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martedì 14 luglio 2020

Giorgio Faletti - Io Sono Dio


Giorgio Faletti
Io Sono Dio

Recensione – Opinioni di

Mugnano di Napoli
09.06.2020

 Questo è il 7° libro che leggo di Giorgio Faletti, e premetto che per ora non ho intenzione di leggere il suo libro più famoso ovvero “io uccido”; perché?
Primo perché ho la tendenza a seguire le mie voglie e miei tempi e non la pubblicità e la massa;
Secondo perché amo seguire i miei desideri e soprattutto i miei stati d’animo ed in primis la mia tasca;
Terzo perché praticamente lo conosco già: è stato nell’ ordine: Sputtanato, Spoilerato in ogni minima sequenza, e non hanno scritto recensioni su di esso ma semplicemente variazioni sul riassunto della trama.
Praticamente mi è passata la voglia! A voi non capita?
Tornando a noi, “io sono Dio” dovrebbe essere il 4° libro scritto dell’autore e partiamo subito dalla cosa più evidente: è una storia, un thriller/giallo per l’esattezza, narrato in prima persona nel capitolo iniziale, non è una cosa rara ma neppure all’ ordine del giorno, per me è un punto a suo favore perché, secondo me, è più difficile scrivere un romanzo di questo genere in prima persona, sarebbe stato più piacevole, però, se l’autore avesse continuato così; ma non sto qui a disquisire su questo punto!
Il resto della narrazione, invece, diventa standard, s’abbandona la prima persona e s’inizia anche con l’ andirivieni temporale tra i ricordi.
Il testo supera abbondantemente le 500 pagine, di per sé non è un problema ma in questo libro il problema esiste, e come!  A me, questo racconto, dà l’impressione di essere stato scritto o da tre persone simili o in tre tempi diversi; perché?
La prima parte, circa 200/250 pagine e più, sono di noia mortale, per poco non abbandonavo il libro e lo utilizzavo, per la sua mole, come reggimensola. Amo le super descrizioni, ma se non le sai esporre come Stephen king, A.E.Poe o E. Hemingway meglio levare mano. Faletti, se pur bravo, veramente bravo, come dimostrato in altre opere, non è però di questa levatura, per tanto ho trovato le sue lunghe e continue descrizioni troppo pesanti, certo utili in seguito, ma se avessero avuto, come dire,  un corrimano d’ accompagnamento alla storia centrale, fin dal principio, tali super descrizioni, non sarebbero sembrate troppo isolate e tediose. Troppe parole! Veramente eccessive!
Dalla 240° pagina in poi, poco più e/o poco meno, il thriller/giallo diventa molto interessante. Il ritmo diviene travolgente e la storia, finalmente, cattura. Inizia la suspense! Questo è il classico momento in cui si comincia ad apprezzare il talento dell’ autore e la bellezza del testo, ovvero quando si entra in empatia con i personaggi, quando li s’incoraggia e si freme per loro. (Tifavo per il cattivo, tanto è un libro! Da pagina 265: << Le guerre finiscono. L’odio dura per sempre.>>.). Per la mia sensibilità se si muove qualcosa di bello da dentro lo stomaco del lettore significa che il romanzo c’è. Non me ne vogliate, per me è anche una questione di pancia. (Non a caso sono di corporatura cicciotta!).
Si arriva alla deprimente e sconfortante ultima parte, gli ultimi due o tre capitoli per intenderci, non desidero spoilerare il finale, ma a me provoca un fastidio immenso non aver ricevuto nessun indizio o sentore d’indizio di chi fosse realmente il “cattivo bombarolo”; anche se a metà libro due domande su che fine avesse fatto il ….. e del perché proprio quel …. me le sono poste. A me piace arrivarci da sola, magari sbagliare e restarci di stucco, ma il finale “a sorpresa deludente buttata lì per fare uno scoop” non mi piace e non mi piacerà mai. Sembra che dal thriller passiamo al fantasy? Anche no!  Sarà perché io adoro i “come” ed i “perché” più dei finali.
In questo caso come mi risulta vera l’affermazione a pagina 33:<<La scienza trova sempre il modo per far diventare parte di una statistica la distruzione di una persona in carne e ossa.>>. Lo capirete leggendo il finale!
(È pur vero che io sono quel tipo di persona che spesso non guarda i finali dei film, per noia, o perché “mi basta così” magari perché ho trovato interessante la loro evoluzione per tanto la conclusione diventa … “elementare, Watson” e questo mi si riflette nei libri che leggo, quindi prendetemi con le molle.)
Oltre al finale, in quella che io ho scelto di chiamare la terza parte del libro, esiste una sotto parte alla terza, il dopo finale, il cosiddetto epilogo, in questo caso quella dopo l’ ultimo capitolo, il 36°.
Avete presente il rabbioso silenzio del lettore? Quello che provoca lo stringimento delle labbra in un ghigno malefico e che produce uno sguardo assassino? Quel classico momento che se non fosse per le serate dedicate alla lettura, per i soldi spesi per il libro e per il rispetto della carta, infileresti tutto il librone nel disintegra documenti? Ecco avete presente quella sensazione? Questo è ciò che ho provato leggendo l’ultima parte, soprattutto il primo pezzo dell’ ultima parte, quello in cui la parola viene concessa alla sotto protagonista Sundance. Ho ripreso fiato, e il mio volto è tornato alla quasi normalità, solo quando a parlare è stato un altro sotto personaggio, ovvero l’unico signor Wade (capirete leggendo perché unico).
Mi viene da sorridere perché a questo punto della mia Recensione-Opinione mi sento di riprendere un verso che ho sottolineato a pagina 159:<< L’odio non è più un sentimento. Oramai sta diventando un virus. Quando arriva a infettare l’animo, la mente si perde. E le difese delle persone sono sempre più deboli.>>.
Arrivando alla conclusione la storia funziona ma forse con dettagli più mirati e con meno parole funzionerebbe di più.  L.Ch. 

