Disuguaglianza e Povertà
in
Europa
Recensione - Opinione di
Luigia Chianese Books
Review Blogger
Blog Libri e Opinioni @LibrieOpinioni
Mugnano di Napoli (Na)
15.10.2021
Il linguaggio della Burocrata Comunità Europea che
muove i nostri soldi, questo linguaggio, spesso vissuto come duro, freddo e
poco comprensibile, viene spiegato con chiarezza e facilità dall’autore, Stefano Bellagarda, e ci permette di avere quei piccolissimi strumenti per comprendere le
dinamiche che stanno governando, da diversi decenni, la nostra vita di Europei.
Quali sono i benefici, quali sono i costi che ci aspettano nel prossimo futuro?
Come funzionerà l’Europa? Ma soprattutto come gestiremo la Povertà dilagante
che si sta insinuando in Europa?
La Povertà e le Disuguaglianze sono i temi centrali
di questo piccolo saggio.
Quelle di sopra sono solo alcune delle domande che
ci si pone leggendo il libro e la domanda principale che sorge in me è: che
valore avrà il singolo individuo?
Non abbiamo una vera e propria risposta, ma un
punto di partenza per discutere e riflettere.
Ciò che veramente viene da chiedersi, però, dopo
aver letto questo saggio, è se l’Europa, delle Persone, dei Burocrati e della
Finanza, o meglio se Noi, saremo capaci di diventare un Modello Positivo da
imitare per costruire una Comunità Globale di grandi “Valori Umani Condivisi”
pur mantenendo le singole peculiari caratteristiche nazionali. Forse sì? Il saggio è scritto con estrema lucidità e
chiarezza e questo è importante per raggiungere più persone possibili perché in
questo periodo storico, di quasi fine crisi pandemica, più che mai, dobbiamo
rispondere con coraggio alle nuove sfide che il presente c’impone, quindi è
indispensabile capire e discutere su dove ci troviamo e cosa miriamo a
raggiungere.
L’accento, in questo saggio, su questa Unione Europea,
ha un punto di partenza: la Povertà! Quella
che stiamo vivendo è una Povertà che lascia gli individui molto soli con
l’incapacità di guardare al proprio futuro, quasi spaventati dalla continua
incertezza lavorativa.
Problema
che, però, colpisce anche le classi sociali già meno fortunate che si sentono
spinte sempre più in basso, in particolare i disabili, gli anziani e coloro che
hanno un’altro tipo di Povertà, non solo economica, ma quella delle scarse
capacità e possibilità tecnologiche.
Il
nostro autore, il dott. Stefano Bellagarda, però ci prospetta anche due
possibili soluzioni: l’Intervento Pubblico e la Cooperazione Privata che
potrebbero spingere l’Unione Europea e gli Europei in avanti. Queste due azioni
potrebbero farci passare da una Povertà, fino ad ora gestita solo tramite il
denaro, ovvero in maniera selettiva e categoriale, da pagina 8:
<<
... basate su un approccio riparativo-assistenziale che richiama alla mente
più una dimensione di controllo sociale e di ordine pubblico
che
di rimozione di uno stato di sofferenza.>>. …
<<
… una cultura basata sul sostegno al reddito tramite prestazioni economiche
(
spesso di entità irrisoria o quantomeno non risolutiva)>>.
Ad
una Vera Lotta alla Povertà che ci porti a costruire … da pagina 9:
<<
… a promuovere e a sviluppare le
capacità degli individui.>>.
Il
saggio è strutturato in modo semplice e facile da seguire e sono tre le parti
principali:
Nella
prima parte, vengono definiti
i concetti di Povertà. I concetti al plurale; perché la Povertà ha molte
sfaccettature con approcci unidimensionali e multidimensionali; abbiamo la Povertà
Assoluta, la Povertà Relativa, la Povertà Soggettiva, la Povertà come Esclusione
Sociale e come Emarginazione, l’Impoverimento vero e proprio, nuovi tipi di Povertà
ovvero quella dei Bambini, delle Giovani Coppie, degli Anziani soli, dei Genitori
singol e chissà quante altre.
