martedì 22 dicembre 2020

ROBERTO COTRONEO - L’ ETÀ PERFETTA

ROBERTO COTRONEO
L’ ETÀ  PERFETTA


Recensione – Opinione di
Mugnano di Napoli - 10. ottobre. 2020

 

… Soffiate sul mio giardino
Esalino i suoi aromi …


Sullo sfondo del Canto dei Cantici, libro della Bibbia, antico Testamento, si sviluppa magistralmente una storia basata su un triangolo d’amore e passione: due sorelle  e un professore. Tre personaggi sviluppati nel racconto in ogni direzione, nel loro interiore e nella società, ( Dopoguerra Sicilia) una descrizione raffinata, seducente e molto realistica.  Le differenze di età,  le passioni, il dolore, lo scandalo, nella piccola cittadina Sicula, le convenzioni tutte che vengono distrutte e ribaltate con il cuore e la ragione che innescano una lotta senza fine dentro ogni singolo personaggio di questa triade. Le dicerie sono tra i punti focali del testo, senza di esse non si andrebbe avanti, senza di esse la storia non avrebbe importanza perché è la rottura degli schemi tradizionali di vita che rende avvincente questo romanzo, non è mai tedioso e non scende mai nel volgare è un erotismo leggero, sensuale ed estremamente elegante. L.Ch.


Note:
Non so Voi ma io una rilettura del 
“Canto dei Cantici” l’ho fatta …
Pubblico i versi:


Canto dei Cantici - 1

1Cantico dei Cantici, di Salomone.
2Mi baci con i baci della sua bocca!
Sì, migliore del vino è il tuo amore.
3Inebrianti sono i tuoi profumi per la fragranza,
aroma che si spande è il tuo nome:
per questo le ragazze di te si innamorano.
4Trascinami con te, corriamo!
M’introduca il re nelle sue stanze:
gioiremo e ci rallegreremo di te,
ricorderemo il tuo amore più del vino.
A ragione di te ci si innamora!
5Bruna sono ma bella,
o figlie di Gerusalemme,
come le tende di Kedar,
come le cortine di Salomone.
6Non state a guardare se sono bruna,
perché il sole mi ha abbronzato.
I figli di mia madre si sono sdegnati con me:
mi hanno messo a guardia delle vigne;
la mia vigna, la mia, non l’ho custodita.
7Dimmi, o amore dell’anima mia,
dove vai a pascolare le greggi,
dove le fai riposare al meriggio,
perché io non debba vagare
dietro le greggi dei tuoi compagni?
8Se non lo sai tu, bellissima tra le donne,
segui le orme del gregge
e pascola le tue caprette
presso gli accampamenti dei pastori.
9Alla puledra del cocchio del faraone
io ti assomiglio, amica mia.
10Belle sono le tue guance fra gli orecchini,
il tuo collo tra i fili di perle.
11Faremo per te orecchini d’oro,
con grani d’argento.
12Mentre il re è sul suo divano,
il mio nardo effonde il suo profumo.
13L’amato mio è per me un sacchetto di mirra,
passa la notte tra i miei seni.
14L’amato mio è per me un grappolo di cipro
nelle vigne di Engàddi.
15Quanto sei bella, amata mia, quanto sei bella!
Gli occhi tuoi sono colombe.
16Come sei bello, amato mio, quanto grazioso!
Erba verde è il nostro letto,
17di cedro sono le travi della nostra casa,
di cipresso il nostro soffitto.
2Mi baci con i baci della sua bocca!
Sì, migliore del vino è il tuo amore.
3Inebrianti sono i tuoi profumi per la fragranza,
aroma che si spande è il tuo nome:
per questo le ragazze di te si innamorano.
4Trascinami con te, corriamo!
M’introduca il re nelle sue stanze:
gioiremo e ci rallegreremo di te,
ricorderemo il tuo amore più del vino.
A ragione di te ci si innamora!
5Bruna sono ma bella,
o figlie di Gerusalemme,
come le tende di Kedar,
come le cortine di Salomone.
6Non state a guardare se sono bruna,
perché il sole mi ha abbronzato.
I figli di mia madre si sono sdegnati con me:
mi hanno messo a guardia delle vigne;
la mia vigna, la mia, non l’ho custodita.
7Dimmi, o amore dell’anima mia,
dove vai a pascolare le greggi,
dove le fai riposare al meriggio,
perché io non debba vagare
dietro le greggi dei tuoi compagni?
8Se non lo sai tu, bellissima tra le donne,
segui le orme del gregge
e pascola le tue caprette
presso gli accampamenti dei pastori.
9Alla puledra del cocchio del faraone
io ti assomiglio, amica mia.
10Belle sono le tue guance fra gli orecchini,
il tuo collo tra i fili di perle.
11Faremo per te orecchini d’oro,
con grani d’argento.
12Mentre il re è sul suo divano,
il mio nardo effonde il suo profumo.
13L’amato mio è per me un sacchetto di mirra,
passa la notte tra i miei seni.
14L’amato mio è per me un grappolo di cipro
nelle vigne di Engàddi.
15Quanto sei bella, amata mia, quanto sei bella!
Gli occhi tuoi sono colombe.
16Come sei bello, amato mio, quanto grazioso!
Erba verde è il nostro letto,
17di cedro sono le travi della nostra casa,
di cipresso il nostro soffitto.

Canto dei Cantici - 2

1Io sono un narciso della pianura di Saron,
un giglio delle valli.
2Come un giglio fra i rovi,
così l’amica mia tra le ragazze.
3Come un melo tra gli alberi del bosco,
così l’amato mio tra i giovani.
Alla sua ombra desiderata mi siedo,
è dolce il suo frutto al mio palato.
4Mi ha introdotto nella cella del vino
e il suo vessillo su di me è amore.
5Sostenetemi con focacce d’uva passa,
rinfrancatemi con mele,
perché io sono malata d’amore.
6La sua sinistra è sotto il mio capo
e la sua destra mi abbraccia.
7Io vi scongiuro, figlie di Gerusalemme,
per le gazzelle o per le cerve dei campi:
non destate, non scuotete dal sonno l’amore,
finché non lo desideri.
8Una voce! L’amato mio!
Eccolo, viene
saltando per i monti,
balzando per le colline.
9L’amato mio somiglia a una gazzella
o ad un cerbiatto.
Eccolo, egli sta
dietro il nostro muro;
guarda dalla finestra,
spia dalle inferriate.
10Ora l’amato mio prende a dirmi:
«Àlzati, amica mia,
mia bella, e vieni, presto!
11Perché, ecco, l’inverno è passato,
è cessata la pioggia, se n’è andata;
12i fiori sono apparsi nei campi,
il tempo del canto è tornato
e la voce della tortora ancora si fa sentire
nella nostra campagna.
13Il fico sta maturando i primi frutti
e le viti in fiore spandono profumo.
Àlzati, amica mia,
mia bella, e vieni, presto!
14O mia colomba,
che stai nelle fenditure della roccia,
nei nascondigli dei dirupi,
mostrami il tuo viso,
fammi sentire la tua voce,
perché la tua voce è soave,
il tuo viso è incantevole».
15Prendeteci le volpi,
le volpi piccoline
che devastano le vigne:
le nostre vigne sono in fiore.
16Il mio amato è mio e io sono sua;
egli pascola fra i gigli.
17Prima che spiri la brezza del giorno
e si allunghino le ombre,
ritorna, amato mio,
simile a gazzella
o a cerbiatto,
sopra i monti degli aromi.
un giglio delle valli.
2Come un giglio fra i rovi,
così l’amica mia tra le ragazze.
3Come un melo tra gli alberi del bosco,
così l’amato mio tra i giovani.
Alla sua ombra desiderata mi siedo,
è dolce il suo frutto al mio palato.
4Mi ha introdotto nella cella del vino
e il suo vessillo su di me è amore.
5Sostenetemi con focacce d’uva passa,
rinfrancatemi con mele,
perché io sono malata d’amore.
6La sua sinistra è sotto il mio capo
e la sua destra mi abbraccia.
7Io vi scongiuro, figlie di Gerusalemme,
per le gazzelle o per le cerve dei campi:
non destate, non scuotete dal sonno l’amore,
finché non lo desideri.
8Una voce! L’amato mio!
Eccolo, viene
saltando per i monti,
balzando per le colline.
9L’amato mio somiglia a una gazzella
o ad un cerbiatto.
Eccolo, egli sta
dietro il nostro muro;
guarda dalla finestra,
spia dalle inferriate.
10Ora l’amato mio prende a dirmi:
«Àlzati, amica mia,
mia bella, e vieni, presto!
11Perché, ecco, l’inverno è passato,
è cessata la pioggia, se n’è andata;
12i fiori sono apparsi nei campi,
il tempo del canto è tornato
e la voce della tortora ancora si fa sentire
nella nostra campagna.
13Il fico sta maturando i primi frutti
e le viti in fiore spandono profumo.
Àlzati, amica mia,
mia bella, e vieni, presto!
14O mia colomba,
che stai nelle fenditure della roccia,
nei nascondigli dei dirupi,
mostrami il tuo viso,
fammi sentire la tua voce,
perché la tua voce è soave,
il tuo viso è incantevole».
15Prendeteci le volpi,
le volpi piccoline
che devastano le vigne:
le nostre vigne sono in fiore.
16Il mio amato è mio e io sono sua;
egli pascola fra i gigli.
17Prima che spiri la brezza del giorno
e si allunghino le ombre,
ritorna, amato mio,
simile a gazzella
o a cerbiatto,
sopra i monti degli aromi.

