di un giornale schierato con Franco, attraverso, per esempio, l’attenta scrittura dei coccodrilli di autori noti come Ernest Hemingway. Di seguito collaborerà con alcune delle più note testate spagnole, fra le quali spiccano El País e Interviú, per le quali lavorerà fino alla fine. I suoi primi passi in ambito letterario sono costituiti da due raccolte di poesia, Una educación sentimental (1967) e Movimientos sin éxito (1969): sempre a fine anni Sessanta appare il suo primo romanzo, Recordando a Dardé, ma bisognerà attendere il 1972 per vedere nascere il detective privato Pepe Carvalho, che fa la sua comparsa nelle pagine di un romanzo sperimentale, Ho ammazzato J. F. Kennedy. Da allora il simpatico investigatore, definito più volte la versione mediterranea di Marlowe o Maigret, sarà protagonista di più di una ventina di titoli, fra romanzi e raccolte di racconti, che faranno conoscere l’autore in tutto il mondo. Pepe Carvalho è per molti aspetti l’alter ego letterario del suo autore, con il quale condivide persino l’anno della nascita oltre a molti fra i suoi interessi e passioni, in primis quelli per Barcellona e per la gastronomia e, nella bibliografia delle opere dedicate a questo personaggio, giocano un ruolo insolitamente importante anche i racconti, oltre ai romanzi. Al di fuori di questo ciclo, Manuel Vázquez Montalbán ha continuato a scrivere romanzi di narrativa e opere di saggistica, poesia, storia e cucina. Fra i premi che gli sono stati riconosciuti ricordiamo almeno: Premio Planeta per I mari del sud (1979), Premio Europeo di Letteratura per Galindez (1992), Premio Internazionale di Letteratura Ennio Flaiano per Io, Franco (1995) e il Premio Grinzane Cavour (200).

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