Recensioni, Opinioni, Consigli, Anteprime, Info Box Books, Video, Presentazioni ed Eventi sui Libri. Le mie Recensioni-Opinioni Rispecchiano le Sensazioni e le Emozioni che i libri mi regalano!
I libri vanno letti!
Un Libro dà non prende! Luigia Books Blogger
Con
questa piccola opera siamo dinnanzi ad un delizioso omaggio che questo giovane
e talentuoso scrittore, di nome Valerio Catalli, fa ai più grandi autori dell’horror
grottesco; da Poe a Lovecraft fino a King.
In questi 10 piccoli racconti,
legati tra loro, scopriamo un nascente scrittore che farà strada per la sua
fantasia e genialità. Iniziamo
dal prologo: veloce, chiaro e diretto tanto da generare istantanea curiosità!
Patrick Connelly, l’astronauta disperso nello spazio profondo ci porterà alla
scoperta della sua solitudine e paura attraverso strane e misteriose lettere,
storie trovate in una scatola. Da pagina 127:
<<
Ciò che esiste è il sogno, l’incubo,
e ciò che non esiste è la realtà.
La
veglia è il sogno e il sogno è la verità.>>.
Già
nel capitolo intitolato “La Fuga” Valerio Catalli cattura
letteralmente il lettore con uno dei fenomeni più conosciuti tra coloro che gli
incubi li hanno davvero! La paralisi nel sonno. Come conferma lo stesso autore,
nelle meravigliose e sintetiche note a fine libro, questo capitolo è proprio
ispirato a questo fenomeno/esperienza e l’autore lo
interpreta magistralmente. È qui, infatti, che s’inizia
ad alzare il ritmo del racconto, praticamente da subito, con note descrittive
leggere e precise; ecco che il mondo intorno al lettore comincia ad oscurarsi
e, immerso nei primi brividi, colui che sta leggendo riesce ad entrare nella
narrazione. A questo punto già si hanno due scelte, continuare a leggere
scoprendo da soli le curiosità o cadere nella trappola, come sono caduta io,
del voler sbirciare, con avidità, le note ad ogni singolo racconto prima
d’iniziare il capitolo seguente. Non aggiungo nient'altro in merito, a voi la
scelta! Nel
capitolo “Resoconto Dettagliato di un’Avventura Onirica” il
riferimento alla perdita del gusto non può non farci pensare che lo spunto sia
arrivato anche dalla recente Pandemia di Covid-19 che stiamo vivendo, non a
caso, sempre nelle suddette note, veniamo a scoprire che il capitolo è datato
2019, inoltre, secondo me, è proprio questo il capitolo che ci
condurrà per mano alla fine del libro! Tutte
le 10 storie sono narrate in appena 130 pagine in formato piccolo, e sono, a
mio avviso, dei voli pindarici altamente suggestivi, nuovi ed emozionanti,
frutto di grande ispirazione e di fervida immaginazione, tanta roba come è in
uso esclamare oggi! Mi ha fatto pensare molto nella struttura delicata e
incisiva delle opere: “La Casa Stregata e L’Orrore di Dunwich” di
Lovecraft. I tempi narrativi, infatti, sono fluidi, mai tediosi, mai
striminziti o eccessivi il tutto, unito a personaggi discretamente elaborati,
crea un’opera buona con un’ottima qualità di scrittura e padronanza del
linguaggio horror-gotico-cosmico. Consiglio
questo libricino e il mio voto in una scala da 1 a 5 e un 3 incoraggiante! 📚📚📚🕮🕮 L.Ch.
NOTE CURIOSE
RILASCIATE DALL’ AUTORE:
Il libro nasce, innanzitutto e
ovviamente, da una grande passione per la scrittura e dall’ispirazione tratta dai lavori di grandi scrittori come H.P. Lovecraft, Edgar Allan Poe e August
Derleth e dei loro scritti a tema Horror basati sulla paura dell’ignoto. Il concetto di fondo del libro è
quella di una raccolta di racconti, sotto forma di testimonianze, che hanno
diversi punti in comune e che tendono a portare il lettore verso un finale che,
a suo modo, porta a compimento tutte le varie e diverse storie della raccolta. L’idea
per questo libro nasce dal desiderio di tramutare in storie dell’orrore alcune
vicende ed esperienze personali quali, ad esempi, incubi e sogni che ho avuto
premura di appuntare per poi rielaborare, rimaneggiare ed esagerare al fine di
renderli grotteschi e “strani”, mantenendo pur sempre un fondo di
verosimiglianza e credibilità. Idea che si è poi evoluta tentando, anche, di
utilizzare alcuni espedienti orrorifici come le leggende metropolitane, fatti
storici con pochi elementi documentati ( che quindi favoriscono un
rimaneggiamento narrativo ai fini della scrittura), musica, arte e fatti di
cronaca recenti e totalmente verificabili. Il tutto è stato confezionato seguendo
l’espediente narrativo dell’ “opera ritrovata” già presente in molte opere
letterarie italiane e non come, ad esempio, per citarne una,
“I Promessi Sposi”
di Alessandro Manzoni.