Nella
seconda parte del testo ci si
concentra più sulla Disuguaglianza che dilaga nell’Unione Europea, che non è
molto dissimile a quella che vi è in USA.
L’autore,
infatti, arriva a una conclusione in cui dice, da pagina 51:
<<
… piuttosto che cercare di costruire l’ Europa (o come altro si vuol dire)
sulla
base di un’inesistente identità comune, sarebbe stato preferibile
cercare
di farlo in base ai vantaggi che essa
avrebbe potuto assicurare.
E
tra i vantaggi da discutere quello della risoluzione delle diseguaglianze
avrebbe
dovuto occupare uno dei primi posti soprattutto se l’ espressione
“modello
sociale europeo” ha un significato. >> .
Vantaggi
per tutti! Questo il tema principale su cui soffermarsi a discutere mentre
osserviamo, viviamo e parliamo di Povertà e Diseguaglianza nell’ Unione Europea.
Nella
terza parte intitolata “Politiche e Canali di Intervento”. Per la Povertà
si parte dall’ Articolo 3 della nostra Carta Costituzionale che dice : <<
Tutti i cittadini hanno pari dignità … Compito della Repubblica e di rimuovere
gli ostacoli … con particolare riguardo alle famiglie numerose. >>.
Il problema però nasce dalla consapevolezza che spesso
i poveri sono considerati un problema per la società, un fastidio vero e
proprio invece dovrebbero essere una risorsa; una risorsa che dovrebbe spingere
le Istituzioni e i Governi a generare politiche per migliorare incessantemente,
continuamente e ripetutamente la vita di tutti. A
questo risponde anche l’Unione Europea che affianca gli Stati Membri nelle Politiche
Sociali ed Economiche nella Lotta alla Povertà e all’Esclusione Sociale.
L’Unione
Europa propone e dispone, invero, un Partenariato tra Stati, Ong, Autorità Nazionali,
Regionali e Locali per lo Sviluppo in molteplici ambiti: Occupazione, Accesso
ai Servizi Essenziali e Sociali, Istruzione e Gioventù, Integrazione Economica
e Sociale degli Immigrati, Lotte a tutte le Discriminazioni, Accesso alle Tecnologie
dell’ Informazione e della Comunicazione, ai Servizi di Rete, ai servizi Finanziari
ed Energetici, ed anche in Investimenti per la Creazione di Posti di Lavoro e delle
relative Infrastrutture. Un abbraccio
a tutto tondo che Noi Europei dobbiamo alimentare e utilizzare al meglio.
Per
le Disuguaglianze, invece, in questa terza parte del saggio, si affronta il
problema da due fronti: quello delle Pari Opportunità e quello della Disparità
di Reddito. Queste sono le due cause centrali che creano maggiore
diseguaglianza.
Tra
le soluzioni vi sono quelle d’investire sul Capitale Umano e la sua Formazione,
Promuovere una maggiore Mobilità e Stimolare l’Innovazione; queste sembrano
essere le soluzioni più idonee. Ed, ovviamente, la Ridistribuzione del Reddito
applicando un sistema fiscale che possa far conciliare le diverse esigenze dei
diversi Paesi Membri. Esistono infatti Paesi che hanno un sistema fiscale in
cui applicano un’aliquota unica rispetto ad altri che ne applicano una
progressiva. Praticamente la tassazione deve diventare socialmente equa.
In
conclusione tutto potrebbe essere possibile e fattibile perché l’Unione Europea
o meglio gli Europei hanno le potenzialità, nelle loro differenze, per creare
uno Sviluppo Omogeneo e Sostenibile che includa veramente tutti; ma lo stiamo
facendo?
Consiglio
di leggere questo breve saggio di Stefano Bellagarda, sono appena 120 pagine
che possono portate tutti ad una buona riflessione sull’argomento. L.Ch.