TRAMA
Io Sono Dio

Ripresa da internet e/o  dalla 4° di copertina:
Non c'è morbosità apparente dietro le azioni del serial killer che tiene in scacco la città di New York. Non sceglie le vittime seguendo complicati percorsi mentali. Non le guarda negli occhi a una a una mentre muoiono, anche perché non avrebbe abbastanza occhi per farlo. Una giovane detective che nasconde i propri drammi personali dietro a una solida immagine e un fotoreporter con un passato discutibile da farsi perdonare sono l'unica speranza di poter fermare uno psicopatico che nemmeno rivendica le proprie azioni. Un uomo che sta compiendo una vendetta terribile per un dolore che affonda le radici in una delle più grandi tragedie americane. Un uomo che dice di essere Dio.

Prima pubblicazione: 2009
Autore: Giorgio Faletti
Altri personaggi: Michael McKean, Jenson Wade, Wendell Bruce Johnson
Ambientazione: New York
  

CENNI SULLA VITA di:

Ripresa da internet e/o dalla 4° di copertina:
Giorgio Faletti, artista poliedrico, non ha mai smesso di dare prova della sua capacità di spaziare da un campo artistico all’altro. Come comico ha lasciato una forte impronta nel panorama della comicità creando una serie di personaggi indimenticabili protagonisti di alcune fortunate serie televisive come Drive InEmilio e Fantastico 90. Anche come musicista Giorgio Faletti ha ottenuto negli anni numerosi consensi.
Ha cominciato pubblicando in proprio diversi album di successo. Nel 1994, con la canzone  Signor Tenente, si è aggiudicato il secondo posto e il Premio della Critica al Festival di Sanremo. Sono nate in seguito le collaborazioni con alcuni grandi artisti della musica leggera italiana: ha scritto canzoni per Mina, Milva, Gigliola Cinquetti e i versi di due album di Angelo Branduardi, Camminando Camminando e Il dito e la luna. Il 2002 segna l’esordio in campo letterario. Il romanzo Io uccido balza immediatamente al vertice delle classifiche italiane e con oltre 3.500.000 di copie vendute diventa uno dei più clamorosi successi editoriali degli ultimi anni. Nel 2004 esce Niente di vero tranne gli occhi che ne conferma il talento letterario con oltre tre milioni di copie vendute. I suoi libri sono tradotti in 25 lingue e pubblicati con grande successo, oltre che in tutti gli stati d’Europa, anche in Sud America, in Cina, in Giappone, in Russia e a partire dal mese di marzo 2007 negli Stati Uniti e nei paesi di lingua anglosassone. Nel novembre del 2005 Giorgio Faletti ha ricevuto dal Presidente della Repubblica il Premio De Sica per la Letteratura. Nel frattempo non dimentica di essere un attore. Nel 2006 interpreta il prof. Martinelli in Notte prima degli esami, film campione di incassi con oltre 20 milioni di euro al botteghino. La sua interpretazione è stata premiata dalla critica con la nomination al David di Donatello come migliore attore non protagonista. Il suo terzo romanzo, Fuori da un evidente destino ha venduto quasi 2 milioni di copie.  Del 2008 la raccolta di racconti Pochi inutili nascondigli (Baldini Castoldi Dalai) e del 2009 l'audiolibro di uno di questi racconti, Una gomma e una matita (Emons audiolibri) letto da Vinicio Marchioni. Nel 2010 esce Appunti di un venditore di donne (B.C. Dalai editore). Nel 2011 esce Tre atti e due tempi (Einaudi) e nel 2012  Da quando a ora (Einaudi). Giorgio Faletti scompare nel 2014, in seguito a una lunga malattia.  

