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sabato 14 settembre 2019

Info Box ..... Prossimamente - Tahar Ben Jelloun Amori Stregati



Info Box ..... Prossimamente

... L'amore e il sesso sono i più grandi incantesimi del mondo!

<<Ci si aspetta sempre la vittoria della giustizia sull’ ingiustizia, della virtù sul vizio, dell’ onesta sugli intrallazzi, dell’integrità sulla corruzione, in breve del bene sul male. Sarebbe troppo bello. Questa visione del mondo è comoda; ci evita di affrontare la bassezza, la falsità e la mancanza di dignità degli esseri umani ...>>.  Testo tratto da Pagina 184 dal “Usurpazione” Parte terza del libro di

Amori Stregati

A giorni per Voi la
Recensione – Opinione




Ringrazio Rai Cultura e Letteratura per aver accettato e postato la mia Recensione 
su Tahar Ben Jelloun Amori Stregati
Grazie Luigia Chianese Books Review Blogger Blog Libri e Opinioni

 

 

 CENNI SULLA VITA di:

TaharBen Jelloun
Ripresa da internet e dalla 4° di copertina
Nascita1 dicembre 1944 (età 74 anni), 
Fes, Marocco
GenitoriLalla Fatma
PremiPremio Goncourt
International IMPAC Dublin Literary Award
CandidatureNeustadt International 
Prize for Literature
IstruzioneSchool Regnault
Università Mohammed V

TaharBen Jelloun è nato a Fès (Marocco) nel 1944, vive a Parigi. Poeta, romanziere e giornalista, ha vinto il Premio Goncourt nel 1987. È noto in Italia per i suoi numerosi libri, tra cui Creatura di sabbia (1987), L’amicizia (1994), Corrotto (1994), L’ultimo amore è sempre il primo? (1995), Nadia (1996), Il razzismo spiegato a mia figlia (1998), L’estrema solitudine (1999), L’albergo dei poveri (1999), La scuola o la scarpa (2000), Il libro del buio (2001, vincitore dell’International IMPAC Dublin Literary Award 2004), L’Islam spiegato ai nostri figli (2001, ripubblicato nel 2010 in una nuova edizione accresciuta), Jenin (2002), Amori stregati (2003), L’ultimo amico (2004), “La fatalità della bellezza”, in Notte senza fine. Amore, tradimento, incesto con Amin Maalouf e Hanif Kureishi (2004), Non capisco il mondo arabo (2006), Partire (2007), L’uomo che amava troppo le donne (2010), La rivoluzione dei gelsomini (2011), Fuoco (2012), L’ablazione (2014), È questo l’Islam che fa paura (2015), Racconti coranici (2015). Presso La nave di Teseo sono usciti Matrimonio di piacere (2016), Il terrorismo spiegato ai nostri figli (2017), la nuova edizione di Il razzismo spiegato a mia figlia (2018) ed è in corso di pubblicazione nei Delfini tutta la sua opera narrativa.

Traduttore: Anna Maria Lorusso
Editore: Bompiani

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Info Box ..... Prossimamente

L'amore e il sesso sono i più grandi incantesimi del mondo!
<< Io non ho bisogno di denaro. Ho bisogno di sentimenti, di parole scelte sapientemente, di fiori detti pensieri, di rose dette presenze, di sogni che abitino gli alberi, di canzoni che facciano danzare le statue, di stelle che mormorino all'orecchio degli amanti. Ho bisogno di poesia, questa magia che brucia la pesantezza delle parole, che risveglia le emozioni e dà colori nuovi.>>.
Testo tratto dal racconto "Seduzione" (pagina 111- Parte Seconda, Amori Contrariati)  inserito nella raccolta del libro di
Amori Stregati
A giorni per Voi la
Recensione – Opinione





TRAMA
Amori Stregati
di

Ripresa  dalla 4° di copertina:

Storie di passioni e di perdizione, di amori destinati a durare per sempre e di incontri fugaci, di erotismo e di pure idealità romantiche, di misantropi, scienziati, profeti e angeli.
Tahar Ben Jelloun, attingendo alle mille fonti dell'immaginario favolistico e delle tradizioni magiche del mitico Oriente, tratteggia in questi racconti l'universo del sentimento amoroso, e lo declina nelle sue molteplici e spesso impreviste forme, nella consapevolezza, ora divertita ora malinconica, che l'amore e il sesso sono i più grandi incantesimi del mondo, veicolo e luogo di supremi misteri, di pulsioni incontrollabili, di fascinazioni uniche e irripetibili: come la natura umana.
Traduttore: Anna Maria Lorusso
Editore: Bompiani