Canto dei Cantici - 3

1Sul mio letto, lungo la notte, ho cercato
l’amore dell’anima mia;
l’ho cercato, ma non l’ho trovato.
2Mi alzerò e farò il giro della città
per le strade e per le piazze;
voglio cercare l’amore dell’anima mia.
L’ho cercato, ma non l’ho trovato.
3Mi hanno incontrata le guardie che fanno la ronda in città:
«Avete visto l’amore dell’anima mia?».
4Da poco le avevo oltrepassate,
quando trovai l’amore dell’anima mia.
Lo strinsi forte e non lo lascerò,
finché non l’abbia condotto nella casa di mia madre,
nella stanza di colei che mi ha concepito.
5Io vi scongiuro, figlie di Gerusalemme,
per le gazzelle o per le cerve dei campi:
non destate, non scuotete dal sonno l’amore,
finché non lo desideri.
6Chi sta salendo dal deserto
come una colonna di fumo,
esalando profumo di mirra e d’incenso
e d’ogni polvere di mercanti?
7Ecco, la lettiga di Salomone:
sessanta uomini prodi le stanno intorno,
tra i più valorosi d’Israele.
8Tutti sanno maneggiare la spada,
esperti nella guerra;
ognuno porta la spada al fianco
contro il terrore della notte.
9Un baldacchino si è fatto il re Salomone
con legno del Libano.
10Le sue colonne le ha fatte d’argento,
d’oro la sua spalliera;
il suo seggio è di porpora,
il suo interno è un ricamo d’amore
delle figlie di Gerusalemme.
11Uscite, figlie di Sion,
guardate il re Salomone
con la corona di cui lo cinse sua madre
nel giorno delle sue nozze,
giorno di letizia del suo cuore.
l’amore dell’anima mia;
l’ho cercato, ma non l’ho trovato.
2Mi alzerò e farò il giro della città
per le strade e per le piazze;
voglio cercare l’amore dell’anima mia.
L’ho cercato, ma non l’ho trovato.
3Mi hanno incontrata le guardie che fanno la ronda in città:
«Avete visto l’amore dell’anima mia?».
4Da poco le avevo oltrepassate,
quando trovai l’amore dell’anima mia.
Lo strinsi forte e non lo lascerò,
finché non l’abbia condotto nella casa di mia madre,
nella stanza di colei che mi ha concepito.
5Io vi scongiuro, figlie di Gerusalemme,
per le gazzelle o per le cerve dei campi:
non destate, non scuotete dal sonno l’amore,
finché non lo desideri.
6Chi sta salendo dal deserto
come una colonna di fumo,
esalando profumo di mirra e d’incenso
e d’ogni polvere di mercanti?
7Ecco, la lettiga di Salomone:
sessanta uomini prodi le stanno intorno,
tra i più valorosi d’Israele.
8Tutti sanno maneggiare la spada,
esperti nella guerra;
ognuno porta la spada al fianco
contro il terrore della notte.
9Un baldacchino si è fatto il re Salomone
con legno del Libano.
10Le sue colonne le ha fatte d’argento,
d’oro la sua spalliera;
il suo seggio è di porpora,
il suo interno è un ricamo d’amore
delle figlie di Gerusalemme.
11Uscite, figlie di Sion,
guardate il re Salomone
con la corona di cui lo cinse sua madre
nel giorno delle sue nozze,
giorno di letizia del suo cuore.