TRAMA
I Racconti Nella Scatola
Valerio Catalli
Ripresa da internet e/o dalla 4° di copertina:
Dieci racconti dell'orrore, avvolti in una
cornice che funge da prologo e epilogo. Dieci storie bizzarre, collegate tra
loro e che porteranno ad un unico finale. L'origine di un più vasto universo
narrativo che verrà colmato dalle paure e dai misteri. Un omaggio alla
letteratura del grottesco resa celebre nel diciottesimo secolo.
Intervista trovata in giro nella rete precisamente nel canale
You Tube - Divano Cosmico -
su Valerio Catalli ed "I Racconti nella Scatola"
CENNI SULLA VITA
di:
Valerio Catalli
Ripresa
da internet e/o dalla 4° di copertina:
Valerio
Catalli nato nel 1997; si è diplomato al Liceo Scientifico di Giulianova per
poi proseguire il percorso di studi all’Università degli Studi “G. D’Annunzio”
di Pescara, in Lingue e Letterature Straniere. Percorso che
non ha mai ultimato, rinunciando agli studi nel 2017 per motivi personali e,
successivamente, ha iniziato a lavorare. Poco dopo
aver interrotto gli studi si è trasferito sull’isola di Malta, dove ha lavorato
inizialmente come Croupier in un casinò per poi ha intrapreso la carriera da
barman. Dopo un anno è
rientrato in Italia continuando a lavorare come barman e seguendo anche un
percorso come web designer e Social Media Manager Advisor. L’ Autore
afferma:<< Non saprei dire quando, con esattezza, sia nata la passione
per la scrittura creativa dato che, da che ne ho memoria, ho sempre amato
scrivere delle storie. Il primo lavoro
che riesco a ricordare risale al periodo delle scuole elementari, quando
iniziai a scrivere delle fan fiction; durante la frequentazione delle scuole
medie iniziai a scrivere le prime storie originali e continuai fino al 2016
quando intrapresi il progetto che portò al compimento del libro, pubblicato poi
nel 2018, “Verità Parallele”, un thriller fantascientifico che considero come
un’ opera sicuramente immatura ma che ha sancito il mio esordio e mi ha fornito
la confidenza necessaria per continuare a scrivere con l’intento di pubblicare
libri di qualità. Subito dopo mi sono dedicato al secondo progetto che mi ha
richiesto tre anni per portarlo a termine finché, nel febbraio di quest’anno, è
uscito sul mercato “I Racconti nella Scatola”, una raccolta di racconti brevi a
tema Horror.>>.
ELENCO OPERE
- “Verità Parallele”, auto pubblicato, Novembre 2018
- “I Racconti
nella Scatola” auto pubblicato, Febbraio 2021
È un quasi Horror, per essere più precisa un horror psicologico, un
quasi Thriller con un tantino di gotico mistero. Eppure in copertina vi è
scritto:
“Non è solo un
buon libro, è strepitoso.
Una storia straordinaria.”
Stephen King
Mi sono fidata di uno degli autori che amo di più invece, questo libro, dalla meravigliosa copertina, mi ha lasciata con l’amaro in bocca. Non posso dire che mi sia piaciuto ma neppure il contrario. È tutto “un quasi”! La copertina della mia copia, però, con quella scritta scura, tra il nero e il grigio topo, con la casa disegnata nell’ incavo nella consonante L e il ramo d’albero che cresce intorno alla vocale Y, con la minuscola goccia di sangue che cola dalla punta bassa del ramo, come un fiore, tutto su un fondo bianco, è meravigliosa; complimenti al Polystudios.net per il progetto grafico. Narrato in prima persona, lo stile è bellissimo, chiaro e pulito, posso
affermare che, questo racconto, è un eccezionale sfoggio di scrittura elegante
e discreta, senza fronzoli, ridondanze, mancanze o esagerazioni, tanto
scorrevole che le circa 360 pagine si leggono in massimo due giorni, forse
troppo perfetto. A voler trovare un difetto potrei dire che la narrazione è un
tantino prolissa, perché per più della metà del testo non succede molto, è una
continua attesa, ma senza suspense, e questo per me è un problema in un horror/thriller,
ma stilisticamente è un lavoro magistrale. Da pagina 312:
<< Tonto,
non sempre la verità è scritta sulla pietra.
