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venerdì 22 febbraio 2019

INFO BOX ... INFORMATIVO ... Presentazione Libro: "Quanta bella monnezza!" di Salvatore Livorno


"La vera monnezza è quella che trovi scavandoci in mezzo"






Il 24 Febbraio 2019, dalle 10:30 alle 12:30

l'autore
Salvatore Livorno 

presenterà il suo libro:

"Quanta bella monnezza!"



Con la Partecipazione di:
  • dott. L. Sarnataro,  (Sindaco di Mugnano di Napoli)
  • dott.ssa F. Russo Moderatrice
  • dott. S. Crimaldi Relatore




Patrocinio Morale Comune di Mugnano di Napoli
  • Sponsor:
    • Farmacia Sacro Cuore Mugnano di Napoli
    • Enti ProLoco di Mugnano di Napoli: 

LOCATION

   Pink Panter Caffetteria
   "Una nuova Visione di Bar" 
   
   Via Strada Provinciale Mugnano
    Melito, 111 - Info: 0815764436           




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"Quanta bella monnezza!"
Salvatore Livorno
TRAMA:

(Dalla 4° di Copertina):  
Sindacalista “quasi” per caso, Salvatore Livorno si ritrova nel 2009 ad avere a che farecon l’universo dei rifiuti, ma la vera monnezza – come sostiene − è quella che ha trovato scavandoci in mezzo.Emigrato nel “mitico Nord-Est”, da quella che oggi è tristemente nota come “La Terra dei Fuochi”, da sempre al fianco degli ultimi (in questo caso, degli operatori ecologici che ogni mattina raccolgono gli scarti di una società sempre più votata al consumo), Salvatore si è trovato – e si trova tutt’ora – a lottare contro i mulini a vento, prima dalle file della Cgil, ora da quelle della Uil. Mentre gli occhi dell’opinione pubblica sono puntati al Sud Italia, è al Nord, soprattutto in Veneto, che si sta consumando la più grande tragedia ambientale nostrana, laddove si
trova il crocevia degli interessi più disparati: grandi aziende pubbliche quotate in borsa che fanno del business la loro ragion d’essere; rampanti imprenditori privati con reti di relazioni che si stendono ovunque e pochi scrupoli quando si tratta di sbaragliare la concorrenza; controlli pilotati; contatti in odore di criminalità organizzata; affari che dalla mondezza vanno a sconfinare nel business dei centri d’accoglienza per i migranti e poi lei: la raccolta differenziata, il mito che sta rischiando di portare l’Italia a un collasso ambientale senza precedenti. Facendo della giustizia sociale il suo vessillo, Salvatore Livorno si è trovato a essere il capro
espiatorio da sacrificare sull’altare della convenienza politica. Tanti i personaggi incontrati nel suo cammino, tante le minacce e le intimidazioni (dalla macchina devastata al proiettile inviato per posta e intercettato dalla Digos). Lottando al fianco di quegli operatori ecologici costretti a condizioni di lavoro al limite dell’umana accettazione, Salvatore ha raccolto centinaia di testimonianze, storie di vita quotidiana vissuta nel pericolo costante d’incidenti e contaminazioni, con tir provenienti dal Sud Italia che nessuno controlla; rifiuti di ogni genere gettati alla rinfusa negli inceneritori che non sono in grado di filtrare le polveri sottili emesse; liquami scaricati nei tombini; caporali senza scrupoli che danno vita a scene da film spaghetti-western. E poi le centinaia e centinaia di ettari di campagna comprati grazie alla compiacenza di banche “amiche” e sottratte all’agricoltura; gli incendi sempre più ricorrenti nei depositi dei rifiuti; le folli gestioni aziendali che portano buchi di milioni di euro nei bilanci (tutti a danno della collettività); le gare d’appalto pilotate; le cene di gala da operetta buffa. Compiendo un viaggio nell’Italia del malaffare, del clientelismo, della furbizia e del menefreghismo, dove manca un serio modello unitario per far fronte all’emergenza rifiuti, Salvatore Livorno dimostra come esista la possibilità di un cambiamento, come sarebbe possibile cominciare a risalire la china prima che sia troppo tardi ma come – per farlo − sia necessario combattere la profonda crisi non solo economica, ma soprattutto morale che affligge da troppo tempo il nostro Paese.


