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mercoledì 20 febbraio 2019

Zeruya Shalev - Una Relazione Intima


Zeruya Shalev 

Una Relazione Intima


Recensione – Opinione
di Luigia Chianese
 Napoli

 Lunedì 04  febbraio 2019

Questo romanzo è una via di mezzo tra la letteratura erotica e un thriller psicologico. L’ ambientazione è del tutto originale ovvero durante una veglia funebre.
Per quanto concerne il testo è scritto in maniera precisa e dettagliata in prima persona; in alcuni tratti è anche molto prolisso.
Di per sé l’ opera è una storia d’ amore, tra pazzia e ossessione, molta ossessione. Tinta di peccato carnale, sofferenza e soprattutto di dolore psicofisico. Il sesso descritto è colmo di passione viscerale, la carnalità si sente in ogni riga e questo lo rende altamente erotico.  
Da pagina 27/28: << Mi prende la mano, come nel negozio, e con naturalezza, con stanchezza persino, la mette sulla cerniera dei suoi pantaloni dicendo: E’ per questo che sei venuta, e mi stringe forte le dita, puoi andartene adesso ma puoi anche andartene tra qualche minuto dopo averlo preso; ... e in effetti non devo proprio muovermi, poiché lui mi gira la schiena, con la faccia verso l’ ingresso, le mani strette all’ attaccapanni fissato sulla porta, in alto, come se fossi prigioniera, i pantaloni abbassati alle ginocchia e la sua verga in erezione che mi inchioda di colpo, senza avermi toccata prima neppure con un dito, e la sua voce aspra, rozza, che mi chiede con indifferenza, senza punto di domanda: Dimmelo, ti piace, ti piace, ... >>.
Lei, Yaara è una donna in cerca di se stessa e sceglie, perché lei sceglie, di ritrovarsi seguendo la strada della sofferenza, del dolore e soprattutto del sesso.
Pagina 61:<<  indietro non si torna, quel che è fatto è fatto.>>.
Lo fa attraverso la sottomissione sessuale e l’ umiliazione grazie ad un uomo molto più maturo di lei ma che è un porco, zozzo animale, cinico e crudele, ma è a vita di lui dove lei, volontariamente si è inoltrata.
Da pagina 64:<< Perché pensi che mi interessi conversare? Brontolò, quello che ti ho detto sul sesso vale anche per il dialogo. L’ eccitazione deve essere stimolata ogni volta. E i sentimenti? Non so più cosa siano. Con gli anni l’uomo diventa sempre più animale o infantile: quello che conta sono i bisogni.>>.  
Lui, però,  serve a Yaara per toccare il fondo della sua esistenza per poi risollevarsi.
Nel contempo, però, la sua vita familiare crolla insieme a lei, pezzo per pezzo, e anche la sua carriera va in rovina; ma si intuisce che dopo ci sarà una risalita fatta di consapevolezza di sé che la renderà libera e forte.
E’ un romanzo che coinvolge e cattura. Da leggere tutto di un fiato! 
L.Ch.


#Zeruya Shalev #UnaRelazioneIntima #Israele #Israeliana #ThrillerPsicologico #LetteraturaErotica #Narrativa # RomanzoRosa 


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Zeruya Shalev – Una Relazione Intima

TRAMA


Trama ripresa da internet e dalla 4° di copertina:
Yaara è sempre stata affascinata da Arieh, amico e coetaneo di suo padre. In realtà l'uomo non ha niente che lo faccia giudicare interessante, ma uno strano magnetismo animalesco, quasi un'aggressività interiore, attraggono irresistibilmente e misteriosamente la ragazza. Durante una veglia funebre di una settimana i due, condividendo la stessa casa, vivono i loro appassionati e convulsi incontri d'amore, durante i quali si donano reciproco piacere, ma che sono per Arieh anche occasioni di infliggere crudeli violenze alla giovane amante. Un romanzo accattivante, in cui sensualità, distacco e ironia, danno spessore ad una vicenda suggestiva e fuori dagli schemi, raccontata insolitamente in chiave thriller.




