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martedì 13 ottobre 2020

Michel Houellebecq - La Carta e il Territorio


Michel Houellebecq 

La Carta e il Territorio

 
Per chi già conosce l’ autore è quasi superfluo affermare che il suo stile di scrittura è favoloso. Leggero, implacabile, veloce, diretto ma soprattutto preciso. Un uso della parola magistrale non ci si può sbagliare ad intendere e capire.
In questo lavoro Michel Houellebecq è stato meno duro del solito nel pizzicare la società moderna è stato morbido, direi meno spietato, ma con una leggerissima vena pungente che solo chi ha letto opere come Sottomissione o Serotonina riesce ad intendere. Originale trovare tra i protagonisti dell’opera l’ autore stesso, direi divertente, appassionante ed ovviamente sfacciato, presuntuoso e pieno di sé, caratteristiche che me lo fanno amare sempre più, perché è bravo e chi è bravo può essere presuntuoso, finiamola con questa “corretta umiltà” ad ogni costo, viva l’ esagerazione dove è giusto che ci sia!
Torniamo, però, all’ opera:  Non manca nulla abbiamo il thriller, il giallo, i colpi di scena e quel pizzico leggero di erotismo ma ciò che più colpisce è l’introspezione utilizzata dall’ autore che rende questo lavoro più cedevole ed originale. Mettersi a nudo non è poi così semplice ma è stato fatto con maestria. Da pagina 209:
<< La vita talvolta vi offre un’opportunità, penso, ma quando si è troppo vigliacchi o troppo indecisi per coglierla, essa si riprende la sue carte; c’è un momento per fare le cose e per entrare in una felicità possibile, tale momento dura qualche giorno, talvolta qualche settimana o persino qualche mese ma si verifica solo una volta, soltanto una, e se in seguito si vuole tornare sui propri passi è semplicemente impossibile, non c’è più posto per l’entusiasmo, la convinzione e la fiducia, rimangono una rassegnazione dolce, una pietà reciproca e rattristata, la sensazione inutile e giusta che qualcosa avrebbe potuto esserci, che ci si è semplicemente mostrati indegni del dono che ci era stato fatto.>>.
 Secondo me con questo romanzo Michel Houellebecq mostra al mondo una caratteristica unica nel suo genere che lo farà apprezzare “con il senno di poi” ovvero saper intuire la modernità, l’umanità e il tempo che si sta vivendo dall’angolazione “della pancia”! #LuigiaChianese

 

Nella mia scala, da 1 a 5, gradimento libro, questo testo, merita un 4 Libri. 📚📚📚📚📖

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TRAMA
La Carta e il Territorio
Michel Houellebecq
Ripresa da internet e/o  dalla 4° di copertina:
Se Jed Martin, il personaggio principale di questo romanzo, vi dovesse raccontare la sua storia, probabilmente vi parlerebbe della rottura della propria caldaia, avvenuta un certo 15 dicembre. Oppure di suo padre, architetto noto e stimato, con cui era solito trascorrere solo la vigilia di Natale. Ricorderebbe certamente Olga, una russa molto carina incontrata all'inizio della sua carriera, in occasione di una mostra delle sue fotografie delle carte stradali della Michelin. Tutto questo avveniva prima che arrivasse il successo mondiale con la serie delle opere dedicate ai "mestieri", ritratti di personalità di diversi ambienti (fra cui lo scrittore Michel Houellebecq), colte nell'esercizio della loro professione. Dovrebbe dire anche come ha aiutato il commissario Jacelin a chiarire un'atroce storia criminale che ha sconvolto la polizia. Sul finire della sua vita, Jed Martin arriverà a una certa serenità ed emetterà solo dei mormorii. L'arte, il denaro, l'amore, il rapporto col padre, la morte, il lavoro sono solo alcuni dei temi di questo romanzo, decisamente classico eppure, evidentemente, contemporaneo, in cui Michel Houellebecq, con la consueta implacabilità, ritrae la condizione umana.
 