 Edito da Spazio Cultura Edizioni (15 euro, 165 pagine)

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Cenni sulla Vita di: 
Salvatore Livorno 

Salvatore Livorno è nato a Napoli nel 1969 ed è emigrato in veneto negli anni '90. 
Attualmente vive in provincia di venezia. 
Dirigente Sindacale, prima della CGL, poi con UIL, si auto-definisce un ...    

  " Sindacalista da Marciapiede"





Cenni sulla Vita di  Gianluca Zanella: 



Giornalista, pubblicista, editor e agente letterario; collabora con diverse realtà editoriali italiane. Specializzato in libri di Inchiesta ha fondato la Gianluca Zanella  editing, Service Editoriale per Autori e Case Editrici












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domenica 27 gennaio 2019

Info box ... Informativo ... Tra Memoria e Riflessione di Luigia Chianese


Tra Memoria e Riflessione 

di Luigia Chianese



#LaGiornatadellaMemoria
27 gennaio 2019 domenica

Oggi Mugnano di Napoli, il paesino in cui vivo, ha, anch’esso, celebrato
#LaGiornatadellaMemoria, tra i tanti eventi che ci sono susseguiti in questa settimana quello di oggi mi ha colpito particolarmente.

Oggi abbiamo avuto una vera
#RivoluzioneCulturale
Il Commercio, le Istituzioni, la Cultura e il Sociale si sono abbracciati per un fine nobile: ricordare per #NonDimenticare.





Il grazie più sentito va alla Scrittrice Regista #DovaCahan che con le sue parole di testimonianza ha dato una dimensione “nuova” a #LaGiornatadellaMemoria.

La parola che ho scelto è “nuova” per un motivo molto semplice; l’ autrice non si è limitata alla narrazione, sintetica, dal suo libro (che verte sulle vicende della sua famiglia e della Shoa) ma è andata ben oltre.

Prima un veloce passaggio su ciò che la storia ci ha consegnato: ovvero fino a che punto può arrivare l’orrore, la cattiveria e il pregiudizio dell’ umanità, si pensi ai campi di #sterminio, e poi con la persecuzione #Comunista, ed infine ha riportato tutto ai giorni nostri.

Ed è qui che sta il “nuovo”.

#LaGiornatadellaMemoria è stata indicata per #NonDimenticare il passato e per far si che tali tragedie non si ripetano mai più; ma Dova Cahan ha messo in luce un particolare “più recente”, direi più “nuovo” ed attuale e che spesso dimentichiamo: "l’isolamento internazionale" che puntualmente subisce Israele.

Israele è la nazione per il popolo Ebraico e spesso è sotto attacco mediatico e militare. Ancora oggi, nonostante l’ olocausto, il popolo Ebraico subisce guerre e violenze. Allora viene da chiedersi: si fa tanto per ricordare, ma nella realtà la guerra, lo sterminio non sono ancora finiti, continuano a presentarsi in forme più subdole, scaricando il problema su una Nazione costretta a difendersi ogni giorno.

Ecco! Questo è l’elemento che ha catturato maggiormente la mia attenzione.
La storia e il dolore  subito con il nazifascismo lo conosciamo e lo ricordiamo, ma nella realtà come stiamo avanzando verso la pace e verso il rispetto di tutti i popoli, di tutte le tradizioni, religioni e culture? La  risposta che mi do è che i nostri passi sono ancora lenti ed indecisi e “ciò che è accaduto può ancora accadere”, anzi sta accadendo.

Questo mi ha ha emozionato nella narrazione di Dova Cahan non la paura del passato che ritorna ma del passato che è ancora presente sotto altre forme!
Questo è stato per me il suo messaggio!

Ciò che, invece, ho trovato fuori luogo, in alcuni interventi dei presenti, è stato l’ accostamento, direi forzato e riduttivo, tra ciò che è avvenuto, nello scientifico sterminio del popolo Ebraico e non solo, con la vicenda dei migranti in Italia.

