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sabato 18 maggio 2019

Abate Ferdinando Galiani - Spaventosissima Descrizione dello Spaventoso Spavento


Abate Ferdinando Galiani
Spaventosissima Descrizione 
dello Spaventoso Spavento

Recensione – Opinione di

Luigia Chianese Books Review Blogger

Blog Libri e Opinioni

@LibrieOpinioni

Napoli - Giovedì 14 settembre 2017

Questo pamphlet è assolutamente delizioso sorriderai dalla prima all' ultima parola. Raccontare l'eruzione del Vesuvio del 1779 ma l' avvenimento raccontato è solo un escamotage per parlare in maniera semplice e leggera di filosofia e filosofi e per raccontare la vita dei cittadini Napoletani dell'epoca.  Giochi di parole e emozioni tutte partenopee! Si legge in 10 minuti, poi lo rileggi perché irresistibile! L.Ch.

Consigliato: Voto da 1 a 5 Libri:  📚📚📚📚🕮 




Nota della giornata:
Ma secondo voi potevo mai resistere mentre aspetto la mia guida "La Capera " per la visita al Museo Archeologico Nazionale di Napoli, per la mostra 
"Divini Amori" A seguire Aperi-Cena con vino rosso!
Ed alla fine concerto, dal vivo, di Pianoforte, Fisarmonica e Cantante
presso la sala concerto Napulitanata.
La "Capera" di oggi era Diana. (Guida abilitata dalla Regione Campania)


TRAMA 
Spaventosissima Descrizione dello Spaventoso Spavento
Abate Ferdinando Galiani

Ripresa da internet e/o  dalla 4° di copertina:

Ironico e divertente pamphlet per raccontare l'eruzione del Vesuvio del 1779. L'autore è l'abate Ferdinando Galiani che prende a pretesto l'avvenimento per intrecciare aneddoti filosofici e deliziosi ritratti della vita cittadina dell'epoca.
Storia moderna e contemporanea dal XVIII al XX secolo (Libri)

Autore: Ferdinando Galiani
Editore: C. Avvisati
Editore : Intra Moenia (30 settembre 2016)
Lingua : Italiano
Copertina flessibile : 48 pagine
Dimensioni : 20 x 20 x 20 cm
Etichette / Genere: Storico - Storia Pamphlet




CENNI SULLA VITA di:

Abate Ferdinando Galiano

Ripresa da internet e/o dalla 4° di copertina:
Ferdinando Galiani, detto l'abate Galiani (Chieti, 2 dicembre 1728 – Napoli30 ottobre 1787), è stato un economista italiano.Nacque a Chieti nel 1728, da una famiglia originaria di Lucera: la sua formazione avvenne a Napoli, dove ebbe modo di conoscere l'opera di Giambattista Vico e fu allievo di Antonio Genovesi.
Nel 1751
Ritratto dell' Abate Galiani
 pubblicò il trattato 
Della moneta, un'opera in cinque libri in cui, anticipando alcune tesi dell'utilitarismo, enunciò una teoria sul valore economico dei beni individuando una stretta relazione tra quantità e qualità del lavoro, tempi di produzione, utilità e rarità del prodotto.Molto importanti sono stati i contatti col cartografo Giovanni Antonio Rizzi Zannoni. Galiani aveva trovato un gruppo di pergamene, riguardanti il Regno di Napoli e di Sicilia, fatte disegnare da Alfonso I a metà del Quattrocento e poi trasferite in Francia da Carlo VIII verso la fine di quello stesso secolo, ricavate verosimilmente da rilevazioni censuarie. Queste pergamene, copiate di nascosto dal Galiani, permisero a Rizzi Zanoni di comporre la "Carta Geografica della Sicilia prima o sia Regno di Napoli", in quattro fogli (1769).[1][2]Tra il 1759 e il 1769 soggiornò a Parigi, dove era stato inviato come segretario d'ambasciata. In Francia iniziò a frequentare i salotti letterari, stringendo rapporti con madame d'Épinay e Denis Diderot e si avvicinò alle teorie fisiocratiche: tuttavia se ne staccò presto e nel 1770 pubblicò Dialoghi sul commercio dei grani in cui, contro un indiscriminato liberismo, sostenne il carattere relativo delle istituzioni economiche e la necessità di considerare le particolarità storiche, sociali e ambientali dei diversi paesi. Il suo spirito impressionò i parigini a tal punto, che Mme. de Choiseul ebbe a dire: "Noi francesi non abbiamo che gli spiccioli dell'esprit, a Napoli hanno i lingotti". Si dice che, tornando in Italia, vide a Pisa il sepolcro dell'Algarotti, su cui era scritto un oraziano "Algarottus, sed non omnis"; disse che gli sembrava un epitaffio più da evirato cantore che da erudito. Di ritorno a Napoli si dedicò anche agli studi di linguistica (pubblicò nel 1779 un trattato sulla lingua napoletana e un vocabolario, uscito postumo) e scrisse il libretto per l'opera Socrate immaginario, musicato da Giovanni Paisiello. Sono di questo periodo le sue lettere a Mme d'Épinay, che in Francia si ristampano come esempio di verve e di lepóre epistolare. Scrisse anche vari opuscoli umoristici, che firmò col nome di Onofrio Galeota, un personaggio molto noto nella Napoli di quegli anni; almeno uno di questi gli è stato attribuito con certezza: Spaventosissima descrizione dello spaventoso spavento che ci spaventò tutti coll'eruzione del Vesuvio. Gli è stato dedicato un asteroide11958 Galiani.