Prima Pubblicazione: 3 settembre 2010
Numero di pagine: 428
Editore: Groupe Flammarion
Premi: Premio Goncourt, Goncourt List, Poland's Choice
 
CENNI SULLA VITA di:
Michel Houellebecq
Ripresa da internet e/o dalla 4° di copertina:
Michel Houellebecq ([miˈʃɛl wɛlˈbɛk]), pseudonimo di Michel Thomas (Saint-Pierre, 26 febbraio 1956), è uno scrittore, saggista, poeta, regista e sceneggiatore francese. L'autore, spesso assimilato al movimento anglosassone detto di Anticipazione sociale, è considerato uno dei più rilevanti scrittori della letteratura francese contemporanea. Si è segnalato anche come critico letterario e per le sue prese di posizione critiche sull'Islam. I suoi libri sono tradotti in italiano da Bompiani, che ha raccolto in due volumi la sua opera omnia, e da La nave di Teseo.
<< La totalità degli animali e la schiacciante maggioranza degli uomini vivono senza mai provare il minimo bisogno di giustificazione. Vivono perché vivono, tutto qua, è così che ragionano; poi immagino che muoiano perché muoiono, e che questo, ai loro occhi, concluda l'analisi.>>. (M. Houellebecq, Sottomissione, p. 43)
Nato nel dipartimento d'oltremare francese della Réunion, Michel Thomas è cresciuto fino a sei anni in Algeria. Suo padre, guida d'alta montagna, e sua madre, medico anestesista, si disinteressano molto presto di lui, dopo la nascita della sorellastra. I genitori lo affidano alla nonna paterna, Henriette Houellebecq, una comunista, della quale adotta il cognome. Dopo aver frequentato a Parigi il liceo Chaptal, nelle classi di preparazione per la Grande École, si iscrive alla facoltà di agraria nel 1975, dove fonda la poco fortunata rivista letteraria Karamazov, per la quale scrive qualche poesia e lavora alle riprese di un film dal titolo Cristal de souffrance.
Consegue la laurea in agraria nel 1978 con una specializzazione in «Ecologia e miglioramento dell'ambiente naturale». Subito dopo si iscrive all'École nationale supérieure Louis-Lumière, nella sezione di cinema, scegliendo l'indirizzo di riprese cinematografiche, che abbandona nel 1981. Lo stesso anno nasce suo figlio Étienne. Affronta in seguito un periodo di disoccupazione, e un divorzio che gli provoca una forte depressione. Inizia a lavorare come informatico nel 1983 alla Unilog (società informatica poi acquisita dalla Logica), dove resterà tre anni, periodo che diventerà poi fonte di ispirazione per Estensione del dominio della lotta, il suo primo romanzo pubblicato nel 1994. In seguito passa a lavorare all'Assemblée Nationale.
Verso la metà degli anni ottanta inizia a frequentare ambienti letterari parigini, pubblica le prime poesie e collabora con varie riviste. Le sue due prime raccolte di poesie, edite nel 1991, passano inosservate. In esse sono già percepibili i temi che verranno trattati in seguito, ossia la solitudine esistenziale e la denuncia del liberalismo e del capitalismo, all'opera fin nell'intimità degli individui:
<< In situazione economica perfettamente liberale, c'è chi accumula fortune considerevoli; altri marciscono nella disoccupazione e nella miseria. In situazione sessuale perfettamente liberale, c'è chi ha una vita erotica varia ed eccitante; altri sono ridotti alla masturbazione e alla solitudine. Il liberalismo economico è l'estensione del dominio della lotta, la sua estensione a tutte le età della vita e a tutte le classi sociali. Ugualmente, il liberalismo sessuale è l'estensione del dominio della lotta a tutte le età della vita e a tutte le classi sociali. Sul piano economico, Raphaël Tisserand appartiene al clan dei vincitori; sul piano sessuale, a quello dei vinti. Certi guadagnano su entrambi i tavoli; altri, su entrambi perdono. Le imprese si contendono certi giovani diplomati; le donne si contendono certi giovani; gli uomini si contendono certe giovani; il problema e l'agitazione sono considerevoli.>>. (Da Estensione del Dominio della Lotta)