E’ come voler far passare un messaggio di “razzismo italiano” che non ha una sola chiave di lettura. Ho la convinzione che in Italia vi siano razzisti, come nel resto del mondo, purtroppo,  ma le proteste Italiane, verso lo sbarco dei migranti, non nascono da un rifiuto o da un odio verso altri popoli, altre razze o altre religioni, la protesta è verso le Istituzioni Europee e la mala gestione dell’ esodo dei migranti che stiamo subendo.
La paura ed i timori della gente non sono completamente infondati, sia in Italia che in Europa, (si leggano i giornali o si dia uno sguardo su internet) il problema non sono le persone, gli esseri umani di un altro colore, razza o fede che migrano, il problema sono i Governi, l’ Europa Unita e ciò che il Governo Italiano precedente al 04 marzo  2018  ha concordato.

La protesta degli Italiani, di una buona parte di essi per essere precisi, non nasce da o per razzismo verso l'uomo ma dalla mala gestione del flusso migratorio.
Per tanto paragonare le proteste verso i migranti con l’orrore dell’olocausto, per me, è qualcosa che è lontano dalla realtà; che forza la realtà è solo una strumentalizzazione politica contro l'attuale governo giallo-verde.

Non si sta “scientificamente pensando” di lasciar morire gente in mare, o si stanno accettando i lager in Libia; si sta però commettendo un errore grosso: non fermare, in maniera decisa,  i trafficanti e gli sfruttatori di uomini, non si sta andando a chiudere i lager in Libia, con interventi militari internazionali, e non si stanno aiutando, in maniera efficace e veloce, i popoli migranti a trovare un futuro nelle loro terre.

No! Non penserò mai all’ Italiano medio come razzista, perché rifiuta i migranti, penso all’ Italiano che protesta per una sconsiderata gestione di tale flusso umano.

Il razzismo verso il popolo Ebraico è stato vero razzismo; scientificamente studiato a tavolino, e non è paragonabile alle proteste sulla situazione migranti in Italia ed Europa.

Si può ovviamente dissentire da questa mia lettura della situazione migranti ma questo è il mio sentire; è il mio vivere in questo momento storico.
Io ci sono ora è questa è la mia visione!  

Luigia Chianese

 Si ringrazia per la " #RivoluzioneCulturale " :

Per il Commercio:
Vorrei prima di tutto ringraziare il Bar Pink Panter per aver messo a disposizione la Sala Eventi come location.

Per il Sociale:
I ringraziamenti vanno ai presidenti delle varie Associazioni organizzatrici:  
La Rosa Bianca con Tina Bianco
Proloco Munianum con Milena Maddalena di Maro
Proloco Mugnano Sociale con Alessio Filace Happy Life

Per le Istituzioni:
Il Sindaco di Mugnano, Luigi Sarnataro
ed la Vice Sindaco (mi scuso ma non ricordo il nome)



Per la Cultura:
Grazie agli “Esponenti Culturali”  
che hanno presentato le loro opere:


  • Per la Pittura:
          Vincenzo Tesone
          Mario Giamminelli
          Vittorio Musella
          Francesco Sellone


  • Per la Fotografia:
          Vittorio Calabrese


  • Per la  Poesia:
          Antonio Bruno
          Marco Palma
Che con i loro versi, semplici, precisi e mirati, si sono diretti al cuore dei presenti.


  • Un grazie per la Presentazione:
al dott. Salvatore Salatiello che con la sua introduzione ha messo subito in armonia tutti i partecipanti coinvolgendo l’interesse del pubblico.




martedì 22 gennaio 2019

Info Box .... Informativo su Michel Houellebecq -

INFO BOX 
Michel Houellebecq

Recensioni - Opinioni di

Luigia Chianese Books Review Blogger

Blog Libri e Opinioni

@LibrieOpinioni


Mugnano di Napoli (Na)

22.01.2019 - 02.01.2022 


Michael Houellebecq: Scrittore del momento, caos in Francia, Europa e oltre per i suoi romanzi:
Sul Blog propongo le Recensioni - Opinioni  di alcuni suoi romanzi. 
Buona Lettura 

P.s. Michael Houellebecq nella mia scala Libri e Autori da 1 a 5 è un autore che vale ben  📚📚📚📚🕮 4 libri 



 