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lunedì 13 maggio 2019

Alfredo Alvino - Gli Odori del Bosco

Alfredo Alvino
Gli Odori del Bosco

Recensione - Opinione di

Mugnano di Napoli (Na) 
Giovedì 02 Maggio 2019

Una vita vissuta tra le mani: mani che si sfiorano, che amano, che violentano, che aiutano, che uccidono, che salvano, mani legate, mani intrecciate che promettono e che si ritrovano in una tenera stretta. Il tatto scrive nella memoria, lega i cuori e ci immerge in emozioni e sensazioni profonde. Sono tanti temi in questo delicatissimo romanzo: ma il tema centrale è sicuramente l’amore; da pag. 104:
<<Quando l’ amore esplode è un fuoco che non dà tregua, 
un fiume vorticoso al quale ci si può solo arrendere,
ogni resistenza appare inutile. 
E non serve tentare di ragionare,
di imbrigliarlo nel solco del raziocinio, 
l’amore va per suo conto, sordo ad ogni richiamo, 
tenace ad ogni attacco, insensibile ai disagi, 
alle condizioni e perfino all’ età.>>.
In questo libro ci sono anche tante storie che s’intrecciano nella storia centrale a meraviglia; con il destino che, come un deus ex machina, vede, provvede e risana, almeno in parte, i torti subiti, dalla guerra, dalla malavita, dalla gelosia, dal tempo. Oltre al tatto abbiamo gli odori, come ricordo anch’essi si intrecciano all’amore; è negli “odori del bosco” che il protagonista, Enzo, di volta in volta, trova riparo. Da pagina 9: 
<< Più di una volta, negli anni seguenti, 
nelle burrasche penose della sua esistenza, 
Enzo, proprio nei momenti peggiori,
aveva avvertito, nel senso dell’olfatto, quei profumi, 
li aveva risentiti, rivissuti con tale intensità 
da fargli vincere ogni angoscia, ogni pena, 
per un istante, anche solo per un istante, 
ma sufficiente ad allentare la morsa del dolore.>>. 
Gli odori lo fanno riflettere, calmare, agitare, e soprattutto l’aiutano nei momenti più difficili della sua vita a trovare la forza in se stesso e le soluzioni, più opportune, alle varie vicende, non solo per aiutarsi ma anche per essere d’ausilio a  tutte le persone che si legano a lui. Il cuore, l’amore, in tutte le sue espressioni, sia anche quello fraterno, parentale, tra coniugi, con Dio, tra amici e compagni di avventure e disavventure, governa le azioni di tutti i soggetti coinvolti e chi non segue il cuore paga prezzi altissimi, come nel caso dell’infelice Anna. Da pagina 87: 
<< ... Non aveva trovato il coraggio di lasciare
 il “sicuro per l’insicuro” ... >>.
L’amore s’affaccia, in tutte le sue forme, nella vita di ognuno, disegnando l’esistenza dei protagonisti e co-protagonisti, come dei tortuosi intrecci simili ai rami degli alberi, per poi trovare, sempre, punti d’incontro, giunture dove alimentarsi a vicenda con nuova linfa.
Nessun personaggio resta senza soluzione, ognuno di loro è tracciato dall’autore in maniera pulita, rapida ed essenziale, con pregi e difetti, ma sono tutti molto reali nella loro forza e debolezza, nel loro coraggio e paura, nella loro lealtà in un periodo di paura e di voglia di rinascita.
Incontreremo, in questo racconto, personaggi deboli e penosi, che moriranno di pazzia, altri che per gelosia uccideranno e commetteranno follie, criminali spietati, persone dal cuore grande e ricche di valori, altri subiranno violenza e disagio, incontreremo persone forti e coraggiose e altri ancora invece comprenderanno la bellezza della vita e la sua preziosità, rifiorendo e allontanandosi da alcolismo e solitudine. La società raccontata è anch’essa alternata tra presente e ricordi, direi evocata; i ricordi felici sono come il dorso della mano di Anna: da pagina 16:
<< ... l’unico particolare che notò fu 
che la mano di lei era piccola, graziosa ... >>, 
mentre i ricordi e la realtà più dolorosa e difficile sono come il palmo della mano di Enzo: da pagina 14:
<< ... apparivano ruvide e piene di callosità ... >>. 
Quasi in ogni capitolo vi è un pezzo di memoria, non manca mai. Ed è sempre il passato, tra belle e brutte esperienze, a consigliare e ad aprire la strada. Il ritmo del testo è perfetto, giusto, mai troppo veloce mai troppo lento, la scrittura è liscia e chiara senza troppi fronzoli, è una scrittura precisa ed attenta, mai un parola fuori posto, l’autore non eccede mai e la città di Napoli, come sfondo, è un palcoscenico ideale anche nella devastazione del dopoguerra. E’ un romanzo che vedrei volentieri trasportato al cinema con un finale decisamente molto delicato. Consiglio questa lettura praticamente a tutti perché è accessibile e piacevole. #LuigiaChianese