Sempre nel 1991 pubblica un saggio su Lovecraft. Estensione del dominio della lotta, suo primo romanzo, viene pubblicato da Maurice Nadeau nel 1994 dopo essere stato rifiutato da parecchi editori. Esso ha collocato Houellebecq a capo di quella generazione di scrittori concentrati sulla miseria affettiva dell'uomo contemporaneo. Senza promozione né pubblicità, il romanzo si diffuse tramite il passaparola. Ne è stato tratto un film per il cinema francese da Philippe Harel nel 1999, e uno per la televisione danese da Jens Albinus nel 2002.
Michel Houellebecq (2008) Dopo la pubblicazione di Le particelle elementari (1998), il romanzo successivo, che lo fa conoscere in Francia e nel mondo, nascono forti polemiche sui media legate all'esclusione del suo autore dalla rivista letteraria Perpendiculaire, della quale faceva parte, a causa di "idee ambigue". La notorietà dell'autore, che replica senza peli sulla lingua su Le Monde, trae ovviamente vantaggio da tutta questa pubblicità. Les particules élémentaires attacca (simbolicamente, ma al contempo nominandolo) lo scrittore Philippe Sollers. Il libro otterrà il Premio novembre, assegnato da una giuria della quale fa parte lo stesso Philippe Sollers, il quale testimonierà a favore di Houellebecq nel processo generato dalle dichiarazioni di Houellebecq sull'islam. Sempre nel 1998 riceve dal Ministero della cultura francese il Grand Prix national des lettres.
Houellebecq ha condiviso con il suo traduttore Frank Wynne il premio IMPAC 2002 per Atomised, la traduzione di Les particules élémentairesLe particelle elementari è generalmente considerato il suo testo più importante (attualmente tradotto in più di 25 paesi), premiato tra l'altro come migliore libro dell'anno dalla rivista francese Lire. Nel 2006 da Le particelle elementari è tratto il film tedesco Elementarteilchen, diretto da Oskar Roehler e che partecipa alla Berlinale, vincendo un Orso d'argento per il miglior attore protagonista.
Nel 2000 Houellebecq ha firmato i testi dell'album Présence humaine, su musiche di Bertrand Burgalat, vicini allo stile delle sue poesieː nell'album, che ha anche interpretato in concerto, sono presenti sia delle parti cantate che delle parti parlate. Il disco è uscito presso Tricatel, la casa discografica creata da Burgalat. Houellebecq attribuisce una pari importanza alla sua opera di saggista. Ha scritto su Les InrockuptiblesPerpendiculaireL'Atelier du RomanImmédiatement, oltre che sulla stampa internazionale. Nel 2001 lo scrittore francese viene processato per islamofobia a causa di alcune sue prese di posizione sulla religione musulmana. Vince la causa, ma poi lascia la Francia. Dopo aver vissuto per anni in Irlanda, Houellebecq si è in seguito trasferito in Spagna.
Nel 2004 Houellebecq è passato dal suo vecchio editore Flammarion alle edizioni Fayard, del potente gruppo Lagardère, per una cifra insolita per le edizioni francesi e l'assicurazione che il suo romanzo venga portato sul grande schermo. Alla ripresa letteraria del settembre 2005, ha occupato, con il suo romanzo La possibilità di un'isola, la gran parte delle pagine culturali dei media, mettendo in ombra gli altri 600 libri presentati. Ciò nonostante le vendite sono state inferiori al previsto (300.000 copie vendute contro le 400.000 attese). Dal romanzo lo stesso Houellebecq ha tratto un film, che non è stato distribuito in Italia, uscito nelle sale francesi nel 2008, senza riscuotere successo.
Michel Houellebecq, che si è risposato, dopo aver vissuto in Irlanda per parecchi anni si è trasferito in Spagna, all'interno del Parco naturale Cabo de Gata-Nijar, per poi tornare a vivere in Francia nel 2012. Nel 2010 pubblica il romanzo La carta e il territorio, edito in Italia da Bompiani, che vince il massimo premio letterario francese, il Goncourt. Nel 2015 è la volta di Sottomissione, la cui edizione italiana è ancora una volta di Bompiani. Nel 2019 è invece la volta di Serotonina, pubblicato in Italia da La Nave di Teseo. Riceve il premio internazionale alla carriera in occasione dei Premi Flaiano 2021.  Con la casa editrice – La Nave di Teseo – in Italia, il 07 gennaio 2022, esce con il romanzo  - Annientare – 