TRAMA
Le Particelle Elementari di Michel Houellebecq
Ripresa da internet e/o dalla 4° di copertina:
Michel Djerzinski e Bruno Clément sono fratellastri e sembrano essere accomunati unicamente dall'abbandono della madre. Michel è uno scienziato dedito alla biologia molecolare e vicino al Nobel. Un uomo che ha dedicato la sua esistenza agli studi scientifici che lo hanno portato all'isolamento e all'impermeabilità a qualunque emozione. Bruno è un insegnante, attirato dal sesso in modo morboso, costretto dalla malattia a entrare e uscire dalle cliniche psichiatriche. Sia la morbosità patologica di Bruno sia l'asettica razionalità di Michel sono il risultato dell'ambiente che li circonda: un mondo fatto di solitudini e dominato dal caso in cui i desideri sembrano scaturire dagli spot pubblicitari. Nella descrizione di questo quadro apocalittico, nell'aridità di questa umanità scarnificata si intravedono scenari futuri dai risvolti inquietanti. Uno sguardo disincantato sul corpo agonizzante della civiltà occidentale che ricorda scrittori d'oltreoceano come DeLillo, Carver, D.F. Wallace e T.C. Boyle. Le particelle elementari sono i costituenti più semplici della materia: ed è in esse che Michel Djerzinski, biologo molecolare vicino al premio Nobel, cerca il significato di una vita che gli sfugge. Ha quarant’anni, è figlio di una hippie che lo ha abbandonato per fuggire in California, e la sua esistenza dedicata agli studi scientifici lo ha portato all’isolamento e all’impermeabilità a qualunque emozione. Il suo sogno è clonare gli esseri umani per assicurare loro un futuro di immortalità e perfezione. Michel ha un fratellastro, Bruno, il cui destino non potrebbe essere più diverso: insegnante di lettere, razzista, ossessionato dal sesso e per questo costretto a entrare e uscire dalle cliniche psichiatriche. Sia la morbosità patologica di Bruno sia l’asettica razionalità di Michel sono il risultato dell’ambiente che li circonda: un mondo fatto di solitudini e dominato dal caso, in cui i desideri sembrano scaturire dagli spot pubblicitari. Due vite parallele destinate a incontrarsi attraverso relazioni familiari e sentimentali sfuggenti, un romanzo che racconta in modo esemplare la società contemporanea nella sua ricerca, affatto scontata, di un vero amore.      

  TRAMA
  La Carta e il Territorio - Michel Houellebecq
  Ripresa da internet e/o  dalla 4° di copertina:
  Se Jed Martin, il personaggio principale di questo     romanzo, vi dovesse raccontare la sua storia,   probabilmente vi parlerebbe della rottura della propria   caldaia, avvenuta un certo 15 dicembre. Oppure di suo   padre, architetto noto e stimato, con cui era solito   trascorrere solo la vigilia di Natale. Ricorderebbe   certamente Olga, una russa molto carina incontrata   all'inizio della sua carriera, in occasione di una mostra   delle sue fotografie delle carte stradali della Michelin.   Tutto questo avveniva prima che arrivasse il successo   mondiale con la serie delle opere dedicate ai   "mestieri",   ritratti di personalità di diversi ambienti   (fra cui lo scrittore Michel Houellebecq), colte   nell'esercizio della loro professione. Dovrebbe dire   anche come ha aiutato il commissario Jacelin a chiarire   un'atroce storia criminale che ha sconvolto la polizia. Sul finire della sua vita, Jed Martin arriverà a una certa serenità ed emetterà solo dei mormorii. L'arte, il denaro, l'amore, il rapporto col padre, la morte, il lavoro sono solo alcuni dei temi di questo romanzo, decisamente classico eppure, evidentemente, contemporaneo, in cui Michel Houellebecq, con la consueta implacabilità, ritrae la condizione umana.