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martedì 7 luglio 2020

Daniel Keyes Una Stanza Piena Di Gente


Daniel Keyes
Una Stanza Piena di Gente 

Recensione - Opinione di
Luigia Chianese Books Blogger

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20 maggio 2020
 
Avvincente ed emozionante! L’autore ci dice subito “dove va a parare” il racconto; questo può sembrare spiazzante per un lettore, ma in questo caso è assolutamente necessario e geniale. Necessario perché è un Thriller Psicologico ed allo stesso tempo un Thriller Legale e lo scontro tra le due parti sarà il fulcro della parte finale del libro. Da pagina 117:
<<Quando si cerca di aiutare delle persone mentalmente disturbate,
 insisteva lei,  bisogna mettere da parte i sentimenti di vendetta 
e preoccuparsi dell’individuo.>>.
È un Romanzo psicologico di alto livello e tratta di un argomento complesso: il disturbo dissociativo e la personalità multipla. Questa è una storia romanzata ma vera ed è quella di William Stanley Milligan, detto Billy, e delle sue 24 Persone/Personalità Multiple o come le chiamerà il “Maestro” ovvero il “Billy tutto in un pezzo”“Androidi che ho creato io.”.
La parte diciamo più utile della biografia è quella iniziale, dove, in forma brevissima, sono descritte in un elenco compatto, le 24 Persone/Personalità di Billy; è utile questa scelta descrittiva perché non è semplice stare dietro a tutti i “vuoti di tempo” ed ai personaggi descritti, quindi, ogni tanto, una rinfrescata alla memoria è ben accetta. Lo stile di scrittura di Keyes è freddo e distaccato ma suggestivo, riesce a farti provare anche una certa empatia verso un criminale molto malato e sofferente quale Billy.
Ad un certo punto anche nel lettore, cosa che è capitata anche a me, può avvenire una parziale frammentazione/dissociazione di posizioni. Si riesce a stare dalla parte di Billy e della sua “ Famiglia Interiore” ma allo stesso tempo ad odiare alcuni di loro; si riesce a comprendere le istanze di sicurezza della comunità di riferimento ma anche a odiare i politici sfruttatori dell’evento; si cerca di capire le intenzioni della stampa ma si riesce anche a dividersi su come considerare un ceto giornalismo di parte; si amano e si odiano alcuni medici, insomma la confusione-fusione di Billy diventa anche la nostra ed è qui che eccelle la maestria dell’autore Daniel Keyes, perché ti conquista e riesce a non farti perdere il filo di Arianna nella mente e nella vita di Milligan e, soprattutto, a tenerti incollato alla lettura fino a notte fonda. Luigia Chianese
 