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martedì 6 ottobre 2020

Roberto Costantini – Anche le Pulci Prendono la Tosse

Roberto Costantini 
Anche le Pulci 
Prendono la Tosse

 

 

Mugnano di Napoli - 07.09.2020 

Giallo, mi azzardo per Pulp Fiction , amore, commedia, il classico dei classici; abbiamo tutto: il “magna magna” della politica, i cattivissimi e i buoni ad ogni costo … ma cosa direbbero i cittadini Lombardi che l’hanno vissuta sulla pelle e non solo loro?  È proprio questa la visione, se pur romanzata, di un “incidente pandemico” di portata planetaria?  Forse la storia ci colpisce un po' troppo rispetto ai personaggi per un motivo molto semplice, non siamo ancora fuori dalla pandemia, ci dobbiamo convivere, la stiamo combattendo, quindi vivendo, ed è dura!

La storia narrata, però, nel suo insieme è sfizioza, semplice e ben costruita, lo stile di Roberto Costantini è sempre molto pulito e chiaro, lunghezza standard, scivola via in due o tre giorni, forse meno per chi ha più tempo ma con molta calma.

I personaggi sono un autentico campionario dell’ Italian-Style, precisamente come siamo noi, nel bene e nel male, ma non vi anticipo nulla (trama sotto) divertitevi e scegliete il vs. o i vostri personaggi da amare: i miei sono stati il vecchio Ottavio e la B.B. di Adeago!  Buona Lettura! L.Ch.


TRAMA

Anche le Pulci Prendono la Tosse

di Roberto Costantini 

Ripresa da internet e/o  dalla 4° di copertina:
Raymond il poliziotto, Beatrice l’infermiera, Salvatore il piccolo imprenditore e Regina l’insegnante entrano nel tunnel del coronavirus con tutti gli altri, alla fine di febbraio a Adeago, in provincia di Bergamo. Ci entrano con le loro vecchie paure, frustrazioni, amori perduti e sconfitte, e con un carico di umana meschinità. Quando comincia il contagio, il poliziotto ne approfitta per defilarsi dalle indagini su un furto di macchine da cucire, l’infermiera simula un incidente per sfuggire al Pronto Soccorso sovraccarico, l’imprenditore pensa di fare soldi fabbricando e smerciando mascherine di dubbia qualità e l’insegnante elude le lezioni online per liberarsi di studenti svogliati e genitori aggressivi. Il tutto mentre i loro colleghi danno prova di un ben diverso impegno. Ma il virus non è solo un vento di morte, è anche un formidabile acceleratore di destini. E i loro deflagrano. Dalle feste per le vittorie dell’Atalanta si passa al deserto e poi al terribile corteo delle bare nei camion militari, e le storie dei quattro protagonisti si intrecciano e si coagulano intorno al vergognoso business delle mascherine finanziato da veri malviventi, alcuni con la pistola, ma i peggiori in giacca e cravatta. Nel momento più buio, uomini e donne che pensavano di non avere più niente da chiedere o da perdere si troveranno di fronte l’occasione per riscattare una vita spenta. Una storia d’amore e di dolore, in cui si ride a crepapelle e si piange disperatamente, che parla del nostro tempo, delle nostre scelte, della possibilità di capovolgere il proprio futuro. Un noir grottesco e travolgente come una Fargo lombarda.

 

CENNI SULLA VITA

di: Roberto Costantini

Ripresa da internet e/o dalla 4° di copertina:
Ingegnere, consulente aziendale, ha lavorato per società italiane e internazionali nel campo impiantistico e ha conseguito il Master in Management Science a Stanford (California). È oggi dirigente della Luiss Guido Carli di Roma dove insegna Business Administration. È autore per Marsilio della Trilogia del Male con protagonista il commissario Michele Balistreri, già pubblicata negli Stati Uniti e nei maggiori paesi europei, premio speciale Giorgio Scerbanenco 2014 quale «migliore opera noir degli anni 2000». Con La moglie perfetta è stato finalista al premio Bancarella 2016. In precedenza aveva pubblicato con Franco Angeli saggi destinati ai professionisti e alle università: Gestire le riunioni con Maurizio Castagna nel 1996 e Negoziazione. Come trasformare le tecniche negoziali in abilità istintive con Raffaele Carso nel 1998.Il suo quinto romanzo, Ballando nel buio (Marsilio 2017), ha nuovamente come protagonista il Commissario Balistreri. Dal 2020 al 2022  pubblica con Longanesi Una Donna Normale - Una Donna in Guerra e La Fiamma E La Falena