In italiano: Una relazione intima - Frassinelli, 2000; (la mia copia) Sperling & Kupfer, 2003


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Zeruya Shalev – VITA


Ripresa da internet e dalla 4° di copertina:
Zeruya Shalev è una scrittrice e poetessa israeliana. E’ nata in un kibbutz il 13 maggio 1959, (Kvutzat Kinneret, Israele) e vive a Gerusalemme, dove lavora presso una casa editrice. Lei è la scrittrice di maggior successo in Israele, con Amos Oz e David Grossman è tra gli autori israeliani più letti nel mondo. Ha già pubblicato raccolte di poesie e romanzi. Dal suo romanzo  Le sono stati conferiti diversi premi e riconoscimenti, tra cui il premio letterario Corine in Germania e il Prix Femina in Francia. Sempre per Una Relazione Intima è stata insignita del Golden Book Prize e dell’ Ashman Prize




Una relazione intima è stato trasposto nel 2007 il film Liebesleben.


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Altri libri dell’ autrice Zeruya Shalev:

Una storia coniugale (Frassinelli, 2001), 
Il bambino della mamma (Mondadori, 2004), 
Dopo l’abbandono (Frassinelli, 2007), 
Quel che resta della vita (Feltrinelli, 2013; premio Femina Étranger e premio Roma) 
Dolore (Feltrinelli, 2016)







#Zeruya Shalev #UnaRelazioneIntima #Israele #Israeliana #ThrillerPsicologico #LetteraturaErotica # Narrativa #RomanzoRosa




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giovedì 14 febbraio 2019

Info Box ... Prossimamente ... Zeruya Shalev - Una Relazione Intima



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Zeruya Shalev - Una Relazione Intima



Tra qualche giorno la mia  prossima 
Recensione - Opinione
Riletto per il Blog 

<< Mi prende la mano, come nel negozio, e con naturalezza, con stanchezza persino, la mette sulla cerniera dei suoi pantaloni dicendo: E’ per questo che sei venuta, e mi stringe forte le dita, puoi andartene adesso ma puoi anche andartene tra qualche minuto dopo averlo preso; ... e in effetti non devo proprio muovermi, poiché lui mi gira la schiena, con la faccia verso l’ ingresso, le mani strette all’ attaccapanni fissato sulla porta, in alto, come se fossi prigioniera, i pantaloni abbassati alle ginocchia e la sua verga in erezione che mi inchioda di colpo, senza avermi toccata prima neppure con un dito, e la sua voce aspra, rozza, che mi chiede con indifferenza, senza punto di domanda: Dimmelo, ti piace, ti piace, ... >>.


In italiano: Una relazione intima - Frassinelli, 2000; (la mia copia) Sperling & Kupfer, 2003

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Zeruya Shalev – Una Relazione Intima
TRAMA

Trama ripresa da internet e dalla 4° di copertina:
Yaara è sempre stata affascinata da Arieh, amico e coetaneo di suo padre. In realtà l'uomo non ha niente che lo faccia giudicare interessante, ma uno strano magnetismo animalesco, quasi un'aggressività interiore, attraggono irresistibilmente e misteriosamente la ragazza. Durante una veglia funebre di una settimana i due, condividendo la stessa casa, vivono i loro appassionati e convulsi incontri d'amore, durante i quali si donano reciproco piacere, ma che sono per Arieh anche occasioni di infliggere crudeli violenze alla giovane amante. Un romanzo accattivante, in cui sensualità, distacco e ironia, danno spessore ad una vicenda suggestiva e fuori dagli schemi, raccontata insolitamente in chiave thriller.


#ZeruyaShalev #UnaRelazioneIntima #Israele #Israeliana #ThrillerPsicologico #LetteraturaErotica #Narrativa #RomanzoRosa


Zeruya Shalev – VITA

Ripresa da internet e dalla 4° di copertina:
Zeruya Shalev è una scrittrice e poetessa israeliana. E’ nata in un kibbutz il 13 maggio 1959, (Kvutzat Kinneret, Israele) e vive a Gerusalemme, dove lavora presso una casa editrice. Lei è la scrittrice di maggior successo in Israele, con Amos Oz e David Grossman è tra gli autori israeliani più letti nel mondo. Ha già pubblicato raccolte di poesie e romanzi. Dal suo romanzo Una relazione intima è stato trasposto nel 2007 il film Liebesleben.  Le sono stati conferiti diversi premi e riconoscimenti, tra cui il premio letterario Corine in Germania e il Prix Femina in Francia. Sempre per Una Relazione Intima è stata insignita del Golden Book Prize e dell’ Ashman Prize.