Nella mia scala, da 1 a 5, gradimento libro, questo testo, merita un 5 📕📗📘📙📕 Libri
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Video Recensione di
Luigia Books Blogger - Blog Libri e Opinioni
…..
Potete vederla qui su You Tube 
anche seguendo il link
Grazie!

TRAMA:
Una Stanza Piena di Gente 
di Danile Keyes
Ripresa da internet e/o  dalla 4° di copertina: 
Il 27 ottobre 1977, la polizia di Columbus, Ohio, arresta il ventiduenne Billy Milligan con l'accusa di aver rapito, violentato e rapinato tre studentesse universitarie. Billy ha vari precedenti penali e contro di lui ci sono prove schiaccianti. Ma, durante la perizia psichiatrica richiesta dalla difesa, emerge una verità sconcertante: Billy soffre di un gravissimo disturbo dissociativo dell'identità. Nella sua mente «vivono» ben 10 personalità distinte, che interagiscono tra loro, prendono di volta in volta il sopravvento e spingono Billy a comportarsi in maniera imprevedibile. Nel corso del processo si manifestano il gelido Arthur, 22 anni, che legge e scrive l'arabo; il timoroso Danny, 14 anni, che dipinge solo nature morte; il violento Ragen, 23 anni, iugoslavo, che parla serbo-croato ed è un esperto di karaté; la sensibilissima Christene, 3 anni, che sa scrivere e disegnare, ma soffre di dislessia; e poi Alien, Tommy, David, Adalana e Christopher. 
Così, per la prima volta nella storia giudiziaria americana, il tribunale emette una sentenza di non colpevolezza per infermità mentale. Tuttavia Billy rimane un rebus irrisolto fino a quando, durante il ricovero in un istituto specializzato, a poco a poco non affiorano altre 14 identità autonome, tra cui spicca «il Maestro», la sintesi della vita e dei ricordi di tutti i 23 alter ego. E proprio grazie alla sua collaborazione è stato possibile scrivere questo libro, che con la passione e lo slancio di un resoconto in presa diretta ricostruisce l'incredibile vicenda di Billy Milligan e ci permette di entrare in quella «stanza piena di gente» che è la sua psiche. Una visita che ci lascia sconvolti e turbati, ma che ci induce a riflettere sull'abisso nascosto in ogni uomo. Perché, come scrive lo stesso Billy all'autore: «Solo chiudendo la porta sul mondo reale, noi potremo vivere in pace nel nostro».
 
Titolo Originale: The Minds of Billy Milligan
1ª ed. originale: 1981
Seguito da: The Milligan Wars
Prima pubblicazione: ottobre 1981
Editore ‏ : ‎ Nord; 33° Edizione
Edizione Italiana: del 19 novembre 2009
Lingua ‏ : ‎ Italiano - Tradotto da  : Natalia Stabilini e Isabella C. Blum
Copertina flessibile ‏ : ‎ 544 pagine
Dimensioni ‏ : ‎ 13.6 x 4.3 x 20.5 cm
 
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TRAMA
: Fiori per Algernon di Danile Keyes
Ripresa da internet e/o  dalla 4° di copertina: 
Algernon è un topo, ma non è un topo qualunque. Con un'audace operazione, uno scienziato ha triplicato il suo IQ, rendendolo forse più intelligente di alcuni esseri umani. Di certo più di Charlie Gordon che, fino all'età di trentadue anni, ha vissuto nella dolorosa consapevolezza di non essere molto... sveglio. Ma cosa succede quando quella stessa operazione viene effettuata su Charlie? Il diario di un uomo che "voleva soltanto essere come gli altri".
 