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lunedì 29 ottobre 2018

Massimo Piccolo - Estelle Storia di una principessa e di un suonatore di accordìon

Massimo Piccolo 


Estelle
Storia di una principessa e di 
un suonatore di accordìon

Recensione  - Opinione 
di Luigia Chianese
Mugnano di Napoli (Na)
Il 23-28 ottobre 2018 

La stesura di questa Recensione – Opinione avviene in due tempi.
La 1° alla fine della lettura del romanzo e la 2°, che la integra, dopo aver partecipato alla presentazione del romanzo Estelle ..., con l’autore Massimo Piccolo, presso la libreria L’ Acrobata, in Mugnano di Napoli (Na) il giorno sabato 27 ottobre 2018; tappa all’ interno di un booktour di 30 date, secondo l’ autore, accuratamente selezionate.  A presentare l’opera e l’ autore, Agnese Palumbo, scrittrice. (Agnese Palumbo nella foto successiva).

Ciò che mi ha colpito, nella presentazione della scrittrice Agnese Palumbo, è stato il “doppio contrastante” del romanzo: la luce e le mura, il montblanc: duro e dolce nel medesimo tempo, e la magia di Juan contrapposta alla magia vera che generano le persone con l’ amore. Fiaba e realtà che si fondono.  Per me invece, ci sono precise zone di demarcazione tra favola-realtà-favola. Sono tre tempi di una sola partitura, ma ne parlerò più avanti.

Premesso che adoro i libri al di sotto delle 300 pagine, questo è appena di 80; su questo punto, l’ autore si è espresso, sottolineando una cosa importante, a lui non piacciono le descrizioni forzate ed eccessive, che riempiono le pagine, senza scopo. Per questo, per noi, (devo dire sotto mia richiesta) ha letto un brano, alle pagine 65-66, l’unico brano che eccede nelle descrizioni ma con un fine metaforico. (A voi la scoperta, non desidero anticipare troppo). 
Sempre su questo punto, la brevità della storia, Massimo Piccolo ha messo in evidenza che gli è stato chiesto di passare da circa 90.000 battute a almeno 240.000 per rendere il testo più “appetibile alle vendite”, ma, fortunatamente, il nostro autore, ha “tenuto il punto” ed abbiamo una bellissima favola-non favola di 80 pagine.


L’ autore sostiene che il suo romanzo, il suo primo romanzo, è un romanzo di letteratura, se pur favola–non favola, nettamente diverso, dal romanzo di genere che sta dilagando negli ultimi anni. Su questo mi trova d'accordo con lui, anzi condivido pienamente la sua puntualizzazione che la storia funzioni ugualmente anche senza la struttura della favola perché la scrittura e la storia hanno la medesima importanza. E su questo punto è scattata, durante la piacevole serata,  un’altra mia domanda, riferita ad un momento preciso della storia che si svolge a pagina 73: <<ci sarà un sequel>>? Massimo ha risposto che questo particolare gli era stato fatto già notare, ma nonostante ci sia un passo che porterebbe suggerirlo, non è stata sua intenzione aggiungere “quel particolare” per un sequel; ma non amando troppo i sequel si è mostrato un po' indeciso nella risposta. Attenderemo, i posteri lo sapranno!  

Secondo me, Estelle, è una bellissima favola–non favola, ed è una favola contemporanea, almeno fino a pagina 56; poi inizia la realtà per terminare di nuovo in una favola. (Ecco i tre tempi che ho notato). Ho posto questa domanda all’ autore, dello “stop alla favola”, e, in parte, è stato confermato; aggiungendo che “il doppio registro”, da lui utilizzato, favola–non favola, è stato decisamente voluto.

Le favole, però, sono destinate ai fanciulli, con il relativo insegnamento pedagogico, ma questa storia a me sembra adatta sia ai ragazzi/adolescenti che agli adulti; anche per questo la considero una non favola. Non a caso la responsabile della libreria L’ Acrobata, in uno dei suoi interventi, ha messo in evidenza, che nel quadro generale del romanzo, si può notare l’ atteggiamento di iperprotettività del genitore nei confronti della figlia, e questo romanzo può mettere in luce questo comportamento non  innocuo proprio agli adulti.