Canto dei Cantici - 4

1Quanto sei bella, amata mia, quanto sei bella!
Gli occhi tuoi sono colombe,
dietro il tuo velo.
Le tue chiome sono come un gregge di capre,
che scendono dal monte Gàlaad.
2I tuoi denti come un gregge di pecore tosate,
che risalgono dal bagno;
tutte hanno gemelli,
nessuna di loro è senza figli.
3Come nastro di porpora le tue labbra,
la tua bocca è piena di fascino;
come spicchio di melagrana è la tua tempia
dietro il tuo velo.
4Il tuo collo è come la torre di Davide,
costruita a strati.
Mille scudi vi sono appesi,
tutte armature di eroi.
5I tuoi seni sono come due cerbiatti,
gemelli di una gazzella,
che pascolano tra i gigli.
6Prima che spiri la brezza del giorno
e si allunghino le ombre,
me ne andrò sul monte della mirra
e sul colle dell’incenso.
7Tutta bella sei tu, amata mia,
e in te non vi è difetto.
8Vieni dal Libano, o sposa,
vieni dal Libano, vieni!
Scendi dalla vetta dell’Amana,
dalla cima del Senir e dell’Ermon,
dalle spelonche dei leoni,
dai monti dei leopardi.
9Tu mi hai rapito il cuore,
sorella mia, mia sposa,
tu mi hai rapito il cuore
con un solo tuo sguardo,
con una perla sola della tua collana!
10Quanto è soave il tuo amore,
sorella mia, mia sposa,
quanto più inebriante del vino è il tuo amore,
e il profumo dei tuoi unguenti, più di ogni balsamo.
11Le tue labbra stillano nettare, o sposa,
c’è miele e latte sotto la tua lingua
e il profumo delle tue vesti è come quello del Libano.
12Giardino chiuso tu sei,
sorella mia, mia sposa,
sorgente chiusa, fontana sigillata.
13I tuoi germogli sono un paradiso di melagrane,
con i frutti più squisiti,
alberi di cipro e nardo,
14nardo e zafferano, cannella e cinnamòmo,
con ogni specie di alberi d’incenso,
mirra e àloe,
con tutti gli aromi migliori.
15Fontana che irrora i giardini,
pozzo d’acque vive
che sgorgano dal Libano.
16Àlzati, vento del settentrione, vieni,
vieni vento del meridione,
soffia nel mio giardino,
si effondano i suoi aromi.
Venga l’amato mio nel suo giardino
e ne mangi i frutti squisiti.
Gli occhi tuoi sono colombe,
dietro il tuo velo.
Le tue chiome sono come un gregge di capre,
che scendono dal monte Gàlaad.
2I tuoi denti come un gregge di pecore tosate,
che risalgono dal bagno;
tutte hanno gemelli,
nessuna di loro è senza figli.
3Come nastro di porpora le tue labbra,
la tua bocca è piena di fascino;
come spicchio di melagrana è la tua tempia
dietro il tuo velo.
4Il tuo collo è come la torre di Davide,
costruita a strati.
Mille scudi vi sono appesi,
tutte armature di eroi.
5I tuoi seni sono come due cerbiatti,
gemelli di una gazzella,
che pascolano tra i gigli.
6Prima che spiri la brezza del giorno
e si allunghino le ombre,
me ne andrò sul monte della mirra
e sul colle dell’incenso.
7Tutta bella sei tu, amata mia,
e in te non vi è difetto.
8Vieni dal Libano, o sposa,
vieni dal Libano, vieni!
Scendi dalla vetta dell’Amana,
dalla cima del Senir e dell’Ermon,
dalle spelonche dei leoni,
dai monti dei leopardi.
9Tu mi hai rapito il cuore,
sorella mia, mia sposa,
tu mi hai rapito il cuore
con un solo tuo sguardo,
con una perla sola della tua collana!
10Quanto è soave il tuo amore,
sorella mia, mia sposa,
quanto più inebriante del vino è il tuo amore,
e il profumo dei tuoi unguenti, più di ogni balsamo.
11Le tue labbra stillano nettare, o sposa,
c’è miele e latte sotto la tua lingua
e il profumo delle tue vesti è come quello del Libano.
12Giardino chiuso tu sei,
sorella mia, mia sposa,
sorgente chiusa, fontana sigillata.
13I tuoi germogli sono un paradiso di melagrane,
con i frutti più squisiti,
alberi di cipro e nardo,
14nardo e zafferano, cannella e cinnamòmo,
con ogni specie di alberi d’incenso,
mirra e àloe,
con tutti gli aromi migliori.
15Fontana che irrora i giardini,
pozzo d’acque vive
che sgorgano dal Libano.
16Àlzati, vento del settentrione, vieni,
vieni vento del meridione,
soffia nel mio giardino,
si effondano i suoi aromi.
Venga l’amato mio nel suo giardino
e ne mangi i frutti squisiti.

Canto dei Cantici - 5

1Sono venuto nel mio giardino, sorella mia, mia sposa,
e raccolgo la mia mirra e il mio balsamo;
mangio il mio favo e il mio miele,
bevo il mio vino e il mio latte.
Mangiate, amici, bevete;
inebriatevi d’amore.
2Mi sono addormentata, ma veglia il mio cuore.
Un rumore! La voce del mio amato che bussa:
«Aprimi, sorella mia,
mia amica, mia colomba, mio tutto;
perché il mio capo è madido di rugiada,
i miei riccioli di gocce notturne».
3«Mi sono tolta la veste;
come indossarla di nuovo?
Mi sono lavata i piedi;
come sporcarli di nuovo?».
4L’amato mio ha introdotto la mano nella fessura
e le mie viscere fremettero per lui.
5Mi sono alzata per aprire al mio amato
e le mie mani stillavano mirra;
fluiva mirra dalle mie dita
sulla maniglia del chiavistello.
6Ho aperto allora all’amato mio,
ma l’amato mio se n’era andato, era scomparso.
Io venni meno, per la sua scomparsa;
l’ho cercato, ma non l’ho trovato,
l’ho chiamato, ma non mi ha risposto.
7Mi hanno incontrata le guardie che fanno la ronda in città;
mi hanno percossa, mi hanno ferita,
mi hanno tolto il mantello
le guardie delle mura.
8Io vi scongiuro, figlie di Gerusalemme,
se trovate l’amato mio
che cosa gli racconterete?
Che sono malata d’amore!
9Che cosa ha il tuo amato più di ogni altro,
tu che sei bellissima tra le donne?
Che cosa ha il tuo amato più di ogni altro,
perché così ci scongiuri?
10L’amato mio è bianco e vermiglio,
riconoscibile fra una miriade.
11Il suo capo è oro, oro puro,
i suoi riccioli sono grappoli di palma,
neri come il corvo.
12I suoi occhi sono come colombe
su ruscelli d’acqua;
i suoi denti si bagnano nel latte,
si posano sui bordi.
13Le sue guance sono come aiuole di balsamo
dove crescono piante aromatiche,
le sue labbra sono gigli
che stillano fluida mirra.
14Le sue mani sono anelli d’oro,
incastonati di gemme di Tarsis.
Il suo ventre è tutto d’avorio,
tempestato di zaffiri.
15Le sue gambe, colonne di alabastro,
posate su basi d’oro puro.
Il suo aspetto è quello del Libano,
magnifico come i cedri.
16Dolcezza è il suo palato;
egli è tutto delizie!
Questo è l’amato mio, questo l’amico mio,
o figlie di Gerusalemme.
e raccolgo la mia mirra e il mio balsamo;
mangio il mio favo e il mio miele,
bevo il mio vino e il mio latte.
Mangiate, amici, bevete;
inebriatevi d’amore.
2Mi sono addormentata, ma veglia il mio cuore.
Un rumore! La voce del mio amato che bussa:
«Aprimi, sorella mia,
mia amica, mia colomba, mio tutto;
perché il mio capo è madido di rugiada,
i miei riccioli di gocce notturne».
3«Mi sono tolta la veste;
come indossarla di nuovo?
Mi sono lavata i piedi;
come sporcarli di nuovo?».
4L’amato mio ha introdotto la mano nella fessura
e le mie viscere fremettero per lui.
5Mi sono alzata per aprire al mio amato
e le mie mani stillavano mirra;
fluiva mirra dalle mie dita
sulla maniglia del chiavistello.
6Ho aperto allora all’amato mio,
ma l’amato mio se n’era andato, era scomparso.
Io venni meno, per la sua scomparsa;
l’ho cercato, ma non l’ho trovato,
l’ho chiamato, ma non mi ha risposto.
7Mi hanno incontrata le guardie che fanno la ronda in città;
mi hanno percossa, mi hanno ferita,
mi hanno tolto il mantello
le guardie delle mura.
8Io vi scongiuro, figlie di Gerusalemme,
se trovate l’amato mio
che cosa gli racconterete?
Che sono malata d’amore!
9Che cosa ha il tuo amato più di ogni altro,
tu che sei bellissima tra le donne?
Che cosa ha il tuo amato più di ogni altro,
perché così ci scongiuri?
10L’amato mio è bianco e vermiglio,
riconoscibile fra una miriade.
11Il suo capo è oro, oro puro,
i suoi riccioli sono grappoli di palma,
neri come il corvo.
12I suoi occhi sono come colombe
su ruscelli d’acqua;
i suoi denti si bagnano nel latte,
si posano sui bordi.
13Le sue guance sono come aiuole di balsamo
dove crescono piante aromatiche,
le sue labbra sono gigli
che stillano fluida mirra.
14Le sue mani sono anelli d’oro,
incastonati di gemme di Tarsis.
Il suo ventre è tutto d’avorio,
tempestato di zaffiri.
15Le sue gambe, colonne di alabastro,
posate su basi d’oro puro.
Il suo aspetto è quello del Libano,
magnifico come i cedri.
16Dolcezza è il suo palato;
egli è tutto delizie!
Questo è l’amato mio, questo l’amico mio,
o figlie di Gerusalemme.