Nella mia scala, da 1 a 5, gradimento libro, questo testo, merita un 3 Libri. 📗📘📙📖📖

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TRAMA
Gli Odori del Bosco
di Alfredo Alvino
Ripresa da internet e/o dalla 4° di copertina:

"Gli odori del bosco" è un romanzo ambientato nella Napoli dell'immediato ultimo dopo guerra. Enzo, il protagonista, è un giovane che, pur vivendo e affrontando le difficoltà, le ansie e le sofferenze della guerra, faticosamente riesce a realizzare il sogno di laurearsi in Lettere classiche antiche e guadagnare una cattedra in un liceo cittadino. Le sue esperienze pregresse legate alle "quattro giornate di Napoli" (nelle quali si ritroverà travolto e inconsapevole protagonista), agli studi presso la Scuola Apostolica, al contrabbando e alla dura realtà del periodo storico, gli rimarranno nel cuore e nella mente. Verrà soprannominato "Granà" dai suoi ex compagni di lotta che, qualche anno dopo la fine della guerra, gli saranno di nuovo vicini per aiutarlo a liberarsi dalla morsa della malavita locale. L'incontro con la giovane Anna, in un ricovero anti-aereo, proprio alla fine del conflitto, sarà fatale. L'amerà da subito e continuerà ad amarla e cercarla pur sapendo di non poterla più rivedere. Il leitmotiv, che dà poi il titolo al romanzo, è legato a un particolare: a ogni emozione, triste o piacevole che prova nel corso della sua vita, quest'uomo, anche se per un solo istante, torna bambino, rivivendo un momento sereno della sua infanzia, sentendo di nuovo nei profumi del bosco di Capodimonte (luogo bellissimo e verdeggiante dove si recava da fanciullo con la sua mamma), tutta la nostalgia e il rimpianto di una perduta età felice. Il romanzo si conclude con la speranza che Enzo e Anna possano insieme ricostruire le loro esistenze.


Editore: ‎ Edizioni Creativa (25 maggio 2018)
Lingua: ‎ Italiano
Copertina flessibile: ‎ 195 pagine
ISBN-10: ‎ 8869121186 - ISBN-13: ‎ 978-8869121180
Dimensioni: ‎ 15 x 1.2 x 21 cm
Generi - Etichette: Alfredo Alvino Storico Storia Narrativa


CENNI SULLA VITA di:
Alfredo Alvino
Ripresa da internet e/o dalla 4° di copertina: 

Alfredo Alvino è nato a Napoli, città che ama immensamente, il 25 febbraio del 1951; è attualmente sposato. Ha frequentato il Liceo Classico per poi proseguire con gli studi in Giurisprudenza presso l’ Università degli Studi di Napoli Federico II;  Avvocato, laureato in legge, ha esercitato la professione forense per la Regione Campania. Da qualche anno è in pensione e si dedica a tutte le sue passioni; Scrivere per il teatro, Recitare, Suonare la Batteria e scrivere Romanzi. Da giovane è stato un promettente Regbysta. E’ autore di un romanzo, pubblicato nel 2011, intitolato “Il Disertore”;  ha vinto due premi letterari con due racconti: “Il Vicolo” e “Orso” tratti da una raccolta, ancora inedita, intitolata “Autunno Napoletano”. Con il romanzo “Gli odori del bosco” , ancor prima della pubblicazione, ha vinto il secondo premio letterario “IRIDE” , per le opere inedite, svoltosi nell’ottobre 2017.