Editore ‏ : ‎ TEA; 13° edizione 
Edizione Italiana:  17 marzo 2016
Lingua ‏ : ‎ Italiano 
Tradotto da: Bruno Oddera
Copertina flessibile ‏ : ‎ 314 pagine 
Dimensioni ‏ : ‎ 20 x 2 x 13 cm
ISBN-10 ‏ : ‎ 8850241917 
ISBN-13 ‏ : ‎ 978-8850241910

 
TRAMA: La Quinta Sally di Danile Keyes
Ripresa da internet e/o  dalla 4° di copertina: 
Sally Porter apre gli occhi in un letto d'ospedale. Non ha nessun ricordo della sera precedente, né di come sia finita lì. Di una cosa però è certa: non è possibile che abbia tentato il suicidio, come le hanno riferito i medici, né che abbia quasi ucciso i due uomini che l'hanno salvata, per poi cercare di violentarla. Eppure i medici non mentono, ed è così che Sally scopre di soffrire di un grave disturbo dissociativo dell'identità. Infatti era Nola, l'artista che possiede uno studio al Greenwich Village, che voleva morire, ed è stata Jinx, la violenta assassina, a difendersi dagli aggressori. Tuttavia in Sally albergano altre due personalità, che prendono di volta in volta il sopravvento e la spingono a comportarsi in maniera bizzarra: Derry, la cameriera gentile e affabile con tutti, e Bella, la seduttrice. Sconvolta da quella rivelazione, Sally chiede aiuto al dottor Roger Ash, un esperto di personalità multipla. Per il dottor Ash, l'unica soluzione è fondere le diverse personalità per dare vita alla «quinta Sally», una Sally finalmente unita e completa. Si tratta di un procedimento complesso e doloroso, in cui Sally dovrà rivivere i traumi che hanno causato la scissione e accettarli come parte integrante del suo passato. Ma non sarà facile nemmeno per Roger Ash, perché le ombre nascoste nel labirinto della psiche di quella donna così tormentata ed enigmatica lo costringeranno ad affrontare anche i suoi demoni...
 
Link per la Recensione e Video Recensione
di Luigia Chianese
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- Libri e Opinioni -
 
Editore: TEA: 11 marzo 2021
Editore : Nord 22 febbraio 2018
Traduttrice: Valentina Zaffagnini 
Lingua : Italiano 
Copertina flessibile : 358 pagine

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CENNI SULLA VITA di:
Danile Keyes
Ripresa da internet e/o dalla 4° di copertina:
Daniel Keyes  è nato a Brooklyn, 9 agosto 1927 ed è deceduto il 15 giugno 2014 a Boca Raton, Florida, Stati Uniti. Sposato con Aurea Georgina Vazquez. È stato un autore di fantascienza statunitense, principalmente noto per il suo racconto Fiori per Algernon, del 1959, vincitore del Premio Hugo nel 1960, che adattò in un romanzo omonimo nel 1966 aggiudicandosi con esso il Premio Nebula e in un film nel 1968. Ha insegnato a lungo, soprattutto a ragazzi con difficoltà di apprendimento. Proprio questo lavoro gli ha fornito lo spunto per il suo esordio narrativo, Fiori per Algernon: un successo mondiale, pubblicato in più di trenta Paesi e continuamente ristampato. Keyes ha un Bachelor of Arts in psicologia e un Master's degree in letteratura inglese ed americana. Nel 2000, la Science Fiction and Fantasy Writers of America lo ha insignito del Premio Author Emeritus. Dalle sue opere sono stati tratti dei Film: I due mondi di Charly, Un cuore semplice, Des fleurs pour Algernon. A partire dagli anni ‘80, si è dedicato prevalentemente alla non-fiction e con Una stanza piena di gente ha ottenuto una nomination al prestigioso Edgar Award.