Canto dei Cantici - 6

1Dov’è andato il tuo amato,
tu che sei bellissima tra le donne?
Dove ha diretto i suoi passi il tuo amato,
perché lo cerchiamo con te?
2L’amato mio è sceso nel suo giardino
fra le aiuole di balsamo,
a pascolare nei giardini
e a cogliere gigli.
3Io sono del mio amato
e il mio amato è mio;
egli pascola tra i gigli.
4Tu sei bella, amica mia, come la città di Tirsa,
incantevole come Gerusalemme,
terribile come un vessillo di guerra.
5Distogli da me i tuoi occhi,
perché mi sconvolgono.
Le tue chiome sono come un gregge di capre
che scendono dal Gàlaad.
6I tuoi denti come un gregge di pecore
che risalgono dal bagno;
tutte hanno gemelli,
nessuna di loro è senza figli.
7Come spicchio di melagrana è la tua tempia,
dietro il tuo velo.
8Siano pure sessanta le mogli del re,
ottanta le concubine,
innumerevoli le ragazze!
9Ma unica è la mia colomba, il mio tutto,
unica per sua madre,
la preferita di colei che l’ha generata.
La vedono le giovani e la dicono beata.
Le regine e le concubine la coprono di lodi:
10«Chi è costei che sorge come l’aurora,
bella come la luna, fulgida come il sole,
terribile come un vessillo di guerra?».
11Nel giardino dei noci io sono sceso,
per vedere i germogli della valle
e osservare se la vite metteva gemme
e i melograni erano in fiore.
12Senza che me ne accorgessi, il desiderio mi ha posto
sul cocchio del principe del mio popolo.
tu che sei bellissima tra le donne?
Dove ha diretto i suoi passi il tuo amato,
perché lo cerchiamo con te?
2L’amato mio è sceso nel suo giardino
fra le aiuole di balsamo,
a pascolare nei giardini
e a cogliere gigli.
3Io sono del mio amato
e il mio amato è mio;
egli pascola tra i gigli.
4Tu sei bella, amica mia, come la città di Tirsa,
incantevole come Gerusalemme,
terribile come un vessillo di guerra.
5Distogli da me i tuoi occhi,
perché mi sconvolgono.
Le tue chiome sono come un gregge di capre
che scendono dal Gàlaad.
6I tuoi denti come un gregge di pecore
che risalgono dal bagno;
tutte hanno gemelli,
nessuna di loro è senza figli.
7Come spicchio di melagrana è la tua tempia,
dietro il tuo velo.
8Siano pure sessanta le mogli del re,
ottanta le concubine,
innumerevoli le ragazze!
9Ma unica è la mia colomba, il mio tutto,
unica per sua madre,
la preferita di colei che l’ha generata.
La vedono le giovani e la dicono beata.
Le regine e le concubine la coprono di lodi:
10«Chi è costei che sorge come l’aurora,
bella come la luna, fulgida come il sole,
terribile come un vessillo di guerra?».
11Nel giardino dei noci io sono sceso,
per vedere i germogli della valle
e osservare se la vite metteva gemme
e i melograni erano in fiore.
12Senza che me ne accorgessi, il desiderio mi ha posto
sul cocchio del principe del mio popolo.

Canto dei Cantici - 7

1Vòltati, vòltati, Sulammita,
vòltati, vòltati: vogliamo ammirarti.
Che cosa volete ammirare nella Sulammita
durante la danza a due cori?
2Come sono belli i tuoi piedi
nei sandali, figlia di principe!
Le curve dei tuoi fianchi sono come monili,
opera di mani d’artista.
3Il tuo ombelico è una coppa rotonda
che non manca mai di vino aromatico.
Il tuo ventre è un covone di grano,
circondato da gigli.
4I tuoi seni sono come due cerbiatti,
gemelli di una gazzella.
5Il tuo collo come una torre d’avorio,
i tuoi occhi come le piscine di Chesbon
presso la porta di Bat-Rabbìm,
il tuo naso come la torre del Libano
che guarda verso Damasco.
6Il tuo capo si erge su di te come il Carmelo
e la chioma del tuo capo è come porpora;
un re è tutto preso dalle tue trecce.
7Quanto sei bella e quanto sei graziosa,
o amore, piena di delizie!
8La tua statura è slanciata come una palma
e i tuoi seni sembrano grappoli.
9Ho detto: «Salirò sulla palma,
coglierò i grappoli di datteri».
Siano per me i tuoi seni come grappoli d’uva
e il tuo respiro come profumo di mele.
10Il tuo palato è come vino squisito,
che scorre morbidamente verso di me
e fluisce sulle labbra e sui denti!
11Io sono del mio amato
e il suo desiderio è verso di me.
12Vieni, amato mio, andiamo nei campi,
passiamo la notte nei villaggi.
13Di buon mattino andremo nelle vigne;
vedremo se germoglia la vite,
se le gemme si schiudono,
se fioriscono i melograni:
là ti darò il mio amore!
14Le mandragore mandano profumo;
alle nostre porte c’è ogni specie di frutti squisiti,
freschi e secchi:
amato mio, li ho conservati per te.
vòltati, vòltati: vogliamo ammirarti.
Che cosa volete ammirare nella Sulammita
durante la danza a due cori?
2Come sono belli i tuoi piedi
nei sandali, figlia di principe!
Le curve dei tuoi fianchi sono come monili,
opera di mani d’artista.
3Il tuo ombelico è una coppa rotonda
che non manca mai di vino aromatico.
Il tuo ventre è un covone di grano,
circondato da gigli.
4I tuoi seni sono come due cerbiatti,
gemelli di una gazzella.
5Il tuo collo come una torre d’avorio,
i tuoi occhi come le piscine di Chesbon
presso la porta di Bat-Rabbìm,
il tuo naso come la torre del Libano
che guarda verso Damasco.
6Il tuo capo si erge su di te come il Carmelo
e la chioma del tuo capo è come porpora;
un re è tutto preso dalle tue trecce.
7Quanto sei bella e quanto sei graziosa,
o amore, piena di delizie!
8La tua statura è slanciata come una palma
e i tuoi seni sembrano grappoli.
9Ho detto: «Salirò sulla palma,
coglierò i grappoli di datteri».
Siano per me i tuoi seni come grappoli d’uva
e il tuo respiro come profumo di mele.
10Il tuo palato è come vino squisito,
che scorre morbidamente verso di me
e fluisce sulle labbra e sui denti!
11Io sono del mio amato
e il suo desiderio è verso di me.
12Vieni, amato mio, andiamo nei campi,
passiamo la notte nei villaggi.
13Di buon mattino andremo nelle vigne;
vedremo se germoglia la vite,
se le gemme si schiudono,
se fioriscono i melograni:
là ti darò il mio amore!
14Le mandragore mandano profumo;
alle nostre porte c’è ogni specie di frutti squisiti,
freschi e secchi:
amato mio, li ho conservati per te.