  TRAMA
  Estensione del Dominio della Lotta 
  Michel Houellebecq
 Ripresa da internet e/o dalla 4° di copertina:
Il protagonista, trentenne programmatore con un  lavoro soddisfacente in un'azienda di servizi      informatici nella capitale francese, ha una vita sociale  ridotta al minimo. Le relazioni con l'altro sesso sono  totalmente assenti, dopo il naufragio burrascoso    dell'ultima, due anni prima. Uniche sue distrazioni,  scrivere racconti morali aventi per protagonisti  animali  (occasione per riflessioni filosofiche di varia  natura), e le sigarette, di cui è accanito consumatore.  Così, quando viene a sapere che verrà inviato in  missione esterna per addestrare impiegati statali  all'uso di una nuova applicazione, la notizia non lo    rende molto felice. A peggiorare le cose, al suo fianco  si ritrova il collega Tisserand, col chiodo fisso del sesso, ma pateticamente incapace di concretizzare questa sua fissazione, a causa di doti fisiche a dir poco scadenti. I presupposti sono quindi pessimi, e dopo una prima fase senza troppe sorprese a Rouen, l'esperienza sembra interrompersi bruscamente per un problema serio di salute, che però si rivela meno grave del previsto. Ma nella tappa successiva, in Vandea, l'argine sembra cedere definitivamente. Il protagonista prova a spingere il frustrato Tisserand verso la strada dell'omicidio, come unica via di soddisfazione ai suoi desideri insoddisfatti, ottenendo un altro fallimento. Tornato a Parigi, tenta la carta della terapia sotto il controllo di uno psichiatra, con risultati anche in questo caso alquanto deludenti, tra sogni sempre più inquietanti e tentazioni di suicidio. Decide quindi di seguire il consiglio del medico, facendosi ricoverare in una clinica specializzata per i disturbi gravi, dove giunge alla conclusione che la causa della maggior parte dei problemi mentali della gente è la carenza di amore. Uscito dalla clinica, decide di soddisfare un curioso impulso che lo aveva assalito tempo prima, raggiungendo una località sperduta nella regione dell'Ardèche, che si rivelerà solo un'altra occasione persa. Trent’anni, analista programmatore in una società di servizi informatici, il protagonista di questo romanzo conduce un’esistenza indifferente. Il lavoro, i viaggi d’affari, le prigioni dell’amore e del sesso, l’assenza di qualsiasi sentimento che non sia di insofferenza verso se stesso, lo scivolare lento e inesorabile in uno stato di insensibilità dal quale sembra non esserci via d’uscita. In una lingua affilata e gelida, che più volte costeggia i territori di tragedie innominabili, Michel Houellebecq compone un romanzo epocale, una educazione alla non-vita, alla noia, all’indifferenza capace di segnare la generazione contemporanea come Lo straniero di Camus segnò i giovani del dopoguerra.

  TRAMA 
 Lanzarote  di Michel Houellebecq 
 Ripresa da internet e/o dalla 4° di   copertina:
 Incapace di tollerare oltre la piattezza abissale della   vita parigina, Michel Houellebecq parte per l'isola   sperduta di Lanzarote. Qui, immerso in un paesaggio   vulcanico disumano, che sembra sottolineare   l'insanabile e doloroso distacco fra uomo e natura,   incontra due ragazze tedesche e una belga, con le quali   organizza un'escursione che si trasforma in una   travolgente avventura erotica. Sesso senza freni, ansia   di fuga dal quotidiano e ricerca di un luogo dello   spirito   in grado di sanare ogni turbamento sono le   componenti di questo testo autobiografico,   accompagnato dalle fotografie scattate dallo stesso   Houellebecq.