Anzi, non lo è
mai.
Esistono solo
versioni diverse di uno stesso fatto.
E a volte
conviene essere selettivi
circa la
versione che si decide di dare alla gente.>>.
In fondo l’autore insegna letteratura inglese, non poteva essere
scritto male.
Molto ben elaborato il bigottismo e il fanatismo religioso che dilaga
tra i protagonisti, questo è tra le prime cose che noterete, un po' più accentuato
su taluni personaggi più moderato su altri; la trama è semplice ma non la
racconterò leggetela sotto nel mio blog. Il ritmo della storia è lento, come le onde del mare, ma non troppo e
per quanto i personaggi ed i luoghi siano ben descritti e ben sviluppati molto
spesso non portano a nulla e forse è questo ciò che mi ha infastidito della
storia. Ci sono, infatti, tante cose accennate e sospese ma senza consistenza.
All’inizio sembrano tanti indizi sparsi
ma non è così. Per questo si rimane un po' spiazzati, come impotenti ed
arrabbiati dinnanzi agli eventi, si vorrebbe aiutare i protagonisti a risolvere
qualcosa ma non si può, questa è la sensazione che si prova leggendo questo libro.
Un po' come dice a pagina 195-196:
<< … diceva che la morte ha lo stesso
tempismo degli attori incapaci,
e credo che avesse ragione.
Quando qualcuno muore,
è normale rammaricarsi
per come lo si trattava da vivo.
… È il peggior senso di colpa possibile,
perché è assolutamente irreparabile.>>.
Nel complesso non lo sconsiglio, ma non mi sento neppure di consigliarlo
è, come dicevo all’inizio, “un quasi” che sta a Voi decidere se scoprire o
meno.
Come mette in evidenza il narratore a pagina 359:
<< … ci sono solo versioni
diverse della verità.
E ad amministrarle sono sempre
gli strateghi più forti e
preparati.>>.
Scegliete Voi, allora, che fare: leggerlo, per curiosità, o no! Potrebbe essere
un capolavoro ed io non l’ho capito! L.Ch. 📚Voto? 📚📚📚 🕮🕮
TRAMA
Loney
di Andrew Michael
Hurley
Ripresa
da internet e/odalla 4° di copertina:
Per la voce narrante di questo romanzo Loney
vuoi dire tante cose insieme: uno strano nulla sulla costa del Lancashire, una
stagione della vita, una dimora che cela segreti, la memoria delle vacanze di
Pasqua trascorse laggiù insieme ai genitori, al fratello maggiore Hanny e a una
piccola comunità fanatica in cerca di un miracolo impossibile. Loney è il tempo
del legame esclusivo con il silenzioso, oscuro Hanny, fatto di muti scambi
attraverso oggetti e piccoli giocattoli, e del rapporto controverso con due
preti molto differenti: padre Wilfred, morto in circostanze tutte da chiarire,
e il giovane padre Bernard, forse troppo interessato alla vita e alle opere del
suo predecessore. Anni dopo quello strano nulla ancora respinge e chiama con i
suoi riti antichissimi, i suoi misteri macabri, i suoi prodigi sanguinosi.
Pubblicato in prima battuta da Tartarus Press,
piccolo editore specializzato in romanzi dell’orrore e del soprannaturale, poi
portato a un pubblico più vasto da John Murray, editore inglese di lungo corso,
Loney ha vinto il Costa First Novel Award 2015 e si è meritato subito
l’etichetta impegnativa ma meritata di classico moderno.
CENNI SULLA VITA di:
Andrew Michael
Hurley
Ripresa da internet e/o
dalla 4° di copertina:
Nato nel 1975 a
Preston, scrittore Britannico, dopo aver vissuto a Manchester e a Londra, vive
e lavora nel Lancashire. Ha esordito nel
2006 con la raccolta di racconti Cages and Other Stories e ha
pubblicato il suo primo romanzo, Loney, nel 2014. Stampato
inizialmente in sole 278 copie, ha in seguito riscosso un buon successo e
ottenuto un Premio Costa. Grazie al secondo
romanzo, Il giorno del diavolo, è stato insignito dell' Encore
Award destinato alla seconda opera pari merito con la scrittrice Lisa
Mclnerney. Giornalista per il
Guardian, insegna scrittura creativa
alla Manchester Metropolitan University.