Canto dei Cantici - 8

1Come vorrei che tu fossi mio fratello,
allattato al seno di mia madre!
Incontrandoti per strada ti potrei baciare
senza che altri mi disprezzi.
2Ti condurrei, ti introdurrei nella casa di mia madre;
tu mi inizieresti all’arte dell’amore.
Ti farei bere vino aromatico
e succo del mio melograno.
3La sua sinistra è sotto il mio capo
e la sua destra mi abbraccia.
4Io vi scongiuro, figlie di Gerusalemme,
non destate, non scuotete dal sonno l’amore,
finché non lo desideri.
5Chi sta salendo dal deserto,
appoggiata al suo amato?
Sotto il melo ti ho svegliato;
là dove ti concepì tua madre,
là dove ti concepì colei che ti ha partorito.
6Mettimi come sigillo sul tuo cuore,
come sigillo sul tuo braccio;
perché forte come la morte è l’amore,
tenace come il regno dei morti è la passione:
le sue vampe sono vampe di fuoco,
una fiamma divina!
7Le grandi acque non possono spegnere l’amore
né i fiumi travolgerlo.
Se uno desse tutte le ricchezze della sua casa
in cambio dell’amore, non ne avrebbe che disprezzo.
8Una sorella piccola abbiamo,
e ancora non ha seni.
Che faremo per la nostra sorella
nel giorno in cui si parlerà di lei?
9Se fosse un muro,
le costruiremmo sopra una merlatura d’argento;
se fosse una porta,
la rafforzeremmo con tavole di cedro.
10Io sono un muro
e i miei seni sono come torri!
Così io sono ai suoi occhi
come colei che procura pace!
11Salomone aveva una vigna a Baal-Amon;
egli affidò la vigna ai custodi.
Ciascuno gli doveva portare come suo frutto
mille pezzi d’argento.
12La mia vigna, proprio la mia, mi sta davanti:
tieni pure, Salomone, i mille pezzi d’argento
e duecento per i custodi dei suoi frutti!
13Tu che abiti nei giardini,
i compagni ascoltano la tua voce:
fammela sentire.
14Fuggi, amato mio,
simile a gazzella
o a cerbiatto
sopra i monti dei balsami!
allattato al seno di mia madre!
Incontrandoti per strada ti potrei baciare
senza che altri mi disprezzi.
2Ti condurrei, ti introdurrei nella casa di mia madre;
tu mi inizieresti all’arte dell’amore.
Ti farei bere vino aromatico
e succo del mio melograno.
3La sua sinistra è sotto il mio capo
e la sua destra mi abbraccia.
4Io vi scongiuro, figlie di Gerusalemme,
non destate, non scuotete dal sonno l’amore,
finché non lo desideri.
5Chi sta salendo dal deserto,
appoggiata al suo amato?
Sotto il melo ti ho svegliato;
là dove ti concepì tua madre,
là dove ti concepì colei che ti ha partorito.
6Mettimi come sigillo sul tuo cuore,
come sigillo sul tuo braccio;
perché forte come la morte è l’amore,
tenace come il regno dei morti è la passione:
le sue vampe sono vampe di fuoco,
una fiamma divina!
7Le grandi acque non possono spegnere l’amore
né i fiumi travolgerlo.
Se uno desse tutte le ricchezze della sua casa
in cambio dell’amore, non ne avrebbe che disprezzo.
8Una sorella piccola abbiamo,
e ancora non ha seni.
Che faremo per la nostra sorella
nel giorno in cui si parlerà di lei?
9Se fosse un muro,
le costruiremmo sopra una merlatura d’argento;
se fosse una porta,
la rafforzeremmo con tavole di cedro.
10Io sono un muro
e i miei seni sono come torri!
Così io sono ai suoi occhi
come colei che procura pace!
11Salomone aveva una vigna a Baal-Amon;
egli affidò la vigna ai custodi.
Ciascuno gli doveva portare come suo frutto
mille pezzi d’argento.
12La mia vigna, proprio la mia, mi sta davanti:
tieni pure, Salomone, i mille pezzi d’argento
e duecento per i custodi dei suoi frutti!
13Tu che abiti nei giardini,
i compagni ascoltano la tua voce:
fammela sentire.
14Fuggi, amato mio,
simile a gazzella
o a cerbiatto
sopra i monti dei balsami!

*********** 

TRAMA

L’ ETÀ  PERFETTA

di ROBERTO COTRONEO

 
Ripresa da internet e/o  dalla 4° di copertina:
Un giovane professore di liceo fa pubblicare sul giornale di una cittadina siciliana due versi del “Cantico deiCantici. “ E' un segnale destinato a Francesca, la donna che, in tempi e luoghi diversi, ha ossessionato la sua mente per anni. Tutto farebbe pensare all'avvio di una vicenda di "amour passion", ma accanto a Francesca il professore trova la sorella minore, Nunzia. La passione per Francesca si frantuma all'impatto che Nunzia ha sulla sua vita. I due versi, ambigua metafora carnale dell'unione tra l'anima e Dio, diventano per Nunzia, un manuale scandaloso a uso personale. Il professore si accorgerà troppo tardi di essere diventato parte di un vortice che lo trascina oltre il lecito.

Autore: ROBERTO COTRONEO
Prima Pubblicazione: 1999
Generi :  Narrativa 
 


CENNI SULLA VITA di:

ROBERTO COTRONEO


Ripresa da internet e/o dalla 4° di copertina:
Giornalista, scrittore e critico letterario italiano. Ha studiato Filosofia all’università di Torino e pianoforte al Conservatorio di Alessandria. Dal 2004 è editorialista dell’“Unità” e collaboratore di “Panorama”. Nel 2003 esce per Mondadori Chiedimi chi erano i BeatlesLettera a mio figlio sull'amore per la musica, un racconto sulla musica vista attraverso storie, ricordi, pensieri e grandi suggestioni. Ha curato il volume delle Opere di Giorgio Bassani per la collana di classici “i Meridiani” di Mondadori (1998) e ha scritto saggi su Fabrizio De André e Francesco Guccini. Alcuni suoi racconti sono pubblicati in varie antologie. I suoi libri sono tradotti in molti paesi del mondo. Finalista al Premio Campiello nel 1996 con Presto con fuoco. Nel 1999 vince il premio Fenice-Europa con il libro L'età perfetta. Nel tempo libero ama suonare il pianoforte. Tra gli altri suoi libri ricordiamo: Se una mattina d’estate un bambino.   Lettera a mio figlio sull’amore per i libri (1994), Eco: due o tre cose che so di lui (2001), Presto con fuoco (1995), Otranto (1997), L’età perfetta (1999), Per un attimo immenso ho dimenticato il mio nome (2002), Il vento dell'odio (2008), Manuale di scrittura creativa (2011), Il sogno di scrivere.  Perché lo abbiamo tutti. Perché è giusto realizzarlo (2014), Lo sguardo rovesciato.  Come la fotografia sta cambiando le nostre vite (2015), Genius loci. Nel teatro dell’arte (2017), L'invenzione di Caravaggio (2018) e Il demone della perfezione (Neri Pozza 2020).