  TRAMA
 Sottomissione - Michel Houellebecq
 Ripresa da internet e/o dalla 4° di copertina:
Francia 2022: alla fine del secondo mandato  di François Hollande, la vittoria alle elezioni  presidenziali va a favore di un partito islamico  (Fratellanza Musulmana), che riesce a battere il Front    National di Marine Le Pen al secondo turno, grazie  all'alleanza repubblicana siglata con il Partito  Socialista   Francese, l'Unione per un Movimento  Popolare e l'Unione dei Democratici e Indipendenti, i  raggruppamenti politici di socialisti, liberali e  moderati.  Il governo del nuovo presidente Mohammed  Ben   Abbes, musulmano di seconda generazione,  nomina François Bayroucome primo ministro e  impone una sorta di Sharia attenuata, cui le élite  francesi si adeguano quasi con piacere, collaborando  con il nuovo regime, deliziati non solo dall'idea di  convertirsi ma di fare un vero e proprio atto di "sottomissione" all'Islam e al suo autoritarismo rassicurante. Avviene lo stesso per il protagonista François, professore di letteratura quarantenne dalla vita amorosa disastrata, specialista e cultore di Huysmans, che per spirito di opportunismo e mancanza di fede nella religione cattolica, si converte all'Islam per proseguire la sua brillante carriera in Sorbona IV (divenuta ormai in tutto e per tutto un'università islamica finanziata dalla petromonarchia saudita) e per poter progettare un matrimonio combinato con una o più studentesse (la poliginia è stata legalizzata). A Parigi, in un indeterminato ma prossimo futuro, vive François, studioso di Huysmans, che ha scelto di dedicarsi alla carriera universitaria. Perso ormai qualsiasi entusiasmo verso l’insegnamento, la sua vita procede diligente, tranquilla e impermeabile ai grandi drammi della storia, infiammata solo da fugaci avventure con alcune studentesse, che hanno sovente la durata di un corso di studi. Ma qualcosa sta cambiando. La Francia è in piena campagna elettorale, le presidenziali vivono il loro momento cruciale. I tradizionali equilibri mutano. Nuove forze entrano in gioco, spaccano il sistema consolidato e lo fanno crollare. È un’implosione improvvisa ma senza scosse, che cresce e si sviluppa come un incubo che travolge anche François. Sottomissione è il romanzo più visionario e insieme realista di Michel Houellebecq, capace di trascinare su un terreno ambiguo e sfuggente il lettore che, come il protagonista, François, vedrà il mondo intorno a sé, improvvisamente e inesorabilmente, stravolgersi.

   TRAMA
   Serotonina di Michel Houellebecq
 Florent-Claude Labrouste è un quarantaseienne   funzionario del ministero dell'Agricoltura, vive una   relazione oramai al tramonto con una torbida donna   giapponese, più giovane di lui, con la quale condivide   un appartamento in un anonimo grattacielo alla   periferia di Parigi. 
 L'incalzante depressione induce Florent-Claude   all'assunzione in dosi sempre più intense di Captorix,   grazie al quale affronta la vita, un amore perduto che   vorrebbe ritrovare, la crisi della industria agricola   francese che non resiste alla globalizzazione, la deriva   della classe media. Una vitalità rinnovata ogni volta   grazie al Captorix, che chiede tuttavia un sacrificio,   uno   solo, che pochi uomini sarebbero disposti ad   accettare.



TRAMA
Annientare di Michel Houellebecq

Ripresa da internet e/o dalla 4° di copertina:

Bruno Juge è un politico di lungo corso, ministro dell’Economia e uno degli uomini più potenti della scena politica francese che si avvia alle prossime elezioni presidenziali. Ma è anche un uomo solo. Sua moglie lo ha tradito ed esposto a uno scandalo pubblico. Paul Raison è uno dei più stretti consiglieri di Bruno, solo come lui, separato in casa nell’indifferenza della moglie Prudence, fervente ecologista e vegana. Quando un attacco informatico diffonde in rete una serie di violenti video che colpiscono il governo e la stessa persona di Bruno Juge, Paul viene chiamato a collaborare alle indagini della Direzione generale per la sicurezza interna, che suo padre aveva diretto. Mentre difende il paese da pericolosi terroristi digitali, Paul deve affrontare anche i nodi irrisolti della sua famiglia: la fragilità dell’anziano padre, che è disposto a proteggere fino in fondo, il rapporto intenso con la sorella Cécile, contraria a ogni forma di edonismo, la distanza dal fratello minore Aurélien, un artistoide un po’ spiantato. In questa ricerca, a sorpresa, ritrova in Prudence, oltre l’apparente freddezza e distanza, un mondo segreto che ha resistito a tutto. Michel Houellebecq torna a raccontare il nostro tempo con un romanzo impetuoso e fluviale, ancorandoci alla storia di un uomo, Paul Raison, che, di fronte a una minaccia più grande di lui, tenta di ricomporre i pezzi disallineati della propria vita, e si trova a guardare a Prudence, un amore perduto eppure in qualche modo presente, come all’unica isola protetta di una civiltà in pericolo. Dando vita a una storia d’amore fra le più belle e tormentate della sua letteratura.