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martedì 9 giugno 2020

MARK EDWARDS - IL SEGRETO DEL RIFUGIO


 MARK EDWARDS
IL SEGRETO DEL RIFUGIO

Recensione – Opinioni di

Mugnano di Napoli
03.06.2020

All’inizio pensavo che sarebbe stato difficile scrivere una recensione per questo volume perché, lo confesso, non sembrava appassionarmi.
Fin dal principio l’ho trovato lento nel ritmo o forse le descrizioni così accurate della casa e del bosco mi avevano preso troppo, ma giusto nel mezzo del volume la svolta: la narrazione e la vicenda diventano generosamente accattivanti. Dal thriller psicologico spuntano fuori tutta la suspense e il mistero. Inoltre l’unica scena e pagina di sesso, (pagina 239) e sappiamo quanto vendono oggi i libri in cui ci sia del buon sesso, è stata perfetta: breve ed intensa, coincisa ed entusiasmante, emozionante, coinvolgente e vera. La trama è ben strutturata e si snoda tra bugie, superstizioni e paure ancestrali ma soprattutto l’autore sovrappone con maestria una doppia visione, quella di Julia e quella di Lucas, della dimensione del lutto, della sua gestione ed elaborazione. I sentimenti, le impressioni, emozioni, sensazioni e le personalità di tutti i protagonisti vengono fuori senza troppi giri di parole, sono chiari e definiti sin da subito e questo è importante che sia ben eseguito quando le storie narrate sono ingarbugliate di fatti e di stati d’ animo, con il presente e il passato che si aggrovigliano come le radici di una quercia.
Il doppio finale è un vero tocco di stile, forse perché nei thriller psicologici non sono belle solo le cose nascoste ma anche e soprattutto le vendette finali.
TRAMA
Il Segreto Del Rifugio
Di Mark Edwards

Ripresa da internet e/o  dalla 4° di copertina:
Una bambina scomparsa. Una madre disperata. Una casa piena di segreti.
Due anni prima Julia ha visto annegare il marito nel gelido fiume vicino a casa, mentre cercava di salvare la loro bambina, Lily. Ma il corpo della piccola non è mai stato ritrovato. E la madre è convinta che sia ancora viva.
Rimasta sola, Julia trasforma quella casa di campagna in un rifugio per scrittori. Lucas, autore di romanzi horror, è ossessionato dalla scomparsa di Lily e vuole scoprire la verità. Ma una serie di eventi inquietanti e inspiegabili mina la pace del rifugio e di tutti i suoi ospiti.
Lucas non si arrende e continua a indagare insieme a Julia, fino a scoprire che il bosco intorno a casa nasconde un terribile segreto. Segreto che qualcuno fa di tutto per mantenere celato...
Cos’è successo davvero quel giorno sul fiume? Perché la piccola Lily non è più stata ritrovata? E chi, o cosa, sta minacciando il rifugio per scrittori?

Titolo: Il segreto del rifugio
Autore: Mark Edwards
Editore: Amazon Crossing
Genere:
Mistero Suspensen Thriller Psicologico
Data di pubblicazione: 25 febbraio 2020
Pagine: 378

CENNI SULLA VITA di:
Mark Edwards

Ripresa da internet e/o dalla 4° di copertina:
Mark Edwards scrive thriller psicologici di successo: ha venduto più di 2 milioni di libri. Racconta storie di gente comune che vive cose spaventose: Stephen King e Donna Tartt sono tra i suoi autori preferiti. Ha lavorato nella coltivazione di fave, nel call center di una società ferroviaria, ha insegnato inglese in Giappone, è stato direttore marketing.
In Italia, Amazon Crossing ha pubblicato Lei che ama solo me (2015), L’ultima avventura (2016), Le gazze (2019) e i gialli a quattro mani con Louise Voss L’Accalappiatore di bambini (2017) e Gioia mortale (2019).
Vive in Inghilterra con la moglie, i loro tre bambini, un gatto fulvo e un golden retriever. Adora ricevere messaggi dai lettori a cui risponde sempre:
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Se un titolo non compare sulla sua pagina personale, non è suo.

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