Altri libri dell’ autrice Zeruya Shalev:

Una storia coniugale (Frassinelli, 2001), Il bambino della mamma (Mondadori, 2004), Dopo l’abbandono (Frassinelli, 2007), Quel che resta della vita (Feltrinelli, 2013; premio Femina Étranger e premio Roma) e Dolore (Feltrinelli, 2016).




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mercoledì 16 gennaio 2019

Michel Houellebecq - Serotonina

Michel Houellebecq
 
Serotonina

 
Se vi aspettate un romanzo di fanta-politica, visionario ed anticipatore degli eventi scordatevelo! Questa volta non siamo immersi nella bellezza/paura che ha suscitato “Sottomissione”  uscito nel 2015.  Non posso negare che l’ autore ha racchiuso la storia all’ interno di un disagio socio – politico – economico che la Francia, e da Italiana dico non solo, la Francia, sta vivendo. Sono da notare le politiche disastrose che l’ Unione Europea ( nel testo Bruxelle) e la Francia “di sinistra” sta scaricando sugli allevatori/agricoltori e non soltanto su di loro. La decadenza economica che va di pari passo alla decadenza morale e sentimentale.  Ma questo è soprattutto un romanzo d’ amore.
Un amore che racconta la povertà dei sentimenti che affligge  l’ uomo contemporaneo. Un amore non da copertina, una storia vera; qualcosa che può capitare a chiunque essere umano di questa generazione. Dolore, confusione, smarrimento incapacità d’azione. Si può comprare tutto, fare soldi ma i sentimenti restano sempre traguardi alti e non facili da sostenere e gestire. Siamo impreparati per eccesso di possibilità. Smarrimento e scarsa capacità di impegnarsi, come scolari poco diligenti che scaricano la colpa altrove; pagina 9:
<<... dalla società in generale non ho ottenuto niente..., 
mi sono lasciato sballottare dalle circostanze, 
ho dimostrato la mia incapacità di riprendere in mano la mia vita, 
in realtà la virilità che sembrava sprigionarsi dal mio viso squadrato
 coi suoi spigoli schietti e dai miei tratti marcati era solo un inganno,
 una pura e semplice fregatura 
– dalla quale, certo, non ero responsabile.>>.
In questo romanzo è soprattutto il maschio, a subire questo declino, questa inesorabile caduta, questa perdita di controllo totale del concetto di socialità e amore. Un maschio non in grado di scegliere, agire, valutare ed amare. L’ assoluta incapacità di essere costante come se i sentimenti fossero sempre un contratto a tempo indeterminato che non prevede progetti a lungo temine!
Romanzo crudo, sfacciato, doloroso e assolutamente vero! #LuigiaChianese

Nella mia scala, da 1 a 5, gradimento libro, questo testo, merita un 4 Libri. 📚📚📚📚📖

#LuigiaChianeseBooksReviewBlogger #Blog #LibriEOpinioni

NOTE:
- Non posso non prendere nota di un avvenimento storico che sto vivendo:  oggi lunedì 14 gennaio 2019 in Italia, all’aeroporto di Ciampino – Roma, su un Falcon 900 dell’aeronautica militare Italiana,  la polizia della Bolivia, con l’aiuto del Brasile, ha fatto arrivare il latitante, da 38 anni,  terrorista rosso assassino, Cesare Battisti. Avendolo arrestato in Bolivia, e da lì partito, l’Italia non è tenuta a rispettare il patto con il Brasile che chiedeva di tramutare la pena dell’ergastolo in 30 anni di reclusione. Sono felice! In Italia oggi abbiamo un governo “di contratto”  con i Pentastellati e Salvini della Lega (direi un centro destra, che io ho votato).  Battisti sconterà nel carcere di Rebibbia i primi 6 mesi di condanna con isolamento diurno e poi verrà trasferito in un carcere di massima sicurezza. Le condanne sono definitive!  Solo tra 10 anni, forse, si potrà discutere di qualche beneficio giudiziario, forse.  Per quanto mi riguarda possono buttare la chiave. Con i terroristi non si tratta e non si perdona! L.Ch.
 