CENNI SULLA VITA di:
Michel Houellebecq
Ripresa da internet e/o dalla 4° di copertina: 
Michel Houellebecq ([miˈʃɛl wɛlˈbɛk]), pseudonimo di Michel Thomas (Saint-Pierre, 26 febbraio 1956), è uno scrittore, saggista, poeta, regista e sceneggiatore francese.
L'autore, spesso assimilato al movimento anglosassone detto di Anticipazione sociale, è considerato uno dei più rilevanti scrittori della letteratura francese contemporanea. Si è segnalato anche come critico letterario e per le sue prese di posizione critiche sull'Islam. I suoi libri sono tradotti in italiano da Bompiani, che ha raccolto in due volumi la sua opera omnia, e da La nave di Teseo.
  • «La totalità degli animali e la schiacciante maggioranza degli uomini vivono senza mai provare il minimo bisogno di giustificazione. Vivono perché vivono, tutto qua, è così che ragionano; poi immagino che muoiano perché muoiono, e che questo, ai loro occhi, concluda l'analisi.»

    (M. Houellebecq, Sottomissione, p. 43)

Nato nel dipartimento d'oltremare francese della Réunion, Michel Thomas è cresciuto fino a sei anni in Algeria. Suo padre, guida d'alta montagna, e sua madre, medico anestesista, si disinteressano molto presto di lui, dopo la nascita della sorellastra. I genitori lo affidano alla nonna paterna, Henriette Houellebecq, una comunista, della quale adotta il cognome. Dopo aver frequentato a Parigi il liceo Chaptal, nelle classi di preparazione per la Grande École, si iscrive alla facoltà di agraria nel 1975, dove fonda la poco fortunata rivista letteraria Karamazov, per la quale scrive qualche poesia e lavora alle riprese di un film dal titolo Cristal de souffrance.

Consegue la laurea in agraria nel 1978 con una specializzazione in «Ecologia e miglioramento dell'ambiente naturale». Subito dopo si iscrive all'École nationale supérieure Louis-Lumière, nella sezione di cinema, scegliendo l'indirizzo di riprese cinematografiche, che abbandona nel 1981. Lo stesso anno nasce suo figlio Étienne. Affronta in seguito un periodo di disoccupazione, e un divorzio che gli provoca una forte depressione. Inizia a lavorare come informatico nel 1983 alla Unilog (società informatica poi acquisita dalla Logica), dove resterà tre anni, periodo che diventerà poi fonte di ispirazione per Estensione del dominio della lotta, il suo primo romanzo pubblicato nel 1994. In seguito passa a lavorare all'Assemblée Nationale.
Verso la metà degli anni ottanta inizia a frequentare ambienti letterari parigini, pubblica le prime poesie e collabora con varie riviste. Le sue due prime raccolte di poesie, edite nel 1991, passano inosservate. In esse sono già percepibili i temi che verranno trattati in seguito, ossia la solitudine esistenziale e la denuncia del liberalismo e del capitalismo, all'opera fin nell'intimità degli individui:
  • «In situazione economica perfettamente liberale, c'è chi accumula fortune considerevoli; altri marciscono nella disoccupazione e nella miseria. In situazione sessuale perfettamente liberale, c'è chi ha una vita erotica varia ed eccitante; altri sono ridotti alla masturbazione e alla solitudine. Il liberalismo economico è l'estensione del dominio della lotta, la sua estensione a tutte le età della vita e a tutte le classi sociali. Ugualmente, il liberalismo sessuale è l'estensione del dominio della lotta a tutte le età della vita e a tutte le classi sociali. Sul piano economico, Raphaël Tisserand appartiene al clan dei vincitori; sul piano sessuale, a quello dei vinti. Certi guadagnano su entrambi i tavoli; altri, su entrambi perdono. Le imprese si contendono certi giovani diplomati; le donne si contendono certi giovani; gli uomini si contendono certe giovani; il problema e l'agitazione sono considerevoli.»