Copertina flessibile : 368 pagine
Editore : Bompiani (13 marzo 2019)
Traduttore: Vincenzo Vega
Prima Pubblicazione: 01 ottobre 2014 - Lingua: Italiano
Storia piena di suspense minuto per minuto,
praticamente si rimane incollati alle pagine fino a notte fonda, per posare il
libro gli occhi si devono proprio chiudere e questo è un grande indizio sulla
qualità di scrittura e sulla trama. Questo thriller psicologico potrebbe tranquillamente essere una realtà, una storia reale, se consideriamo ciò
che si sente nel mondo. È la storia di un rapimento a lungo termine con
risvolti sensazionali, dove le persone non sono ciò che sembrano e qualcuno
gioca anche a fare Dio. I Personaggi sono magistralmente strutturati, essi si narrano
in prima persona, avanzando nella storia con armonia e sono costruiti in misura
opportuna senza mancanze o eccessi. Ciò che rende spettacolare la storia sono i
continui sospetti che genera nel lettore, intuizioni, dubbi, antipatie, una
trepidazione che cresce di pagina in pagina, generando percorsi e fantasiose
congetture parallele nella mente di chi legge questo thriller psicologico con
contorni leggermente horror. Da pagina 27:
<< La tristezza non è una bella
sensazione.
Me la immagino come un animaletto
con tanti dentini aguzzi,
che sta nel nostro corpo.
Per la maggior parte del tempo dorme,
ma a volte si sveglia e ha fame.
Si sente proprio e comincia a rosicchiarti il
cuore.
Non fa così male da gridare,
ma si diventa più deboli e si vorrebbe solo
riposare. >>.
L’epilogo? Da brividi, letteralmente. Potrei
sintetizzare così: nel bene e nel male la mente e l’amore restano le cose di
più potenti al mondo. L.Ch.
Nella
mia scala, da 1 a 5, gradimento libro, questo testo, merita un 3 Libri. #LuigiaChianeseBooksReviewBlogger 📚📚📚🕮🕮.
TRAMA
La mia Prediletta
di Romy Hausmann
Ripresa
da internet e/o dalla 4° di copertina:
In una notte gelida, un'ambulanza porta in
ospedale una donna investita da un'auto sul ciglio del bosco. È
incosciente e senza documenti. Con lei c'è una bambina dalla pelle bianchissima
e gli occhi di un azzurro glaciale. L'unica informazione che riesce a dare su
sua madre è che si chiama
Lena. A poco a poco, però, lo strano comportamento della piccola
insospettisce i medici. Non conosce il suo cognome, né il nome di suo padre, né
l'indirizzo di casa: vivono chiusi in una capanna perché «nessuno li deve
trovare». E il terrore sale quando la bambina afferma innocentemente, come
se fosse la cosa più normale del mondo, che sua madre «ha ucciso per sbaglio
papà», ma non serve chiamare la polizia perché hanno lasciato il fratellino
Jonathan a ripulire quelle brutte macchie rosse sul tappeto... Appena viene
avvisato, il commissario capo Gerd Bruhling ha subito un'intuizione: quella
donna non può essere che Lena Beck, la figlia del suo migliore amico, scomparsa
14 anni prima. Ma c'è qualcosa di vero in ciò che racconta quella strana
bambina? Come ritrovare la capanna, il fratellino e il cadavere del rapitore,
se davvero è stato ucciso? All'arrivo dei genitori di Lena in ospedale, una
realtà ancora più sconcertante verrà alla luce. E sarà difficile districarsi in
questa rete di verità, fantasie infantili, indizi contrastanti.
CENNI SULLA VITA di:
Romy Hausmann
Ripresa da internet e/o
dalla 4° di copertina:
Romy Hausmann (1981) ha lavorato come
caporedattrice di una casa di produzione televisiva a Monaco. Dalla nascita di
suo figlio, lavora come libera professionista per la tv. Vive con la sua
famiglia in un cottage nei boschi vicino a Stoccarda. La mia prediletta è il
suo romanzo d’esordio, divenuto rapidamente un grande bestseller
internazionale. In Germania è appena uscito con altrettanto successo il suo
secondo romanzo, Marta schläft.
Editore: Giunti Editore
Lingua: Italiano
Traduttrice in Italiano:
Alida Daniele
Prima Uscita: 28 febbraio 2019 - Italia: 28
ottobre 2020
Copertina flessibile : 384 pagine -
Dimensioni : 15 x 2.44 x 23 cm
L’ autore di quest’opera mi ha regalato il
libro che ho letto quasi subito e mi ha anche fatto dono di buonissimi cioccolatini in una meravigliosa scatola di latta a forma di libro che ho
adorato. Ma passiamo alla mia recensione.