Tornando alla mia Recensione – Opinione posso dire che quest’ opera, pur avendo la classica struttura della favola, già dal suo incipit  ... Tanto tempo fa ... ha qualcosa di meno standard rispetto alle classiche favole, altro motivo per definirla anche non favola.
Prima di iniziare il racconto, dopo l’ indice,  l’ autore ha riportato un’affermazione di Katy Perry che dice :          <<Non ho bisogno del principe azzurro per avere il mio lieto fine>>. Questa frase non è messa per bellezza, e nella storia si scoprirà il perché nell' autodeterminazione della protagonista.
Nelle favole, abbiamo il buono, il cattivo, la difficoltà, il sacrificio, la ricerca della libertà, l’amore vero,  il superamento della difficoltà, con l’immancabile sconfitta o conversione del cattivo.
Qui, invece, non abbiamo il classico bianco o nero ma abbiamo più colori. Il troppo amore del re padre, Gustav IV, ad esempio, non è una vera e propria difficoltà è solo una delle manifestazioni dell’amore, pagina 12 <<...e appena il sonno l’abbracciava, il re, seduto sulla poltrona accanto, le dava un’ultima carezza, ...>> che, nel caso di questo padre, si trasforma in eccesso di protezione e controllo, pagina 11 <<niente di più, amore mio, ti giuro. Niente di più, parola di re>>.

La protagonista, Estelle, anche se per il suo bene, dal padre, è stata messa in condizione di conoscere il mondo ma velato, e pur non sapendosi misurare con le infinite possibilità dell’ esistenza umana, supererà i “muri” dei “tessuti di seta”  e salterà verso la sua libertà come i “fringuelli di Giava” !
Gli altri personaggi, invece,  hanno varie sfumature che non sono ne positivi né negativi, tipico delle favole, ma sono reali armonie di differenze. Lo si noterà nel principe Ileardo di Hardangerfjord pieno di irrequietezza; Juan, un suonatore di accordìon (una specie di fisarmonica) e nel simpatico Petrov, colui che, più di tutti, riporta la favola alla non favola, sopratutto con la metafora della candela che ritroviamo nelle pagine 60-61. (è il mio personaggio preferito). Tutto ciò  rende realistico e attuale questo testo; perché la vita non è come nelle favole di due colori, ma è un arcobaleno di meraviglie. Personaggi nuovi e avvincenti, abbuffate di montblanc con situazioni sfiziose e magiche, con lieto e non lieto fine che si chiama vita!
L.Ch.


Massimo Piccolo - Estelle.
Storia di una principessa e di un suonatore di accordìon
TRAMA

(Ripresa da vari siti internet):La principessa e futura regina Estelle, figlia del re Gustav IV e Alessaija, sembra aver ereditato dalla madre non solo la straordinaria grazia e bellezza, ma anche una terribile e, forse letale, avversione alla luce del sole. Vinto dalla paura, per l'amore incondizionato che prova per lei, il Re padre trasforma il castello, e l'immenso giardino, in un posto dove il sole non potrà affacciarsi in nessun modo, e, se la figlia sarà costretta a vivere tutta la vita esclusa dal mondo, farà in modo che tutto il mondo possa passare nel suo castello per allietare le continue feste organizzate per la sua bambina. E tutto sembra procedere secondo i suoi piani, fino a quando al castello, in occasione della giostra indetta per dare uno sposo alla sua unica figlia, non capiteranno il principe Ileardo di Hardangerfjord e Juan, un suonatore di accordìon.

Massimo Piccolo 
Vita

(Notizie riprese da vari siti internet)Massimo Piccolo, ex giornalista, fotografo e autore, è nato a Pomigliano D’Arco intorno agli anni ’70. Ha proposto uno short movie dal titolo “Dolly” e il docufilm “Gli anni del Bronx”.  Il suo debutto cinematografico “Assolo” è stato recensito da Anselma Dell’Olio a “Il cinematografo” su Rai 1 e dalla storica rivista di settore Ciak. È poi approdato all’Ischia Global Film e Music Festival e all’interno del programma Sottovoce di Gigi Marzullo in una puntata monografica dedicata all’autore. Si è dedicato alla storia gastronomica partenopea con il libro “90 passi nella gastronomia napoletana”, ha scritto e diretto monologhi teatrali tra i quali “Luna di seta” e i testi per un cd Jazz, orchestrato e arrangiato dal maestro Riccardo Biseo.