Il
mio voto da 1 a 5 libri è un 3 libri. 📚📚📚🕮🕮
TRAMA
Disuguaglianza e Povertà in
Europa
Di STEFANO BELLAGARDA
Ripresa
da internet e/o dalla 4° di copertina: Deficit, PIL,
austerity, PPA, Global inequality. È senz'altro complesso cercare di orientarsi
all'interno di questo lessico tanto ricco quanto ai più sconosciuto e che però
- lingua della finanza e quindi lingua che ci riguarda, lingua viva del nostro
lavoro - oggi più cha mai è doveroso conoscere, quantomeno a grandi linee,
affinché il cittadino europeo possa riuscire non solo a navigare nel mare
magnum delle informazioni il più delle volte apocalittiche dell'economia
nostrana, ma soprattutto a capire perché la sua condizione economica sia tale e
in ragione di quale precisa politica europea. Un saggio attraverso le parole
della finanza e quindi le scelte e le crisi dell'ultimo decennio, alla ricerca
di uno spazio da conoscere e conquistare: il gap tra ricchi e poveri della
grande forbice europea.
Autore: Stefano Bellagarda
Editore : Gruppo Albatros Il Filo (31 maggio 2019)
Lingua : Italiano
Lunghezza stampa : 87 pagine
CENNI SULLA VITA di:
Stefano Bellagarda
Ripresa da
internet e/o dalla 4° di copertina:
Bellagarda Stefano nato ad Avigliana (TO) il 25 settembre 1986,
ha 35 anni e vive a Torino. È laureato in Economia con specializzazione in
Finanza con una tesi sulla povertà e ha conseguito un Master in Trading and
investment presso l’Alta Scuola Finanza di Torino. Ha avuto varie esperienze
lavorative dal 2010 fino ad oggi, iniziando al sua carriera lavorativa
(iscritto all’albo dei promotori finanziari all’età di 19 anni) con suo padre,
che purtroppo è venuto a mancare nel 2010 per una brutta malattia. Oggi lavora
presso CNH industrial-Iveco nella Tesoreria di Torino dal 2017 ed è sposato con
Pamela, una ragazza in carrozzina per via della Spinabifida. Ha scritto e
scrive per diverse testate giornalistiche online sulla situazione dell’Unione Europea
e sulle relazioni che essa ha con il resto del mondo. È appassionato di economia,
politica e finanza dell’Unione europea e ha ottenuto un’altra laurea in scienze
politiche internazionali profilo studi europei all’università di Torino. Ha preso
un altro master in Risk Management presso L’università Telematica Guglielmo Marconi.
Sta studiando per ottenere un dottorato in Relazioni internazionali e istituzioni
europee presso l’Università telematica Unifirenze. Ha scritto due libri-saggi
economico/politici: il primo si intitola “L’Europa come modello di crescita, innovazione
e sostenibilità” edito Kimerik, il secondo “Disuguaglianza e povertà in Europa”
edito Albatros Il Filo. Ha partecipato a diversi concorsi letterari ottenendo
la menzione d’onore al XVI Premio di Arti letterarie Metropoli di Torino il
26/10/2019, vincendo il contest 30 idee per i prossimi trent’anni di Egea
Editore con pubblicazione dell’elaborato l’inedito “L’Europa che vorrei” a
Febbraio 2019, aggiudicandosi la menzione speciale al Premio Wilde Concorso
letterario Europeo a Febbraio 2020, IV edizione 2019 concorso letteratura,
menzione al merito al IV Premio Letterario Internazionale Maria Cumani
Quasimodo 2020 con Disuguaglianza e povertà in Europa, vincitore del BOOKS FOR
PEACE PRIZE 2020 nella sezione saggistica “Disabilità e persone” con il libro
Disuguaglianza e povertà in Europa e Finalista alla VII edizione del Premio
letterario internazionale Città di Como 2020 sempre con disuguaglianza e
povertà in Europa.
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