LA GIORNATA DELLA MEMORIA
#Mugnano di Napoli ... PER NON DIMENTICARE ...
Lo sterminio nazi-fascista di #Ebrei
e di tante altre #persone #innocenti
che, allora come oggi, sono state
#vittime del rancore e della
cieca #intolleranza razziale.
Location:
Caffetteria #PinkPanther Sala Eventi,
Via Provinciale Mugnano/Melito
Mugnano prov. di Napoli
Tel.: 0815764436
ore 10.30, domenica 27 gennaio 2019
#Interverranno:
Proloco Munianum
Pres. M.Di Maro
Proloco Mugnano Sociale
Pres. Alessio Happy Life Filace
Tina Bianco
che declamerà una sua poesia.
dott. Salvatore Salatiello
#Relatrice Tina Bianco
Vincenzo Tesone.
fotografiche dei momenti più
significativi dell'evento.
Dopo aver ricordato la storia tragica del popolo ebraico, ho sempre concluso con una riflessione a cui sono giunta come autrice di un libro dedicato alla grande figura sionista di mio padre, vittima di questo orribile periodo: ripercorrere le sue vicissitudini mi ha fatto ben comprendere come il sacrificio di sei milioni di ebrei ha reso indispensabile, e non più procrastinabile, la fondazione della Stato d’Israele, come casa, rifugio e patria del nostro popolo.
Israele sorge dalle ceneri della Shoah e giunge alla sua fondazione come Stato indipendente e democratico. Anche io oggi risiedo, realizzando quello che fu il grande sogno di mio padre e che con grande rammarico lui non riuscì mai a realizzare.
Devo ancora una volta riaffermare che Israele, che dal 1948 fin ancora ad oggi, lotta per la sopravvivenza sua, dei suoi cittadini e anche quella degli ebrei della diaspora, ma non manca mai di tendere la mano agli Stati vicini nel nome della pace. Israele rappresenta, altresì, un modello d’integrazione con oltre 14 mila studenti stranieri, provenienti da tutto il mondo tra cui anche l’Italia, che vengono da noi per sperimentare le nuove frontiere della ricerca e della tecnologia, ovvero il presente ed il futuro d’Israele.
per Mugnano di Napoli (Na)
per il Giorno della Memoria
Era un giorno di primavera ricordo
Profumo di poco cucinato
Mamma in queste cose era brava
Papà col pianoforte suonava Chopin
Era per rabbia, non lavorava da tempo
Cielo di stelle e sulle nostre braccia
Poi voci germaniche, camice nere
Ho tutto nella mente,
Mi sembra ieri
Armi puntate, papà cerca di parlare
E' a terra ferito con la fronte segnata
Fiotti di sangue coprono il suo volto
E poi giù per le scale
Nel cortile allineati
Valigie di cartone
Camion che partono
Da lontano il vento
E il silenzio di un quartiere ormai spento
Tacciono le Armi che sparano e feriscono
E poi il treno che fischia
Ammassati come bestie
Stringo forte i miei genitori
Papà tiene dentro le sue paure
Il suo dolore
E tanto il calore
E poi la notte
E poi il sole
La desolata meta
Fumi lontani e filo spinato
Treni squarciati da un' improvvisa luce
L' uomo vestito di nero e di croci
I suoi stivali lucidi
Divisi, ogni uno da una parte
Bambini, vecchi, donne
Gli uomini di fronte
Ci strappano le nostre valigie
Una fila di persone
Entra in capannoni freddi e grigi, quei
Improvvisi fumi neri senza ragione
Ho paura mi batte il cuore
Guardo adesso il mio braccio
Bambini in fila che cantano verso ciò
Un signore mi chiama
Mi mette in disparte
Penso a quei bambini, ai loro sorrisi
Che mai più vedrò
E poi la fame, corpi scheletrici
E quel fumo nero, che mai finiva,
Quel sangue alla neve misto
Mamma e papà
Che non mai più visto e tanta gente che conoscevo
E poi un giorno l'uomo vestito di croci
Si agita parla nasconde
Carte e corpi
Mitra che urlano e stramazzano
Gente di un altro mondo
Altre. Razze
Scrutano il campo e cercano e trovano
Corpi sovrapposti accatastati
Sepolti
Increduli un silenzioso pianto
Di chi non si abituerà mai alla morte
E sarà ' come un macigno
Un fardello
Che mai più possa a ripetersi
Marco Palma
X la shoah