    (da Estensione del dominio della lotta)

Sempre nel 1991 pubblica un saggio su Lovecraft. Estensione del dominio della lotta, suo
primo romanzo, viene pubblicato da Maurice Nadeau nel 1994 dopo essere stato rifiutato da parecchi editori. Esso ha collocato Houellebecq a capo di quella generazione di scrittori concentrati sulla miseria affettiva dell'uomo contemporaneo. Senza promozione né pubblicità, il romanzo si diffuse tramite il passaparola. Ne è stato tratto un film per il cinema francese da Philippe Harel nel 1999, e uno per la televisione danese da Jens Albinus nel 2002.
Michel Houellebecq (2008) Dopo la pubblicazione di Le particelle elementari (1998), il romanzo successivo, che lo fa conoscere in Francia e nel mondo, nascono forti polemiche sui media legate all'esclusione del suo autore dalla rivista letteraria Perpendiculaire, della quale faceva parte, a causa di "idee ambigue". La notorietà dell'autore, che replica senza peli sulla lingua su Le Monde, trae ovviamente vantaggio da tutta questa pubblicità. Les particules élémentaires attacca (simbolicamente, ma al contempo nominandolo) lo scrittore Philippe Sollers. Il libro otterrà il Premio novembre, assegnato da una giuria della quale fa parte lo stesso Philippe Sollers, il quale testimonierà a favore di Houellebecq nel processo generato dalle dichiarazioni di Houellebecq sull'islam. Sempre nel 1998 riceve dal Ministero della cultura francese il Grand Prix national des lettres.
Houellebecq ha condiviso con il suo traduttore Frank Wynne il premio IMPAC 2002 per Atomised, la traduzione di Les particules élémentairesLe particelle elementari è generalmente considerato il suo testo più importante (attualmente tradotto in più di 25 paesi), premiato tra l'altro come migliore libro dell'anno dalla rivista francese Lire. Nel 2006 da Le particelle elementari è tratto il film tedesco Elementarteilchen, diretto da Oskar Roehler e che partecipa alla Berlinale, vincendo un Orso d'argento per il miglior attore protagonista.

Nel 2000 Houellebecq ha firmato i testi dell'album Présence humaine, su musiche di Bertrand Burgalat, vicini allo stile delle sue poesieː nell'album, che ha anche interpretato in concerto, sono presenti sia delle parti cantate che delle parti parlate. Il disco è uscito presso Tricatel, la casa discografica creata da Burgalat. Houellebecq attribuisce una pari importanza alla sua opera di saggista. Ha scritto su Les InrockuptiblesPerpendiculaireL'Atelier du RomanImmédiatement, oltre che sulla stampa internazionale. Nel 2001 lo scrittore francese viene processato per islamofobia a causa di alcune sue prese di posizione sulla religione musulmana. Vince la causa, ma poi lascia la Francia. Dopo aver vissuto per anni in Irlanda, Houellebecq si è in seguito trasferito in Spagna.
Nel 2004 Houellebecq è passato dal suo vecchio editore Flammarion alle edizioni Fayard, del potente gruppo Lagardère, per una cifra insolita per le edizioni francesi e l'assicurazione che il suo romanzo venga portato sul grande schermo. Alla ripresa letteraria del settembre 2005, ha occupato, con il suo romanzo La possibilità di un'isola, la gran parte delle pagine culturali dei media, mettendo in ombra gli altri 600 libri presentati. Ciò nonostante le vendite sono state inferiori al previsto (300.000 copie vendute contro le 400.000 attese). Dal romanzo lo stesso Houellebecq ha tratto un film, che non è stato distribuito in Italia, uscito nelle sale francesi nel 2008, senza riscuotere successo.
Michel Houellebecq, che si è risposato, dopo aver vissuto in Irlanda per parecchi anni si è trasferito in Spagna, all'interno del Parco naturale Cabo de Gata-Nijar, per poi tornare a vivere in Francia nel 2012. Nel 2010 pubblica il romanzo La carta e il territorio, edito in Italia da Bompiani, che vince il massimo premio letterario francese, il Goncourt. Nel 2015 è la volta di Sottomissione, la cui edizione italiana è ancora una volta di Bompiani. Nel 2019 è invece la volta di Serotonina, pubblicato in Italia da La Nave di Teseo. Riceve il premio internazionale alla carriera in occasione dei Premi Flaiano 2021.  Con la casa editrice – La Nave di Teseo – in Italia, il 07 gennaio 2022, esce con il romanzo  - Annientare – 

 

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