- Da Serotonina  di Michel Houellebecq : 
Quelli che, per me, sono i paragrafi più emozionanti! 
Di una potenza esistenziale assoluta. 

Pag. 8 - 9 <<...Dal punto di vista amministrativo non è possibile quasi niente, l’amministrazione ha come scopo ridurre al massimo le tue possibilità di vita, sempre che non riesca molto semplicemente a distruggerla, del punto di vista dell' amministrazione un buon amministrato è un amministrato morto...>>.

Pag. 176 <<È strana questa volontà di fare un bilancio, di convincersi, nel momento estremo, di aver vissuto; m forse no, forse è il contrario a essere possibile e strano, è terribile e strano pensare a tutti quegli uomini, tutte quelle donne che non hanno niente da dire, che non vedono altro destino futuro se non quello di dissolversi in un vago continuum biologico e tecnico (poiché le ceneri sono tecnica, anche quando sono destinate solo a servire da concime, vanno calcolati i passi di potassio e di azoto), insomma a tutte quelle persone la cui vita si è evoluta senza incidenti esterni, e che la lasciano senza pensarci, come si lascia un periodo di vacanza appena decente, senza peraltro avere idea di una destinazione ulteriore, solo con la vaga intuizione che sarebbe stato preferibile non nascere, in pratica mi riferisco alla maggior parte degli uomini e delle donne.>>.

Pag. 262
<< Il mio cuore fu strizzato da una contrazione dolorosa, i ricordi tornavano senza tregua, a ucciderti non è il futuro bensì il passato, che torna, ti tormenta, ti scava ed effettivamente finisce per ucciderti.>>.

Pag. 332 << Tutto era chiaro, estremamente chiaro, sin dall' inizio; ma non ne abbiamo tenuto conto. Abbiamo forse ceduto a illusioni di libertà individuale, mi vita aperta, di infinità dei possibili? È probabile, quelle idee erano nello spirito del tempo; non le abbiamo formalizzate, ce ne mancava l'inclinazione; ci siamo limitati a conformarsi a esse, a paragrafo distruggere; e poi, per molto tempo, a soffrirne.>>. 

TRAMA
Serotonina 
di Michel Houellebecq
Florent-Claude Labrouste è un quarantaseienne funzionario del ministero dell'Agricoltura, vive una relazione oramai al tramonto con una torbida donna giapponese, più giovane di lui, con la quale condivide un appartamento in un anonimo grattacielo alla periferia di Parigi. L'incalzante depressione induce Florent-Claude all'assunzione in dosi sempre più intense di Captorix, grazie al quale affronta la vita, un amore perduto che vorrebbe ritrovare, la crisi della industria agricola francese che non resiste alla globalizzazione, la deriva della classe media. Una vitalità rinnovata ogni volta grazie al Captorix, che chiede tuttavia un sacrificio, uno solo, che pochi uomini sarebbero disposti ad accettare.

Editore: ‎La Nave di Teseo (10 gennaio 2019)
Lingua: Italiano - 
Traduttore: Vincenzo Vega
Copertina flessibile: 332 pagine - Dimensioni: ‎ 14.9 x 3.2 x 21.6 cm
Generi -  Etichette: Michel Houellebecq - Fiction Storica - Politica - Narrativa Moderna e Contemporanea - Romanzo Rosa