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giovedì 27 settembre 2018

Lilia Carlota Lorenzo - Il Cappotto della Macellaia

Lilia Carlotta Lorenzo
Il Cappotto della Macellaia


Recensione - Opinione di

Luigia Chianese Books Review Blogger

Blog Libri e Opinioni

@LibrieOpinioni 

Mugnano di Napoli (Na) 
martedì 06 Luglio 2016
 
Magnifico, divertente, simpatico, curioso, appassionante, leggero e soprattutto scritto bene, con un linguaggio sciolto e veloce! Sembrano tanti "Capitoli Rosa" di un "Rapporto di Polizia di Provincia". Tutto ben studiato e organizzato è uno spettacolare romanzo che vira dal giallo al thriller con un piccolissimo velo di horror; un bel mistero molto ben confezionato! Tutti i personaggi sono "Prime Donne" cosa rara per un romanzo! Questo libro potrebbe tranquillamente diventare una commedia cinematografica di alto livello magari girato in stile Tarantino! Piacevole da leggere, sicuramente sorprenderà e non potrà deludere! Consigliatissimo! Il mio voto da 1 a 5 libri è di 3 libri! L.Ch. 📚📚📚🕮🕮


TRAMA

Il Cappotto della Macellaia

Di Lilia Carlotta Lorenzo 

Ripresa da internet e/o dalla 4° di copertina:
Palo Santo, un paese apparentemente innocuo della pampa argentina. Duecentosette abitanti, tutti si conoscono tra loro. I pettegolezzi corrono più veloci dell'incessante vento che annuncia l'arrivo della tormenta. Mentre la sarta continua a cucire e scucire il cappotto per la figlia della macellaia, che a forza di ingozzarsi di paste con la panna non fa che ingrassare, si consuma un insolito e inquietante omicidio e una serie di fatti strani cominciano ad accadere. Quale orribile scena ha visto il bambino della sarta nella cucina della bellissima merciaia Solimana al punto di scappare terrorizzato ogni volta che la vede? Perché lei attira gli uomini del paese a casa sua? E che inconfessabile segreto custodisce Marcantonia, la sorella ritardata di Solimana? Ne sa qualcosa la bizzarra telefonista, che non si fa vedere da nessuno, ma ascolta le telefonate di tutti annotandole in un quaderno. E ancora di più ne sa Zotikos, immigrato greco in pensione, che dietro la toppa della sua porta tiene sott'occhio l'intero paese... Lilia Carlota Lorenzo porta in Italia il carattere più autentico dell'America Latina. Fonde le atmosfere magiche e i colori di Gabriel García Márquez e la passione malinconica del tango di Gardel per creare una propria voce: ironica, indolente, sboccata e sanguigna. Ci regala personaggi dalla scorza durissima, situazioni crude e surreali che ricordano quelle dei film dei fratelli Coen e ci fa sentire come gli abitanti di Palo Santo...



CENNI SULLA VITA di:

Lilia Carlotta Lorenzo 

Ripresa da internet e/o dalla 4° di copertina:
Mi chiamo Lilia Carlota Lorenzo,  sono argentina. 
Ho una laurea in architettura che mi è servita solo per fare bella figura. Adoro l’ozio, ma non è colpa mia se sono nata in Sudamerica. Nella mia vita ho cambiato trentatré indirizzi, fatto i mestieri più disparati, vissuto in alberghi di lusso, topaie di infima categoria, belle case borghesi. Ho frequentato gli indios del Chaco ma anche gli smorfiosi radical chic europei. Questo mi ha molto arricchita. Adesso non esco più di casa, e ho solo amici virtuali. Di tutti i mestieri che ho fatto, scrivere è senza dubbio il più divertente: niente male come compagno della vecchiaia che si avvicina.

Editore  :  Mondadori (10 maggio 2016)
Lingua  :  Italiano
Copertina flessibile  :  231 pagine

EtichettaGenere: Mistero  Giallo  Thriller  Horror Letteratura Romanzo








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