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giovedì 9 maggio 2019

Info Box... Prossimamente - Alfredo Alvino Gli Odori del Bosco

Info Box... Prossimamente
Alfredo Alvino
Gli Odori del Bosco


Salve Amici del Blog Libri e Opinioni 
e un salve a tutti coloro che sono di passaggio su questo Blog, 
oggi vi lascio, in anteprima, la trama del libro: 
"Gli Odori del Bosco" 
e alcune note sulla vita dell' autore 
"Alfredo Alvino". 
A breve la mia Recensione - Opinione 
Continuate a seguirmi sul Blog Libri e Opinioni 
cliccando il pulsante SEGUI nella colonna in alto a Destra! 
Grazie! Con Affetto la vostra  
TRAMA
Gli Odori del Bosco
di Alfredo Alvino
Avv. dott. Alfredo Alvino e dott.ssa Luigia Chianese
(Books Review Blogger - www.librieopinioni.com)
Mugnano di Napoli (Na) Martedì 30 Aprile 2019 
Ripresa da internet e dalla copertina:
"Gli odori del bosco" è un romanzo ambientato nella Napoli dell'immediato ultimo dopo guerra. Enzo, il protagonista, è un giovane che, pur vivendo e affrontando le difficoltà, le ansie e le sofferenze della guerra, faticosamente riesce a realizzare il sogno di laurearsi in Lettere classiche antiche e guadagnare una cattedra in un liceo cittadino. Le sue esperienze pregresse legate alle "quattro giornate di Napoli" (nelle quali si ritroverà travolto e inconsapevole protagonista), agli studi presso la Scuola Apostolica, al contrabbando e alla dura realtà del periodo storico, gli rimarranno nel cuore e nella mente. Verrà soprannominato "Granà" dai suoi ex compagni di lotta che, qualche anno dopo la fine della guerra, gli saranno di nuovo vicini per aiutarlo a liberarsi dalla morsa della malavita locale. L'incontro con la giovane Anna, in un ricovero anti-aereo, proprio alla fine del conflitto, sarà fatale. L'amerà da subito e continuerà ad amarla e cercarla pur sapendo di non poterla più rivedere. Il leitmotiv, che dà poi il titolo al romanzo, è legato a un particolare: a ogni emozione, triste o piacevole che prova nel corso della sua vita, quest'uomo, anche se per un solo istante, torna bambino, rivivendo un momento sereno della sua infanzia, sentendo di nuovo nei profumi del bosco di Capodimonte (luogo bellissimo e verdeggiante dove si recava da fanciullo con la sua mamma), tutta la nostalgia e il rimpianto di una perduta età felice. Il romanzo si conclude con la speranza che Enzo e Anna possano insieme ricostruire le loro esistenze.

Editore: ‎ Edizioni Creativa (25 maggio 2018)
Collana: Le Pleadi
Lingua: ‎ Italiano
Copertina flessibile: ‎ 195 pagine Dimensioni: ‎ 15 x 1.2 x 21 cm
ISBN-10: ‎ 8869121186 - ISBN-13: ‎ 978-8869121180
Generi - Etichette: Alfredo Alvino Storico Storia Narrativa

CENNI SULLA VITA di: 
Alfredo Alvino
Avv. Alfredo Alvino
Ripresa da internet e/o dalla 4° di copertina: 
Alfredo Alvino è nato a Napoli, città che ama immensamente, il 25 febbraio del 1951; è attualmente sposato. Ha frequentato il Liceo Classico per poi proseguire con gli studi in Giurisprudenza presso l’ Università degli Studi di Napoli Federico II;  Avvocato, laureato in legge, ha esercitato la professione forense per la Regione Campania.
Da qualche anno è in pensione e si dedica a tutte le sue passioni; Scrivere per il teatro, Recitare, Suonare la Batteria e scrivere Romanzi. Da giovane è stato un promettente Regbysta. 
È autore di un romanzo, pubblicato nel 2011, intitolato “Il Disertore”;  ha vinto due premi letterari con due racconti: “Il Vicolo” e “Orso” tratti da una raccolta, ancora inedita, intitolata “Autunno Napoletano”. Con il romanzo “Gli odori del bosco” , ancor prima della pubblicazione, ha vinto il secondo premio letterario “IRIDE” , per le opere inedite, svoltosi nell’ottobre 2017.


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martedì 30 aprile 2019

Video Consiglio - Alfredo Alvino - Gli Odori del Bosco

Video Consiglio 
Alfredo Alvino 
Gli Odori del Bosco 

Recensione - Opinione di
 
Mugnano di Napoli (Na) 
Martedì 30 aprile 2019

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TRAMA
Gli Odori del Bosco 
di Alfredo Alvino
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