Autore: Roberto Costantini

Genere: Giallo Mistero Narrativa Moderna e Contemporanea 

Noir  Pulp Fiction Thriller

Prima pubblicazione: Luglio 2020

Pagine: 272

Casa Editrice: Solferino


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martedì 8 settembre 2020

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Recensione - Opinione di

Mugnano di Napoli

26.08.2020

Salve amici del Blog, amici della pagina F.B. @LibrieOpinioni 
e amici di passaggio; Vi presento due nuovi acquisti! 

Lorenzo Sassoli de Bianchi  - La Luna Rossa 
Roberto Costantini   - Anche Le Pulci Prendono La Tosse

Costantini è già noto nel mio blog con un precedente romanzo di cui vi lascerò il link  ma per ora godetevi le trame e le vite di questi due autori a breve le mie Recensioni - Opinioni! Grazie a tutti coloro che mi seguono!  Luigia Chianese

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La Luna Rossa

di Lorenzo Sassoli de Bianchi

 

 Ripresa da internet e/o  dalla 4° di copertina:

 Un uomo solo al pianoforte, lo sguardo perso tra i grattacieli di   New York. Mentre la mente vaga tra note e parole a caccia   d'ispirazione, i ricordi s'insinuano in cerca di compagnia, e la   luna   rossa che ipnotizza il cielo lo riporta a Napoli, la città dove   tutto è cominciato. Come se si alzasse un sipario, davanti agli   occhi di Nino Romano scorre una vicenda spensierata e   canzonatoria, felice e disperata. Dalle serate nei locali, quando,   ragazzino, suonava col padre per sbarcare il lunario, fino   all'incontro con l'impresario che ha reso possibile il grande salto:   la partenza per quell'America mitica stampata nel cuore da film e   inarrivabili musicisti. Sul filo dei ricordi e del 41° parallelo che   cinge la città di Pulcinella fino all'abbraccio di New York, si   dipana il racconto di una vita che pare una ballata, con la   tradizione musicale partenopea e il folk rock blues americano a   fare da contrappunto a un'utopia rincorsa con passione da un   padre e realizzata con amore da un figlio. Mai nulla è perduto se   si coltiva un sogno e lo si condivide: la vita tiene sempre in serbo   un gran numero di scintillanti opportunità. Prefazione Renzo   Arbore.



Dall' Etichetta del Blog;

Narrativa Moderna e Contemporanea

Romanzo


Copertina rigida : 218 pagine

Editore : Sperling & Kupfer (25 agosto 2020)

Lingua: : Italiano

Genere : Narrativa Moderna e Contemporanea Romanzo

Costo: 16,90 circa


CENNI SULLA VITA di:

Lorenzo Sassoli de Bianchi 


Ripresa da internet e/o dalla 4° di copertina:

Lorenzo Sassoli de Bianchi  (Parigi, 26 novembre 1952) è un imprenditore e filantropo italiano, attuale presidente di Valsoia, azienda alimentare italiana del settore salute e benessere, dell'UPA (Utenti di Pubblicità Associati), l'associazione italiana degli investitori in pubblicità. Nato a Parigi, ma cresciuto a Bologna, Sassoli de Bianchi si è laureato in medicina presso l'Università di Bologna nel 1977, dove, come neurologo, si è occupato di malattie del sonno fino al 1985, con un periodo di specializzazione presso la Stanford University negli Stati Uniti. Ha contemporaneamente studiato alla UIA, l'Università internazionale dell'Arte di Firenze, conseguendo un Master in Critica d'arte nel 1981 sotto la guida del critico Carlo Ludovico Ragghianti. Nel 1986, è entrato nel Consiglio di Amministrazione della distilleria Buton, creatrice del brandy Vecchia Romagna, di cui nel corso dello stesso anno è stato nominato Amministratore Delegato. Lorenzo Sassoli de Bianchi ha unito le proprie conoscenze industriali e mediche fondando Valsoia, azienda dedicata al benessere alimentare, nel 1990. Nel 2006 l'azienda si è quotata a Piazza Affari e il fatturato ha superato i 50 milioni di euro. Nel 2009 l'azienda ha guadagnato il 91,38% in borsa. Nel 2014, il fatturato è stato 114 milioni di euro, e al 30 giugno 2015 il titolo è cresciuto oltre 600% dalla data di quotazione. Lorenzo Sassoli de Bianchi è stato nominato presidente dell'UPA (Utenti Pubblicità Associati) nel giugno 2007 e nel 2009, 2012 e 2015 è stato riconfermato per altri 3 anni. È stato anche nominato presidente del Museo d'Arte Moderna di Bologna nel 1995, poi riconfermato nel 2009 e nel 2013. Nel 2015, quando il Museo – insieme ad altri musei della città – è stato ricompreso nella neocostituita «Istituzione Bologna Musei Organi Direttivi», Sassoli de Bianchi è stato nominato presidente. L'organismo è responsabile di 13 musei bolognesi, tra cui il MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna, il Museo Morandi e il Museo Civico Archeologico di Bologna. Il 30 novembre 2016, lascia La Presidenza dell’Istituzione Bologna Musei. Il 2 dicembre 2016 viene nominato membro effettivo dell’Accademia Clementina di Belle Arti di Bologna. Dal 2001 al 2015 è stato inoltre vicepresidente del consiglio regionale per i Beni Culturali, e dal 1990 è membro del consiglio di amministrazione dell'associazione musicale Bologna Festival. Tra gli incarichi precedenti, è stato vicepresidente di Unindustria Bologna dal 2004 al 2007 e membro del consiglio di amministrazione dell'agenzia di sviluppo territoriale Promo-Bologna, di Banca UniCredit dal 2012 al 2015 e della Cineteca di Bologna dal 1995 al 2000. Sassoli de Bianchi ricopre incarichi direttivi in importanti associazioni di settore e di beneficenza, come la Fondazione del Monte (dal 2002 al 2012), attiva nei settori della solidarietà sociale, dello sviluppo comunitario e della ricerca scientifica, artistica e culturale e come l'associazione culturale Centro San Domenico (dal 2005). Come collezionista e critico d'arte, Lorenzo Sassoli de Bianchi ha scritto saggi di arte moderna e contemporanea, fra gli altri su Raul Dufy, Salvador Dalí, Giorgio Morandi, Julian Schnabel, Zhang Xiaotao e Feng Zhengjie. Tra i primi a portare l'arte contemporanea cinese all'attenzione dell'Occidente, è anche autore di due volumi: Cina. Pittura contemporanea (2008) e Pu Jie (2009). Ha anche scritto l'introduzione e due saggi critici per il volume Primary[15] sull'artista Feng Zhengjie (2007). Nel 2009 ha curato la personale The Solo Exhibition of Pu Jie a Pechino
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Anche le Pulci Prendono la Tosse

di Roberto Costantini


 Ripresa da internet e/o  dalla 4° di copertina:

Raymond il poliziotto, Beatrice l’infermiera, Salvatore il piccolo imprenditore e Regina l’insegnante entrano nel tunnel del coronavirus con tutti gli altri, alla fine di febbraio a Adeago, in provincia di Bergamo. Ci entrano con le loro vecchie paure, frustrazioni, amori perduti e sconfitte, e con un carico di umana meschinità. Quando comincia il contagio, il poliziotto ne approfitta per defilarsi dalle indagini su un furto di macchine da cucire, l’infermiera simula un incidente per sfuggire al Pronto Soccorso sovraccarico, l’imprenditore pensa di fare soldi fabbricando e smerciando mascherine di dubbia qualità e l’insegnante elude le lezioni online per liberarsi di studenti svogliati e genitori aggressivi. Il tutto mentre i loro colleghi danno prova di un ben diverso impegno. Ma il virus non è solo un vento di morte, è anche un formidabile acceleratore di destini. E i loro deflagrano. Dalle feste per le vittorie dell’Atalanta si passa al deserto e poi al terribile corteo delle bare nei camion militari, e le storie dei quattro protagonisti si intrecciano e si coagulano intorno al vergognoso business delle mascherine finanziato da veri malviventi, alcuni con la pistola, ma i peggiori in giacca e cravatta. Nel momento più buio, uomini e donne che pensavano di non avere più niente da chiedere o da perdere si troveranno di fronte l’occasione per riscattare una vita spenta. Una storia d’amore e di dolore, in cui si ride a crepapelle e si piange disperatamente, che parla del nostro tempo, delle nostre scelte, della possibilità di capovolgere il proprio futuro. Un noir grottesco e travolgente come una Fargo lombarda.