Link nel Blog Libri e Opinioni

 Consigliati da

Luigia Chianese Books Review Blogger

 

Romanzo rosa

****************

Commenta, Condividi, I Like, Clicca Segui sul 

Blog Libri e Opinioni

Mi trovi anche su FB – YOUTUBE - INSTAGRAM - TWITTER

Luigia Chianese Books Review Blogger @LibrieOpinioni @ChianeseLuigia

#LuigiaChianese #LibriEOpinioni #LuigiaChianeseBooksReviewBlogger #FollowMe #Segui #RobertoCotroneo #LEtàPerfetta #Narrativa#NarrativaModernaeContemporanea #RomanzoRosa #LetteraturaErotica  #CantoDeiCantici

#Salomone #AnticoTestamento 

#Bibbia #Sicilia #Dopoguerra

*********************************

 

martedì 15 dicembre 2020

Romy Hausmann - La mia Prediletta

Romy Hausmann
La mia Prediletta


Mugnano di Napoli

Venerdì 27.11.2020

 

Storia piena di suspense minuto per minuto, praticamente si rimane incollati alle pagine fino a notte fonda, per posare il libro gli occhi si devono proprio chiudere e questo è un grande indizio sulla qualità di scrittura e sulla trama. Questo thriller psicologico potrebbe tranquillamente essere una realtà, una storia reale, se consideriamo ciò che si sente nel mondo. È la storia di un rapimento a lungo termine con risvolti sensazionali, dove le persone non sono ciò che sembrano e qualcuno gioca anche a fare Dio. I Personaggi sono magistralmente strutturati, essi si narrano in prima persona, avanzando nella storia con armonia e sono costruiti in misura opportuna senza mancanze o eccessi. Ciò che rende spettacolare la storia sono i continui sospetti che genera nel lettore, intuizioni, dubbi, antipatie, una trepidazione che cresce di pagina in pagina, generando percorsi e fantasiose congetture parallele nella mente di chi legge questo thriller psicologico con contorni leggermente horror. Da pagina 27:
<< La tristezza non è una bella sensazione. 
Me la  immagino come un animaletto con tanti dentini aguzzi, 
che sta nel nostro corpo. 
Per la maggior parte del tempo dorme, 
ma a volte si sveglia e ha fame. 
Si sente proprio e comincia a rosicchiarti il cuore. 
Non fa così male da gridare, 
ma si diventa più deboli e si vorrebbe solo riposare. >>.
L’epilogo? Da brividi, letteralmente. Potrei sintetizzare così: nel bene e nel male la mente e l’amore restano le cose di più potenti al mondo. L.Ch.

Nella mia scala, da 1 a 5, gradimento libro, questo testo, merita un 3 Libri.
 #LuigiaChianeseBooksReviewBlogger    📚📚📚🕮🕮
 

TRAMA

La mia Prediletta

di Romy Hausmann

Ripresa da internet e/o  dalla 4° di copertina:
In una notte gelida, un'ambulanza porta in ospedale una donna investita da un'auto sul ciglio del bosco. È incosciente e senza documenti. Con lei c'è una bambina dalla pelle bianchissima e gli occhi di un azzurro glaciale. L'unica informazione che riesce a dare su sua madre è che si chiama Lena. A poco a poco, però, lo strano comportamento della piccola insospettisce i medici. Non conosce il suo cognome, né il nome di suo padre, né l'indirizzo di casa: vivono chiusi in una capanna perché «nessuno li deve trovare». E il terrore sale quando la bambina afferma innocentemente, come se fosse la cosa più normale del mondo, che sua madre «ha ucciso per sbaglio papà», ma non serve chiamare la polizia perché hanno lasciato il fratellino Jonathan a ripulire quelle brutte macchie rosse sul tappeto... Appena viene avvisato, il commissario capo Gerd Bruhling ha subito un'intuizione: quella donna non può essere che Lena Beck, la figlia del suo migliore amico, scomparsa 14 anni prima. Ma c'è qualcosa di vero in ciò che racconta quella strana bambina? Come ritrovare la capanna, il fratellino e il cadavere del rapitore, se davvero è stato ucciso? All'arrivo dei genitori di Lena in ospedale, una realtà ancora più sconcertante verrà alla luce. E sarà difficile districarsi in questa rete di verità, fantasie infantili, indizi contrastanti.

 

CENNI SULLA VITA di:

Romy Hausmann 

Ripresa da internet e/o dalla 4° di copertina:
Romy Hausmann (1981) ha lavorato come caporedattrice di una casa di produzione televisiva a Monaco. Dalla nascita di suo figlio, lavora come libera professionista per la tv. Vive con la sua famiglia in un cottage nei boschi vicino a Stoccarda.  La mia prediletta è il suo romanzo d’esordio, divenuto rapidamente un grande bestseller internazionale. In Germania è appena uscito con altrettanto successo il suo secondo romanzo, Marta schläft.

Editore: Giunti Editore
Lingua: Italiano 
Traduttrice in Italiano: Alida Daniele

Prima Uscita: 28 febbraio 2019 - Italia: 28 ottobre 2020
Copertina flessibile : 384 pagine - Dimensioni : 15 x 2.44 x 23 cm
ISBN-10: ‎ 8809963873 - ISBN-13: ‎ 978-8809963870



Link nel Blog Libri e Opinioni

Consigliati da

Luigia Chianese Books Review Blogger


 

Dall' Etichetta del Blog:

ThrillerPsicologico

Giallo

Horror

Horror Psicologico

Suspense


#Blog #LibriEOpinioni #LuigiaChianeseBooksReviewBlogger
#Recensioni @LibrieOpinioni #LuigiaChianese
#FollowMe Commenta, Condividi, I Like,
Clicca #Segui sul Blog Libri e Opinioni
Mi trovi anche su FB – YOUTUBE - INSTAGRAM - TWITTER
#RomyHausmann #LaMiaPrediletta
#LaMammasièAddormentata #PerfectDay
#ThrillerPsicologico #Giallo #Horror 
#HorrorPsicologico #Suspense
*****************************************

 

 

 

 


martedì 8 dicembre 2020

Marco Antonio abbagnara - Requiem

Marco Antonio Abbagnara
Requiem

Recensione – Opinione di
Luigia Chianese Books Review Blogger

Mugnano di Napoli
Martedì 17.11.2020

Il personaggio principale è femminile ed è la Contessa Lucrezia Montecadì ed è lei il fulcro del Giallo - Thriller. Questa è un’opera con un sottofondo misto tra il magico e il religioso allo stesso tempo, con riti antichi ed ancora vivi, letteralmente “serviti” con tanto champagne. Noterete, infatti, che tutti bevono, in quantità industriali, i più costosi champagne prodotti, champagne a fiumi, immersi nelle opere d’arte più belle e care del mondo; ma è tutto da scoprire non vi anticipo nulla. 
Colpiscono le descrizioni molto dettagliate, ma nei Thriller - Noir contano, ed in questo sono anche molto belle in quanto dinamiche e precise. Da notare la descrizione della strepitosa Cappella Sansevero (quella del Cristo Velato per capirci) in Napoli, un autentico tempio massonico, ricco di simbologia e al medesimo tempo chiesa, due fattori importanti nel romanzo, sempre della stessa città, la descrizione del prestigioso Teatro San Carlo, tra i più monumentali e antichi d’Europa e del Cimitero delle Fontanelle (Capuzzelle, per noi Partenopei) che è sito nell’estremità occidentale del vallone naturale del quartiere Sanità, uno dei rioni di Napoli più ricchi di storia, carico di tradizioni e magia. 
Questi spazi non sono descritti così dettagliatamente solo per amore di una città magica come sa essere Napoli o perché la protagonista è una Contessa Partenopea, questi luoghi sono importanti perché legati alla figura del Principe Raimondo di Sagro, infatti, consiglio, se potete, di leggere qualcosa, anche su internet, sulla storia, la leggenda e la vita del negromante ed eclettico Principe Raimondo di Sagro, Settimo Principe di Sansevero, (La storia, io, la conosco già perché sono Napoletana e non conoscerla, per me, sarebbe un crimine culturale). 
Le locations presentate sono un misto tra fantasia e realtà; luoghi adatti a cospiratori ricchi e malvagi; come quello meraviglioso della veggente Manto che è tra i più creativi e immaginosi. Nel testo ci sono continui flashbacks che possono destabilizzare la lettura ma si rientra in circolo facilmente, non temete, questi flashbacks, ricordi e visioni aiutano il lettore a comprendere la psicologia dei protagonisti, soprattutto quella della nobile Lucrezia: giustiziera o psicopatica? Tenete d’occhio i libri esoterici, il sangue, chi vive e chi sembra che muoia. 
I personaggi sono strepitosi, la loro caratterizzazione è eccezionale, quasi da film, sembrano veri interpreti di un film con tanto di copione ben definito. È un’opera bene strutturata, ed è anche lunga, sono solo 328 pagine ma scritte con un carattere piccolo in un libro molto grande. 
Scene di sesso, che oggi sono tanto di moda, sono ridotte all’essenziale e al necessario, di certo innovative, in particolare per un “assassinio sull’unghia”. Quello che non mi è piaciuto è l’uso della punteggiatura perché è ridotto al minimo ed ho il sospetto che sia voluto, quindi tollerabile, invece sono troppi gli errori di battitura, i cosiddetti refusi; qui ci sta da tirare le orecchie a qualcuno che avrebbe dovuto prestare più attenzione all’editing; ma questi due piccoli appunti non tolgono nulla al Thriller narrato, la storia regge bene è originale e fantasiosa!
Ritengo che questo romanzo potrebbe avere un seguito in quanto, senza spoilerare, il finale lo permette anche perché ci sono molti sospesi; ma non ve lo dirò … però lo so già! SONO CATTIVISSIMA! Lettura Consigliata! Luigia Chianese