Il testo mi è parso fin da subito molto ma
molto fantasioso e simpatico, anche se devo confessare che le descrizioni del
luogo di lavoro, e non solo quelle, sono state decisamente eccessive ed ho
iniziato a saltarle subito giudicandole non sempre così essenziali, tranne
quelle finali e quelle del furto Cartier nel palazzo di Cracovia.
Questo libro mi ha stampato un gioioso sorriso
sul volto perché in molti punti mi ha divertito veramente tantissimo, mi ha allietato
l’eccesso di sesso ovunque come pensiero unico degli esseri umani e non umani, però
i continui riferimenti alle somiglianze tra i personaggi dell’ opera e noti
personaggi della tv e non solo della tv, dopo un po' sono diventati tediosi.
È un’opera
leggera senza troppe pretese, una lettura veloce e rilassante che in misura
originale, e forse eccessiva, ridicolizza un po' la società ricca e borghese
attraverso l’ ossessione del sesso.
È piacevole da leggere, o per lo meno a me
ha portato allegria, è un romanzo d’esordio, può sembrare contorto all’inizio
ma non lo è, ha una logica bene precisa, ci sono sfumature che legano tutti i
capitoli anche se non consecutivamente, è uno spassoso e macabro intreccio di
vicende ed è originale il modo che hanno i personaggi nel destreggiarsi tra l’
eterno conflitto tra bene e male attraverso il sesso e i pregiudizi. Quando
leggete questo libro pensate di vedere un film dove ci sono vari episodi e
spezzoni tutti legati da un sottile filo conduttore, prima o poi arriverà la
fine e il filo sarà tirato, immaginatelo come una serie tv ad episodi.
Un
consiglio, se non avete buonissima memoria leggetelo tutto d’un fiato per non
perdere il filo conduttore, altrimenti vi sembrerà veramente slegato e contorto
un po' come perdere le puntate di una serie televisiva. Non desidero dirvi
nulla di preciso sul finale ma vi assicuro che è tra le parti più sfiziose e
attraenti del libro e sono anche quelle scritte meglio. Vi divertirete a
leggerlo. Buona Lettura. L.Ch.
TRAMA
I CAPELLI
DEL DIAVOLO
di MARCO
GIRI
Ripresa da internet e/o dalla 4° di copertina:
Marco Giri ci propone un noir molto singolare e contorto,
presentando il diavolo come un'entità esoterica che spadroneggia liberamente
nella società ricca e borghese tra Cracovia e Montpellier. I due personaggi
principali, padre e figlio, hanno il dono dell'immortalità e sfruttano il loro
potere per soddisfare tutti i piaceri della vita, sottomettendo chiunque cerchi
di contrastarli. L'autore ha il pregio di aver saputo modellare l'intreccio del
romanzo distribuendo le varie vicende in modo sparpagliato, per poi farle
confluire in un epilogo pieno di suspense e colpi di scena.
Copertina
flessibile : 272 pagine Dimensioni: 15
x 1.6 x 21 cm Data di Pubblicazione: 13 ottobre 2020 Editore : Le
Parche Lingua:
: Italiano
Note
sulla vita inviatemi dell’ autore ed autorizzata alla pubblicazione:
Marco Giri è nato a Nato a Napoli, il 3 agosto 1960, è rimasto a questa
città fino al 2014, per poi trasferirsi a Scafati provincia di Salerno dopo la
separazione dalla moglie per poi divorziare nel 2017.Ha praticato il tennis,
dal 2000 fino al 2013. Marco Giri è stato giudice popolare in corte d'assise a
Napoli tra il 2002 ed il 2003, tutti processi per camorra (9) ed è anche stato
iscritto all'Albo dei geometri della Provincia di Napoli per 16 anni infatti è
diplomato come geometre a svolge la carriera professionale dal 1983 fino al
2000. Segretario collaudatore dal 1983 al 2004 al Commissariato Straordinario di
Governo per gli interventi della ricostruzione Post-terremoto del 1980 nonché
Tecnico di cantiere con la Cooperativa EDILTER di Bologna S.C.R.L. dal 1985 al
1995. Sorvegliante nei cantieri degli LSU a Pineta Castel Volturno dal
1995 al 1999.
Dal 2000 è dipendente, con mansioni di vice caposquadra al
Depuratore di Foce Sarno in Castellammare di Stabia (NA).
Questa è la sua prima opera editoriale, una scommessa a se stesso, ma nel
suo bagaglio professionale sono già presenti altre idee da definire. Parlando
della sua opera., dice: “Qualunque cosa
accadrà lei resterà la mia bambina” così come già citato da una scrittrice
romana.