Autore: Roberto Costantini

Genere:  Giallo Mistero Narrativa Moderna e Contemporanea Noir  Pulp Fiction Thriller

Prima pubblicazione: Luglio 2020

Pagine: 272

Casa Editrice: Solferino 


CENNI SULLA VITA di:

Roberto Costantini 


Ripresa da internet e/o dalla 4° di copertina:

Roberto Costantini (Tripoli, 1952), ingegnere, Master in Management Science all’università di Stanford (California), è dirigente della Luiss Guido Carli di ­Roma dove insegna Negoziazione e Leadership. Consulente aziendale, ha lavorato per società italiane e internazionali. È autore di una serie di romanzi che hanno come protagonista il commissario Balistreri, bestseller tradotti negli Stati Uniti e nei principali paesi europei. Con la Trilogia del male ha vinto il Premio Giorgio Scerbanenco 2014 come «migliore opera noir degli anni 2000». Con La moglie perfetta è stato finalista al premio Bancarella 2016.


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Una Donna Normale

di Roberto Costantini

 

Ripresa da internet e/o  dalla 4° di copertina:

Aba Abate è una donna normale. Suo marito Paolo, pubblicitario aspirante scrittore, è un uomo colto ma con scarso senso pratico. I suoi figli, Francesco e Cristina, sono adolescenti e, come tutti i ragazzi a quell'età, problematici e conflittuali. La sua unica vera amica sin dai tempi della scuola, Tiziana, ha una libreria e da single continua a cercare il grande amore. Aba si rivolge a lei in cerca di un aiuto per le aspirazioni di romanziere del marito. Aba fa di tutto per tenere unita la sua famiglia e i suoi affetti, ma non è sempre facile per via del suo vero lavoro. Perché Aba Abate in realtà è anche «Ice». Non una semplice impiegata ministeriale come credono i suoi familiari, ma una funzionaria dei Servizi segreti con un compito delicatissimo: reclutare e gestire gli infiltrati nelle moschee. È proprio da un suo informatore che Aba apprende una notizia potenzialmente catastrofica: in Italia sta arrivando via mare dalle coste libiche un terrorista pronto a farsi esplodere. La scadenza: una settimana. Aba si trova costretta a intervenire in prima persona anche sul campo, in Libia e in Niger. E per avere una pur minima speranza di successo deve avvalersi della collaborazione di un agente del posto, il professor Johnny Jazir, un uomo che la trascina gradualmente in una spirale in cui tutti i suoi valori sono messi in dubbio. Le missioni si moltiplicano, le emergenze familiari e lavorative si sovrappongono nel giro di pochi, frenetici giorni, e quando niente va come dovrebbe il mondo di Aba - quello professionale, ma anche quello degli affetti e dell'amore per il quale ha sempre così tenacemente lottato - comincia inesorabilmente a crollarle addosso. Possono davvero coesistere Aba e Ice?


Autore: Roberto Costantini

Genere: ThrillerThriller PsicologicoNarrativa Moderna e Contemporanea

Copertina rigida: 480 pagine

Editore: Longanesi (23 gennaio 2020, prima pubblicazione)

Collana: La Gaja scienza

Lingua: Italiano

 

«Uno spirito dickensiano naturale che, coniugato a una capacità affabulatoria a tavoletta, lo rende davvero unico.» La Stampa

 

«Lo sguardo di Costantini è lucido. Le sue parole restano impresse nella memoria, come la sua galleria di personaggi imperfetti e dolenti in cerca di un senso alla comune sopravvivenza quotidiana.» - Corriere della Sera


                                                           LA MIA RECENSIONE

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