#LuigiaChianeseBooksReviewBlogger #Blog #LibriEOpinioni 

 
Trama
Requiem
di Marco Antonio Abbagnara
Ripresa da internet e/o  dalla 4° di copertina:
Qual è il confine tra il bene e il male? A New York spariscono degli uomini, violenti e vendicativi. Perché? Chi li ha presi? Che fine hanno fatto? La bellissima Contessa Lucrezia Montecadì, magnate dell’arte e imprenditrice di successo a livello internazionale, si adopera per salvare vite umane attraverso la sua industria farmaceutica, la Radesa. Fonda un’associazione no-profit per donne maltrattate, le fa difendere in tribunale, le sostiene economicamente e le aiuta e reinserirsi nella cosiddetta vita normale. Una vera benefattrice. Ma cosa nasconde nel suo container giallo?
 
Marco Antonio Abbagnara
Titolo REQUIEM
Editore: PlaceBook
Pagine: 330
Genere: Thriller Noir Letteratura  Narrativa Moderna e Contemporanea
Uscita: 29 settembre 2020
 

Cenni sulla vita 
di: Marco Antonio Abbagnara
Ripresa da internet e/o dalla 4° di copertina:
Nasce a Catania.  Nel 1966 ed ha trascorso parte della sua giovinezza pure in Toscana. Scrittore, Curatore d’arte e Pittore, lavora in Alitalia ed è spesso in giro per il pianeta, ha prodotto, insieme a un team, la sceneggiatura di una serie di fantascienza: “Savior”.  Adora l'arte in tutte le sue forme ed è molto influenzato dai dipinti infatti cerca di vedere negli artisti quella luce che Dio gli ha donato, passioni , paure e odi, in una spettroscopia di sentimenti che catalizzo anche i sui personaggi e scritti; i profumi, i cibi e ciò che ha costruito il genere umano l’imprime nella sua  mente, soprattutto quando viaggia, lui stesso dice che bisogna avere uno straordinario bagaglio mentale per influenzare la mente di uno scrittore ed è ciò che gli dà il suo continuo errare nella ricerca di luoghi, persone e costumi diversi per continuare a  fantasticare e scrivere. Egli vive e lavora a Gallarate, una cittadina in provincia di Varese nel nord-ovest d’Italia. Iniziò a spostarsi da un luogo all’altro molto presto, tanto è vero che egli stesso si definisce un” instancabile viaggiatore”. Ha vissuto in Australia per due anni facendo la conoscenza di giovani artisti dotati di talento come lui. Nel 1990, a Sidney, frequentò un corso d’arte organizzato dall’Ente Locale per Giovani Artisti che gli diede l’opportunità di accrescere la sua competenza in campo artistico e migliorare le sue abilità in campo tecnico. Dopo molti anni di allenamenti ed esperienze su tela riesce finalmente a trovare la sua massima forma di espressione artistica su placche di ferro nero, i Monoliti, tramite i quali l’artista dà voce ad antiche leggende, ritrae immagini ed esprime sensazioni e pensieri profondi di ogni genere, sulla base delle proprie esperienze, direttamente agli occhi degli spettatori.

Consigliati da
 
Dall' Etichetta del Blog:

*******************

#Blog #LibriEOpinioni

#LuigiaChianeseBooksReviewBlogger

#Recensioni #LuigiaChianese

#FollowMe Commenta, Condividi, I Like,

#lamialettura #libridaleggere

Clicca #Segui sul Blog Libri e Opinioni

Mi trovi anche su FB - INSTAGRAM - TWITTER

#MarcoAntonioAbbagnara

#Requiem #LucreziaPurificatriceDelMale

#Thriller #Noir

#LetteraturaModernaEContemporanea

********************











martedì 1 dicembre 2020

Matteo Di Gennaro - Uno Strano Amico ( Ovidio )

Matteo Di Gennaro

Uno Strano Amico

(Ovidio) 

Questa è la bellissima e emozionante storia tra Paolo, direttore di un piccolo grande giornale di Parma - Bologna e Ovidio, ospite di una casa di riposo, considerato un po' pazzo da tutti, sanitari compresi, infatti dice di provenire da un’altra galassia, afferma che il suo pianeta è Andromeda e che il suo nome non è Ovidio ma XY69; i medici dell’ istituto in cui è in cura lo tengono spesso e volentieri sedato per evitare danni a cose e persone e per tornaconto e carriera personale ma un vero amico saprà come lottare. L’ amicizia tra i due nasce per puro caso e diventa il fulcro di questo libro tanto dolce e commovente. Quando s’ inizia a leggere questo racconto s’ avverte tutta la delicatezza che l’ autore riesce ad usare per narrarci la vita di queste due anime. È l’amicizia sincera e vera tra i due protagonisti che lega tutta l’opera, l’affetto si respira in ogni pagina del testo e ti fa sentire tranquillo e rilassato; ottime le capacità di emozionare da parte dell’ autore. Questa sono le prime sensazioni che ti dà questo lavoro. Qui ritroviamo quell’ amicizia che molti bramano perché pura, franca e disinteressata. Ovidio è un tipo colto e che ama essere riservato, soprattutto sul suo passato, ma con Paolo (il terrestre)  riesce ed aprirsi perché, quest’ ultimo, comprende le sue sofferenze, anche Paolo, infatti, ha sofferto e perso la sua pace. Da pagina 31:
<< “Ricordati il cerchio, non ha inizio e non ha una fine 
ma ricomincia, quindi non avere fretta, 
puoi sempre ripassare dopo”.>>
Ovidio ha subito un dolore indescrivibile, ha penato tanto nella vita, e per “ non impazzire sul serio” e per sopportare il dolore si è costruito un mondo immaginario che lo fa apparire bizzarro agli occhi di chi guarda ma non lo vede! Paolo, invece, che è uscito dal suo inferno interiore,  riesce a guardare e vedere molto bene la bellezza e la profondità della mente di Ovidio. Per apprezzare quest’ opera bisogna leggere con il cuore in mano e ricordare qual’ è il vero senso dell’amicizia!  
È un testo che segna la coscienza del lettore, lo obbliga a fermarsi almeno per un attimo a riflettere sulla propria vita e sul proprio atteggiamento verso la vita. Il libro è scritto con amore e semplicità, ( sorvoliamo sull’impaginazione e gli errori di battitura) si sente tanta tenerezza in ogni racconto e tanta sofferenza che solo un buon amico, un buon ascoltatore, può aiutare a placare, comprendere e forse superare. Spoilero: è una storia con un lieto fine ed è bello che ci sia!
Consiglio questo libro perché spesso ci riempiamo la bocca con la parola empatia ma non la pratichiamo mai abbastanza o seriamente, non sappiamo “prendere in carico” responsabilmente una persona ma non è neppure facile farlo ma questo testo sa insegnare, o per lo meno spronare a capire, come ci si può aprire agli altri ovvero con tanto rispetto, tenendo i propri giudizi sospesi e guardando oltre le convenzioni e le malattie. #LuigiaChianese