CENNI SULLA VITA di:
Michel Houellebecq
Ripresa da internet e/o dalla 4° di copertina:
Michel Houellebecq ([miˈʃɛl wɛlˈbɛk]), pseudonimo di Michel Thomas (Saint-Pierre, 26 febbraio 1956), è uno scrittore, saggista, poeta, regista e sceneggiatore francese. L'autore, spesso assimilato al movimento anglosassone detto di Anticipazione sociale, è considerato uno dei più rilevanti scrittori della letteratura francese contemporanea. Si è segnalato anche come critico letterario e per le sue prese di posizione critiche sull'Islam. I suoi libri sono tradotti in italiano da Bompiani, che ha raccolto in due volumi la sua opera omnia, e da La nave di Teseo.
<< La totalità degli animali e la schiacciante maggioranza degli uomini vivono senza mai provare il minimo bisogno di giustificazione. Vivono perché vivono, tutto qua, è così che ragionano; poi immagino che muoiano perché muoiono, e che questo, ai loro occhi, concluda l'analisi.>>.
(M. Houellebecq, Sottomissione, p. 43)
Nato nel dipartimento d'oltremare francese della Réunion, Michel Thomas è cresciuto fino a sei anni in Algeria. Suo padre, guida d'alta montagna, e sua madre, medico anestesista, si disinteressano molto presto di lui, dopo la nascita della sorellastra. I genitori lo affidano alla nonna paterna, Henriette Houellebecq, una comunista, della quale adotta il cognome. Dopo aver frequentato a Parigi il liceo Chaptal, nelle classi di preparazione per la Grande École, si iscrive alla facoltà di agraria nel 1975, dove fonda la poco fortunata rivista letteraria Karamazov, per la quale scrive qualche poesia e lavora alle riprese di un film dal titolo Cristal de souffrance.
Consegue la laurea in agraria nel 1978 con una specializzazione in «Ecologia e miglioramento dell'ambiente naturale». Subito dopo si iscrive all'École nationale supérieure Louis-Lumière, nella sezione di cinema, scegliendo l'indirizzo di riprese cinematografiche, che abbandona nel 1981. Lo stesso anno nasce suo figlio Étienne. Affronta in seguito un periodo di disoccupazione, e un divorzio che gli provoca una forte depressione. Inizia a lavorare come informatico nel 1983 alla Unilog (società informatica poi acquisita dalla Logica), dove resterà tre anni, periodo che diventerà poi fonte di ispirazione per Estensione del dominio della lotta, il suo primo romanzo pubblicato nel 1994. In seguito passa a lavorare all'Assemblée Nationale.
Verso la metà degli anni ottanta inizia a frequentare ambienti letterari parigini, pubblica le prime poesie e collabora con varie riviste. Le sue due prime raccolte di poesie, edite nel 1991, passano inosservate. In esse sono già percepibili i temi che verranno trattati in seguito, ossia la solitudine esistenziale e la denuncia del liberalismo e del capitalismo, all'opera fin nell'intimità degli individui:
<< In situazione economica perfettamente liberale, c'è chi accumula fortune considerevoli; altri marciscono nella disoccupazione e nella miseria. In situazione sessuale perfettamente liberale, c'è chi ha una vita erotica varia ed eccitante; altri sono ridotti alla masturbazione e alla solitudine. Il liberalismo economico è l'estensione del dominio della lotta, la sua estensione a tutte le età della vita e a tutte le classi sociali. Ugualmente, il liberalismo sessuale è l'estensione del dominio della lotta a tutte le età della vita e a tutte le classi sociali. Sul piano economico, Raphaël Tisserand appartiene al clan dei vincitori; sul piano sessuale, a quello dei vinti. Certi guadagnano su entrambi i tavoli; altri, su entrambi perdono. Le imprese si contendono certi giovani diplomati; le donne si contendono certi giovani; gli uomini si contendono certe giovani; il problema e l'agitazione sono considerevoli.>>.
(Da Estensione del Dominio della Lotta)
Sempre nel 1991 pubblica un saggio su Lovecraft. Estensione del dominio della
lotta