Nella mia scala, da 1 a 5, gradimento libro, questo testo, merita un 3 Libri.

#LuigiaChianeseBooksReviewBlogger #Blog #LibriEOpinioni


Note: 
Questo libro non è più in commercio, potreste trovarlo solo se qualcuno decidesse di cedere la propria copia, io non lo farò mai, o se, in qualche libreria, ne fosse rimasta qualche copia; però posso già dirvi che in Giugno 2023 uscirà la "Rielaborazione e Rivisitazione" di questo testo da parte dell'autore, Matteo Di Gennaro, con un nuovo titolo: OVIDIO

TRAMA
Uno Strano Amico (Ovidio) 
di Matteo Di Gennaro
Ripresa da internet e/o  dalla 4° di copertina:
«"Uno strano amico", e una storia di amicizia unica. Due mondi diametralmente opposti si incontrano, sgretolando ogni logica, fondendosi in una magica alchimia, divenendo col tempo un unico mondo. I due protagonisti, senza saperlo, sono legati da un passato che inevitabilmente segna le loro vite, catapultandoli in uno stato di rabbia e isolamento, un passato che seppur con motivazioni differenti, colpisce duramente entrambi. L'incontro casuale o forse non del tutto tale, il destino si sa, lavora in modo misterioso, darà col tempo vita ad un'amicizia che riscalderà i loro cuori... e mi auguro, anche i vostri.»

Sinossi inviatami dall’ autore in persona:
“Uno Strano Amico” è la vita che scorre, l’irrefrenabile impulso a scoprire, capire e a non arrendersi...mai!!! Un’incredibile storia d’amicizia che sgretola le barriere della logica e del tempo attraversando Verità Antiche ormai dimenticate, soffocate dal persistente tanfo dell’ignoranza. Paolo e Ovidio, personaggi chiave del romanzo, senza saperlo sono legati da un passato che seppur differente li accomuna. Il destino nella sua antica lungimiranza fonderà queste due anime sconosciute, dolore, sofferenza, fragilità, saranno trasformate in forza dando vita ad un viaggio interiore che esalterà la scintilla divina insita in ogni essere umano. “Uno Strano Amico” arriva dritto al cuore destando emozioni da troppo tempo sopite immergendo il lettore dentro il cuore pulsante della sua Storia...il lettore diverrà la Storia stessa.
 
Pagine: 316 pagine
Editore: Il mio libro Self Publishing
Prima Uscita: 6 maggio 2020 Non più in commercio
Prossima Uscita: in giugno 2023 uscirà con il titolo Ovidio
Lingua: Italiano


Cenni sulla Vita
di Matteo Di Gennaro

Ripresa da internet e/o dalla 4° di copertina:
Biografia inviatami dall’ autore in persona:
Matteo Di Gennaro nato a Parma il 23 Giugno 1968. La vita mi ha portato a visitare molti posti, Corsica, Giamaica, Cuba, la nostra splendida Italia nelle città di Milano, Torino, Roma, Pistoia, Firenze. Negli ultimi dieci anni ho vissuto a Bardi, un tranquillo paese delle montagne parmensi sorvegliato dall’imponente Castello dei Landi, per ritornare poi a Parma, la mia casa. Diplomato. Master in Psicologia e Neuro psichiatria Infantile. Scrittore/Ghostwriter.
Le esperienze vissute nel corso degli anni insieme ai molteplici libri letti avidamente hanno formato non poco la mia mente, orientandola a scoprire verità alternative che nella maggior parte dei casi si sono rivelate vere e proprie maestre di vita. Da sempre scrivere è la mia più grande passione, ora, è divenuta la mia professione. 
Nel 2006 ho pubblicato con la Casa Editrice Battei “Frammenti di Vita”, una raccolta di poesie tutt’ora disponibile su Amazon, edita dalla Casa Editrice Battei di Parma. 
Dopo tredici anni dedicati allo studio delle filosofie orientali e alla meditazione riprende con vigore la scrittura mettendovi anima e corpo. “La Casa Malata”, racconto esoterico che mette a nudo l’eterno conflitto interiore dell’uomo, segna un ritorno in grande stile, dal settembre 2023 disponibile anche in lingua inglese e spagnala. 
“Uno Strano Amico” è una straordinaria storia d’amicizia dentro la quale prendono vita suggestive riflessioni sulla vera essenza dell’Uomo. Pubblicato in Self Publishing il 06 maggio 2020 ma ora non è più in commercio perché verrà rielaborato e sarà pubblicato in giugno 2023 con il titolo di “Ovidio”.
Il romanzo "Angeli Caduti" (25 gennaio 2023) è un thriller coraggioso, che cerca di dare voce a chi non ne ha: tra Italia, Colombia e Cuba un susseguirsi di avvenimenti che destabilizzeranno il lettore avvolgendolo in un turbinio di emozioni. Ache questo romanzo dal settembre 2023 è disponibile anche in Spagnolo e Inglese. 

 

 

Dall' Etichetta del Blog:



*****************
#LuigiaBooksBlogger
#Blog #LibriEOpinioni
#Recensioni #Opinioni #InfoBox #Eventi
#UnboxingBook #LuigiaChianese
Commenta, Condividi, I Like,
#FollowMe Blog Libri e Opinioni
Mi trovi anche su FB -  INSTAGRAM
YOUTUBE - TIKTOK - TWITTER
*****************
#MatteoDiGennaro @MatteoDiGennaro
@LupoSolitario @LEremita
#AngeliCaduti #FallenAngels #ÀngelsCaìdos
#LaCasaMalata #TheSickHouse #LaCasaDelInfierno
#Bornisa #MicheleTagliavini @MicheleTagliavini
#Ovidio #UnoStranoAmico
#Amazon @Amazon #BookTrailer
#DarkFantasy #Fantasy #FiabeFavole #Horror  
#Giallo #GialloStorico #Leggende #Leggi #Letteratura
#MitologiaeMiti #Mistero
#Narrativa #NarrativaModernaeContemporanea
#Romanzo #Saga #Storico #Suspense
#Thriller #ThrillerLegale
*************************

 

 

 

Iscriviti come Lettore Fisso


Post più popolari degli ultimi 7 giorni!

POST SCELTO DA LUIGIA

Stephen King - Fairy Tale

Stephen King Fairy Tale Recensione - Opinione di Luigia Chianese Books Review Blogger Blog Libri e Opinioni FB Libri E Opinioni Twitter Libr...