, suo primo romanzo, viene pubblicato da Maurice Nadeau nel 1994 dopo essere stato rifiutato da parecchi editori. Esso ha collocato Houellebecq a capo di quella generazione di scrittori concentrati sulla miseria affettiva dell'uomo contemporaneo. Senza promozione né pubblicità, il romanzo si diffuse tramite il passaparola. Ne è stato tratto un film per il cinema francese da Philippe Harel nel 1999, e uno per la televisione danese da Jens Albinus nel 2002.
Michel Houellebecq (2008) Dopo la pubblicazione di 
Le particelle elementari (1998), il romanzo successivo, che lo fa conoscere in Francia e nel mondo, nascono forti polemiche sui media legate all'esclusione del suo autore dalla rivista letteraria Perpendiculaire, della quale faceva parte, a causa di "idee ambigue". La notorietà dell'autore, che replica senza peli sulla lingua su Le Monde, trae ovviamente vantaggio da tutta questa pubblicità. Les particules élémentaires attacca (simbolicamente, ma al contempo nominandolo) lo scrittore Philippe Sollers. Il libro otterrà il Premio novembre, assegnato da una giuria della quale fa parte lo stesso Philippe Sollers, il quale testimonierà a favore di Houellebecq nel processo generato dalle dichiarazioni di Houellebecq sull'islam. 
Sempre nel 1998 riceve dal Ministero della cultura francese il Grand Prix national des lettres. Houellebecq ha condiviso con il suo traduttore Frank Wynne il premio IMPAC 2002 per Atomised, la traduzione di Les particules élémentairesLe particelle elementari è generalmente considerato il suo testo più importante (attualmente tradotto in più di 25 paesi), premiato tra l'altro come migliore libro dell'anno dalla rivista francese Lire. Nel 2006 da Le particelle elementari è tratto il film tedesco Elementarteilchen, diretto da Oskar Roehler e che partecipa alla Berlinale, vincendo un Orso d'argento per il miglior attore protagonista.
Nel 2000 Houellebecq ha firmato i testi dell'album Présence humaine, su musiche di Bertrand Burgalat, vicini allo stile delle sue poesieː nell'album, che ha anche interpretato in concerto, sono presenti sia delle parti cantate che delle parti parlate. Il disco è uscito presso Tricatel, la casa discografica creata da Burgalat. Houellebecq attribuisce una pari importanza alla sua opera di saggista. Ha scritto su Les InrockuptiblesPerpendiculaireL'Atelier du RomanImmédiatement, oltre che sulla stampa internazionale. Nel 2001 lo scrittore francese viene processato per islamofobia a causa di alcune sue prese di posizione sulla religione musulmana. Vince la causa, ma poi lascia la Francia. Dopo aver vissuto per anni in Irlanda, Houellebecq si è in seguito trasferito in Spagna.
Nel 2004 Houellebecq è passato dal suo vecchio editore Flammarion alle edizioni Fayard, del potente gruppo Lagardère, per una cifra insolita per le edizioni francesi e l'assicurazione che il suo romanzo venga portato sul grande schermo. Alla ripresa letteraria del settembre 2005, ha occupato, con il suo romanzo La possibilità di un'isola, la gran parte delle pagine culturali dei media, mettendo in ombra gli altri 600 libri presentati. Ciò nonostante le vendite sono state inferiori al previsto (300.000 copie vendute contro le 400.000 attese). Dal romanzo lo stesso Houellebecq ha tratto un film, che non è stato distribuito in Italia, uscito nelle sale francesi nel 2008, senza riscuotere successo.
Michel Houellebecq, che si è risposato, dopo aver vissuto in Irlanda per parecchi anni si è trasferito in Spagna, all'interno del Parco naturale Cabo de Gata-Nijar, per poi tornare a vivere in Francia nel 2012. Nel 2010 pubblica il romanzo La carta e il territorio, edito in Italia da Bompiani, che vince il massimo premio letterario francese, il Goncourt. Nel 2015 è la volta di Sottomissione, la cui edizione italiana è ancora una volta di Bompiani. Nel 2019 è invece la volta di Serotonina, pubblicato in Italia da La Nave di Teseo. Riceve il premio internazionale alla carriera in occasione dei Premi Flaiano 2021.  Con la casa editrice – La Nave di Teseo – in Italia, il 07 gennaio 2022, esce con il romanzo  - Annientare –
 
 
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